KOS (Gruppo CIR): perfezionato l’ingresso di Axa Private Equity nel capitale della società

KOS (GRUPPO CIR): PERFEZIONATO L’INGRESSO DI AXA PRIVATE EQUITY NEL CAPITALE DELLA SOCIETA’

Milano, 23 dicembre 2010CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA rende noto che è stata data esecuzione oggi, a seguito dell’autorizzazione dell’antitrust europea, all’accordo tra gli azionisti della controllata KOS annunciato lo scorso 28 ottobre e finalizzato all’ingresso di AXA Private Equity nel capitale della società con una quota di minoranza. KOS è uno dei principali operatori italiani del settore socio-sanitario.

In dettaglio, AXA Private Equity ha acquistato gran parte delle azioni dei soci di minoranza di KOS, in particolare le intere quote detenute da Morgan Stanley e Wise, per un importo di 92,5 milioni di euro e ha sottoscritto un aumento di capitale riservato per 20 milioni di euro. Anche CIR ha acquistato azioni per un importo di 5,7 milioni di euro. Alla data odierna, pertanto, l’azionariato di KOS è così composto: CIR 56,7%, AXA Private Equity 41,1%, management e altri soci 2,2%. L’accordo prevede che nei prossimi tre anni AXA Private Equity effettui ulteriori aumenti di capitale riservati, in una o più soluzioni. L’impegno finanziario totale di AXA Private Equity nell’intera operazione crescerà fino a 150 milioni di euro per una partecipazione complessiva del 46,7%.

CIR, impegnata nello sviluppo di KOS fin dalla costituzione della società, manterrà nel tempo tutte le azioni in portafoglio e resterà azionista di maggioranza con una quota che a regime, una volta perfezionati tutti gli apporti di AXA Private Equity, sarà di poco superiore al 51%.


AXA Private Equity
AXA Private Equity è una società leader del private equity con un patrimonio gestito di $25 miliardi e un raggio d’azione internazionale in Europa, Nord America e Asia. L’azienda offre agli investitori l’intero spettro di servizi di private equity per ogni segmento di mercato: capitali diretti, finanziamenti per infrastrutture, buyout di mid cap e small cap, venture capital, co-investimenti, fondi di fondi e credito mezzanino.Con sedi a Parigi, Francoforte, Londra, New York, Singapore, Milano, Zurigo e Vienna, AXA Private Equity promuove lo sviluppo e la crescita a lungo termine delle società del suo portafoglio attuando strategie di espansione sostenibile e dando loro accesso alla rete internazionale AXA. AXA Private Equity si è guadagnata la fiducia dei suoi investitori offrendo regolarmente dati trasparenti sulla performance dei suoi fondi e delle società in portafoglio. www.axaprivateequity.com.  

KOS Il gruppo KOS è uno dei principali operatori privati italiani nell’assistenza socio-sanitaria. Fondato nel 2002 da CIR, il gruppo opera oggi in tre settori di attività: residenze sanitarie assistenziali (RSA), centri di riabilitazione e gestioni ospedaliere (gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali). KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione. Il gruppo KOS ha ottenuto ricavi per 239 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010 e conta circa 4mila dipendenti. KOS fa parte del gruppo CIR-Compagnie Industriali Riunite, attivo anche nei settori energia, media, componenti auto e investimenti finanziari. www.kosgroup.com. 

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Manzoni (gruppo Espresso) concessionaria de “Il Secolo XIX”

La Manzoni, concessionaria pubblicitaria di Gruppo Espresso, dal primo aprile 2011 gestirà in esclusiva la raccolta della pubblicità Nazionale per la testata "Il Secolo XIX”.

“Il Secolo XIX”, quotidiano storico ligure fondato nel 1886, diffonde in Italia circa 90.000 copie con circa 600.000 lettori al giorno.


Grazie a questo accordo, il portafoglio concessioni della Manzoni raggiunge la leadership in Liguria.

La Manzoni ha un’offerta commerciale complessiva, compreso "Il Secolo XIX", di 32 quotidiani, con circa 1,4 milioni di copie diffuse giornalmente (40% del totale diffusione di quotidiani d’informazione in Italia) e con circa 9 milioni di lettori giornalieri (46% del totale lettori di quotidiani d’informazione in Italia).

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Gruppo Espresso: La Manzoni concessionaria de Il Tempo

“Price sensitive” ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Regolamento Consob
GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO S.P.A.

LA MANZONI CONCESSIONARIA DE IL TEMPO

La Manzoni, concessionaria pubblicitaria di Gruppo Espresso, dal primo gennaio 2011 gestirà in esclusiva la raccolta pubblicitaria per la testata Il Tempo.

Il Tempo, quotidiano nazionale fondato a Roma nel 1944, diffonde in Italia circa 45.000 copie con oltre 200.000 lettori al giorno ed è diretto da Mario Sechi.

Grazie a questo accordo, il portafoglio concessioni della Manzoni raggiunge la leadership diffusionale nel Lazio e la rafforza in Abruzzo.

La Manzoni ha un’offerta commerciale complessiva, compreso Il Tempo, di 31 quotidiani, oltre 1,3 milioni di copie diffuse giornalmente (il 36% del totale della diffusione dei quotidiani d’informazione in Italia) e 8,3 milioni di lettori giornalieri (il 43% del totale dei lettori di quotidiani d’informazione in Italia).

