Fusione di CIR in COFIDE: iscrizione dell’atto di fusione

FUSIONE DI CIR S.P.A. – COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE IN COFIDE – GRUPPO DE BENEDETTI S.P.A.
ISCRIZIONE DELL’ATTO DI FUSIONE

Milano, 14 febbraio 2020 – COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (“COFIDE” o l’“Incorporante”) e CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”) comunicano che in data odierna è stato iscritto presso il Registro delle Imprese di Milano l’atto di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE (la “Fusione”).

Ai sensi di quanto previsto nell’atto di fusione, gli effetti civilistici della Fusione decorreranno dal 19 febbraio 2020 (“Data di Efficacia della Fusione”), terzo giorno di borsa aperta successivo al giorno dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di Fusione presso il competente Registro delle Imprese ai sensi e per gli effetti dell’art. 2504-bis del Codice Civile. Ai fini contabili, le operazioni effettuate da CIR saranno imputate nel bilancio di COFIDE a partire dal 1° gennaio 2020. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali.

A decorrere dalla Data di Efficacia della Fusione entreranno in vigore le modifiche statutarie connesse alla Fusione e COFIDE cambierà la propria denominazione sociale in “CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite”.

La Fusione prevede l’applicazione del seguente rapporto di cambio: n. 2,01 azioni ordinarie di COFIDE, da nominali Euro 0,50, per ogni azione ordinaria di CIR.

La Fusione verrà attuata mediante annullamento senza concambio: (i) delle azioni ordinarie di CIR di proprietà di COFIDE alla Data di Efficacia della Fusione e (ii) delle azioni proprie detenute da CIR alla Data di Efficacia della Fusione.

Alla Data di Efficacia della Fusione, l’Incorporante procederà all’emissione di n. 557.997.396 azioni, sulla base del rapporto di cambio, ciascuna avente valore nominale pari a euro 0,50, per un ammontare complessivo di nominali Euro 278.998.698. Pertanto, ad esito della Fusione, il capitale sociale dell’Incorporante, interamente sottoscritto e versato, sarà pari a Euro 638.603.657 suddiviso in n. 1.277.207.314 azioni del valore nominale di Euro 0,50 ciascuna.

Le azioni dell’Incorporante assegnate in concambio avranno godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie COFIDE in circolazione alla data dell’assegnazione e saranno fungibili con le stesse.

Le azioni dell’Incorporante emesse al servizio della Fusione saranno messe a disposizione degli azionisti di CIR, in regime di dematerializzazione e gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A. ai sensi degli artt. 83-bis e seguenti del TUF, senza alcun onere, spesa o commissione a carico degli azionisti di CIR.

Sarà messo a disposizione un servizio affidato a Equita SIM S.p.A. per consentire agli intermediari depositari di liquidare le frazioni di azioni mancanti o eccedenti i limiti minimi necessari per consentire agli azionisti CIR di detenere un numero intero di azioni dell’Incorporante.

La Fusione determinerà l’estinzione di CIR. L’ultimo giorno di negoziazione delle azioni CIR sarà il 18 febbraio 2020.

Si ricorda infine che, con riguardo alla composizione del Consiglio di Amministrazione, l’articolo 30 dello statuto della società risultante dalla Fusione prevede che il Consiglio di Amministrazione in carica di COFIDE scada automaticamente alla Data di Efficacia della Fusione, con obbligo per gli amministratori di convocare senza indugio l’Assemblea ordinaria della società risultante dalla Fusione per l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione.

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La documentazione relativa alla Fusione è disponibile sul sito internet di COFIDE (www.cofide.it) e di CIR (www.cirgroup.com).
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Stipulato l’atto di fusione di CIR in COFIDE

Milano, 3 febbraio 2020 – COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (“COFIDE”) e CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. (“CIR”) comunicano che in data odierna è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE (la “Fusione”).

Gli effetti civilistici della Fusione decorreranno dal terzo giorno di borsa aperta successivo al giorno dell’ultima delle iscrizioni dell’atto di Fusione presso il competente Registro delle Imprese ai sensi e per gli effetti dell’art. 2504-bis del Codice Civile (“Data di Efficacia della Fusione”). Resta inteso che l’ultima delle iscrizioni presso il competente Registro delle Imprese è subordinata al rilascio da parte della Consob del provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto di ammissione alle negoziazioni relativo alle azioni COFIDE che verranno emesse a servizio della Fusione.

