Gruppo CIR: ricavi a 3,5 miliardi (+11,5%). Margine operativo lordo a 289,7 milioni (+40,8%)

Il Consiglio di Amministrazione approva la relazione al 30 settembre 2010

GRUPPO CIR: RICAVI A 3,5 MILIARDI (+11,5%), MARGINE OPERATIVO LORDO A 289,7 MILIONI (+40,8%)

Utile netto dei nove mesi a 53,7 milioni di euro. Il risultato dei primi nove mesi del 2009,
positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per 117 milioni di euro. Al netto di tali proventi, l’utile dei primi nove mesi del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009   In crescita margini e utili di tutte le principali società operative del gruppo Eccedenza finanziaria a livello holding superiore a 110 milioni di euro


Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2010 

Ricavi: € 3.513,7 milioni (+11,5% da € 3.152 milioni in 9M 2009)
EBITDA: € 289,7 milioni (+40,8% da € 205,8 milioni in 9M 2009)
Utile netto: € 53,7 milioni (€ 138 milioni, di cui 117 milioni proventi non ricorrenti, in 9M 2009)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 111,7 milioni (€ 101,8 milioni al 30/06/2010)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.222,7 milioni (€ 2.195,7 milioni al 30/06/2010)


Milano, 28 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2010.

Il gruppo CIR opera in cinque settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti finanziari.


Andamento della gestione


Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con ricavi e margine operativo lordo (EBITDA) in significativa crescita rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento dei ricavi riflette l’incremento registrato nei settori energia, componenti auto e sanità, associato alla tenuta delle vendite nelle attività media. L’aumento dell’EBITDA è dovuto al miglioramento della redditività di tutte le principali controllate operative del gruppo.

L’utile netto di gruppo nei nove mesi è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro (derivanti per 76,7 milioni di euro dalla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Verbund in Sorgenia e per 40,1 milioni di euro dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo).

Pertanto, al netto degli effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo nei primi nove mesi del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del periodo registra un significativo miglioramento rispetto allo scorso anno (58,8 milioni di euro contro 5,8 milioni di euro nel 2009).


Risultati consolidati

I ricavi consolidati del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2010 sono ammontati a 3.513,7 milioni di euro, in crescita dell’11,5% rispetto a 3.152 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009.
La variazione è riconducibile all’incremento delle vendite registrato da Sorgenia, Sogefi e KOS, associato alla tenuta dei ricavi dell’Espresso.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 289,7 milioni di euro (8,2% dei ricavi), rispetto a 205,8 milioni di euro (6,5% dei ricavi) nei primi nove mesi del 2009, con una crescita del 40,8%. Tale variazione è stata determinata dall’incremento della redditività di tutte le principali controllate operative. Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a 160,6 milioni di euro, in aumento del 53,2% rispetto a 104,8 milioni di euro nel 2009.

Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 55,2 milioni di euro, è stato determinato da oneri finanziari netti per 78,1 milioni di euro, dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 18,6 milioni di euro e rettifiche di valore positive di attività finanziarie per 4,3 milioni di euro. La variazione rispetto al risultato positivo per 79,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009 è riconducibile prevalentemente ai proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio (circa 117 milioni di euro).

L’utile netto consolidato del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2010 è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato netto del corrispondente periodo del 2009, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale sottoscritto dal socio Verbund in Sorgenia (76,7 milioni di euro) e dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento delle quote di hedge funds detenute dal gruppo (40,1 milioni di euro). Al netto di tali effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo risulta in crescita rispetto al 2009.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre ammontava a 2.222,7 milioni di euro rispetto a 2.195,7 milioni di euro al 30 giugno 2010 e a 1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
–  un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 111,7 milioni di euro (101,8 milioni di euro al 30 giugno 2010). La riduzione rispetto a 121,6 milioni di euro al 31 dicembre 2009 è attribuibile principalmente a esborsi per costi di struttura del periodo; –  un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.334,4 milioni di euro (2.297,5 milioni di euro al 30 giugno 2010). La variazione rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009 deriva principalmente dagli investimenti in nuova capacità produttiva di Sorgenia e dall’aumento del capitale circolante.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (78 milioni di euro al 30 settembre 2010).

Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2010 era pari a 2.457,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è aumentato a 1.458,6 milioni di euro da 1.396,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Al 30 settembre 2010 il gruppo CIR impiegava 12.903 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2009).


Attività industriali   Energia: Sorgenia

I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi sono ammontati a 1.947,2 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al dato del 2009 (1.733,8 milioni di euro). L’aumento dei volumi di vendita ha compensato il calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’EBITDA si è attestato a 107,7 milioni di euro, in crescita dell’11,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (96,4 milioni di euro). L’incremento è riconducibile alla migliore marginalità registrata dalla società nel secondo e soprattutto nel terzo trimestre dell’anno.

L’EBITDA di Sorgenia ha beneficiato, in particolare, dell’incremento dei volumi nell’attività elettrica (+14,1%) e dell’avvio della contribuzione della centrale a ciclo combinato (CCGT) di Modugno (Bari), che hanno più che compensato la riduzione dei margini gas, gli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale e il guasto che ha tenuto ferma la centrale di Termoli (Campobasso) fino alla fine di marzo. L’utile netto è stato pari a 57,6 milioni di euro (21,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009). L’incremento rispetto al dato dello scorso anno è dovuto a un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società.

