CIR: Udienza civile Lodo Mondadori

Milano, 22 dicembre 2009 – CIR SpA rende noto di aver ricevuto in data odierna da Fininvest una fideiussione dell’importo di 806 milioni di euro a garanzia del risarcimento a favore della società, comprensivo di interessi e accessori, stabilito dalla sentenza civile di primo grado sul Lodo Mondadori.

Il testo della fideiussione è stato concordato dalle due aziende in linea con quanto suggerito dalla Corte d’Appello di Milano, che nell’udienza dello scorso 1 dicembre aveva chiesto alle parti di verificare la possibilità di trovare un accordo sul tema dell’esecutività della sentenza.

CIR e i propri legali, avvocati prof. Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, esprimono soddisfazione per l’esito dell’udienza odierna e si preparano al processo di appello, fiduciosi che le buone ragioni della società, già riconosciute dalla sentenza del Tribunale, troveranno ulteriore riconoscimento anche nel secondo grado del giudizio.

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Holding Sanità e Servizi diventa KOS

Milano, 18 dicembre 2009Holding Sanità e Servizi, società del gruppo CIR attiva nella sanità socio assistenziale, ha cambiato la propria denominazione in KOS (www.kosgroup.it).
Il nome KOS, che si ispira all’isola greca in cui nacque Ippocrate, è stato deliberato dall’assemblea degli azionisti in occasione del settimo anno di attività della società.  
La nuova denominazione è stata scelta in quanto più breve, semplice e in grado di rafforzare ulteriormente la distintività di un’azienda che in pochi anni si è trasformata da start-up a gruppo sanitario integrato, leader nazionale nella gestione di residenze per anziani non autosufficienti e ospedali di riabilitazione.
Il gruppo KOS, che a oggi gestisce complessivamente 5.059 posti letto, ai quali se ne aggiungono 368 in fase di realizzazione, è attivo in tre settori:
·        gestione di residenze per anziani, con 38 strutture gestite (3.832 posti letto operativi e 328 in fase di realizzazione);
·        gestione di ospedali e centri di riabilitazione, con 6 strutture di riabilitazione (in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Marche), 8 comunità di riabilitazione psichiatrica (in Liguria, Piemonte e Lombardia) e 13 centri ambulatoriali, per un totale di 1.107 posti letto operativi e 40 posti letto in fase di realizzazione;
·        gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali, con 7 reparti di diagnostica per immagini.

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CIR: udienza Lodo Mondadori

Milano, 1 dicembre 2009  – CIR SpA e i propri legali, avvocati prof. Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, rendono noto che in apertura dell’udienza odierna sull’istanza di sospensione della sentenza civile di primo grado sul Lodo Mondadori, il presidente della Corte d’Appello ha chiesto alle parti di verificare la possibilità di trovare un accordo sul tema dell’esecuzione.   A questo punto Fininvest ha proposto il rilascio a favore di CIR di una fideiussione a prima richiesta, emessa da una primaria banca, per garantire la stessa CIR sulla totalità del risarcimento stabilito in primo grado, oltre a interessi e accessori. CIR ha dichiarato di aderire alla proposta di Fininvest previa verifica del testo della fideiussione sul quale le parti dovranno concordare e sul presupposto di tempi brevi di definizione del giudizio d’appello. La Corte, riservato ogni provvedimento, ha rinviato all’udienza del prossimo 22 dicembre per la presentazione di detta fideiussione.   CIR e i propri legali esprimono soddisfazione per l’esito dell’udienza.  

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Gruppo Espresso: Manzoni concessionaria per la raccolta pubblicitaria di “Radio Italia solomusicaitaliana”

La Manzoni, concessionaria pubblicitaria di Gruppo Espresso, dal primo gennaio 2010 gestirà in esclusiva la raccolta per l’emittente Radio Italia solomusicaitaliana.
Radio Italia, una delle cinque radio commerciali nazionali più ascoltate in Italia, nasce nel 1982 a Milano e si caratterizza per una programmazione fatta da sola musica italiana.
Nel corso degli anni il suo ruolo nell’affermazione del prodotto musicale italiano ha assunto una leadership indiscussa che le viene riconosciuta da tutto il mercato.
L’aggiunta di Radio Italia alle tre emittenti del Gruppo Espresso (Radio Deejay, Radio Capital e m2o) per le quali la Manzoni provvede alla raccolta pone la concessionaria al primo posto per numero di ascoltatori nei principali target pubblicitari. La copertura settimanale sale infatti al 44% del totale della popolazione, con picchi del 56% e 51% sui target 18-44 e 25-54 anni. Il target femminile aumenta del 50%, passando dal 28% al 42% del totale.

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Gruppo Cir: utile netto dei nove mesi in crescita a 138 milioni (+17,8%)

  • L’incremento del risultato è riconducibile principalmente alla ripresa dei mercati finanziari. Si rafforza la struttura finanziaria a livello holding: eccedenza finanziaria netta aggregata in aumento a 111,1 milioni di euro  
    Ricavi e margini in calo a causa delle ripercussioni dell’attuale quadro economico sulle principali controllate, con l’eccezione delle attività nella sanità. Prosegue il recupero di redditività nei settori media e componenti auto grazie alle azioni gestionali intraprese
      

    Risultati consolidati al 30 settembre 2009 
    Ricavi: € 3.152 milioni (-10,8% da € 3.532,9 milioni in 9M 2008)
  • EBITDA: € 205,8 milioni (-42,4% da € 357,1 milioni in 9M 2008)
  • Utile netto: € 138 milioni (+17,8% da € 117,1 milioni in 9M 2008)
  • Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 111,1 milioni (€ 93,8 milioni al 30 giugno 2009)
  • Indebitamento finanziario netto consolidato: € 1.728,1 milioni (€ 1.678,1 milioni al 30 giugno 2009)    

    Milano, 26 ottobre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2009.  