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CIR: accordo con AXA Private Equity per lo sviluppo di KOS

CIR: ACCORDO CON AXA PRIVATE EQUITY PER LO SVILUPPO DI KOS

AXA Private Equity entrerà nell’azionariato di KOS con il 41,1% rilevando le quote della maggior parte dei soci di minoranza e sottoscrivendo un aumento di capitale riservato. Nei prossimi tre anni, con ulteriori aumenti di capitale, salirà fino al 46,7%, per un impegno finanziario totale di 150 milioni di euro

CIR resta azionista di maggioranza della società con una quota che al completamento dell’operazione sarà del 51%. Grazie all’accordo, KOS disporrà di nuove risorse a supporto dei progetti di crescita. Revocato il progetto di quotazione in Borsa, che resta una opzione per il medio-lungo periodo


Milano, 28 ottobre 2010CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA rende noto che in data odierna è stato raggiunto un accordo tra gli azionisti della controllata KOS, uno dei principali operatori del settore socio-sanitario in Italia, finalizzato all’ingresso di AXA Private Equity nel capitale della società. L’operazione, approvata oggi dai Consigli di Amministrazione di CIR e di KOS, avverrà in più fasi e determinerà un cambiamento della compagine azionaria di minoranza di KOS oltre che un significativo rafforzamento patrimoniale della società a supporto dei piani di sviluppo futuri.

L’accordo prevede che AXA Private Equity acquisti gran parte delle azioni di proprietà degli attuali soci di minoranza di KOS, in particolare le intere quote detenute da Morgan Stanley e Wise, per un importo complessivo di 92,5 milioni di euro. Anche CIR rileverà azioni per un importo di 5,7 milioni di euro. Contestualmente, AXA Private Equity sottoscriverà un aumento di capitale riservato di KOS per 20 milioni di euro.

Al termine di questa prima fase dell’operazione, l’azionariato di KOS sarà così composto: CIR 56,7%, AXA Private Equity 41,1%, ex soci di Santo Stefano Partecipazioni 1,5%, management 0,8%.

L’accordo prevede poi che nei prossimi tre anni AXA Private Equity effettui ulteriori aumenti di capitale riservati, in una o più soluzioni. L’impegno finanziario totale di AXA Private Equity nell’intera operazione crescerà fino a 150 milioni di euro per una partecipazione complessiva del 46,7%.

CIR, impegnata nello sviluppo di KOS fin dalla costituzione della società, manterrà nel tempo tutte le azioni in portafoglio e resterà azionista di maggioranza con una quota che a regime, una volta perfezionati tutti gli apporti di AXA Private Equity, sarà di poco superiore al 51%.

"L’accordo odierno – commenta Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di CIRtestimonia il valore creato nel tempo da KOS, una società che in sette anni di vita è diventata un punto di riferimento nel settore socio-sanitario italiano. Il gruppo KOS, con i suoi 4mila dipendenti, ha dimostrato in questi anni di saper coniugare capacità gestionale e qualità del servizio per i suoi pazienti. L’ingresso nel capitale di un socio internazionale di prestigio come AXA Private Equity accanto all’azionista di maggioranza CIR consentirà a KOS di disporre di nuove risorse che saranno interamente destinate allo sviluppo della società".

L’accordo è avvenuto sulla base di una valutazione media dell’equity di KOS prima degli aumenti di capitale pari a 243 milioni di euro. Il perfezionamento dell’intesa, soggetta all’approvazione dell’autorità antitrust europea, è previsto per il primo trimestre del 2011.

In base all’accordo, CIR e AXA Private Equity hanno stipulato un patto parasociale che prevede, una volta perfezionata l’operazione, la nomina da parte di AXA di tre consiglieri di amministrazione su un totale di nove e il voto a maggioranza qualificata su materie di particolare rilevanza.

Alla luce dell’ingresso nel capitale di AXA Private Equity, KOS revoca il progetto di IPO avviato nella prima parte dell’anno, pur continuando a considerare la quotazione in Borsa come una possibile opzione di sviluppo per il medio-lungo periodo.


AXA Private Equity
AXA Private Equity è una società leader del private equity con un patrimonio gestito di $25 miliardi e un raggio d’azione internazionale in Europa, Nord America e Asia. L’azienda offre agli investitori l’intero spettro di servizi di private equity per ogni segmento di mercato: capitali diretti, finanziamenti per infrastrutture, buyout di mid cap e small cap, venture capital, co-investimenti, fondi di fondi e credito mezzanino. Con sedi a Parigi, Francoforte, Londra, New York, Singapore, Milano, Zurigo e Vienna, AXA Private Equity promuove lo sviluppo e la crescita a lungo termine delle società del suo portafoglio attuando strategie di espansione sostenibile e dando loro accesso alla rete internazionale AXA. AXA Private Equity si è guadagnata la fiducia dei suoi investitori offrendo regolarmente dati trasparenti sulla performance dei suoi fondi e delle società in portafoglio.

KOS
Il gruppo KOS è uno dei principali operatori privati italiani nell’assistenza socio-sanitaria. Fondato nel 2002 da CIR, il gruppo opera oggi in tre settori di attività: residenze sanitarie assistenziali (RSA), centri di riabilitazione e gestioni ospedaliere (gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali). KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione. Il gruppo KOS ha ottenuto ricavi per 239 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010 e conta circa 4mila dipendenti. KOS fa parte del gruppo CIR-Compagnie Industriali Riunite, attivo anche nei settori energia, media, componenti auto e investimenti finanziari.