Per quanto riguarda il piano industriale, Sorgenia ha completato la costruzione della nuova centrale a ciclo combinato di Bertonico-Turano Lodigiano (Lodi). Nel corso del terzo trimestre, inoltre, la controllata Sorgenia Solar ha avviato un nuovo impianto fotovoltaico da 2,6 MW in Sardegna. E’ in corso di ultimazione, infine, la realizzazione di due parchi eolici in Francia per complessivi 41 MW.


Media: Espresso

I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi sono ammontati a 639,5 milioni di euro, in linea con il dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (640,9 milioni di euro). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato ha registrato una crescita del 4%. Esclusi i prodotti opzionali, i ricavi diffusionali, che non hanno beneficiato di alcun incremento dei prezzi di vendita, sono stati pari a 202,2 milioni di euro contro i 206,9 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-2,3%). Tutte le principali testate del gruppo stanno mostrando, nel corso del 2010, andamenti significativamente migliori di quelli dei rispettivi mercati di riferimento. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati pubblicati da ADS e Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano di informazione sia per numero di copie vendute in edicola che per numero di lettori. I ricavi pubblicitari, pari a 369,3 milioni di euro, sono aumentati del 7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2009, confermando nel terzo trimestre la ripresa registrata nella prima metà dell’anno. I ricavi dei prodotti opzionali sono ammontati a 53,4 milioni di euro, in calo del 31,2% rispetto al 2009.

I costi totali sono stati ridotti dell’8% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 6,1%. Considerati i risparmi già conseguiti nei primi nove mesi del 2009, l’andamento dei costi è del tutto in linea con l’obiettivo del piano di riorganizzazione aziendale che prevede una riduzione complessiva del 17% rispetto all’esercizio 2008.

L’EBITDA è stato pari a 104 milioni di euro, in crescita del 71,4% rispetto a 60,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Tutte le principali attività del gruppo registrano un netto miglioramento della redditività da attribuirsi per i quotidiani alla drastica riduzione dei costi conseguente ai piani di riorganizzazione e per radio e Internet al significativo incremento dei ricavi. L’utile netto è stato pari a 36,3 milioni di euro contro 1,2 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi si sono attestati a 687 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (573,8 milioni di euro). Il trend favorevole ha riguardato tutti i segmenti di mercato in cui opera il gruppo (primo equipaggiamento, aftermarket indipendente e ricambio originale costruttori) e tutte le aree geografiche nelle quali Sogefi è presente (Europa +11,3%, Nord America +12,6, Sud America +48,1%, Cina +106%, India +62,8%).

Il positivo andamento dei ricavi, associato alle ulteriori azioni organizzative intraprese da Sogefi nel terzo trimestre, ha permesso di ottenere un forte incremento dei livelli di redditività. L’EBITDA, pari a 64,5 milioni di euro, è raddoppiato rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (32,2 milioni di euro). Il risultato netto è tornato positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 8,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009.


Sanità: KOS


I ricavi di KOS nei primi nove mesi sono ammontati a 239 milioni di euro, in crescita del 17,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (203,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze per anziani non autosufficienti, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere) e alle acquisizioni effettuate nel periodo.

Nei primi nove mesi la società ha sostenuto costi per circa 2,4 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO (1,8 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del 30,9% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (24,6 milioni di euro). L’utile netto è ammontato a 4 milioni di euro, contro un risultato di 0,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Il gruppo KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione.


Investimenti finanziari


Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value pari a 70,3 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 settembre pari a 14,6 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 30 settembre 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Il valore dell’investimento di CIR in tale attività al 30 settembre 2010 ammontava a 58,3 milioni di euro.

In merito al provvedimento notificato nelle scorse settimane dalla Banca d’Italia alla controllata Jupiter Finance SpA, CIR SpA ha avviato le procedure per un aumento di capitale della stessa Jupiter Finance SpA per un importo di 1,5 milioni di euro, con l’obiettivo di allineare la controllata ai coefficienti patrimoniali richiesti. Jupiter Finance SpA, inoltre, ha avviato una serie di modifiche alla corporate governance e all’organizzazione operativa e dei controlli al fine di recepire i rilievi formulati da Banca d’Italia e così creare le condizioni per poter intraprendere nuove operazioni.


Modifica dello Statuto


Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con atto notarile, di modificare gli articoli 6, 8, 15, 16, 19 e 21 dello Statuto Sociale, al fine di adeguarlo alle disposizioni normative inderogabili previste dal D.Lgs. 27/2010. Le variazioni più significative sono state apportate in materia di: deposito delle liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco; convocazione dell’assemblea; intervento e diritto di voto in assemblea.


Approvazione Procedura per operazioni con parti correlate


In ottemperanza alla disciplina prevista dalla delibera Consob n.17221, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la “Procedura per operazioni con parti correlate” e istituito il “Comitato per le operazioni con parti correlate” (i cui membri coincidono con i componenti del Comitato per il Controllo Interno).  


Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso


Anche negli ultimi mesi dell’esercizio il gruppo CIR proseguirà le azioni di efficienza gestionale e i previsti programmi di investimento per lo sviluppo di tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che anche nell’intero 2010, come nei primi nove mesi, l’utile netto consolidato sarà in valore assoluto inferiore a quello del 2009, non essendo previsti i proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio. E’ invece confermata la significativa crescita del contributo delle controllate operative all’utile netto.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010

La società, che ha un rating BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata CIR International SA e garantito da CIR SpA:
–  10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice ISIN XS0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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