Ai fini contabili, le operazioni effettuate da CIR saranno imputate nel bilancio di COFIDE a partire dal 1° gennaio dell’esercizio in cui si verificheranno gli effetti civilistici della Fusione. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali.

La Fusione prevede l’applicazione del seguente rapporto di cambio: n. 2,01 azioni ordinarie di COFIDE, da nominali Euro 0,50, per ogni azione ordinaria di CIR.

La Fusione verrà attuata mediante annullamento senza concambio: (i) delle azioni ordinarie di CIR di proprietà di COFIDE alla Data di Efficacia della Fusione e (ii) delle azioni proprie detenute da CIR alla Data di Efficacia della Fusione.

Tenuto conto delle azioni CIR detenute da COFIDE e delle azioni proprie detenute da CIR alla data odierna, a servizio della Fusione, COFIDE procederà all’emissione di n. 557.997.396 azioni COFIDE, sulla base del rapporto di cambio, ciascuna avente valore nominale pari a euro 0,50, per un ammontare massimo complessivo di nominali Euro 278.998.698.

Le azioni COFIDE assegnate in concambio saranno quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e saranno sottoposte al regime di dematerializzazione e gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A., ai sensi degli artt. 83-bis e seguenti del TUF. Le azioni COFIDE assegnate in concambio avranno godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie COFIDE in circolazione alla data dell’assegnazione e saranno fungibili con le stesse.

A decorrere dalla Data di Efficacia della Fusione entreranno in vigore le modifiche statutarie connesse alla Fusione e il capitale sociale di COFIDE, interamente sottoscritto e versato, sarà pari a Euro 638.603.657 suddiviso in n. 1.277.207.314 azioni del valore nominale di Euro 0,50 ciascuna.

Si segnala altresì che, alla Data di Efficacia della Fusione, COFIDE cambierà la propria denominazione sociale in “CIR S.p.A. – COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE”.

La Fusione determinerà l’estinzione di CIR e, conseguentemente, le azioni di CIR verranno revocate dalle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario.

La Data di Efficacia della Fusione ed eventuali ulteriori informazioni sulle modalità di assegnazione delle azioni COFIDE saranno comunicate con apposito avviso che verrà pubblicato sul quotidiano La Repubblica e sui siti internet di COFIDE (www.cofide.it) e di CIR (www.cirgroup.com) nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato eMarketSTORAGE (www.emarketstorage.com).

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Comunicato stampa congiunto CIR-EXOR

FIRMATO L’ACCORDO PER LA CESSIONE A EXOR DELLA PARTECIPAZIONE DI CIR IN GEDI, PARI AL 43,78%, AL PREZZO DI €0,46 PER AZIONE, PER UN CONTROVALORE COMPLESSIVO DI €102,4 MILIONI

ALL’ESITO DEL CLOSING, EXOR PROMUOVERÀ UN’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO OBBLIGATORIA AL PREZZO DI €0,46 PER AZIONE PER IL TRAMITE DI UNA SOCIETÀ DI NUOVA COSTITUZIONE

CIR INTENDE REINVESTIRE NELLA NUOVA SOCIETÀ PER UNA PARTECIPAZIONE IN GEDI DEL 5%

Amsterdam/Milano, 2 dicembre 2019 – In esito all’odierno Consiglio di Amministrazione di CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. (“CIR”), CIR ed EXOR N.V. (“EXOR”) hanno sottoscritto un accordo vincolante per il trasferimento da CIR ad EXOR della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. (“GEDI”), pari al 43,78% del capitale sociale e quindi del controllo della stessa. Il corrispettivo della cessione è stato fissato in Euro 0,46 per azione e così per un prezzo complessivo di Euro 102,4 milioni.

L’esecuzione del trasferimento è subordinata esclusivamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità, incluse la Commissione Europea e l’AgCom e, in ragione della tempistica dei procedimenti autorizzativi, è prevedibile che l’operazione potrà essere completata entro il primo quadrimestre del 2020.