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Gruppo CIR: ricavi a 3,5 miliardi (+11,5%). Margine operativo lordo a 289,7 milioni (+40,8%)

Il Consiglio di Amministrazione approva la relazione al 30 settembre 2010

GRUPPO CIR: RICAVI A 3,5 MILIARDI (+11,5%), MARGINE OPERATIVO LORDO A 289,7 MILIONI (+40,8%)

Utile netto dei nove mesi a 53,7 milioni di euro. Il risultato dei primi nove mesi del 2009,
positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per 117 milioni di euro. Al netto di tali proventi, l’utile dei primi nove mesi del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009   In crescita margini e utili di tutte le principali società operative del gruppo Eccedenza finanziaria a livello holding superiore a 110 milioni di euro


Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2010 

Ricavi: € 3.513,7 milioni (+11,5% da € 3.152 milioni in 9M 2009)
EBITDA: € 289,7 milioni (+40,8% da € 205,8 milioni in 9M 2009)
Utile netto: € 53,7 milioni (€ 138 milioni, di cui 117 milioni proventi non ricorrenti, in 9M 2009)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 111,7 milioni (€ 101,8 milioni al 30/06/2010)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.222,7 milioni (€ 2.195,7 milioni al 30/06/2010)


Milano, 28 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2010.

Il gruppo CIR opera in cinque settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti finanziari.


Andamento della gestione


Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con ricavi e margine operativo lordo (EBITDA) in significativa crescita rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento dei ricavi riflette l’incremento registrato nei settori energia, componenti auto e sanità, associato alla tenuta delle vendite nelle attività media. L’aumento dell’EBITDA è dovuto al miglioramento della redditività di tutte le principali controllate operative del gruppo.

L’utile netto di gruppo nei nove mesi è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro (derivanti per 76,7 milioni di euro dalla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Verbund in Sorgenia e per 40,1 milioni di euro dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo).

Pertanto, al netto degli effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo nei primi nove mesi del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del periodo registra un significativo miglioramento rispetto allo scorso anno (58,8 milioni di euro contro 5,8 milioni di euro nel 2009).


Risultati consolidati

I ricavi consolidati del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2010 sono ammontati a 3.513,7 milioni di euro, in crescita dell’11,5% rispetto a 3.152 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009.
La variazione è riconducibile all’incremento delle vendite registrato da Sorgenia, Sogefi e KOS, associato alla tenuta dei ricavi dell’Espresso.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 289,7 milioni di euro (8,2% dei ricavi), rispetto a 205,8 milioni di euro (6,5% dei ricavi) nei primi nove mesi del 2009, con una crescita del 40,8%. Tale variazione è stata determinata dall’incremento della redditività di tutte le principali controllate operative. Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a 160,6 milioni di euro, in aumento del 53,2% rispetto a 104,8 milioni di euro nel 2009.

Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 55,2 milioni di euro, è stato determinato da oneri finanziari netti per 78,1 milioni di euro, dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 18,6 milioni di euro e rettifiche di valore positive di attività finanziarie per 4,3 milioni di euro. La variazione rispetto al risultato positivo per 79,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009 è riconducibile prevalentemente ai proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio (circa 117 milioni di euro).

L’utile netto consolidato del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2010 è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato netto del corrispondente periodo del 2009, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale sottoscritto dal socio Verbund in Sorgenia (76,7 milioni di euro) e dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento delle quote di hedge funds detenute dal gruppo (40,1 milioni di euro). Al netto di tali effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo risulta in crescita rispetto al 2009.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre ammontava a 2.222,7 milioni di euro rispetto a 2.195,7 milioni di euro al 30 giugno 2010 e a 1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
–  un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 111,7 milioni di euro (101,8 milioni di euro al 30 giugno 2010). La riduzione rispetto a 121,6 milioni di euro al 31 dicembre 2009 è attribuibile principalmente a esborsi per costi di struttura del periodo; –  un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.334,4 milioni di euro (2.297,5 milioni di euro al 30 giugno 2010). La variazione rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009 deriva principalmente dagli investimenti in nuova capacità produttiva di Sorgenia e dall’aumento del capitale circolante.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (78 milioni di euro al 30 settembre 2010).

Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2010 era pari a 2.457,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è aumentato a 1.458,6 milioni di euro da 1.396,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Al 30 settembre 2010 il gruppo CIR impiegava 12.903 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2009).


Attività industriali   Energia: Sorgenia

I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi sono ammontati a 1.947,2 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al dato del 2009 (1.733,8 milioni di euro). L’aumento dei volumi di vendita ha compensato il calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’EBITDA si è attestato a 107,7 milioni di euro, in crescita dell’11,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (96,4 milioni di euro). L’incremento è riconducibile alla migliore marginalità registrata dalla società nel secondo e soprattutto nel terzo trimestre dell’anno.

L’EBITDA di Sorgenia ha beneficiato, in particolare, dell’incremento dei volumi nell’attività elettrica (+14,1%) e dell’avvio della contribuzione della centrale a ciclo combinato (CCGT) di Modugno (Bari), che hanno più che compensato la riduzione dei margini gas, gli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale e il guasto che ha tenuto ferma la centrale di Termoli (Campobasso) fino alla fine di marzo. L’utile netto è stato pari a 57,6 milioni di euro (21,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009). L’incremento rispetto al dato dello scorso anno è dovuto a un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società.