    Andamento della gestione  
    Il gruppo CIR ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con un utile netto consolidato di 138 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto al dato del 2008 (117,1 milioni di euro) nonostante la profonda recessione economica in corso. L’incremento è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie (positivo per 55,5 milioni di euro contro un dato negativo per 10,8 milioni nel 2008) che hanno beneficiato della ripresa dei mercati.  
    Il risultato netto del gruppo è determinato anche dal contributo positivo delle società operative (5,8 milioni di euro) e dai proventi non ricorrenti per 76,7 milioni di euro derivanti dalla sottoscrizione da parte del socio Verbund dell’aumento di capitale in Sorgenia (nei primi nove mesi del 2008 i proventi non ricorrenti del gruppo erano stati pari a 65,2 milioni di euro). Risultano invece in calo i ricavi e i margini consolidati. Il loro andamento riflette le ripercussioni del negativo quadro economico sulle principali controllate operative, con la significativa eccezione delle attività nella sanità che continuano a crescere a doppia cifra.  
    Nel corso del periodo il gruppo ha proseguito e rafforzato le azioni gestionali avviate negli ultimi mesi del 2008 per contrastare gli impatti della crisi globale. In particolare, nei settori media e componenti auto, tra i più penalizzati dall’attuale congiuntura, sono state intraprese rilevanti misure di efficienza e contenimento dei costi, che nel corso dei nove mesi hanno portato a un progressivo, seppur parziale, recupero di redditività. L’obiettivo di questa strategia, che prevede anche il mantenimento degli investimenti in nuove iniziative, è consentire a tutte le aziende del gruppo di affrontare i prossimi cicli economici con un assetto sempre più solido, efficiente e competitivo.  
    Al 30 settembre 2009 la struttura finanziaria di CIR risulta ulteriormente rafforzata: l’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding è cresciuta a 111,1 milioni di euro (44,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008).  

    Risultati consolidati  
    I ricavi consolidati del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2009 sono ammontati a 3.152 milioni di euro, rispetto a 3.532,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008 (-10,8%). La variazione, nonostante la significativa crescita delle vendite di HSS, è riconducibile al calo dei ricavi delle altre principali società controllate.  
    Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a 205,8 milioni di euro (6,5% dei ricavi), rispetto a 357,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008 (-42,4%). Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a 104,8 milioni di euro, in riduzione rispetto a 254,2 milioni di euro nel 2008. La variazione rispetto allo scorso anno è dovuta alla contrazione dei risultati operativi delle principali controllate.  
    L’utile netto consolidato del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2009 è stato di 138 milioni di euro rispetto a 117,1 milioni nel corrispondente periodo del precedente esercizio (+17,8%). La crescita dell’utile è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie (55,5 milioni di euro contro un valore negativo di 10,8 milioni nei primi nove mesi del 2008) e alla realizzazione di proventi non ricorrenti per 76,7 milioni di euro (65,2 milioni nei primi nove mesi del 2008). Il contributo delle attività finanziarie ha beneficiato della ripresa dei mercati, che ha comportato un incremento di valore di circa 40 milioni di euro dei titoli in portafoglio, e dell’ulteriore disinvestimento da Medinvest, che ha determinato la realizzazione di plusvalenze per circa 44 milioni di euro. Il risultato netto del gruppo è stato determinato anche dal contributo positivo delle società operative per 5,8 milioni di euro.  
    Il capitale investito netto consolidato al 30 settembre 2009 si è attestato a 3.994,7 milioni di euro, rispetto a 3.764,3 milioni a fine 2008, con un incremento di 230,4 milioni di euro dovuto essenzialmente agli investimenti in capacità produttiva di Sorgenia.  
    L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre ammontava a 1.728,1 milioni di euro,  rispetto a 1.678,1 milioni di euro al 30 giugno 2009 e a 1.685,4 milioni di euro al 31 dicembre 2008. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:  
    –         un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 111,1 milioni di euro (93,8 milioni di euro al 30 giugno 2009). La variazione rispetto a 44,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008 è attribuibile principalmente a crediti di imposta di esercizi precedenti liquidati dall’Agenzia delle Entrate (29,9 milioni di euro), all’incasso di dividendi per 9,3 milioni di euro e al positivo adeguamento a fair value di titoli in portafoglio per circa 40 milioni di euro;
    –         un indebitamento netto complessivo delle società operative di 1.839,2 milioni di euro (1.771,9 milioni di euro al 30 giugno 2009). La variazione rispetto a 1.729,6 milioni di euro al 31 dicembre 2008 deriva principalmente dagli investimenti di Sorgenia in nuova capacità produttiva.  
    La posizione finanziaria netta include la quota parte dell’investimento di CIR in Medinvest, che al 30 settembre 2009 ammontava a 81,3 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell’anno il parziale disinvestimento da Medinvest ha comportato la realizzazione di proventi netti per circa 44 milioni di euro (62,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008). La strategia di disinvestimento ha l’obiettivo di riequilibrare il portafoglio al fine di ottimizzare la struttura finanziaria del gruppo. La performance di Medinvest dall’origine (aprile 1994) al 31 dicembre 2008 ha registrato un rendimento annuo ponderato del portafoglio del 7,7%. Nei primi nove mesi del 2009 la performance è stata positiva (+8,9%).  
    Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2009 era pari a 2.266,6 milioni di euro rispetto a 2.078,9 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 1.367,6 milioni di euro rispetto a 1.264,9 milioni di euro al 31 dicembre 2008.  
    Al 30 settembre 2009 il gruppo CIR impiegava 12.777 dipendenti (12.969 al 31 dicembre 2008).  

