Milano, 28 novembre 2012 – CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA rende noto che il direttore generale Gerardo Benuzzi ha deciso di lasciare la società il prossimo 31 dicembre 2012 per intraprendere nuove iniziative professionali. CIR ringrazia Gerardo Benuzzi per il lavoro e l’impegno dedicati alla società e gli rivolge i migliori auguri per un brillante futuro professionale.
Cir: pubblicazione Statuto Sociale aggiornato
CIR: PUBBLICAZIONE STATUTO SOCIALE AGGIORNATO
Milano, 12 novembre 2012 – Si rende noto che lo Statuto Sociale aggiornato di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, unitamente al verbale del Consiglio di Amministrazione del 29 ottobre 2012 che nella parte straordinaria ha deliberato le modifiche statutarie per adeguamento alla Legge 120 del 12 luglio 2011 “Equilibrio tra i generi”, è a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet della Società all’indirizzo www.cirgroup.com.
Gruppo Cofide: ricavi +9,8% a 3,6 mld, risultato netto -10,1 mln
Gruppo Cir: ricavi a oltre 3,6 mld (+9,8%), ebitda in calo a 253 mln
Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2012
GRUPPO CIR: RICAVI A OLTRE 3,6 MLD (+9,8%), EBITDA IN CALO A 253 MLN
In uno scenario di rallentamento dell’economia globale e di profonda recessione in Italia, il gruppo riporta vendite in crescita ma risultati operativi in contrazione per il minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso
Nonostante gli utili ottenuti da tre delle quattro principali controllate operative (Espresso, Sogefi e KOS) in un contesto economico difficile, il gruppo chiude i nove mesi con una perdita di 10 milioni di euro per effetto del risultato negativo di Sorgenia, penalizzata dal rallentamento della domanda elettrica e dalla congiuntura economica in Italia
Prosegue la crescita globale nel settore della componentistica auto (Sogefi).
Positivo, nei nove mesi, il contributo degli investimenti finanziari del gruppo.
Eccedenza finanziaria a livello holding a oltre 20 milioni di euro
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Carlo De Benedetti completa il percorso di successione all’interno del gruppo: dopo aver lasciato le cariche operative all’inizio del 2009,
nelle prossime settimane trasferirà gratuitamente il controllo ai tre figli
A seguito dell’operazione, in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti, Rodolfo De Benedetti sarà nominato presidente esecutivo di CIR.
Per effetto di tale nomina Rodolfo De Benedetti proporrà, in accordo con la sua famiglia, la nomina ad amministratore delegato di Monica Mondardini,
anche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la struttura manageriale del gruppo.
Monica Mondardini manterrà la carica di amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA
Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2012Ricavi: € 3.625,8 milioni (+9,8% da € 3.300,9 milioni in 9M 2011)
EBITDA: € 253 milioni (-25,7% da € 340,3 milioni in 9M 2011)
Risultato netto: -€ 10 milioni (utile di € 15 milioni in 9M 2011)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 20,3 milioni (€ 25,6 milioni al 30/6/2012)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.593,6 milioni (€ 2.551,5 milioni al 30/6/2012)
Milano, 29 ottobre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2012.
Il gruppo CIR opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti non-core (private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti).
Andamento della gestione
Il gruppo CIR, in uno scenario di rallentamento dell’economia globale e di profonda recessione in Italia, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi in crescita di quasi il 10% a oltre 3,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo superiore ai 250 milioni di euro ma in contrazione rispetto al 2011 a causa del minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso.
Il risultato netto, nonostante l’utile conseguito da tre delle quattro principali controllate operative del gruppo (Espresso, Sogefi e KOS) in un difficile contesto, è stato negativo per effetto della perdita riportata da Sorgenia. Il contributo degli investimenti finanziari del gruppo nei nove mesi è stato positivo.
Risultati consolidati
I ricavi del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 3.625,8 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto a 3.300,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie soprattutto alle maggiori vendite riportate da Sorgenia, Sogefi e KOS.
L’EBITDA è stato pari a 253 milioni di euro (7% dei ricavi), in calo del 25,7% rispetto a 340,3 milioni di euro (10,3% dei ricavi) dei primi nove mesi del 2011. Il margine operativo (EBIT) è ammontato a 76,2 milioni di euro rispetto a 189,5 milioni di euro nel 2011. La riduzione dei margini, nonostante l’incremento registrato da Sogefi, è riconducibile soprattutto alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso per effetto della negativa congiuntura economica italiana.
Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 70,2 milioni di euro (in miglioramento rispetto a un dato negativo per 95 milioni di euro nei primi nove mesi del 2011), è stato determinato da oneri finanziari netti per 91,3 milioni di euro parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 21,1 milioni di euro.
Il risultato netto del gruppo CIR nei nove mesi è stato negativo per 10 milioni di euro, rispetto a un utile di 15 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011. La variazione rispetto allo scorso anno, nonostante la crescita dell’utile di Sogefi, è attribuibile principalmente al minore contributo delle altre controllate operative e in particolare di Sorgenia, che ha chiuso i nove mesi con un risultato netto negativo per circa 77,1 milioni di euro a causa del rallentamento della domanda elettrica, degli elevati costi del gas nelle centrali e della recessione in Italia. Il risultato dei nove mesi beneficia del favorevole adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio (10,7 milioni di euro) e di proventi dagli investimenti nel private equity (5,6 milioni di euro).
L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre 2012 ammontava a 2.593,6 milioni di euro rispetto a 2.551,5 milioni di euro al 30 giugno 2012 (2.335,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011). L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
– un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 20,3 milioni di euro (25,6 milioni di euro al 30 giugno 2012). L’incremento rispetto a 10,8 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è dovuto essenzialmente al positivo adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio;
– un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.613,9 milioni di euro (2.577,1 milioni di euro al 30 giugno 2012). La variazione rispetto a 2.345,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è riconducibile essenzialmente agli investimenti di Sogefi e Sorgenia e all’aumento del capitale circolante di Sorgenia.
Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2012 era pari a 2.424,8 milioni di euro rispetto a 2.479 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammontava a 1.416,3 milioni di euro da 1.437,7 milioni di euro al 31 dicembre 2011. La variazione è dovuta principalmente al pagamento di dividendi e al risultato del periodo.
Al 30 settembre 2012 il gruppo CIR impiegava 14.175 dipendenti (14.072 al 31 dicembre 2011).
Attività industriali
Energia: Sorgenia
Sorgenia è il principale operatore privato nel settore dell’energia elettrica in Italia con circa 500mila clienti e un parco di generazione di circa 5mila Megawatt. La società è controllata da CIR (52,9%) e partecipata dalla principale utility austriaca VERBUND.
