Grazie ai primi segnali di ripresa della domanda e alle azioni gestionali intraprese, la società chiude il trimestre con un risultato netto positivo per 2 milioni di euro
Continua la crescita del risultato operativo rispetto ai trimestri precedenti (14,5 milioni di euro nel Q3 rispetto a 11,9 milioni nel Q2 e a -3,9 milioni nel Q1), debito ancora in calo
Risultati consolidati al 30 settembre 2009
- Ricavi: € 573,8 milioni (-29,4% da € 813,3 milioni in 9M 2008) Risultato operativo: € 22,4 milioni (€ 79,4 milioni in 9M 2008)
- EBITDA: € 32,2 milioni (€ 91,2 milioni in 9M 2008)
- Risultato netto: negativo per € 8,6 milioni (positivo per € 29,6 milioni in 9M 2008)
- Indebitamento netto: € 202,7 milioni (€ 212,6 milioni al 30 giugno 2009)
Milano, 20 ottobre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2009.
Andamento della gestione
Nel periodo luglio-settembre 2009 il gruppo Sogefi ha ottenuto un significativo miglioramento dei principali indicatori economici rispetto ai due trimestri precedenti, confermando una tendenza già evidente nei risultati al 30 giugno. I primi segnali di risalita della domanda e i positivi effetti delle azioni gestionali avviate dalla società già dall’inizio della crisi del settore hanno consentito a Sogefi di chiudere il terzo trimestre con un risultato netto positivo per 2 milioni di euro, rispetto alle perdite registrate nei due trimestri precedenti.
Nei mercati extraeuropei il trimestre è stato contrassegnato da un buon recupero di attività in Brasile e dalla conferma della crescita dei mercati cinese e indiano, mentre la situazione è rimasta negativa nel mercato nordamericano. Nel corso del periodo, Sogefi ha proseguito la propria strategia per contrastare gli effetti negativi della crisi dell’auto, in particolare attraverso quattro azioni: riduzione strutturale dei fattori di costo, ulteriore razionalizzazione delle strutture produttive, miglioramento della posizione finanziaria, sviluppo delle iniziative di crescita nei paesi emergenti (Brasile, Cina, India).
Il livello di attività nei primi nove mesi del 2009 risente del ridimensionamento della produzione mondiale di auto. L’introduzione di incentivi nei principali mercati per sostenere le vendite di autovetture non ha ancora determinato, in Europa, un proporzionale incremento dei livelli di produzione per il permanere di azioni di destoccaggio da parte dei principali costruttori. Inoltre il mix produttivo, in coerenza con l’orientamento della domanda originata dagli incentivi, è indirizzato prevalentemente a vetture di gamma bassa. Il rallentamento, più contenuto, del mercato dei ricambi trova origine nella tensione finanziaria della catena distributiva. In Europa la domanda dal settore veicoli industriali e macchine movimento terra non ha dato segni di ripresa, così come il settore delle molle di precisione, mentre sono migliorate le vendite nel settore aftermarket.
Risultati consolidati
I ricavi consolidati al 30 settembre 2009 sono pari a 573,8 milioni di euro, con una riduzione del 29,4% rispetto a 813,3 milioni dell’analogo periodo 2008 (-27,4% a parità di cambi). I ricavi del terzo trimestre (199,3 milioni di euro) sono in calo del 22,5% rispetto all’analogo periodo del 2008, ma la riduzione è sensibilmente inferiore rispetto a quella registrata nel primo e nel secondo trimestre, pari rispettivamente al 35,6% e al 29,8%.
Le attività della Divisione Componenti per sospensioni, che si rivolgono maggiormente al primo equipaggiamento e al segmento veicoli industriali, evidenziano un calo del 35,8% sul precedente periodo, con ricavi per 268,7 milioni di euro (418,4 milioni di euro nel 2008). La Divisione Filtrazione, le cui vendite sono prevalentemente destinate al mercato del ricambio, contiene la riduzione del volume di attività al 22,7%, con ricavi per 306,4 milioni di euro (396,5 milioni nel 2008).
In Europa i ricavi si riducono del 31,8% (440,9 milioni di euro rispetto a 646,2 milioni nel 2008), mentre in America del Sud il calo è limitato al 21,1% (110,1 milioni di euro confrontati con 139,6 milioni nel 2008). La redditività del gruppo è stata inevitabilmente condizionata dal deciso calo dei ricavi, cui è stata contrapposta una strategia di forte contenimento di tutti i fattori di costo attraverso le seguenti azioni:
· riduzione dei prezzi delle principali materie prime, in presenza di una politica dei prezzi di vendita sostanzialmente invariata, che ha determinato un calo dell’1% dell’incidenza del costo dei materiali sui ricavi rispetto ai primi nove mesi 2008;
· riduzione complessiva del costo del personale di 39,4 milioni (-20,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2008, attraverso il contenimento degli organici presenti al lavoro (con 624 addetti in meno).
· riduzione dei costi della struttura per 31,8 milioni (-16,4%), di cui 14,2 milioni relativi al personale di staff, rispetto ai primi nove mesi del 2008. Il risultato operativo nei primi nove mesi del 2009 è positivo per 22,4 milioni di euro (3,9% dei ricavi), di cui 14,5 milioni realizzati nel terzo trimestre. Il risultato operativo al 30 settembre 2008 era pari a 79,4 milioni di euro (9,8% dei ricavi). Si segnala, in particolare, il progressivo miglioramento dell’incidenza del risultato operativo sui ricavi nel corso dei tre trimestri del 2009: -2,2% nel primo trimestre, +6% nel secondo, fino a 7,3% nel terzo trimestre. Tale recupero di redditività testimonia l’efficacia delle azioni gestionali realizzate e in corso di realizzazione.
Il margine operativo lordo (EBITDA) del periodo, dopo oneri non ricorrenti di ristrutturazione di 12,6 milioni di euro (+42,5% rispetto a 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2008), è positivo per 32,2 milioni di euro (5,6% sui ricavi), in calo dai 91,2 milioni di euro (11,2% sui ricavi) al 30 settembre 2008. Anche in questo caso si sottolinea il miglioramento dei risultati del terzo trimestre, nel quale l’EBITDA ha raggiunto il 9% dei ricavi, avvicinandosi all’11,8% del corrispondente periodo del 2008. Nei nove mesi l’EBIT torna positivo a 0,7 milioni di euro (58,6 milioni di euro al 30 settembre 2008).
Gli oneri finanziari sono pari a 8,1 milioni di euro rispetto a 9,5 milioni del 2008 grazie alla riduzione dell’indebitamento.
Il risultato netto consolidato, negativo nei nove mesi per 8,6 milioni di euro, è stato positivo per 2 milioni di euro nel terzo trimestre. Nel primi nove mesi del 2008 l’utile netto era ammontato a 29,6 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2009, inclusa la quota di competenza degli azionisti terzi, ammontava a 176,8 milioni di euro (178,3 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Continuano le azioni di riduzione della posizione debitoria. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2009 era pari a 202,7 milioni di euro, in calo rispetto a 212,6 milioni di euro al 30 giugno e a 257,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008.
Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio
Nell’ultima parte dell’anno è prevedibile una conferma del trend di recupero di redditività manifestatosi nel secondo e nel terzo trimestre, grazie al prosieguo dell’aumento della domanda e all’avanzamento delle azioni gestionali intraprese. L’atteso miglioramento dei risultati nell’ultimo trimestre del 2009 non consente tuttavia di cambiare la previsione di un risultato netto negativo per l’intero esercizio, anche in considerazione del peso degli oneri di ristrutturazione.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giancarlo Coppa, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.