    Attività industriali  
    Energia: Sorgenia  
    Nei primi nove mesi del 2009, in un contesto di mercato estremamente difficile a causa della recessione economica e del conseguente calo della domanda di energia, Sorgenia ha registrato una sostanziale tenuta dei ricavi rispetto allo scorso anno. La società, in particolare, ha beneficiato del buon risultato dell’attività elettrica, dovuto alla crescita del numero dei clienti (ora a quota 560mila) e dei volumi di vendita (+10%), mentre risultano in significativo calo, in linea con il mercato, le vendite di gas. Le ripercussioni del negativo andamento dell’economia hanno maggiormente influenzato i margini, in particolare nel terzo trimestre.  
    Per quanto riguarda il piano industriale, sono partite le attività del parco eolico di San Gregorio Magno (SA), il più grande di Sorgenia in Italia per capacità (39 MW). Il nuovo impianto campano rafforza la presenza della società nel settore eolico nazionale, con una capacità installata di circa 70 MW. È prossima anche la messa in esercizio della centrale a ciclo combinato (CCGT) di Modugno (BA), attualmente in fase di collaudo.  
    Sorgenia ha chiuso i nove mesi con ricavi di vendita a 1.733,7 milioni di euro, in lieve flessione (-2,4%) rispetto allo stesso periodo del 2008 (1.777,3 milioni di euro). I ricavi dell’attività elettrica risultano invece in crescita del 5,5%. Il margine operativo lordo (EBITDA) si è attestato a 96,4 milioni di euro, in calo del 18,8% rispetto ai 118,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2008. Il risultato dei nove mesi, nonostante la tenuta dell’attività elettrica e in particolare il contributo della generazione da fonti rinnovabili, è stato penalizzato da tre fattori: la contrazione dei margini di commercializzazione del gas naturale, per via dei minori volumi di vendita e dei minori prezzi; i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti vantati nei confronti dei clienti, in relazione alla pesante situazione economica manifestatasi nel corso dell’anno; l’impatto negativo dell’adeguamento a fair value di contratti sottoscritti nell’esercizio precedente. Nel terzo trimestre la riduzione dei margini è stata determinata soprattutto dal calo dell’attività nel gas e dalla riduzione della contribuzione della partecipata Tirreno Power. L’utile netto consolidato è stato di 21,1 milioni di euro, rispetto a 39,8 milioni dell’analogo periodo del 2008. La variazione di tale indicatore, oltre che dei motivi sopra citati, ha risentito anche del maggiore carico fiscale dovuto all’innalzamento dell’aliquota dell’addizionale Ires (Robin Hood Tax) dal 5,5% al 6,5%.  

    Media: Espresso  
    I risultati del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2009 vanno inquadrati nel contesto di pesante crisi che sta interessando l’economia e il mercato di riferimento. L’evoluzione recessiva ha in particolare determinato una contrazione significativa degli investimenti pubblicitari (-16,4% nei primi otto mesi del 2009) che ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi. La stampa, con un calo del 23,9%, è tra i settori più colpiti. Anche la radio ha mostrato una diminuzione significativa (-15,8%), mentre la performance resta positiva per Internet la cui raccolta cresce del 6,2%. Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo.  
    I ricavi del gruppo nei primi nove mesi del 2009 sono ammontati a 640,9 milioni di euro, in flessione del 15,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (762,3 milioni di euro). I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a 206,9 milioni di euro, mostrando un’apprezzabile tenuta (-0,8%) in un contesto di mercato fortemente critico. I ricavi diffusionali de la Repubblica mostrano un’evoluzione leggermente positiva, grazie al significativo aumento delle vendite in edicola registrato nel corso dell’anno. La diffusione complessiva, per contro, presenta una flessione come conseguenza dell’eliminazione o riduzione delle iniziative di distribuzione ad alto contenuto promozionale, il cui contributo ai ricavi era marginale. I ricavi diffusionali dei quotidiani locali, così come la diffusione in numero di copie, sono in linea con il 2008, mentre i periodici mostrano una contrazione dell’8,1% in linea con le tendenze del mercato. Più contenuta la flessione relativa a L’espresso grazie, anche in questo caso, al buon andamento delle vendite in edicola registrato nell’ultimo trimestre. I ricavi pubblicitari, pari a 344,7 milioni di euro, hanno subito una riduzione del 22,3%. L’EBITDA è ammontato a 60,7 milioni di euro, in calo del 51,8% rispetto ai primi nove mesi del 2008 (125,9 milioni di euro). L’impatto sul margine della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato già parzialmente compensato dalla significativa riduzione strutturale dei costi operativi (-12,1%), resa possibile dal piano di riorganizzazione in corso che a regime prevede un decremento dei costi del 17% (140 milioni di euro) rispetto al 2008. Tale piano comporta l’assunzione di oneri straordinari che hanno gravato sul conto economico dei primi nove mesi per 23,8 milioni di euro. Il risultato netto consolidato è stato positivo per 1,2 milioni di euro (43,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008).  