Per quanto riguarda il piano industriale, Sorgenia ha completato la costruzione della nuova centrale a ciclo combinato di Bertonico-Turano Lodigiano (Lodi). Nel corso del terzo trimestre, inoltre, la controllata Sorgenia Solar ha avviato un nuovo impianto fotovoltaico da 2,6 MW in Sardegna. E’ in corso di ultimazione, infine, la realizzazione di due parchi eolici in Francia per complessivi 41 MW.


Media: Espresso

I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi sono ammontati a 639,5 milioni di euro, in linea con il dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (640,9 milioni di euro). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato ha registrato una crescita del 4%. Esclusi i prodotti opzionali, i ricavi diffusionali, che non hanno beneficiato di alcun incremento dei prezzi di vendita, sono stati pari a 202,2 milioni di euro contro i 206,9 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-2,3%). Tutte le principali testate del gruppo stanno mostrando, nel corso del 2010, andamenti significativamente migliori di quelli dei rispettivi mercati di riferimento. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati pubblicati da ADS e Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano di informazione sia per numero di copie vendute in edicola che per numero di lettori. I ricavi pubblicitari, pari a 369,3 milioni di euro, sono aumentati del 7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2009, confermando nel terzo trimestre la ripresa registrata nella prima metà dell’anno. I ricavi dei prodotti opzionali sono ammontati a 53,4 milioni di euro, in calo del 31,2% rispetto al 2009.

I costi totali sono stati ridotti dell’8% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 6,1%. Considerati i risparmi già conseguiti nei primi nove mesi del 2009, l’andamento dei costi è del tutto in linea con l’obiettivo del piano di riorganizzazione aziendale che prevede una riduzione complessiva del 17% rispetto all’esercizio 2008.

L’EBITDA è stato pari a 104 milioni di euro, in crescita del 71,4% rispetto a 60,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Tutte le principali attività del gruppo registrano un netto miglioramento della redditività da attribuirsi per i quotidiani alla drastica riduzione dei costi conseguente ai piani di riorganizzazione e per radio e Internet al significativo incremento dei ricavi. L’utile netto è stato pari a 36,3 milioni di euro contro 1,2 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi si sono attestati a 687 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (573,8 milioni di euro). Il trend favorevole ha riguardato tutti i segmenti di mercato in cui opera il gruppo (primo equipaggiamento, aftermarket indipendente e ricambio originale costruttori) e tutte le aree geografiche nelle quali Sogefi è presente (Europa +11,3%, Nord America +12,6, Sud America +48,1%, Cina +106%, India +62,8%).

Il positivo andamento dei ricavi, associato alle ulteriori azioni organizzative intraprese da Sogefi nel terzo trimestre, ha permesso di ottenere un forte incremento dei livelli di redditività. L’EBITDA, pari a 64,5 milioni di euro, è raddoppiato rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (32,2 milioni di euro). Il risultato netto è tornato positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 8,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009.


Sanità: KOS


I ricavi di KOS nei primi nove mesi sono ammontati a 239 milioni di euro, in crescita del 17,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (203,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze per anziani non autosufficienti, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere) e alle acquisizioni effettuate nel periodo.

Nei primi nove mesi la società ha sostenuto costi per circa 2,4 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO (1,8 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del 30,9% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (24,6 milioni di euro). L’utile netto è ammontato a 4 milioni di euro, contro un risultato di 0,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Il gruppo KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione.


Investimenti finanziari


Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value pari a 70,3 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 settembre pari a 14,6 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 30 settembre 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Il valore dell’investimento di CIR in tale attività al 30 settembre 2010 ammontava a 58,3 milioni di euro.

In merito al provvedimento notificato nelle scorse settimane dalla Banca d’Italia alla controllata Jupiter Finance SpA, CIR SpA ha avviato le procedure per un aumento di capitale della stessa Jupiter Finance SpA per un importo di 1,5 milioni di euro, con l’obiettivo di allineare la controllata ai coefficienti patrimoniali richiesti. Jupiter Finance SpA, inoltre, ha avviato una serie di modifiche alla corporate governance e all’organizzazione operativa e dei controlli al fine di recepire i rilievi formulati da Banca d’Italia e così creare le condizioni per poter intraprendere nuove operazioni.


Modifica dello Statuto


Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con atto notarile, di modificare gli articoli 6, 8, 15, 16, 19 e 21 dello Statuto Sociale, al fine di adeguarlo alle disposizioni normative inderogabili previste dal D.Lgs. 27/2010. Le variazioni più significative sono state apportate in materia di: deposito delle liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco; convocazione dell’assemblea; intervento e diritto di voto in assemblea.


Approvazione Procedura per operazioni con parti correlate


In ottemperanza alla disciplina prevista dalla delibera Consob n.17221, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la “Procedura per operazioni con parti correlate” e istituito il “Comitato per le operazioni con parti correlate” (i cui membri coincidono con i componenti del Comitato per il Controllo Interno).  


Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso


Anche negli ultimi mesi dell’esercizio il gruppo CIR proseguirà le azioni di efficienza gestionale e i previsti programmi di investimento per lo sviluppo di tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che anche nell’intero 2010, come nei primi nove mesi, l’utile netto consolidato sarà in valore assoluto inferiore a quello del 2009, non essendo previsti i proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio. E’ invece confermata la significativa crescita del contributo delle controllate operative all’utile netto.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010

La società, che ha un rating BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata CIR International SA e garantito da CIR SpA:
–  10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice ISIN XS0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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KOS (Gruppo CIR): nei nove mesi ricavi a 239 milioni di euro, EBITDA a 32,2 milioni, utile netto a 4 milioni

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2010

KOS (GRUPPO CIR): NEI NOVE MESI RICAVI A 239 MILIONI DI EURO, EBITDA A 32,2 MILIONI, UTILE NETTO A 4 MILIONI


Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2010


  • Ricavi: € 239 milioni (+17,4% da € 203,5 milioni in 9M 2009);
  • EBITDA: € 32,2 milioni (+30,9% da € 24,6 milioni in 9M 2009);
  • Utile netto di gruppo: € 4 milioni (€ 0,2 milioni in 9M 2009);
  • Indebitamento netto: € 211,9 milioni (€ 215,7 milioni al 30/06/2010), a fronte di immobili di proprietà con un valore di libro di € 144,9 milioni



Milano, 21 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di KOS SpA (gruppo CIR), riunitosi oggi sotto la presidenza di Claudio Stabon, ha esaminato i risultati al 30 settembre 2010.


Andamento della gestione

Il gruppo KOS è uno dei principali operatori privati italiani nell’assistenza socio-sanitaria. Fondato nel 2002, il gruppo opera oggi in tre settori di attività: residenze sanitarie assistenziali (RSA), centri di riabilitazione e gestioni ospedaliere (gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali).

Nei primi nove mesi del 2010, a livello consolidato, KOS ha ottenuto un miglioramento dei principali indicatori economici rispetto al corrispondente periodo del 2009, grazie allo sviluppo di tutte le società del gruppo e all’allargamento del perimetro di attività. Nel mese di ottobre il gruppo KOS ha perfezionato l’acquisto di un ospedale psichiatrico a Modena (Villa Rosa), dotato di 81 posti letto, nonché di un gruppo di ambulatori diagnostici e radiologici in provincia di Bologna. L’effetto di queste acquisizioni, avvenute dopo la chiusura del trimestre, non è incluso nei dati al 30 settembre.

KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione.


Risultati consolidati

I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2010 sono ammontati a 239 milioni di euro, in crescita del 17,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (203,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività e alle nuove acquisizioni effettuate nel periodo.

Nel primi nove mesi la società ha sostenuto costi per circa 2,4 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO (1,8 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro).

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del 30,9% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (24,6 milioni di euro).

L’utile netto di gruppo dei primi nove mesi è ammontato a 4 milioni di euro, contro un risultato di 0,2 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2009.

L’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo KOS al 30 settembre 2010 ammontava a 211,9 milioni di euro (215,7 milioni al 30 giugno 2010), a fronte di immobili di proprietà con un valore contabile di circa 144,9 milioni di euro.

I dipendenti del gruppo KOS al 30 settembre 2010 erano 3.954 (3.421 al 31 dicembre 2009)  


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Gruppo Editoriale L’Espresso: Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 settembre 2010

GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO S.P.A.

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 settembre  2010
 

RICAVI CONSOLIDATI stabili A € 639,5 mn: al netto dei prodotti
opzionali  la crescita e’ pari al 4%

RISULTATO NETTO CONSOLIDATO in deciso recupero A € 36,3 MN
(€ 1,2 Mn nel 2009)

indebitamento netto fortemente ridotto: € 136,9 mn (€ 208,2 mn A dicembre 2009)


Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 30 SETTEMBRE 2010

Risultati consolidati (€mn) Gen – Set 2009 Gen – Set 2010     Delta % 2010/2009
Fatturato, di cui: 640,9 639,5 -0,2%
·     diffusione 206,9 202,2 -2,3%
·     pubblicità 344,7 369,3 +7,1%
·     opzionali 77,6 53,4 -31,2%
Margine operativo lordo 60,7 104,0 +71,4%
Risultato operativo 29,3 76,8 n.s.
Risultato ante imposte 16,3 67,0 n.s.
Risultato netto 1,2 36,3 n.s.
(€mn) 30 settembre 2009 31 dicembre 2009 30 settembre 2010
Posizione finanziaria netta (218,9) (208,2) (136,9)
Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 490,4 495,4 534,4
·     patrimonio netto di Gruppo 480,0 485,6 524,1
·     patrimonio netto di terzi 10,4 9,8 10,2
Dipendenti 3.174 3.116 2.828

Roma, 20 ottobre 2010 
– Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2010.


Andamento del mercato

Nei primi nove mesi del 2010 l’economia italiana è stata caratterizzata da una ripresa molto debole e le prospettive restano tuttora incerte.
In tale contesto, gli investimenti pubblicitari ad agosto sono cresciuti del 4,8% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (dati Nielsen Media Research); se si considera che nel 2009 gli investimenti avevano registrato un crollo del 16,4%, il recupero del 2010 risulta di fatto modesto.
I mezzi più dinamici sono stati internet, la radio e la tv, con crescite del 17,7%, del 12,8% e del 7,7% rispettivamente. La stampa risulta invece complessivamente ancora in calo (-3,8%), con evoluzioni differenziate per comparti: la raccolta sui quotidiani si è stabilizzata (-1%), grazie ad una leggera ripresa della pubblicità commerciale nazionale (+1,6%), mentre quella sui periodici è tuttora in flessione (-8,4%).
Per quanto concerne le diffusioni, i dati ADS (media mobile ultimi 12 mesi a giugno 2010, a perimetro omogeneo) mostrano una flessione delle vendite in edicola del 4,5% per il comparto dei quotidiani, del 4,3% per quello dei settimanali e del 9,9% per quello dei mensili.