I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 1.758,2 milioni di euro, in crescita del 13,2% rispetto al dato dell’analogo periodo del 2011 (1.552,7 milioni di euro) grazie ai maggiori volumi di energia venduti. L’EBITDA è stato pari a 49,6 milioni di euro, in calo del 60,6% rispetto a 125,7 milioni di euro del 2011. Il sensibile calo dei risultati operativi rispetto allo scorso anno è riconducibile essenzialmente ai seguenti fattori: la riduzione dei margini di generazione termoelettrica soprattutto per gli alti costi del gas in centrale e la concorrenza delle rinnovabili nelle ore di picco; la riduzione del contributo della partecipata Tirreno Power; i maggiori oneri di congestione sulla rete di trasmissione elettrica al Sud; la riduzione del contribuito dell’attività nelle rinnovabili per cambio di perimetro; la diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale e dei relativi margini.
Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 77,1 milioni di euro (positivo per 13,5 milioni di euro nel 2011). Oltre che della riduzione dell’EBITDA, il risultato dei nove mesi risente dei maggiori ammortamenti, dell’incremento degli oneri finanziari e della svalutazione di attività per 13 milioni di euro, prevalentemente nell’estrazione e produzione di idrocarburi. Per fare fronte alla profonda recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale, Sorgenia ha avviato una serie di azioni (rinegoziazione del contratto di fornitura gas, riduzione dei costi di gestione e possibile cessione di attività non strategiche) che dovrebbero generare i primi risultati in termini economici e patrimoniali tra la fine dell’anno e il 2013.
Media: Espresso
Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera in tutti i settori della comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio, internet, televisione e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 55,8%, è quotato in Borsa.
I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 594 milioni di euro, in calo del 9,1% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (653,7 milioni di euro) per effetto della contrazione dei ricavi pubblicitari, derivante dall’andamento del mercato, e della riduzione dell’attività nel segmento dei prodotti collaterali. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono stati pari a 199,3 milioni di euro con una flessione rispetto al 2011 (-3%) sostanzialmente contenuta in rapporto a un contesto di mercato caratterizzato da un calo dei consumi e da un progressivo declino della carta stampata. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati ADS e Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano per vendite in edicola e primo giornale di informazione per numero di lettori giornalieri. Gli abbonati attivi ai prodotti digitali del quotidiano a settembre 2012 hanno superato le 50mila unità.
I ricavi pubblicitari, pari a 342,4 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 10,1% rispetto al 2011, leggermente inferiore rispetto a quella del mercato (-10,5% nei primi otto mesi secondo i dati di Nielsen Media Research). Molto positiva è stata la raccolta su internet (+14,3%) che ha confermato, in un contesto particolarmente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni. I ricavi dei prodotti opzionali, pari a 34 milioni di euro, hanno registrato un significativo calo (-35,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2011, mentre i ricavi diversi, ammontati a 18,3 milioni di euro, sono cresciuti di oltre il 20% grazie all’incremento dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva.
L’EBITDA è stato pari a 82,8 milioni di euro, in diminuzione del 26,1% rispetto a 112 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011. Circa la metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalle attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari, mentre sono in miglioramento i risultati di internet e della televisione. L’utile netto è stato pari a 26,4 milioni di euro contro 41,4 milioni di euro nel 2011 (-36,2%).
Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori della filtrazione, dei sistemi aria-motore e dei componenti per sospensioni con 44 stabilimenti in 16 paesi. La società è controllata da CIR (58,3%) ed è quotata in Borsa.
I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi del 2012 si sono attestati a 1.005,1 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto a 829,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie alla crescita nel mercato nord americano e al contributo delle attività di Systèmes Moteurs, consolidate a partire dal 1 agosto dello scorso anno.
Tale risultato è stato ottenuto in un difficile contesto di mercato a livello globale, caratterizzato da una progressiva riduzione dei livelli di produzione e vendita di autoveicoli, ulteriormente accentuatasi nel mese di settembre. In termini geografici, la maggiore crescita dei ricavi ha riguardato i paesi Nafta (+182,1%), l’India (+52,8%), la Cina (+25,3%) e l’Europa (+16,3%). Le vendite in Mercosur sono invece calate del 6,3%. A parità di perimetro i ricavi di Sogefi sarebbero stati in lieve flessione (-4,3%).
Le azioni gestionali messe in atto per bilanciare l’impatto del calo dei volumi di attività, unitamente alla sostanziale stabilità dei prezzi delle materie prime con maggiore incidenza sul costo del prodotto, hanno consentito al gruppo di ottenere risultati reddituali complessivamente in crescita e con una contrazione contenuta a parità di perimetro. L’EBITDA dei nove mesi è stato pari a 98,1 milioni di euro (9,8% dei ricavi), in aumento del 22,8% rispetto a 79,9 milioni di euro del 2011 (9,6% dei ricavi).
L’utile netto è ammontato a 22,4 milioni di euro, con una crescita del 19% rispetto al dato dell’esercizio precedente (18,8 milioni di euro).
Sanità: KOS
KOS è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (gestione di residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). Controllata da CIR (al 51,3%), KOS è partecipata dal gruppo AXA Private Equity.
I ricavi di KOS nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 265,3 milioni di euro, in crescita dell’1,3% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (261,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). L’EBITDA è stato pari a 37,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi del 2011 (41,3 milioni di euro) anche per i maggiori costi per locazioni generati dalla cessione di tre immobili strumentali avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. L’utile netto è ammontato a 8 milioni di euro rispetto a 8,9 milioni di euro nell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2012 era pari a 152,8 milioni di euro rispetto a 151,7 milioni di euro al 30 giugno 2012 (165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011).
Il gruppo KOS gestisce a oggi 63 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.800 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 1.000 in fase di realizzazione. Proseguono, inoltre, le attività in fase di start up in India dove, nella seconda metà del 2011, il gruppo KOS ha costituito la joint venture ClearMedi Healthcare LTD. Controllata al 51% dal gruppo KOS e al 49% da un operatore locale, la società è attiva nel settore della fornitura in outsourcing di tecnologie diagnostiche e terapeutiche a ospedali indiani.
Investimenti non-core
Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti. CIR, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie dirette nel settore del private equity (fair value al 30 settembre 2012 pari a 105,8 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 settembre pari a 14 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione del 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 30 settembre 2012 ammontava a 62,7 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2012
L’andamento del gruppo CIR nell’ultimo trimestre del 2012 continuerà a essere influenzato dalla evoluzione del quadro macroeconomico, ancora caratterizzato da uno scenario recessivo. In questo contesto le principali controllate operative del gruppo hanno rafforzato le azioni di efficienza gestionale che si affiancano alle iniziative di sviluppo delle attività.
Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2012
La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2012.
Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Corporate governance e modifiche statutarie
Il Consiglio ha inoltre approvato una serie di modifiche migliorative alla propria Corporate Governance al fine di dare attuazione alle nuove prescrizioni introdotte dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.
In sede straordinaria, infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di modificare gli articoli 8 e 19 dello Statuto Sociale al fine di adeguarlo alle nuove prescrizioni previste dalla Legge 120/2011 in materia di equilibrio fra i generi negli organi di amministrazione e di controllo.