    Componentistica per autoveicoli: Sogefi  
    I risultati del gruppo Sogefi nei primi nove mesi hanno risentito del ridimensionamento della produzione mondiale di auto. Nel corso del periodo, la società ha proseguito la propria strategia per contrastare gli effetti negativi della crisi del settore, in particolare attraverso quattro azioni: riduzione strutturale dei fattori di costo, ulteriore razionalizzazione delle strutture produttive, miglioramento della posizione finanziaria, sviluppo delle iniziative di crescita nei paesi emergenti (Brasile, Cina, India). I positivi effetti delle azioni gestionali intraprese e i primi segnali di risalita della domanda hanno consentito a Sogefi di chiudere il terzo trimestre con un significativo miglioramento dei principali indicatori economici rispetto ai primi due.  
    I ricavi consolidati al 30 settembre 2009 sono stati pari a 573,8 milioni di euro, con una riduzione del 29,4% rispetto a 813,3 milioni dell’analogo periodo 2008 (-27,4% a parità di cambi). Il risultato operativo nei primi nove mesi del 2009 è stato positivo per 22,4 milioni di euro (3,9% dei ricavi). Il risultato operativo al 30 settembre 2008 era pari a 79,4 milioni di euro (9,8% dei ricavi). Il margine operativo lordo (EBITDA) del periodo, dopo oneri non ricorrenti di ristrutturazione di 12,6 milioni di euro (+42,5% rispetto a 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2008), è stato positivo per 32,2 milioni di euro (5,6% sui ricavi), in calo dai 91,2 milioni di euro (11,2% sui ricavi) al 30 settembre 2008. Il risultato netto consolidato nei nove mesi è stato negativo per 8,6 milioni di euro. Nel primi nove mesi del 2008 l’utile netto era ammontato a 29,6 milioni di euro.  

    Sanità: HSS – Holding Sanità e Servizi  
    Il gruppo HSS ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con una crescita a doppia cifra di ricavi e margine operativo lordo rispetto allo stesso periodo del 2008, nonostante il difficile quadro economico generale. Nel corso del periodo, il gruppo ha proseguito la strategia finalizzata al rafforzamento delle società operative controllate e alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo per consolidare la propria presenza nel settore della sanità privata in Italia. A seguito delle recenti acquisizioni di due residenze, ad Ancona e in provincia di Cuneo, HSS ha superato i 5.000 posti letto operativi e ulteriormente rafforzato la propria posizione nell’area della gestione di residenze per anziani.   Il gruppo HSS ha ottenuto nei primi nove mesi del 2009 ricavi consolidati per 203,5 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2008 (179,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività. Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato di 24,6 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2008 (21,2 milioni di euro). Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo è stato positivo per 0,2 milioni di euro, rispetto a 1,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008. La riduzione è dovuta a costi non ricorrenti per 1,9 milioni di euro sostenuti nel terzo trimestre. Tali costi, oltre che ad accantonamenti per rischi e svalutazioni, sono dovuti a una riorganizzazione aziendale che nel prossimo futuro consentirà di migliorare ulteriormente l’efficienza della società.  

    Servizi finanziari: Jupiter e KTP Finance  
    Nel settore finanziario, il gruppo CIR è presente con la società Jupiter Finance e altre attività minori. Jupiter Finance è operativa nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). La società ha in gestione crediti problematici per circa 2,3 miliardi di euro. Tale portafoglio deriva per 1,3 miliardi da acquisizioni gestite e promosse da Jupiter Finance, mentre il rimanente miliardo è legato a un contratto di gestione per conto di un primario investitore finanziario finalizzato nel mese di luglio. CIR è inoltre azionista di Ktesios e Pepper, società del gruppo KTP Finance (già Oakwood) attive rispettivamente nella cessione del quinto dello stipendio e nel servicing per conto degli enti eroganti mutui. Nei primi nove mesi del 2009 Ktesios ha erogato finanziamenti per 450 milioni di euro. L’investimento residuo di CIR nel gruppo KTP al 30 settembre 2009 era pari a 20 milioni di euro.  

    Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso  
    Anche nel quarto trimestre 2009 le società del gruppo CIR proseguiranno le azioni di efficienza avviate ai primi segnali dell’attuale recessione economica. Tali azioni riguarderanno tutti i settori, in particolare le attività media e componenti auto. Le misure intraprese dovrebbero produrre i loro effetti positivi nei prossimi trimestri e rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo di tutte le principali controllate del gruppo.  

    Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2009  
    In data 3 ottobre, è stata depositata la sentenza del Tribunale di Milano nella causa civile promossa da CIR contro Fininvest per il risarcimento del danno causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del “Lodo Mondadori”. La sentenza, che ha carattere esecutivo, ha stabilito che:  
    ·         CIR ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest del danno patrimoniale da “perdita di chance” di un giudizio imparziale, quantificato in euro 749.955.611,93;
    ·         CIR ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest anche dei danni non patrimoniali sopportati in relazione alla medesima vicenda. La liquidazione di tali danni è riservata ad altro giudizio. A CIR sono stati riconosciuti anche gli interessi al tasso legale sulla somma che quantifica il risarcimento, dal 3 ottobre fino al giorno dell’effettivo pagamento, e il recupero delle spese di difesa in giudizio.  
    La controparte ha presentato atto d’appello, corredato di istanza di sospensione.  

    Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2009  
    La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2009 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata CIR International SA e garantito da CIR SpA:
    –         10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice ISIN XS0169896817), quotato alla borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.

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Gruppo Espresso: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati dei primi nove mesi 2009.

Si è riunito oggi a Roma alle ore 11.00, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi 2009.

Lo scenario di mercato


I risultati conseguiti dal Gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2009 vanno inquadrati nel contesto di pesante crisi che sta interessando l’economia ed il mercato di riferimento. L’evoluzione recessiva ha in particolare determinato una contrazione significativa degli investimenti pubblicitari (-16,4% nei primi otto mesi del 2009) che ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi. La stampa, con un calo del 23,9%, è tra i settori più colpiti: i quotidiani a pagamento hanno registrato una flessione leggermente più contenuta (-20,2%), mentre più accentuata è risultata quella dei periodici (-28,8%) e dei quotidiani free (-27,4%). Anche la radio ha mostrato una diminuzione significativa (-15,8%), seppur meno grave di quella della stampa, mentre la performance resta positiva per internet la cui raccolta cresce del 6,2%. In termini di tendenza, il calo degli investimenti pubblicitari rispetto all’esercizio 2008 si sta attenuando in corso d’anno; tuttavia tale evoluzione è dovuta al progressivo indebolimento degli investimenti registratosi nel corso del 2008 e non ad una ripresa del mercato. Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo, con una diminuzione del 6,5% per i quotidiani, del 7,2% per i settimanali e del 9% per i mensili (fonte ADS a giugno).  

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nei primi nove mesi 2009

I ricavi netti consolidati del Gruppo nei primi nove mesi del 2009 ammontano a €640,9mn, registrando una flessione del 15,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€762,3mn).
I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a €206,9mn mostrando un’apprezzabile tenuta (-0,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), in un contesto di mercato fortemente critico. I ricavi diffusionali de la Repubblica mostrano un’evoluzione leggermente positiva, grazie al significativo aumento delle vendite in edicola registrato in corso d’anno; la diffusione complessiva, per contro, presenta ancora una flessione come conseguenza dell’eliminazione o riduzione delle iniziative di distribuzione ad alto contenuto promozionale, il cui contributo ai ricavi era marginale.
I ricavi diffusionali dei quotidiani locali, così come la diffusione in numero di copie, sono in linea con quelli registrati nel corrispondente periodo del 2008, grazie alla maggiore tenuta dei quotidiani locali rispetto ai restanti comparti della stampa nonché alla migliore performance delle testate del Gruppo rispetto alla concorrenza.  
Infine, i periodici, che rappresentano circa il 10% dei ricavi diffusionali del Gruppo, mostrano una flessione dell’8,1% in linea con le tendenze di mercato. Più contenuta la flessione relativa a L’espresso grazie, anche in questo caso, al buon andamento delle vendite in edicola registrato nel corso dell’ultimo trimestre.
I ricavi pubblicitari, pari a €344,7mn nei primi nove mesi dell’anno, hanno subito una riduzione del 22,3% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Nel terzo trimestre il calo è stato più contenuto (-18% rispetto a -26,8% e -21,3% nel primo e secondo trimestre, rispettivamente), riflettendo sia l’evoluzione generale del mercato che il progressivo miglioramento della performance della concessionaria. In particolare, la stampa quotidiana, con un -17,7% sull’intero periodo, registra un calo significativamente inferiore rispetto a quello del mercato di riferimento.
Infine, i ricavi dei prodotti opzionali sono scesi del 15,7% a €77,6mn, andamento da valutarsi comunque positivamente in quanto conseguito in un contesto di mercato che ha registrato una contrazione molto più sensibile. Il margine operativo lordo consolidato è pari a €60,7mn a fronte di €125,9mn nei primi nove mesi del 2008, con una flessione del 51,8%. Va segnalato che l’impatto sul margine della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato già parzialmente compensato dalla significativa riduzione strutturale dei costi operativi (-12,1%), resa possibile dal piano di riorganizzazione in corso che a regime prevede un decremento dei costi del 17% (-€140mn) rispetto al 2008. Da notare, tuttavia, che l’implementazione di tale piano comporta l’assunzione di oneri straordinari che hanno gravato il conto economico dei primi nove mesi per €23,8mn.
Il risultato operativo consolidato è pari a €29,3mn (€93,9mn nei primi nove mesi del 2009) e il risultato netto consolidato ammonta a €1,2mn (€43,3mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).
La posizione finanziaria netta consolidata è passata da -€278,9mn a fine 2008 a -€218,9mn al 30 settembre 2009, con un avanzo finanziario di €60mn derivante da un flusso della gestione corrente di €82,3mn (rispetto ai €103,4mn nei primi nove mesi del 2008) e da impieghi in investimenti per €21,3mn (rispetto ai €43,7mn del corrispondente periodo dell’anno precedente). L’organico del Gruppo a fine settembre, inclusi i contratti a termine, ammonta a 3.174 dipendenti, con una riduzione di 238 unità (-7%)  rispetto a fine settembre 2008 e di 170 unità rispetto alla chiusura del 2008, riflettendo, anche se ancora parzialmente, gli effetti dei piani di riorganizzazione avviati.  