Andamento della gestione del Gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2010

I ricavi netti consolidati del Gruppo nei primi nove mesi del 2010 ammontano a €639,5mn, in linea con quanto registrato nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€640,9mn). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato registra una crescita del 4%.
Esclusi i prodotti opzionali, i ricavi diffusionali, che non hanno beneficiato di alcun incremento dei prezzi di vendita, sono pari a €202,2mn contro i €206,9mn del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-2,3%).
Tutte le principali testate del Gruppo stanno mostrando, nel corso del 2010, andamenti significativamente migliori di quelli dei rispettivi mercati di riferimento.
La Repubblica, sulla base degli ultimi dati pubblicati da ADS ed Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano d’informazione sia per numero di copie vendute in edicola che per numero di lettori.
Anche le evoluzioni sono favorevoli: le vendite in edicola (ADS a giugno) sono stabili rispetto all’anno precedente (+0,1%), laddove il mercato dei quotidiani ha perso il 4,5% di copie; i lettori medi giornalieri hanno raggiunto i 3,3 milioni (Audipress 2010/II), portando il vantaggio sul secondo quotidiano al 20% e mostrando una crescita dell’1,9% rispetto alla precedente rilevazione, a fronte di una stagnazione del numero totale di lettori dei quotidiani.
L’espresso registra una diffusione in crescita dell’1,3% rispetto all’esercizio precedente (ADS a giugno) e mantiene 2,5 milioni di lettori medi settimanali.
Infine, i quotidiani locali mostrano una leggera flessione delle vendite (-2,5%), riconducibile al contesto di crisi economica; il calo risulta comunque significativamente più contenuto di quello del mercato ed anche in questo caso i risultati della rilevazione Audipress sono positivi, confermando un numero di lettori medi giornalieri pari a 3,4 milioni.
I ricavi pubblicitari, pari a €369,3mn, sono aumentati del 7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2009, confermando nel terzo trimestre la ripresa già registrata nella prima metà dell’anno.
Internet è il settore che ha mostrato l’evoluzione più positiva (+21,7%); tale dinamica è da attribuirsi, oltre che all’andamento del mercato specifico, al crescente successo del sito Repubblica.it che, con un numero medio di utenti unici giornalieri pari a 1,5 milioni, registra un ulteriore forte incremento dell’utenza sull’anno precedente (+25%) e si conferma come primo sito italiano di informazione.
Molto positivo è stato, inoltre, l’andamento della raccolta pubblicitaria sulle radio del Gruppo (+13,6%), con una crescita sostenuta sia dal trend di mercato che dai buoni risultati di ascolto, in particolare di Radio Deejay.
Infine, la raccolta pubblicitaria sulla stampa (-1,8%) ha riportato una flessione più contenuta di quella registrata dal comparto. In tutti i settori (stampa, radio e internet), il Gruppo ha aumentato le proprie quote di mercato, frutto non solo della forza dei propri mezzi, ma anche del maggiore dinamismo commerciale della concessionaria.
I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a €53,4mn, in calo del 31,2% rispetto al corrispondente periodo del 2009. In un contesto di mercato in decisa contrazione, il Gruppo ha deciso di focalizzare l’attività su un numero più contenuto di iniziative, mantenendo l’elevata redditività del comparto.
I costi totali sono stati ridotti dell’8% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 6,1%; considerati i risparmi già conseguiti nei primi nove mesi del 2009, l’andamento dei costi è del tutto in linea con l’obiettivo del piano che, si ricorda, prevede un taglio complessivo del 17% rispetto all’esercizio 2008 (base di riferimento per l’attuale piano di riorganizzazione aziendale). Tale risultato è stato conseguito senza ridurre il perimetro ed il portafoglio prodotti del Gruppo e senza penalizzarne la qualità.
Il margine operativo lordo consolidato è pari a €104mn (€60,7mn nei primi nove mesi del 2009) ed il risultato operativo consolidato è pari a €76,8mn (€29,3mn nei primi nove mesi del 2009).
Tutte le principali attività del Gruppo registrano un netto miglioramento della redditività da attribuirsi: per i quotidiani alla drastica riduzione dei costi conseguente ai piani di riorganizzazione e per radio ed internet al significativo incremento dei ricavi.
Il risultato netto consolidato registra un utile di €36,3mn, contro €1,2mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore importante miglioramento, passando dai -€208,2mn di fine 2009 ai -€136,9mn al 30 settembre 2010, con un avanzo finanziario di €71,3mn nel periodo.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine settembre a 2.828 dipendenti, con una riduzione di 288 unità rispetto all’inizio dell’esercizio e di 584 nel corso degli ultimi due anni (da settembre 2008), come conseguenza dei piani di riorganizzazione in corso.


Principali risultati economici del terzo trimestre 2010
Risultati consolidati (€mn) 3° Trimestre 2009 3° Trimestre 2010 Delta % 2010/2009
Fatturato 191,6 194,4 +1,5%
Margine operativo lordo 20,1 29,2 +45,3%
Risultato operativo 10,0 20,1 n.s.
Risultato ante imposte 5,8 15,6 n.s.
Risultato netto 1,1 7,7 n.s.

Nel terzo trimestre i ricavi netti consolidati sono risultati in crescita dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009; la raccolta pubblicitaria ha mostrato una crescita del 5,9% mentre i ricavi diffusionali, inclusi i prodotti opzionali, hanno presentato una flessione del 6,9%.
Il risultato operativo consolidato è pari a €20,1mn a fronte dei €10mn del terzo trimestre del 2009; il risultato netto consolidato ammonta a €7,7mn (€1,1mn nel corrispondente periodo del 2009).