All’esito del closing, EXOR, che per l’operazione farà impiego di mezzi propri, avvierà per il tramite di una società per azioni di nuova costituzione un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria (“OPA”) sulle azioni GEDI non già detenute.

CIR intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell’OPA, acquisendo una quota pari al 5% di GEDI in trasparenza, al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. EXOR e CIR stipuleranno alcuni accordi concernenti il reinvestimento e la loro partecipazione nella nuova società, prevedendo tra l’altro il diritto di CIR di essere rappresentata nel consiglio di amministrazione di GEDI e le usuali pattuizioni concernenti vincoli agli atti di disposizione delle azioni.

Il Presidente di CIR, Rodolfo De Benedetti, ha dichiarato:

«Dopo quasi 30 anni durante i quali siamo stati azionisti di controllo della Società, desidero esprimere il più vivo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso questo lungo percorso, che ha visto il gruppo contraddistinguersi sempre per la qualità del proprio giornalismo, per la capacità di innovazione e per la lungimiranza ed efficacia della gestione, che gli hanno consentito di divenire il primo editore di quotidiani in Italia, il leader nell’informazione digitale, uno dei più importanti editori nel settore radiofonico e di affrontare con capacità di anticipazione e incisività la lunga crisi del settore. Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello, che da più di due anni partecipa alla vita della Società, che conosce l’editoria e le sue sfide, che in essa ha già investito in anni recenti e che anche grazie alla propria proiezione internazionale saprà sostenere il gruppo nel processo di trasformazione digitale in cui esso, come tutto il settore, è immerso».

Il Presidente e Amministratore Delegato di EXOR, John Elkann, ha dichiarato:

«Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare GEDI ad affrontare le sfide del futuro. Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, EXOR assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani».

GEDI, società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, è il primo editore di quotidiani in Italia, con La Repubblica, La Stampa e 13 testate locali, edita periodici tra cui il settimanale L’Espresso, è leader per audience nell’informazione digitale ed è uno dei principali gruppi nel settore radiofonico, con 3 emittenti nazionali, tra cui Radio Deejay. Opera, inoltre, nel settore della raccolta pubblicitaria, tramite la concessionaria Manzoni, per i propri mezzi e per editori terzi.

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Comunicato CIR

Milano, 29 novembre 2019 – In riferimento alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa riguardanti la partecipazione di CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. (“CIR”) in GEDI S.p.A. (“GEDI”), su richiesta della CONSOB CIR informa che sono in corso discussioni con EXOR N.V. (“EXOR”) concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di GEDI che condurrebbe all’acquisizione del controllo su GEDI da parte di EXOR. Il Consiglio di Amministrazione di CIR è convocato per il prossimo lunedì 2 dicembre per l’esame di tale possibile operazione e all’esito dello stesso saranno fornite al mercato le opportune comunicazioni.

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Sogefi: collocato con successo il prestito obbligazionario di € 75 milioni destinato ad investitori istituzionali

Milano, 21 novembre 2019 – Sogefi S.p.A., società di componentistica per autoveicoli del Gruppo CIR, ha completato oggi il processo di emissione e collocamento presso investitori istituzionali italiani ed europei del prestito obbligazionario non convertibile di importo pari a Euro 75 milioni (il “Prestito”), approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in data 13 novembre 2019.


Il Prestito non è garantito e, con una cedola fissa annuale del 3%, maturerà a novembre 2025 consentendo a Sogefi di allungare le scadenze del debito e diversificare ulteriormente le proprie fonti di finanziamento.


Mediobanca e Unicredit sono stati lead manager congiunti in questa transazione.


Il regolamento delle obbligazioni e la loro ammissione alla quotazione sul mercato regolamentato MTF, gestito dalla Borsa di Vienna, sono avvenuti in data odierna.