Risultati consolidati del terzo trimestre 2009
Di seguito si riportano i principali dati consolidati che si riferiscono al terzo trimestre dell’esercizio confrontati con quelli dell’omologo periodo del 2008:
Nel periodo luglio-settembre si è registrato un calo del fatturato più contenuto di quello che ha caratterizzato i mesi precedenti dell’esercizio (-12,5%): da un lato, come già precedentemente riportato, la contrazione della raccolta pubblicitaria è risultata meno grave (-18%) e, dall’altro, i ricavi diffusionali hanno presentato un incremento dell’1,2%, grazie all’andamento positivo delle vendite de la Repubblica. L’evoluzione dei costi operativi, che mostra un calo del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2008, è in linea con i piani formulati.

Il margine operativo lordo è pari a €20,1mn, mostrando una riduzione rispetto al terzo trimestre del 2008 (-31%) più contenuta rispetto a quella riscontrata sul primo semestre; il risultato netto consolidato ammonta a €1,1mn (€6,9mn nel corrispondente periodo del 2008).

Il Direttore Centrale Amministrazione Finanza della società Alessandro Alacevich, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle Finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.  

Prevedibile andamento della gestione
Nei primi nove mesi del 2009 il mercato pubblicitario ha registrato una netta contrazione e non si constatano significativi miglioramenti negli ultimi mesi. In questo contesto estremamente critico, il Gruppo sta implementando un piano organico di  misure atte sia a contrastare l’impatto del calo di fatturato sulla redditività, mediante una sostanziale riduzione dei costi, sia a garantire il necessario sviluppo. In particolare, sono stati varati interventi di riduzione dei costi che comporteranno un risparmio strutturale dell’ordine di €140mn (-17%) rispetto all’esercizio 2008 ed i cui effetti sono già significativi nei risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2009.
Parallelamente, è stato dato un nuovo impulso all’attività commerciale, consentendo ai mezzi del Gruppo di registrare un recupero di competitività nel mercato pubblicitario. Inoltre, sono state rafforzate le competenze manageriali per valorizzare maggiormente lo sviluppo dei contenuti sulle nuove piattaforme. Infine, la qualità dell’impegno giornalistico delle testate del Gruppo viene confortata anche da un andamento delle vendite migliore di quello dei mercati di riferimento. Per la restante parte dell’anno non si prevedono significativi scostamenti rispetto ai risultati fin qui registrati.

Riorganizzazione dell’attuale struttura societaria del Gruppo
Nell’ambito degli interventi già avviati volti a rendere maggiormente efficiente ed incisiva la struttura societaria ed organizzativa del Gruppo, il Consiglio di amministrazione ha approvato la proposta del progetto di fusione per incorporazione della società,  interamente posseduta da Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A., Editoriale Metropoli S.p.A. (che realizza i contenuti editoriali della testata "Velvet" e dei siti web parmaonline.it e metropoli.it) nella  stessa Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A..

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Sogefi: terzo trimestre in utile, prosegue il recupero di redditività

Grazie ai primi segnali di ripresa della domanda e alle azioni gestionali intraprese, la società chiude il trimestre con un risultato netto positivo per 2 milioni di euro  

Continua la crescita del risultato operativo rispetto ai trimestri precedenti (14,5 milioni di euro nel Q3 rispetto a 11,9 milioni nel Q2 e a -3,9 milioni nel Q1), debito ancora in calo
 

Risultati consolidati al 30 settembre 2009


  • Ricavi: € 573,8 milioni (-29,4% da € 813,3 milioni in 9M 2008) Risultato operativo: € 22,4 milioni (€ 79,4 milioni in 9M 2008)
  • EBITDA: € 32,2 milioni (€ 91,2 milioni in 9M 2008) 
  • Risultato netto: negativo per € 8,6 milioni (positivo per € 29,6 milioni in 9M 2008)
  • Indebitamento netto: € 202,7 milioni (€ 212,6 milioni al 30 giugno 2009)
   
Milano, 20 ottobre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2009.  

Andamento della gestione
 
Nel periodo luglio-settembre 2009 il gruppo Sogefi ha ottenuto un significativo miglioramento dei principali indicatori economici rispetto ai due trimestri precedenti, confermando una tendenza già evidente nei risultati al 30 giugno. I primi segnali di risalita della domanda e i positivi effetti delle azioni gestionali avviate dalla società già dall’inizio della crisi del settore hanno consentito a Sogefi di chiudere il terzo trimestre con un risultato netto positivo per 2 milioni di euro, rispetto alle perdite registrate nei due trimestri precedenti.  
Nei mercati extraeuropei il trimestre è stato contrassegnato da un buon recupero di attività in Brasile e dalla conferma della crescita dei mercati cinese e indiano, mentre la situazione è rimasta negativa nel mercato nordamericano. Nel corso del periodo, Sogefi ha proseguito la propria strategia per contrastare gli effetti negativi della crisi dell’auto, in particolare attraverso quattro azioni: riduzione strutturale dei fattori di costo, ulteriore razionalizzazione delle strutture produttive, miglioramento della posizione finanziaria, sviluppo delle iniziative di crescita nei paesi emergenti (Brasile, Cina, India).  
Il livello di attività nei primi nove mesi del 2009 risente del ridimensionamento della produzione mondiale di auto. L’introduzione di incentivi nei principali mercati per sostenere le vendite di autovetture non ha ancora determinato, in Europa, un proporzionale incremento dei livelli di produzione per il permanere di azioni di destoccaggio da parte dei principali costruttori. Inoltre il mix produttivo, in coerenza con l’orientamento della domanda originata dagli incentivi, è indirizzato prevalentemente a vetture di gamma bassa. Il rallentamento, più contenuto, del mercato dei ricambi trova origine nella tensione finanziaria della catena distributiva. In Europa la domanda dal settore veicoli industriali e macchine movimento terra non ha dato segni di ripresa, così come il settore delle molle di precisione, mentre sono migliorate le vendite nel settore aftermarket.  