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Nel corso del Consiglio di Amministrazione, l’Ingegner Carlo De Benedetti ha annunciato il completamento del percorso di successione all’interno del gruppo avviato tre anni e mezzo fa. Dopo aver rinunciato alle cariche operative all’inizio del 2009, nelle prossime settimane trasferirà gratuitamente ai tre figli il controllo del gruppo.
A seguito di tale decisione, Carlo De Benedetti ha proposto al Consiglio di Amministrazione di nominare, in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti, Rodolfo De Benedetti presidente esecutivo di CIR. Contestualmente Rodolfo De Benedetti proporrà, in accordo con la sua famiglia, di nominare Monica Mondardini amministratore delegato di CIR, anche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la struttura manageriale del gruppo. Monica Mondardini manterrà la carica di amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.
Carlo e Rodolfo De Benedetti hanno chiesto all’attuale presidente di CIR, Stefano Micossi, di rimanere in Consiglio anche dopo la prossima Assemblea come amministratore. Carlo De Benedetti resterà presidente onorario e consigliere della società.
Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di CIR, ha commentato: “Ringrazio mio padre, anche a nome dei miei fratelli, per la fiducia e per l’opportunità che ha voluto concederci con grande generosità. Svolgeremo con responsabilità il nostro ruolo di azionisti facendo tesoro dei suoi insegnamenti e della sua esperienza con l’obiettivo di proseguire e onorare una tradizione imprenditoriale iniziata quasi un secolo fa da nostro nonno e da lui significativamente consolidata 36 anni fa con la nascita di CIR. Sono orgoglioso di assumere la carica di presidente esecutivo di CIR e di poter contare su un management eccellente, ulteriormente rafforzato dal prossimo arrivo di Monica Mondardini, con la quale lavoro da quattro anni apprezzandone le straordinarie qualità umane e professionali. Mi dedicherò con sempre maggiore impegno allo sviluppo e alla competitività delle nostre aziende nel lungo periodo, nell’interesse di tutti gli azionisti e degli oltre 14mila dipendenti del gruppo”.
Gruppo Espresso: utile netto a €26,4 mn, malgrado la crisi generale e settoriale
INDEBITAMENTO NETTO IN DIMINUZIONE A € 105,1 MN
RICAVI CONSOLIDATI PARI A € 594,0 MN (-9,1%)
– Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2012.
ANDAMENTO DEL MERCATO
Il deterioramento del quadro economico, caratterizzato da una fase decisamente recessiva e da forte incertezza sulle prospettive, si riflette pesantemente sul settore editoriale.
Roma, 24 ottobre 2012
Gli investimenti pubblicitari hanno registrato una netta contrazione: nei primi otto mesi del 2012 sono infatti risultati in calo del 10,5% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (dati Nielsen Media Research). L’andamento negativo dei consumi ha determinato tagli significativi della spesa pubblicitaria da parte della totalità dei settori rilevanti (alimentari, trasporti, TLC, moda e cosmetica, abitazione, etc..).
La contrazione degli investimenti pubblicitari si è peraltro accentuata nel corso dell’esercizio, passando dal -7,5% del primo trimestre al -11,6% del secondo trimestre ed, infine, al -14,9% del bimestre luglio-agosto (dati Nielsen Media Research).
Tale trend ha interessato tutti i mezzi tradizionali: nel periodo da gennaio ad agosto la stampa ha registrato un calo del 14,8%, la televisione del 10,9% (con un -14,5% per la tv tradizionale ed un +15,7% per satellitari e digitali terrestri) ed, infine, la radio del 7,4%.
L’unico settore che ha mostrato nuovamente un’evoluzione favorevole è internet, che, esclusi i motori di ricerca in quanto non rilevati, ha registrato un incremento dell’11%.
Per quanto concerne più in particolare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, sia i quotidiani che i periodici hanno riportato flessioni significative, -13,9% e -16,2% rispettivamente, con cali pressoché analoghi per la pubblicità nazionale e locale.
Quanto alle diffusioni, prosegue il trend declinante già registrato nei passati esercizi, sia per i quotidiani che per i periodici (gli attuali dati ADS non forniscono un confronto con l’anno precedente, ma stime interne, basate su ADS, indicano una flessione per i quotidiani di circa il 7%).
ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO ESPRESSO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012
I ricavi netti consolidati ammontano a €594mn, in calo del 9,1% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (€653,7mn). Tale flessione è dovuta alla contrazione dei ricavi pubblicitari, derivante dall’andamento del mercato, ed alla riduzione dell’attività nel segmento dei prodotti collaterali.
I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono pari a €199,3mn, con una flessione del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€205,5mn); tale flessione può ritenersi sostanzialmente contenuta in rapporto ad un contesto di mercato caratterizzato da una significativa riduzione dei consumi e dal progressivo declino della carta stampata.
Sulla base degli ultimi dati ADS (Agosto 2012) e Audipress (Indagine 2012/II), la Repubblica si conferma come primo quotidiano per vendite in edicola e come primo giornale d’informazione per numero di lettori giornalieri (3,2 milioni).
Comincia, inoltre, a configurarsi un pubblico acquirente dei prodotti digitali del quotidiano, che a settembre 2012 ha superato i 50 mila abbonati attivi.
L’Espresso magazines di attualità con 2,7 milioni di lettori, in crescita dell’1,6% rispetto alla rilevazione precedente.
Infine è stato completato a giugno 2012 il vasto programma di rinnovamento dei 18 quotidiani locali, che oggi si presentano in full color e con una grafica nuova e comune a tutte le testate; è stato, inoltre, introdotto un nuovo sistema editoriale totalmente integrato, stampa-web.
I ricavi pubblicitari, pari a €342,4mn, hanno registrato una flessione del 10,1% sul corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato in calo ad agosto del 10,5%.
Le evoluzioni per mezzo riflettono sostanzialmente gli andamenti generali del mercato, mostrando comunque, su tutti i mezzi, indici leggermente più favorevoli per il Gruppo.
La stampa, nei primi nove mesi dell’esercizio, ha perso il 14,2% (-14,8% per il mercato ad agosto) e la radio il 6,7% (-7,4% per il mercato ad agosto).
Molto positiva è stata l’evoluzione della pubblicità su internet, in crescita del 14,3%, a fronte di un mercato al +11%, confermando, pure in un contesto generale decisamente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni.
Il Gruppo conta su un’audience quotidiana di 1,7 milioni di utenti e Repubblica.it si conferma anche nel 2012 come primo sito d’informazione in lingua italiana, con un vantaggio sul secondo di circa il 20%. Sono, inoltre, in fase di sostenuto sviluppo le audience dei quotidiani locali nonché quella del sito femminile D.
I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a €34mn e registrano un calo significativo (-35,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2011; ciò riflette la generalizzata depressione dei consumi e la progressiva contrazione del mercato specifico in atto dal 2007, dopo una fase di intensa attività.
I ricavi diversi, pari a €18,3mn, sono aumentati di oltre il 20% rispetto ai primi nove mesi del 2011, grazie alla crescita dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva.