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Sogefi: emissione di un prestito obbligazionario di massimo €75 milioni destinato a investitori istituzionali

Milano, 13 novembre 2019 – Sogefi S.p.A. (la “Società”), società di componentistica per autoveicoli del Gruppo CIR, informa che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha approvato l’emissione e il collocamento presso investitori istituzionali di un prestito obbligazionario non convertibile per un ammontare complessivo massimo di Euro 75 milioni, da perfezionarsi entro il 31 dicembre 2019 (il “Prestito”). I titoli saranno destinati alla quotazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

L’emissione del Prestito si inserisce nel contesto dell’ordinaria gestione dell’esposizione debitoria della Società e del rifinanziamento delle linee di credito in essere ed è finalizzata al supporto delle attività della Società, ivi inclusi nuovi investimenti.

Il verbale del Consiglio di Amministrazione della Società relativo al Prestito sarà messo a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

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Le obbligazioni sono offerte e saranno collocate solamente al di fuori degli Stati Uniti a investitori che non siano “U.S. persons” (così come definiti nel Regulation S dello U.S. Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”)). Né le obbligazioni né alcun altro titolo emesso dall’Emittente sono stati o saranno registrati ai sensi del Securities Act o di altre normative statunitensi sugli strumenti finanziari e non saranno offerti o venduti negli Stati Uniti senza opportuna registrazione o specifica esenzione dagli obblighi di registrazione. Questo comunicato non rappresenta un’offerta al pubblico di titoli in alcuna giurisdizione. Le obbligazioni non dovranno essere vendute, offerte o consegnate negli Stati Uniti, in Canada, Australia o Giappone, né in qualsiasi Stato o giurisdizione in cui tale offerta o vendita sarebbe considerata illegale. Nessuna azione è stata né sarà intrapresa al fine di permettere un’offerta pubblica delle obbligazioni in qualsiasi giurisdizione, inclusa l’Italia. Nessuna autorizzazione è stata richiesta alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), come previsto dalla normativa applicabile in materia di strumenti finanziari. Di conseguenza, le obbligazioni non sono state, né saranno offerte, vendute o collocate in Italia nell’ambito di un’offerta al pubblico di prodotti finanziari.
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CIR: deposito Informativa finanziaria

Milano, 31 ottobre 2019 – CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. rende noto che l’Informativa finanziaria al 30 settembre 2019, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 ottobre, è a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE (www.emarketstorage.com), presso la sede legale e sul sito internet della società www.cirgroup.com.

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KOS (Gruppo CIR): perfezionata l’acquisizione di Charleston Holding

L’operazione, avvenuta sulla base di un enterprise value di € 92 milioni, rappresenta un passo significativo nel percorso di sviluppo e internazionalizzazione di KOS

Milano, 30 ottobre 2019
– KOS (controllata da CIR al 59,5% e partecipata da F2i Healthcare al 40,5%), tra i principali operatori italiani nella sanità, ha perfezionato oggi l’accordo annunciato lo scorso 31 luglio relativo all’acquisizione di Charleston Holding GmbH, gruppo tedesco attivo nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, da EQT Infrastructure II Fund.
L’operazione è avvenuta sulla base di un enterprise value di Charleston pari a € 92 milioni ed esclude la proprietà immobiliare delle residenze sanitarie gestite dalla società.
Charleston gestisce 47 strutture residenziali, per un totale di 4.050 posti letto e ricavi generati nel 2018 pari a circa € 152 milioni. Dopo l’acquisizione KOS gestisce 133 strutture, per un totale di oltre 12.200 posti letto e circa 11.200 dipendenti. Il fatturato pro-forma 2018 di KOS post-acquisizione ammonta a circa € 700 milioni.

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Gruppo CIR: ricavi a € 2.010,8 mln nel primi 9 mesi 2019

GRUPPO CIR: RICAVI A € 2.010,8 MLN NEI PRIMI 9 MESI 2019

Ebitda a € 247,4 milioni
Utile netto a € 7,2 milioni

Posizione finanziaria netta della capogruppo al 30/9 positiva per € 319,2 milioni


Milano, 28 ottobre 2019
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato l’informativa finanziaria al 30 settembre 2019 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale).


Premessa

L’informativa finanziaria al 30 settembre 2019 è stata formulata applicando il principio IFRS 16, che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione, con effetti significativi in particolare sulla rappresentazione dell’indebitamento finanziario netto e dell’EBITDA del Gruppo, che verranno segnalati nel prosieguo del comunicato.