Risultati consolidati
 
I ricavi consolidati al 30 settembre 2009 sono pari a 573,8 milioni di euro, con una riduzione del 29,4% rispetto a 813,3 milioni dell’analogo periodo 2008 (-27,4% a parità di cambi). I ricavi del terzo trimestre (199,3 milioni di euro) sono in calo del 22,5% rispetto all’analogo periodo del 2008, ma la riduzione è sensibilmente inferiore rispetto a quella registrata nel primo e nel secondo trimestre, pari rispettivamente al 35,6% e al 29,8%.  
Le attività della Divisione Componenti per sospensioni, che si rivolgono maggiormente al primo equipaggiamento e al segmento veicoli industriali, evidenziano un calo del 35,8% sul precedente periodo, con ricavi per 268,7 milioni di euro (418,4 milioni di euro nel 2008). La Divisione Filtrazione, le cui vendite sono prevalentemente destinate al mercato del ricambio, contiene la riduzione del volume di attività al 22,7%, con ricavi per 306,4 milioni di euro (396,5 milioni nel 2008).  
In Europa i ricavi si riducono del 31,8% (440,9 milioni di euro rispetto a 646,2 milioni nel 2008), mentre in America del Sud il calo è limitato al 21,1% (110,1 milioni di euro confrontati con 139,6 milioni nel 2008).   La redditività del gruppo è stata inevitabilmente condizionata dal deciso calo dei ricavi, cui è stata contrapposta una strategia di forte contenimento di tutti i fattori di costo attraverso le seguenti azioni:
  ·         riduzione dei prezzi delle principali materie prime, in presenza di una politica dei prezzi di vendita sostanzialmente invariata, che ha determinato un calo dell’1% dell’incidenza del costo dei materiali sui ricavi rispetto ai primi nove mesi 2008;
·         riduzione complessiva del costo del personale di 39,4 milioni (-20,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2008, attraverso il contenimento degli organici presenti al lavoro (con 624 addetti in meno).
·         riduzione dei costi della struttura per 31,8 milioni (-16,4%), di cui 14,2 milioni relativi al personale di staff, rispetto ai primi nove mesi del 2008.   Il risultato operativo nei primi nove mesi del 2009 è positivo per 22,4 milioni di euro (3,9% dei ricavi), di cui 14,5 milioni realizzati nel terzo trimestre. Il risultato operativo al 30 settembre 2008 era pari a 79,4 milioni di euro (9,8% dei ricavi). Si segnala, in particolare, il progressivo miglioramento dell’incidenza del risultato operativo sui ricavi nel corso dei tre trimestri del 2009: -2,2% nel primo trimestre, +6% nel secondo, fino a 7,3% nel terzo trimestre. Tale recupero di redditività testimonia l’efficacia delle azioni gestionali realizzate e in corso di realizzazione.  
Il margine operativo lordo (EBITDA) del periodo, dopo oneri non ricorrenti di ristrutturazione di 12,6 milioni di euro (+42,5% rispetto a 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2008), è positivo per 32,2 milioni di euro (5,6% sui ricavi), in calo dai 91,2 milioni di euro (11,2% sui ricavi) al 30 settembre 2008. Anche in questo caso si sottolinea il miglioramento dei risultati del terzo trimestre, nel quale l’EBITDA ha raggiunto il 9% dei ricavi, avvicinandosi all’11,8% del corrispondente periodo del 2008. Nei nove mesi l’EBIT torna positivo a 0,7 milioni di euro (58,6 milioni di euro al 30 settembre 2008).  
Gli oneri finanziari sono pari a 8,1 milioni di euro rispetto a 9,5 milioni del 2008 grazie alla riduzione dell’indebitamento.  
Il risultato netto consolidato, negativo nei nove mesi per 8,6 milioni di euro, è stato positivo per 2 milioni di euro nel terzo trimestre. Nel primi nove mesi del 2008 l’utile netto era ammontato a 29,6 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2009, inclusa la quota di competenza degli azionisti terzi, ammontava a 176,8 milioni di euro (178,3 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Continuano le azioni di riduzione della posizione debitoria. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2009 era pari a 202,7 milioni di euro, in calo rispetto a 212,6 milioni di euro al 30 giugno e a 257,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008.  

Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio  
Nell’ultima parte dell’anno è prevedibile una conferma del trend di recupero di redditività manifestatosi nel secondo e nel terzo trimestre, grazie al prosieguo dell’aumento della domanda e all’avanzamento delle azioni gestionali intraprese. L’atteso miglioramento dei risultati nell’ultimo trimestre del 2009 non consente tuttavia di cambiare la previsione di un risultato netto negativo per l’intero esercizio, anche in considerazione del peso degli oneri di ristrutturazione.    

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giancarlo Coppa, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.  