I costi totali registrano una riduzione del 5,2% dovuta principalmente ai nuovi piani di riduzione dell’organico e delle spese, posti in essere nel corso del 2011.
L’organico medio del periodo è sceso del 4,8% rispetto a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, passando da 2.765 a 2.632 dipendenti. Le aree maggiormente interessate dall’ulteriore riduzione dei costi registrata nel 2012 sono quelle industriali e amministrative.
Il margine operativo lordo consolidato è pari a €82,8mn, in diminuzione del 26,1% rispetto ai €112mn del corrispondente periodo del 2011.
Circa la metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalle attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari.
Sono invece in miglioramento i risultati di internet, grazie alla crescita dei ricavi, e della televisione, per la maggiore attività di affitto di banda.
Il risultato operativo consolidato è pari a €54,3mn, in diminuzione del 35,6% rispetto a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€84,3mn).
Il risultato netto consolidato registra un utile di €26,4mn, contro €41,4mn nei primi nove mesi del 2011.
La posizione finanziaria netta consolidata, tenuto conto di dividendi per €25mn e di acquisti di azioni proprie per €1,6mn, è pari, al 30 settembre 2012, a -€105,1mn, a fronte di -€112,4mn al 30 settembre 2011.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine settembre a 2.584 dipendenti, in diminuzione di 89 unità rispetto al 31 dicembre 2011. L’organico medio del periodo è inferiore del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2011.
L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre, con una riduzione leggermente più accentuata dei ricavi e del risultato dovuta all’andamento più critico della raccolta pubblicitaria.
I ricavi netti consolidati sono diminuiti dell’11,3% con una raccolta pubblicitaria in flessione del 14,2%; i restanti ricavi mostrano evoluzioni in linea con il primo semestre.
Il risultato operativo consolidato è pari a €12,2mn a fronte dei €21,3mn del terzo trimestre del 2011; il risultato netto consolidato ammonta a €5,2mn (€9,9mn nel corrispondente periodo del 2011).
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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PRINCIPALI EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
L’attuale situazione dell’economia, l’incertezza sulle prospettive di breve e medio periodo, nonché le trasformazioni strutturali in atto nel settore della carta stampata e della comunicazione più in generale, hanno determinato, nuovamente nel 2012, significative riduzioni dei ricavi per il settore editoriale. I primi segnali relativi al quarto trimestre dell’anno, e riguardanti in particolare la raccolta pubblicitaria, non lasciano intravedere alcun miglioramento.
L’impatto negativo della situazione sopra descritta sui risultati delle società editrici è oltremodo significativo e ben riflesso dai bilanci semestrali pubblicati dai principali operatori del settore.
Malgrado quanto precede, il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi con un risultato
significativamente positivo e conferma la previsione di un risultato in utile anche per l’intero esercizio, pur in sensibile riduzione rispetto al 2011.
Il carattere strutturale della crisi in atto richiede che il Gruppo sia nuovamente impegnato in interventi di salvaguardia della propria economicità, nel breve e medio termine, che devono riguardare ulteriori riduzioni dei costi e l’accelerazione dello sviluppo digitale.
Sogefi: ricavi oltre quota 1 miliardo nei nove mesi (+21,1%) utile netto in crescita a 22,4 milioni (+19%)
Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2012
SOGEFI: RICAVI OLTRE QUOTA 1 MILIARDO NEI NOVE MESI (+21,1%)
UTILE NETTO IN CRESCITA A 22,4 MILIONI (+19%)
Nonostante la difficile congiuntura economica e il rallentamento del settore auto, il gruppo beneficia della forte crescita in Nord America, con ricavi quasi triplicati rispetto al 2011, e dell’acquisizione di Systèmes Moteurs. EBITDA in aumento a doppia cifra (+22,8%) a quasi 100 milioni di euro
Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2012
Ricavi: € 1.005,1 milioni (+21,1% da € 829,8 milioni in 9M 2011)
Risultato operativo: € 70,6 milioni (+4,1% da € 67,8 milioni in 9M 2011)
EBITDA: € 98,1 milioni (+22,8% da € 79,9 milioni in 9M 2011)
Utile netto: € 22,4 milioni (+19% da € 18,8 milioni in 9M 2011)
Indebitamento netto: € 325,2 milioni (€ 307,6 milioni al 30 giugno 2012)
Milano, 23 ottobre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2012.
Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, è uno dei principali produttori mondiali nei settori della filtrazione, dei sistemi aria-motore e dei componenti per sospensioni con 44 stabilimenti in 16 paesi.
Andamento della gestione
Nei primi nove mesi del 2012 il gruppo Sogefi ha registrato un incremento dei ricavi e della redditività rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio grazie alla crescita nel mercato nord americano e al contributo delle attività di Systèmes Moteurs, acquisite nella seconda metà dello scorso anno e consolidate a partire dal 1 agosto 2011. Tali risultati sono stati ottenuti in un difficile contesto di mercato, caratterizzato da una progressiva riduzione dei livelli di produzione e vendita di autoveicoli, ulteriormente accentuatasi nel mese di settembre.
In Europa, in particolare, le immatricolazioni hanno registrato nei primi nove mesi dell’anno un calo del 20,5% in Italia, del 13,8% in Francia, dell’11% in Spagna e dell’1,8% in Germania. La produzione di autoveicoli è diminuita anche in Brasile (-5,7% nei nove mesi), importante mercato di riferimento per il gruppo Sogefi, in particolare a causa di un’azione di destoccaggio. L’unico grande mercato automobilistico in costante crescita nel corso del 2012 è quello degli Stati Uniti.
Risultati consolidati
Nei primi nove mesi dell’esercizio il gruppo Sogefi ha realizzato ricavi per 1.005,1 milioni di euro, rispetto a 829,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2011 (+21,1%). In termini geografici, la maggiore crescita dei ricavi ha riguardato i paesi Nafta (+182,1%), l’India (+52,8%), la Cina (+25,3%) e l’Europa (+16,3%). Le vendite in Mercosur sono invece calate del 6,3% .
A parità di perimetro, tenendo conto che Systèmes Moteurs è stata consolidata dall’agosto del 2011, i ricavi sarebbero stati in calo del 4,3%.
La Divisione Sistemi Motore, grazie all’allargamento del perimetro, ha registrato ricavi in crescita del 43,9% a 601,7 milioni di euro (-6,7% a parità di perimetro) rispetto a 418,2 milioni del 2011. La Divisione Componenti per Sospensioni ha realizzato vendite per 403,9 milioni di euro, in lieve flessione (-2,3%) rispetto a 413,5 milioni dei primi nove mesi del 2011. Il segmento del ricambio indipendente ha registrato un calo del 5,6%, mentre sono risultate sostanzialmente invariate le vendite del segmento dei ricambi originali costruttori. L’andamento del mercato dei veicoli industriali è stato caratterizzato dalla stagnazione dei livelli di attività in Europa e da una contrazione in Brasile, il principale mercato sudamericano.