Risultati consolidati

I risultati consolidati del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2019 riflettono gli andamenti non favorevoli di due dei tre mercati nei quali opera: l’automotive e l’editoria. Il settore automotive, a livello mondiale, ha registrato un calo della produzione del 5,9% e l’editoria in Italia ha risentito dell’andamento recessivo degli investimenti pubblicitari, scesi complessivamente del 5,9% nei primi otto mesi dell’anno. Tali evoluzioni si sono riflesse sui ricavi e sui risultati delle controllate Sogefi e GEDI.

I ricavi consolidati del gruppo CIR sono ammontati a € 2.010,8 milioni, in riduzione del 2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018 (€ 2.059,9 milioni), con KOS in crescita del 4,3%, Sogefi in flessione del 3,2% e GEDI del 6%.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 247,4 milioni; ante applicazione del principio contabile IFRS 16, l’EBITDA ammonta a € 201,8 milioni e risulta in flessione rispetto a € 234,5 milioni nei primi nove mesi dello scorso esercizio per la riduzione dei margini delle controllate Sogefi e GEDI.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a € 81,3 milioni rispetto a € 111,4 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio.

L’utile netto consolidato è stato pari a € 7,2 milioni, € 20,3 milioni se si escludono l’impatto sul gruppo della svalutazione registrata da GEDI sulla partecipazione Persidera nella prospettiva della sua dismissione (€ -7,7 milioni), l’effetto dei nuovi principi contabili (€ -2,6 milioni) e gli oneri non ricorrenti sostenuti dalla capogruppo in particolare per l’operazione di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE. Nei primi nove mesi del 2018, il risultato netto ammontò a € 32,5 milioni; la flessione a € 20,3 milioni deriva dai minori risultati delle controllate Sogefi e GEDI, per l’andamento sfavorevole dei rispettivi mercati di riferimento.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2019, esclusi i debiti finanziari per diritti d’uso introdotti dal principio contabile IFRS 16, ammontava a € 358,1 milioni, in linea con l’importo del 30 settembre 2018 (€ 354,4 milioni). L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 settembre 2019, ante IFRS 16, era pari a € 677,8 milioni (€ 622,6 milioni a fine dicembre 2018), con un incremento dell’indebitamento di KOS per € 31 milioni per il pagamento di dividendi e investimenti in sviluppo, e un decremento dell’indebitamento netto di GEDI per € 6,3 milioni e Sogefi per € 21,6 milioni.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 settembre 2019 era positiva per € 319,2 milioni, stabile rispetto a € 320,3 milioni al 30 settembre 2018. La variazione nei primi nove mesi del 2019 è determinata dagli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 25 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 3,2 milioni), dall’effetto IFRS 16 di € -0,5 milioni, a fronte del flusso positivo della gestione (€ 22,4 milioni).

L’applicazione del principio contabile IFRS 16 al 30 settembre 2019 comporta la registrazione di debiti finanziari per diritti d’uso per un importo di € 433,1 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto consolidato post IFRS 16 ammonta complessivamente a € 791,2 milioni. L’incremento legato all’IFRS 16 deriva principalmente dalla controllata KOS (€ 311,3 milioni), che opera all’interno di strutture prevalentemente in locazione.

Il patrimonio netto di gruppo al 30 settembre 2019 era pari a € 914,6 milioni rispetto a € 936,2 milioni al 31 dicembre 2018.

Al 30 settembre 2019 il gruppo CIR impiegava 16.526 dipendenti (16.365 al 31 dicembre 2018).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Sanità: KOS


KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 86 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.153 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

Nei primi nove mesi del 2019 KOS ha realizzato ricavi per € 420,3 milioni, in crescita del 4,3% rispetto a € 403,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. L’area Long Term Care ha registrato un incremento grazie alla crescita organica e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2018; l’area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta grazie ai nuovi service avviati nel corso del 2018 e del 2019.

L’EBITDA è stato pari a € 101,6 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16 ammonterebbe a € 75,9 milioni (18,1% dei ricavi) in linea (+1,3%) con i primi nove mesi del 2018 (€ 74,9 milioni).

L’EBIT è stato pari a € 50,4 milioni; ante IFRS 16 ammonterebbe a € 47,9 milioni, in linea rispetto ai primi nove mesi del 2018.