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HSS (Gruppo CIR) ricavi e margini in crescita nei primi nove mesi

Il Consiglio di Amministrazione esamina i risultati al 30 settembre 2009
HSS (GRUPPO CIR): RICAVI E MARGINI IN CRESCITA NEI PRIMI NOVE MESI
Superati nel periodo i 5.000 posti letto operativi


  • Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2009

    Ricavi: € 203,5 milioni (+13,1% da € 179,9 milioni in 9M 2008)
    EBITDA: € 24,6 milioni (+16% da € 21,2 milioni in 9M 2008)
    Utile netto: € 0,2 milioni (da € 1,1 milioni in 9M 2008)
    Indebitamento netto: € 161,6 milioni (€ 160,9 milioni al 30 giugno 2009)   

Milano, 15 ottobre 2009
– Il Consiglio di Amministrazione di HSS-Holding Sanità e Servizi SpA si è riunito oggi a Milano sotto la presidenza di Claudio Stabon per esaminare i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2009.

Andamento della gestione

Il gruppo HSS ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con una crescita a doppia cifra di ricavi e margine operativo lordo rispetto allo stesso periodo del 2008, nonostante il difficile quadro economico generale. Nel corso del periodo, il gruppo ha proseguito la strategia finalizzata al rafforzamento delle società operative controllate e alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo per consolidare la propria presenza nel settore della sanità privata in Italia. A seguito delle recenti acquisizioni di due residenze, ad Ancona e in provincia di Cuneo, HSS ha superato i 5.000 posti letto operativi e ulteriormente rafforzato la propria posizione nell’area della gestione di residenze per anziani.

Nel ricordare lo straordinario contributo professionale e umano di Piero Micossi, amministratore delegato di HSS scomparso prematuramente all’inizio di agosto, i consiglieri hanno confermato gli obiettivi di sviluppo della società, che proseguirà il percorso intrapreso negli ultimi sette anni.

Risultati consolidati

Il gruppo HSS ha ottenuto nei primi nove mesi del 2009 ricavi consolidati per 203,5 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2008 (179,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato di 24,6 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2008 (21,2 milioni di euro). Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo è stato positivo per 0,2 milioni di euro, rispetto a 1,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008. La riduzione è dovuta a costi non ricorrenti per 1,9 milioni di euro sostenuti nel terzo trimestre. Tali costi, oltre che ad accantonamenti per rischi e svalutazioni, sono dovuti a una riorganizzazione aziendale che nel prossimo futuro consentirà di migliorare ulteriormente l’efficienza della società.  

L’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo HSS al 30 settembre 2009 ammontava a 161,6 milioni di euro, a fronte di immobili di proprietà con un valore contabile di circa 120 milioni di euro. Il dato è sostanzialmente in linea con l’indebitamento finanziario netto del gruppo al 30 giugno 2009 (160,9 milioni di euro). L’incremento rispetto a 149,1 milioni di euro a fine 2008 è dovuto principalmente alle acquisizioni effettuate e alla variazione del capitale circolante.

I dipendenti del gruppo al 30 settembre erano 3.387 (3.130 al 31 dicembre 2008).

Attività del gruppo HSS


Il gruppo HSS, che a oggi gestisce complessivamente 5.059 posti letto, ai quali se ne aggiungono 368 in fase di realizzazione, è attivo in tre settori:

–        gestione di residenze per anziani, con 38 strutture gestite (3.832 posti letto operativi e 328 in fase di realizzazione);

–        gestione di ospedali e centri di riabilitazione, con 6 strutture di riabilitazione (in Lombardia, Emilia Romagna, Trentino e Marche), 8 comunità di riabilitazione psichiatrica (in Liguria, Piemonte e Lombardia) e 13 centri ambulatoriali, per un totale di 1.107 posti letto operativi e 40 posti letto in fase di realizzazione;

–        gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di ospedali, con 7 reparti di diagnostica per immagini.        

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Comunicato stampa CIR (sentenza civile Mondadori)

  Milano, 3 ottobre 2009 – E’ stata depositata oggi la sentenza del Tribunale di Milano nella causa civile promossa da CIR, assistita dagli avvocati prof. Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, contro Fininvest per il risarcimento del danno causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del “Lodo Mondadori”. La sentenza, che ha carattere esecutivo, decide che:

  • CIR ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest del danno patrimoniale da “perdita di chance” di un giudizio imparziale, quantificato in euro 749.955.611,93;
  • CIR ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest anche dei danni non patrimoniali sopportati in relazione alla medesima vicenda. La liquidazione di tali danni è riservata ad altro giudizio.
In questo modo, dopo la definitiva condanna penale per corruzione intervenuta nel 2007, anche il giudice civile porta luce su una vicenda che ha inflitto un enorme danno a carico di CIR, ferendo al contempo fondamentali valori di corretto funzionamento del mercato e delle istituzioni. CIR esprime soddisfazione per una sentenza che rende giustizia alla società e ai suoi azionisti. L’Ingegner Carlo De Benedetti, presidente onorario di CIR, ha dichiarato quanto segue: “Dopo quasi vent’anni dalla condotta fraudolenta messa in atto per sottrarre al nostro Gruppo la legittima proprietà della Mondadori, finalmente la Magistratura, dopo la sentenza che ha confermato definitivamente in sede penale la avvenuta corruzione di un giudice, ci rende giustizia anche sul piano civile. La sentenza del Tribunale di Milano, depositata oggi, che liquida a favore di CIR la somma di 750 milioni di euro di danno patrimoniale, non mi compensa per non aver potuto realizzare il progetto industriale che avrebbe creato il primo gruppo editoriale italiano, ma stabilisce in modo inequivocabile i comportamenti illeciti che l’hanno impedito”.

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