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Il Direttore Centrale Amministrazione Finanza della società Alessandro Alacevich, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle Finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.



Adeguamento dello statuto a norme inderogabili di legge

E’ stato inoltre deliberato l’adeguamento dello Statuto alle disposizioni normative obbligatorie introdotte dal D.Lgs. n° 27/2010 in materia di Attuazione della direttiva 2007/36/CE, relativa all’esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate, e dal D.Lgs n° 39/2010 in materia di Revisioni legali dei conti annuali e consolidati.
Gli articoli modificati sono: art. 8 (Recesso), art. 10 (Convocazione delle assemblee), art. 11 (Intervento e rappresentanza nell’assemblea), art. 14 (Deliberazioni dell’assemblea), art. 15 (Consiglio di Amministrazione), art. 22 (Collegio Sindacale), art. 23 (Controllo contabile).
Il nuovo testo dello Statuto sociale sarà messo a disposizione del pubblico e pubblicato sul sito internet della Società contestualmente alla richiesta di iscrizione nel Registro delle Imprese di Roma.


Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso del 2010 la debole crescita dell’economia ed il perdurare della scarsa visibilità sulle prospettive macro-economiche non hanno consentito un netto e generalizzato recupero degli investimenti pubblicitari dopo la drastica contrazione del biennio 2008-2009.
Gli investimenti pubblicitari hanno comunque registrato globalmente una leggera ripresa (+4,8% ad agosto), che non ha per ora riguardato il comparto della stampa.
In questo contesto, il fatturato pubblicitario del Gruppo ha mostrato una buona dinamica, anche grazie alla diversificazione del portafoglio di mezzi, e si prevede che l’evoluzione resterà egualmente positiva per l’intero esercizio.
Inoltre, grazie al piano di riduzione dei costi in corso, il Gruppo ha ottenuto importanti risparmi, completamente in linea con gli obiettivi.
Come conseguenza di quanto precede, la redditività ha mostrato un netto incremento, che si prevede di mantenere per l’intero esercizio.
Infine, il Gruppo è impegnato nella costante valorizzazione delle proprie testate e nella realizzazione di un intenso piano di sviluppo editoriale sui nuovi media, che sta comportando una sempre maggiore distribuzione dei propri contenuti attraverso tutte le nuove piattaforme. In particolare, il Gruppo ha già realizzato la versione digitale per i-Pad de la Repubblica (Repubblica+) e de L’espresso e si appresta  a lanciarla per tutti i quotidiani locali.

Scarica il comunicato

Sogefi: nei nove mesi ricavi in crescita del 20% e margini raddoppiati. Utile netto a 13,5 milioni di euro rispetto alla perdita del 2009.

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2010

SOGEFI: NEI NOVE MESI RICAVI IN CRESCITA DEL 20% E MARGINI RADDOPPIATI UTILE NETTO A 13,5 MILIONI DI EURO RISPETTO ALLA PERDITA DEL 2009

Prosegue anche nel terzo trimestre la crescita significativa di ricavi e redditività registrata dal gruppo nei primi sei mesi dell’anno grazie alla ripresa dei livelli produttivi mondiali e alle azioni di contenimento dei costi avviate dalla fine del 2008

La società si conferma in utile nei nove mesi rispetto a un risultato negativo di 8,6 milioni di euro nel 2009 Attività in crescita in tutti i mercati, soprattutto in quelli emergenti, e in tutti i segmenti di business

Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2010

Ricavi: € 687 milioni (+19,7% da € 573,8 milioni in 9M 2009)
Risultato operativo: € 50,5 milioni (da € 22,4 milioni in 9M 2009)
EBITDA: € 64,5 milioni (da € 32,2 milioni in 9M 2009)
Risultato netto: € 13,5 milioni (negativo per € 8,6 milioni in 9M 2009
Indebitamento netto: € 182,6 milioni (€ 182,5 milioni al 30 giugno 2010)    

Milano, 19 ottobre 2010
Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2010.

Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, è uno dei principali operatori mondiali nei sistemi di filtrazione motore e nei componenti per sospensioni.


Andamento della gestione


I primi nove mesi del 2010 hanno registrato un progressivo recupero della produzione mondiale di veicoli rispetto al 2009 grazie alla conferma della crescita sostenuta nei mercati emergenti (in particolare Cina, India e Sud America) e alla ripresa della domanda nei mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). In Europa, in particolare, la produzione di veicoli nuovi si è confermata su buoni livelli anche nel terzo trimestre con la fine dei fenomeni di destoccaggio, controbilanciando il calo delle vendite determinato dalla conclusione degli incentivi. Anche nel settore dei veicoli industriali si registrano elementi oggettivi di recupero della produzione.

La risalita del mercato e le azioni di contenimento dei costi intraprese a partire da fine 2008 hanno consentito al gruppo Sogefi di ottenere nei primi nove mesi del 2010 un significativo incremento di ricavi e redditività rispetto al corrispondente periodo del 2009, oltre al ritorno all’utile netto.

Nel terzo trimestre, in particolare, il gruppo ha confermato il trend di incremento dei ricavi del primo semestre grazie soprattutto alla crescente presenza nei mercati emergenti e ha consolidato i livelli di redditività operativa del trimestre precedente, beneficiando anche delle ulteriori azioni organizzative intraprese nel periodo.