L’utile netto è ammontato a € 23,5 milioni rispetto a € 24,8 milioni nei primi nove mesi 2018; la lieve flessione deriva dall’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16, che ha inciso per € 1,6 milioni.

Al 30 settembre 2019, KOS presentava un indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 di € 295,3 milioni, in aumento di € 35,9 milioni rispetto a € 259,4 milioni al 31 dicembre 2018, dopo la distribuzione di dividendi per € 35,1 milioni avvenuta nel periodo e investimenti in sviluppo per € 26 milioni (greenfield e nuovi progetti nell’area Diagnostica e cure oncologiche).

L’applicazione del principio contabile IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 settembre 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 311,3 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto complessivo ammonta a € 606,6 milioni. Nel mese di luglio è stata costituita KOS Germany GmbH, veicolo societario attraverso il quale verrà formalizzata l’acquisizione di Charleston Holding GmbH, società tedesca attiva nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità. Charleston gestisce 47 residenze per un totale di 4.050 posti letto. Il closing dell’operazione è previsto nel mese di novembre.


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 41 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,7%) ed è quotata in Borsa.

Nei primi nove mesi del 2019, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 5,9% (fonte IHS – ottobre 2019) rispetto al corrispondente periodo del 2018, con l’Europa in diminuzione del 4,3%, l’Asia del 11,6%, il Nord America del 2,2% e il Sud America del 3,3%.

I ricavi di Sogefi sono stati pari a € 1.149,0 milioni, in calo del 2,2% a cambi costanti e del 3,2% a cambi storici rispetto al corrispondente periodo del 2018, conseguendo una maggiore tenuta rispetto all’andamento del mercato grazie all’attività in Europa. Per aree geografiche, i ricavi a cambi costanti sono scesi del 1,6% in Europa, del 4,2% in Nord America e del 13% in Asia, mentre in Sud America hanno registrato una crescita dell’8,6%.

Per settore di attività, a cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato un calo dei ricavi del 4,2% (-7,3% a cambi correnti) e l’Aria e Raffreddamento del 3,5% (-1,6% a cambi correnti) mentre i ricavi della Filtrazione sono cresciuti del 1,1% (+0,1% a cambi correnti).

L’EBITDA è ammontato a € 130,7 milioni rispetto a € 141,6 milioni nei primi nove mesi del 2018; a criteri contabili costanti ed escludendo per l’anno precedente il provento non ricorrente di € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims qualità di Systèmes Moteurs S.A.S., la redditività (EBITDA/ Ricavi %) è stata pari all’11,4% rispetto al 12% del corrispondente periodo del 2018. Nel terzo trimestre, la redditività (12%) registra una ripresa rispetto ai valori dei due trimestri precedenti (10,6% e 11,6% nel primo e secondo trimestre rispettivamente), collocandosi al di sopra del valore registrato nel terzo trimestre del 2018.

L’EBIT è stato pari a € 37,4 milioni, a fronte di € 56,3 milioni nei primi nove mesi del 2018. La redditività (EBIT/ricavi %) è stata del 3,3% rispetto al 4,3% nei primi nove mesi del 2018 (a parità di criteri contabili ed escludendo il già citato provento non ricorrente). La redditività del terzo trimestre 2019 mostra un miglioramento rispetto al terzo trimestre 2018 (da 3,1% a 3,5%). Il risultato operativo dei principali mercati, Europa e Nord America, ha mostrato una buona tenuta grazie alle azioni poste in atto nel periodo, mentre hanno inciso negativamente l’andamento sfavorevole del mercato cinese e di quello sudamericano (Argentina in particolare) e i costi di avviamento dello stabilimento per la produzione di filtri in Marocco.

L’utile netto è stato pari a € 8,3 milioni rispetto a € 20,4 milioni nei primi nove mesi del 2018, dopo oneri fiscali per € 12,6 milioni nei primi nove mesi del 2019, rispetto a € 16,5 milioni nello stesso periodo del 2018.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 era pari a € 327,7 milioni, inclusi € 63,1 milioni derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16. Escludendo tale importo, l’indebitamento finanziario al 30 settembre 2019 ammontava a € 264,6 milioni, in calo di € 21,6 milioni rispetto all’indebitamento netto a settembre 2018 e sostanzialmente in linea con l’indebitamento netto a dicembre 2018. Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 ottobre 2019.