Le azioni gestionali messe in atto per bilanciare l’impatto del calo dei volumi di attività, unitamente alla sostanziale stabilità dei prezzi delle materie prime con maggiore incidenza sul costo del prodotto, hanno consentito al gruppo di ottenere risultati reddituali complessivamente in crescita e con una contrazione contenuta a parità di perimetro. L’incidenza del costo dei materiali sui ricavi a livello consolidato è aumentata rispetto allo scorso anno dal 48,4% al 52,1%, principalmente per la variazione del mix di prodotti conseguente al consolidamento di Systèmes Moteurs dal 1 agosto 2011.
Il risultato operativo nei primi nove mesi si è attestato a 70,6 milioni di euro (7% dei ricavi), in crescita del 4,1% rispetto a 67,8 milioni (8,2% dei ricavi) del corrispondente periodo del 2011.
Nei nove mesi sono stati registrati oneri per riorganizzazioni e ristrutturazioni per 3 milioni di euro (8,2 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011) e costi non operativi pari a 6,7 milioni di euro, riconducibili in particolare alla svalutazione di attività per la produzione di barre stabilizzatrici nello stabilimento di Prichard (USA) non più utilizzate (1,5 milioni di euro) e a servizi di consulenza per iniziative legate allo sviluppo internazionale del gruppo (2,1 milioni di euro).
L’EBITDA è ammontato a 98,1 milioni di euro (9,8% dei ricavi), in crescita del 22,8% rispetto a 79,9 milioni di euro (9,6% dei ricavi) dei primi nove mesi 2011. L’EBIT è stato pari a 52,5 milioni di euro (5,2% dei ricavi), in aumento del 26,1% rispetto a 41,6 milioni di euro (5% dei ricavi) del 2011.
L’utile netto del gruppo è ammontato a 22,4 milioni di euro (2,2% dei ricavi), in crescita del 19% da 18,8 milioni di euro (2,3% dei ricavi) dei primi nove mesi del 2011.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2012 ammontava a 325,2 milioni di euro rispetto a 307,6 milioni di euro al 30 giugno 2012 e a 299,8 milioni al 31 dicembre 2011.
Dopo la distribuzione di dividendi per 14,7 milioni di euro, il patrimonio netto consolidato, inclusa la quota di competenza degli azionisti terzi, ammontava a 213,8 milioni al 30 settembre 2012 (214,2 milioni di euro al 31 dicembre 2011). Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo Sogefi era pari a 194,7 milioni di euro al 30 settembre 2012 (195,2 milioni al 31 dicembre 2011).
I dipendenti del gruppo al 30 settembre 2012 erano 6.727 (6.708 al 31 dicembre 2011).
Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio
Nell’ultimo trimestre del 2012 è atteso un ulteriore deterioramento del mercato automotive europeo con una contrazione dei livelli di produzione da parte dei principali costruttori, inclusi quelli del segmento ‘premium’, anche per effetto della minore domanda nei paesi emergenti che fino a ora aveva compensato le minori vendite sul mercato interno. È peraltro prevedibile che non si registrino rialzi dei costi delle materie prime.
Tale effetto, abbinato al rinnovato impegno gestionale a ridurre in modo efficiente tutti i fattori di costo, in particolare quelli di struttura, dovrebbe consentire al gruppo di ottenere anche nell’ultimo trimestre risultati positivi e di confermare per l’intero esercizio il miglioramento degli indicatori economici rispetto al 2011.
Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Corporate governance e modifiche statutarie
Il Consiglio ha inoltre approvato una serie di modifiche migliorative alla propria Corporate Governance al fine di dare attuazione alle nuove prescrizioni introdotte dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.
In sede straordinaria, infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di modificare gli articoli 17 e 26 dello Statuto Sociale al fine di adeguarlo alle nuove prescrizioni previste dalla Legge 120/2011 in materia di equilibrio fra i generi negli organi di amministrazione e di controllo.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giancarlo Coppa, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Sogefi (gruppo CIR): Guglielmo Fiocchi nuovo direttore generale
La nomina dà inizio a un percorso di successione alla guida operativa della società
Milano, 7 settembre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha nominato Guglielmo Fiocchi direttore generale della società.
Fiocchi, 49 anni, laureato ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, vanta una lunga esperienza internazionale nel settore della componentistica per autoveicoli e proviene dal gruppo Pirelli, dove in circa venticinque anni di lavoro ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità nel settore pneumatici. E’ stato, in particolare, direttore delle operazioni industriali a livello globale, amministratore delegato di Pirelli Tyre Germania, presidente di Pirelli Tyre Romania e successivamente, in periodi diversi, responsabile di tutte le aree di attività di Pirelli Tyre: Moto, Vettura e Veicoli Industriali. Negli anni ’90 aveva anche ricoperto, per circa un anno, l’incarico di direttore generale di BTR, società di componentistica tedesca attiva nel settore delle guarnizioni.
L’arrivo di Fiocchi consente di avviare un percorso di successione al vertice di Sogefi, a seguito della decisione dell’amministratore delegato Emanuele Bosio di lasciare la guida operativa della società e l’attività professionale a tempo pieno alla scadenza dell’attuale mandato dopo 36 anni di lavoro nel gruppo CIR, 25 dei quali in Sogefi. Il socio di maggioranza CIR ha infatti reso noto che, in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione previsto per la primavera del 2013, intende proporre all’Assemblea degli Azionisti l’ingresso in Consiglio di Fiocchi al fine di consentire la sua successiva nomina ad amministratore delegato.
“L’ingresso nel gruppo di Guglielmo Fiocchi – dichiara Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di CIR e presidente di Sogefi – testimonia l’impegno della società e del suo principale azionista CIR a dare ulteriore impulso allo sviluppo di Sogefi nel lungo periodo. In poco più di trent’anni di storia, anche grazie al contributo determinante dell’amministratore delegato Emanuele Bosio e delle persone che oggi lavorano con lui, Sogefi si è affermata come azienda italiana tra i leader mondiali dei settori nei quali opera, con prodotti innovativi e di qualità. Vogliamo proseguire questo percorso e rafforzare ulteriormente la posizione competitiva globale della società in un mercato sempre più impegnativo”.
“Le competenze nel settore automotive e l’esperienza internazionale di Guglielmo Fiocchi – commenta Emanuele Bosio, amministratore delegato di Sogefi – rafforzano ulteriormente l’ottimo management team che Sogefi ha saputo costruire in questi anni. Con la sua nomina, inoltre, poniamo le basi per avviare un processo di successione alla guida della nostra società. Sono lieto di poter dare un contributo diretto all’avvio di una nuova fase di sviluppo di Sogefi, a conclusione di oltre 25 anni di attività e di soddisfazioni all’interno del gruppo”.
Sogefi, società di componentistica auto del gruppo CIR, è uno dei leader mondiali nei sistemi motore e nei componenti per sospensioni, con circa 6.700 dipendenti e una presenza produttiva composta da 44 stabilimenti in 16 paesi. Nel 2011 Sogefi ha ottenuto ricavi pro-forma per oltre 1,3 miliardi di euro.