Nel corso del terzo trimestre, inoltre, il gruppo ha ulteriormente rafforzato la propria presenza nei mercati  con maggiori prospettive di crescita perfezionando anche nel settore dei componenti per sospensioni una joint-venture in India, dopo quella siglata a fine 2008 nel settore della filtrazione.


Risultati consolidati

I ricavi consolidati dei primi nove mesi sono ammontati a 687 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto al corrispondente periodo del 2009. L’incremento maggiore ha riguardato la Divisione componenti per sospensioni (+26,2%), mentre la Divisione filtrazione è cresciuta del 14%. Nel terzo trimestre l’aumento dei ricavi è stato del 15,1%. Il trend favorevole ha riguardato i ricavi di tutti i segmenti di mercato in cui opera il gruppo: il primo equipaggiamento (OEM), con un aumento del 28,1%, l’aftermarket indipendente (IAM) e il mercato del ricambio originale costruttori (OES), cresciuti entrambi del 6,5%. L’aumento delle vendite è avvenuto in tutte le aree geografiche nelle quali Sogefi è presente: Europa (+11,3%), Nord America (+12,6%), Sud America (+48,1%), Cina (+106%) e India (+62,8%).

Il positivo andamento dei ricavi, in presenza di una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita e dei costi delle principali materie prime (l’incidenza del costo dei materiali sul fatturato è passata dal 45,7% dei primi nove mesi 2009 al 45,5% del 2010), associato alle ulteriori azioni organizzative intraprese da Sogefi nel terzo trimestre (la ristrutturazione della società olandese di commercializzazione di filtri e l’avvio del processo per la chiusura dello stabilimento francese di filtri di Louvigné), hanno permesso di ottenere un forte incremento dei livelli di redditività. I costi complessivi per riorganizzazioni sono ammontati a 10,5 milioni di euro rispetto a 12,6 milioni dello stesso periodo 2009, determinando una riduzione dell’incidenza del costo del lavoro sul fatturato al 24,9% dal precedente 26,3%.

Il risultato operativo del periodo si è attestato a 50,5 milioni di euro ed è più che raddoppiato rispetto al dato dei primi nove mesi del 2009 (22,4 milioni di euro). L’incidenza sul fatturato è salita al 7,4% rispetto al 3,9% registrato nell’analogo periodo 2009. Particolarmente significativo è il dato dell’incidenza sul fatturato del terzo trimestre (8,1%), che ha confermato i livelli raggiunti nel secondo trimestre nonostante la tendenza all’aumento del prezzo delle materie prime manifestatasi tra luglio e settembre.

L’EBITDA, pari a 64,5 milioni di euro (9,4% sui ricavi), è raddoppiato rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (32,2 milioni di euro, pari al 5,6% dei ricavi). L’EBIT è ammontato a 31,3 milioni di euro (4,6% sui ricavi), rispetto a 0,7 milioni di euro (0,1% dei ricavi). Nel terzo trimestre gli oneri di ristrutturazione hanno inciso su EBITDA ed EBIT per 6,2 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte e della quota di azionisti terzi, che a fine settembre 2009 era negativo per 7,3 milioni di euro, è tornato positivo per 23,8 milioni di euro, anche grazie ad una riduzione degli oneri finanziari, scesi a 7,6 milioni di euro dai precedenti 8,1 milioni.

Il risultato netto è tornato positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 8,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010 era pari a 182,6 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al dato al 30 giugno 2010 (182,5 milioni di euro) e in significativa riduzione rispetto al 30 settembre 2009 (202,7 milioni di euro). Al 31 dicembre 2009 l’indebitamento netto del gruppo era pari a 170,2 milioni di euro.

Al 30 settembre 2010 il patrimonio netto totale, inclusa la quota di azionisti terzi, era pari a 202,6 milioni di euro, in aumento sia rispetto al 30 settembre 2009 (176,8 milioni di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2009 (182,2 milioni di euro).


Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio

Nell’ultima parte dell’anno, i volumi di attività dovrebbero confermare i livelli registrati nel terzo trimestre, mentre non sono attesi significativi oneri di ristrutturazione. Pertanto nell’intero esercizio, pur in presenza di tensioni su alcune materie prime, la società dovrebbe registrare un ulteriore miglioramento del risultato netto rispetto ai primi nove mesi, fatti salvi eventi straordinari al momento non prevedibili.


Modifica dello Statuto


Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con atto notarile, di modificare gli articoli 9, 10, 12, 13, 17, 26 e 27 dello Statuto Sociale, al fine di adeguarlo alle disposizioni normative inderogabili previste dal D.Lgs. 27/2010. Le variazioni più significative sono state apportate in materia di: deposito delle liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco; convocazione dell’assemblea; intervento e diritto di voto in assemblea.


Approvazione Procedura per operazioni con parti correlate

In ottemperanza alla disciplina prevista dalla delibera Consob n.17221, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la “Procedura per operazioni con parti correlate” e istituito il “Comitato per le operazioni con parti correlate” (i cui membri coincidono con i componenti del Comitato per il Controllo Interno).


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giancarlo Coppa, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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Gruppo Espresso: precisazione sulle intese relative ai propri multiplex digitali tv

In riferimento alle notizie pubblicate oggi relative all’affitto di canali digitali tv e all’opzione di acquisto di un multiplex del Gruppo Espresso a favore di Sky Italia, Gruppo Espresso precisa che con Sky Italia esiste solo un accordo per la trasmissione sulla propria rete televisiva del canale Cielo e nessuna intesa per la cessione di multiplex.   

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