Media: GEDI Gruppo Editoriale

GEDI Gruppo Editoriale è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei settori della stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.

Nei primi otto mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono scesi del 5,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispettivamente del 2,5% e del 2,2%. La stampa è stato il mezzo più penalizzato, registrando nuovamente un calo del 12,5%. Quanto alle diffusioni, nei primi otto mesi del 2019 i quotidiani hanno registrato una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 8,2% (dati ADS-Accertamento Diffusione Stampa). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta a -7,3%.

I ricavi di GEDI sono ammontati a € 441,5 milioni, in flessione del 6% rispetto ai primi nove mesi del 2018. I ricavi diffusionali, pari a € 205,2 milioni, sono diminuiti del 4,8% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e i ricavi pubblicitari, pari a € 206,4 milioni, sono risultati in calo del 7%.

L’EBITDA è stato pari a € 31,1 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 20,2 milioni (€ 31,4 milioni nei primi nove mesi del 2018), dopo oneri per ristrutturazione pari a € 4,9 milioni.

L’EBIT è stato pari a € 7,1 milioni (€ 17,3 milioni nei primi nove mesi del 2018).

Il risultato netto è stato negativo per € 18,3 milioni. Tenuto conto della prevista cessione della partecipazione in Persidera, la società ne ha allineato il valore contabile al prezzo di vendita previsto, con un impatto negativo sul risultato netto di € 16,9 milioni, cui si aggiunge quello di € 3,7 milioni degli oneri per ristrutturazioni. Al netto di tali effetti il risultato consolidato è positivo per € 2,2 milioni (utile di € 7,8 milioni nei primi nove mesi del 2018).

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontava a € 118,4 milioni, in riduzione rispetto a € 124,7 milioni al 30 settembre 2018 e in aumento rispetto a € 103,2 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto di € 25,6 milioni di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 settembre 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 58,6 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a € 177,0 milioni.

Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 21 ottobre 2019.


Investimenti non-core

Al 30 settembre 2019, gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano a € 67,2 milioni (€ 72,5 milioni al 31 dicembre 2018) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, gestito da CIR International, il cui fair value, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, al 30 settembre 2019 era pari a € 47,6 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 10,5 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 9,1 milioni.


Prevedibile evoluzione della gestione

L’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione nei tre settori di attività.

Per quanto riguarda KOS, nel corso del quarto trimestre si prevede che venga confermata la crescita dei nove mesi precedenti, cui dovrebbe sommarsi il consolidamento dell’acquisizione in Germania.

Per quanto riguarda Sogefi e GEDI, l’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione del mercato automotive e di quello editoriale in Italia, entrambi caratterizzati, allo stato, da andamenti non favorevoli e da un quadro di sostanziale incertezza delle previsioni.

In particolare, per Sogefi, le fonti settoriali hanno rivisto al ribasso le aspettative sulla produzione mondiale di automobili per il quarto trimestre, prevedendo attualmente una flessione del 5,5% (in linea con quanto registrato nei primi nove mesi dell’anno), rispetto al precedente -1%. In base a tali prospettive generali, nonché a fattori specifici, Sogefi prevede per l’ultimo trimestre un andamento delle vendite, in rapporto all’anno precedente, in linea con l’evoluzione del mercato e un EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2018.

Per GEDI, con riguardo all’evoluzione prevedibile della gestione, si rileva che i risultati del secondo e del terzo trimestre si presentano in miglioramento rispetto ai primi mesi dell’anno e che nel quarto trimestre il gruppo si attende di registrare ulteriori effetti dalle misure attuate. Ci si può pertanto attendere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, il gruppo registrerà a fine anno un risultato positivo, escludendo l’impatto della cessione di Persidera e di eventuali altre componenti non ordinarie.


Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2019


In data 11 ottobre è pervenuta una proposta irrevocabile non concordata né sollecitata per l’acquisto di una partecipazione del 29,9% in GEDI, che tutti i consiglieri di CIR hanno definito irricevibile in quanto contraria all’interesse sociale.


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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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