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Guglielmo Fiocchi – curriculum vitae
Guglielmo Fiocchi, 49 anni, è direttore generale di Sogefi. Ha un’esperienza di oltre 25 anni nel settore della componentistica auto a livello globale. Dopo la laurea in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano e una breve esperienza in Aeritalia (oggi Alenia), nel 1986 è entrato nel gruppo Pirelli dove ha lavorato per 25 anni prevalentemente nel settore pneumatici.
In Pirelli ha iniziato la propria carriera nelle operazioni industriali dei prodotti diversificati e successivamente ha avuto esperienze nel controllo di gestione del settore pneumatici. Nel 1997 è uscito dal gruppo Pirelli per iniziare un’esperienza manageriale in BTR, azienda tedesca attiva nel settore delle guarnizioni in Germania e in Est-Europa, diventandone direttore generale. Dopo circa un anno è rientrato in Pirelli con l’incarico di responsabile globale delle operazioni industriali del settore pneumatici. Successivamente è stato amministratore delegato di Pirelli Tyre Germania, una delle principali consociate del gruppo a livello mondiale, e presidente di Pirelli Romania. Negli anni seguenti ha guidato in periodi diversi tutte le principali business unit di Pirelli Tyre: pneumatici Moto (2007-2010), Vettura (2011-2012) e Veicoli Industriali (2011-2012). Fiocchi è nato a Lecco, è sposato e ha due figli.
Gruppo Cofide: risultati del primo semestre 2012
Gruppo CIR: risultati del primo semestre 2012
Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2012
GRUPPO CIR: RICAVI A 2,4 MLD (+9,1%), EBITDA IN CALO A 175,8 MLN
Il gruppo chiude il semestre in utile (0,7 milioni di euro) nonostante le ripercussioni della profonda recessione italiana sulle attività domestiche, in particolare energia (Sorgenia) e media (Espresso).
In crescita l’utile netto della capogruppo CIR SpA (19,8 milioni di euro rispetto a 14,2 milioni nel 2011)
Prosegue la crescita globale nel settore della componentistica auto (Sogefi).
Positivo, nel semestre, il contributo degli investimenti finanziari del gruppo.
Eccedenza finanziaria a livello holding a 25,6 milioni di euro
Risultati consolidati del primo semestre 2012
Ricavi: € 2.406,9 milioni (+9,1% da € 2.205,6 milioni in H1 2011)
EBITDA: € 175,8 milioni (-22,3% da € 226,3 milioni in H1 2011)
Utile netto: € 0,7 milioni (da € 19,4 milioni in H1 2011)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 25,6 milioni (€ 24,6 milioni al 31/3/2012)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.551,5 milioni (€ 2.437,9 milioni al 31/3/2012)
Milano, 30 luglio 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2012.
Il gruppo CIR opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti non-core (private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti).
Andamento della gestione
Il gruppo CIR, nonostante le ripercussioni della profonda recessione in atto in Italia sulle attività più esposte al mercato domestico (in particolare Sorgenia nell’energia ed Espresso nei media), ha chiuso il semestre con un risultato netto positivo per quasi 1 milione di euro, benché in calo rispetto al 2011. I ricavi consolidati sono cresciuti del 9,1% a oltre 2,4 miliardi mentre l’EBITDA è sceso del 22,3% a 175,8 milioni di euro. Espresso e, soprattutto, Sorgenia hanno registrato una sensibile riduzione della redditività rispetto allo scorso anno mentre nella componentistica auto prosegue la crescita globale di Sogefi. Nella sanità, l’attività di KOS si mantiene stabile. Tutte le principali controllate operative del gruppo, a eccezione di Sorgenia, hanno chiuso il semestre in utile. Il contributo degli investimenti finanziari nel semestre è stato positivo.
Risultati consolidati
I ricavi del gruppo CIR nel primo semestre del 2012 sono ammontati a 2.406,9 milioni di euro, in crescita del 9,1% rispetto a 2.205,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie soprattutto alle maggiori vendite riportate da Sorgenia, Sogefi e KOS.
L’EBITDA è stato pari a 175,8 milioni di euro (7,3% dei ricavi), in calo del 22,3% rispetto a 226,3 milioni di euro (10,3% dei ricavi) nel primo semestre del 2011. Il margine operativo (EBIT) è ammontato a 55,6 milioni di euro rispetto a 128,6 milioni di euro nel 2011.
La riduzione dei margini, nonostante il significativo incremento registrato da Sogefi, è riconducibile soprattutto alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso per effetto della negativa congiuntura economica italiana.
Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 45,3 milioni di euro (negativo per 52,3 milioni di euro nel primo semestre del 2011), è stato determinato da oneri finanziari netti per 60,8 milioni di euro parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 15,5 milioni di euro.
Il risultato netto del gruppo CIR nel semestre è stato positivo per 0,7 milioni di euro, anche se in calo rispetto a 19,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2011. La variazione rispetto allo scorso anno, nonostante la crescita dell’utile di Sogefi, è attribuibile principalmente al minore contributo delle altre controllate operative e in particolare di Sorgenia, che ha chiuso il semestre con un risultato netto negativo per circa 54 milioni di euro. Il risultato del semestre beneficia del favorevole adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio (8 milioni di euro) e di proventi dagli investimenti nel private equity (4,2 milioni di euro).
L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 giugno 2012 ammontava a 2.551,5 milioni di euro rispetto a 2.437,9 milioni di euro al 31 marzo 2012 (2.335,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011). L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
– un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 25,6 milioni di euro (24,6 milioni di euro al 31 marzo 2012). L’incremento rispetto a 10,8 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è dovuto essenzialmente al positivo adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio;
– un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.577,1 milioni di euro (2.462,5 milioni di euro al 31 marzo 2012). La variazione rispetto a 2.345,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è riconducibile essenzialmente agli investimenti in capacità produttiva e all’aumento del capitale circolante di Sorgenia.
Il patrimonio netto consolidato totale al 30 giugno 2012 era pari a 2.427 milioni di euro rispetto a 2.479 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammontava a 1.417,6 milioni di euro da 1.437,7 milioni di euro al 31 dicembre 2011. La variazione è dovuta principalmente al pagamento di dividendi.
Al 30 giugno 2012 il gruppo CIR impiegava 14.271 dipendenti (14.072 al 31 dicembre 2011).
Risultati della società capogruppo CIR SpA
La società capogruppo CIR SpA ha chiuso il primo semestre del 2012 con un utile netto di 19,8 milioni di euro, in aumento rispetto a 14,2 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie ai minori costi di gestione. Il patrimonio netto al 30 giugno 2012 era pari a 948,6 milioni di euro (946 milioni di euro al 31 dicembre 2011).
Attività industriali
Energia: Sorgenia
I ricavi del gruppo Sorgenia nel primo semestre del 2012 sono ammontati a 1.119,3 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto al dato dell’analogo periodo del 2011 (1.043,1 milioni di euro). L’EBITDA adjusted è ammontato a 33,6 milioni di euro, in calo del 56,8% rispetto al dato del primo semestre del 2011 (77,7 milioni di euro). L’EBITDA, invece, è stato pari a 32,2 milioni di euro rispetto a 76,3 milioni di euro del 2011.
Il sensibile calo dei risultati operativi rispetto allo scorso anno è riconducibile essenzialmente ai seguenti fattori: la riduzione dei margini di generazione termoelettrica soprattutto per gli alti costi del gas in centrale; la riduzione del contributo della partecipata Tirreno Power; i maggiori oneri di congestione sulla rete di trasmissione elettrica al Sud; la riduzione del contribuito dell’attività rinnovabili per cambio di perimetro; la diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale e dei relativi margini.
Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 54,1 milioni di euro rispetto a un sostanziale break even (0,3 milioni di euro) nel primo semestre del 2011. Oltre che della riduzione dell’EBITDA, il risultato del semestre risente dell’incremento degli oneri finanziari e della svalutazione di attività per 13 milioni di euro, prevalentemente nell’estrazione e produzione di idrocarburi.
Per fare fronte alla profonda recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale, Sorgenia ha avviato una serie di azioni (rinegoziazione del contratto di fornitura gas, riduzione dei costi di gestione e possibile cessione di attività non strategiche) che dovrebbero generare i primi benefici in termini economici e patrimoniali nella seconda parte dell’anno e nel corso del 2013.
Media: Espresso
I ricavi del gruppo Espresso nel primo semestre del 2012 sono ammontati a 419,8 milioni di euro, in calo dell’8,2% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (457,4 milioni di euro) a seguito dell’andamento dei prodotti collaterali, che era stato straordinariamente favorevole lo scorso anno, e della contrazione degli introiti pubblicitari dovuta all’andamento del mercato. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono stati pari a 127,1 milioni di euro, in sostanziale tenuta rispetto al dato dell’esercizio precedente (129,2 milioni di euro), grazie anche al progressivo adeguamento dei prezzi di vendita dei quotidiani. I ricavi pubblicitari, pari a 251,1 milioni di euro, hanno registrato una flessione dell’8,5% rispetto al 2011 mentre l’intero mercato, nei primi cinque mesi dell’anno, è sceso del 9,5% (dati Nielsen Media Research). Molto positiva è stata la raccolta su internet (+13,2%) che ha confermato, in un contesto particolarmente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni. I ricavi dei prodotti opzionali, pari a 25,6 milioni di euro, hanno registrato un significativo calo (-37,3%) rispetto al primo semestre del 2011, mentre i ricavi diversi, ammontati a 16 milioni di euro, sono cresciuti di oltre il 20% grazie all’incremento dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva nonché ai positivi sviluppi degli abbonamenti ai prodotti digitali.
L’EBITDA è stato pari a 60,8 milioni di euro, in diminuzione del 25,4% rispetto a 81,5 milioni di euro del primo semestre del 2011. Circa la metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalle attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari, mentre sono in miglioramento i risultati di internet e della televisione. L’utile netto è stato pari a 21,2 milioni di euro contro 31,5 milioni di euro nel 2011.
Componentistica per autoveicoli: Sogefi
I ricavi di Sogefi nel primo semestre del 2012 si sono attestati a 686,8 milioni di euro, in crescita del 30,4% rispetto a 526,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie al consolidamento delle attività di Systèmes Moteurs a partire dal 1 agosto dello scorso anno. Il maggiore incremento è stato conseguito dal segmento primo equipaggiamento (+44,5%). Il segmento ricambio originale costruttori è cresciuto del 4,3% mentre il mercato del ricambio indipendente è risultato in calo del 5,8%. In termini geografici, la maggiore crescita dei ricavi nel semestre ha riguardato gli Stati Uniti (+277,9% a circa 52 milioni di euro), l’India (+69,9%) e la Cina (+12,9%). Le vendite in Mercosur sono invece calate del 7,9% nel semestre, mentre il peso dell’Europa sui ricavi totali del gruppo è ulteriormente sceso al 69%. A parità di perimetro i ricavi sarebbero stati pari a 504,9 milioni di euro, in lieve flessione (-4,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2011, a causa del calo del mercato europeo (-6,8% le immatricolazioni) e del rallentamento del Brasile.
L’EBITDA del semestre è stato pari a 68,1 milioni di euro (9,9% dei ricavi), in aumento del 28,9% rispetto a 52,8 milioni di euro del 2011 (10% dei ricavi). A parità di perimetro l’EBITDA sarebbe ammontato a 47,7 milioni di euro (9,5% dei ricavi). L’utile netto è ammontato a 16,1 milioni di euro, con una crescita del 4,8% rispetto al dato dell’esercizio precedente (15,3 milioni di euro). Il minore tasso di crescita dell’utile netto rispetto ai risultati operativi è dovuto all’incremento degli oneri finanziari (pari a 8,4 milioni di euro rispetto a 4,7 milioni di euro del corrispondente periodo del 2011) per effetto della crescita dell’indebitamento medio del periodo a seguito dell’acquisizione di Systèmes Moteurs.
Sanità: KOS
I ricavi di KOS nel primo semestre del 2012 sono ammontati a 178,7 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (176,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). L’EBITDA è stato pari a 25 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del primo semestre del 2011 (27,5 milioni di euro) anche per i maggiori costi per locazioni generati dalla cessione di tre immobili strumentali avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. L’utile netto è ammontato a 4,6 milioni di euro rispetto a 6,2 milioni di euro nell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2012 era pari a 151,7 milioni di euro rispetto a 171,5 milioni di euro al 31 marzo 2012 (165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011).
Nel corso del secondo trimestre, il socio AXA Private Equity ha sottoscritto un aumento di capitale da 17,5 milioni di euro. L’operazione, funzionale allo sviluppo delle attività, rientra nell’ambito dell’accordo siglato tra gli azionisti del gruppo KOS alla fine del 2010. A seguito dell’aumento di capitale, CIR resta il principale azionista di KOS con il 51,26% del capitale, AXA Private Equity sale al 46,70% mentre la quota del management e degli altri azionisti è pari al 2,04%.
Il gruppo KOS gestisce a oggi circa 60 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.700 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 900 in fase di realizzazione. Proseguono, inoltre, le attività in fase di start up in India, dove nella seconda metà del 2011 il gruppo KOS ha costituito la joint venture ClearMedi Healthcare LTD. Controllata al 51% dal gruppo KOS e al 49% da un operatore locale, la società è attiva nel settore della fornitura in outsourcing di tecnologie diagnostiche e terapeutiche a ospedali indiani.
Investimenti non-core
Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti. CIR, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie dirette nel settore del private equity (fair value al 30 giugno 2012 pari a 105,6 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 giugno pari a 14 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione del 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 30 giugno 2012 ammontava a 63,4 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2012
L’andamento del gruppo CIR nel 2012 sarà influenzato dalla evoluzione del quadro macroeconomico, attualmente caratterizzato da uno scenario recessivo di intensità al momento non prevedibile, e dall’andamento dei mercati finanziari. In questo contesto le principali controllate operative del gruppo proseguiranno la strategia di affiancare le azioni di efficienza gestionale alle iniziative di sviluppo delle attività.
Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2012
La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, confermato in data 20 luglio 2012, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2012.
Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2012
In data 19 luglio 2012 la Commissione Tributaria Regionale (CTR) di Roma ha sospeso l’esecutività della sentenza n. 64/9/2012, depositata il 18 maggio 2012, con la quale aveva condannato parzialmente il gruppo Espresso in merito agli accertamenti emessi dall’Agenzia delle Entrate per fatti risalenti all’esercizio 1991.
In particolare la sentenza aveva dichiarato legittima la ripresa a tassazione di lire 440.824.125.000 per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate di lire 13.972.000.000 per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito d’imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio.
Il gruppo Espresso, ritenendo la sentenza manifestamente infondata oltre che palesemente illegittima sotto numerosi aspetti di rito e di merito, ha presentato ricorso in Cassazione in data 27 giugno 2012 e istanza di sospensione alla Commissione Tributaria Regionale in data 28 giugno 2012.
Conference call
I risultati della gestione relativa al primo semestre del 2012 saranno illustrati oggi alle ore 14 CEST dall’amministratore delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, nel corso di una conference call. I giornalisti potranno seguire la presentazione al telefono, in modalità ascolto, collegandosi al numero +39 02 805 88 27, o in webcast sul sito www.cirgroup.com.
Gruppo Espresso: risultati del primo semestre 2012
Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 giugno 2012
RICAVI CONSOLIDATI PARI A €419,8 MN (-8,2%)
RISULTATO NETTO POSITIVO A €21,2 MN (€31,5 MN A GIUGNO 2011)
INDEBITAMENTO NETTO A €147,1 MN (€ 150,7 A GIUGNO 2011)
Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 30 giugno 2012
Risultati consolidati (€mn) | 1° Semestre2011 | 1° Semestre2012 | D%2012/2011 |
Fatturato, di cui: | 457,4 | 419,8 | -8,2% |
· diffusione | 129,2 | 127,1 | -1,6% |
· pubblicità | 274,4 | 251,1 | -8,5% |
· opzionali | 40,8 | 25,6 | -37,3% |
· diversi | 13,0 | 16,0 | +23,1% |
Margine operativo lordo | 81,5 | 60,8 | -25,4% |
Risultato operativo | 63,0 | 42,1 | -33,2% |
Risultato ante imposte | 55,7 | 36,2 | -35,0% |
Risultato netto | 31,5 | 21,2 | -32,7% |
(€mn) | 30 giugno2011 | 31 dicembre2011 | 30 giugno2012 |
Posizione finanziaria netta | (150,7) | (110,2) | (147,1) |
Patrimonio netto di Gruppo e di terzi | 546,0 | 565,0 | 562,0 |
· patrimonio netto di Gruppo | 542,4 | 563,3 | 560,3 |
· patrimonio netto di terzi | 3,6 | 1,7 | 1,7 |
Dipendenti | 2.752 | 2.673 | 2.632 |
Roma, 25 luglio 2012 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale l’Espresso che ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2012.
Andamento del mercato
Il deterioramento del quadro economico, caratterizzato da una fase decisamente recessiva e da forte incertezza sulle prospettive, si riflette pesantemente sul settore editoriale.
Gli investimenti pubblicitari sono in netta contrazione: nei primi cinque mesi del 2012 hanno registrato una flessione del 9,5% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (dati Nielsen Media Research).
L’evoluzione è stata negativa per tutti i mezzi tradizionali: la stampa ha subito un calo del 13,6%, la televisione del 10% e la radio del 5,5%. Continua, invece, ad evolvere favorevolmente la raccolta su internet con un incremento del 10,6%.
Per quanto concerne più in particolare la stampa, quotidiani e periodici registrano flessioni equivalenti, -13,5% e -13,8% rispettivamente.
Quanto alle diffusioni, i dati ADS (media mobile a febbraio 2012, a perimetro omogeneo) mostrano una riduzione delle vendite in edicola del 5,3% per i quotidiani, del 6% per i settimanali e del 9,7% per i mensili.
Andamento della gestione del Gruppo Espresso nel primo semestre 2012
I ricavi netti consolidati ammontano a €419,8mn, in calo dell’8,2% rispetto al primo semestre del 2011 (€457,4mn). Tale flessione è ascrivibile all’andamento dei prodotti collaterali, che era stato straordinariamente favorevole nel primo semestre del 2011, ed alla contrazione dei ricavi pubblicitari, dovuta all’andamento del mercato.
I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono pari a €127,1mn e mostrano una relativa tenuta rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€129,2mn), grazie anche al progressivo adeguamento dei prezzi di vendita dei quotidiani.
Sulla base degli ultimi dati ADS (maggio 2012) e Audipress (Indagine 2012/I), la Repubblica si conferma come primo quotidiano per vendite in edicola e come primo giornale d’informazione per numero di lettori giornalieri (3,5 milioni). Sempre secondo le ultime rilevazioni Audipress, L’Espresso è al primo posto tra i magazines di attualità con 2,6 milioni di lettori, in crescita del 4,2% rispetto alla rilevazione precedente.
Infine, è stato completato a giugno 2012 il vasto programma di rinnovamento dei 18 quotidiani locali che oggi si presentano con una nuova grafica ed in full color e si avvalgono di un sistema editoriale totalmente integrato, stampa-web.
I ricavi pubblicitari, pari a €251,1mn, hanno registrato una flessione dell’8,5% sul primo semestre del 2011, in un mercato in calo a maggio del 9,5% Per settore, le tendenze riflettono gli andamenti generali del mercato: la stampa ha perso il 12,6% e la radio il 5%.
Molto positiva, invece, l’evoluzione della pubblicità su internet, in crescita del 13,2%, confermando, pure in un contesto generale decisamente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni.
I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a €25,6mn, e registrano un calo significativo (-37,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2011; ciò riflette, da un lato l’impatto sul comparto della generalizzata depressione dei consumi e, dall’altro, il particolare successo che aveva caratterizzato le iniziative del primo semestre dello scorso anno.
I ricavi diversi, pari a €16mn, sono aumentati di oltre il 20% rispetto ai primi sei mesi del 2011, grazie alla crescita dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva, nonché ai positivi sviluppi degli abbonamenti ai prodotti digitali.
I costi totali registrano una riduzione del 4,2% grazie principalmente ai nuovi piani di riduzione dell’organico e delle spese, posti in essere nel corso del 2011.
Il margine operativo lordo consolidato è pari a €60,8mn, in diminuzione del 25,4% rispetto ai €81,5mn del primo semestre 2011. Circa metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalla attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari, mentre sono in miglioramento i risultati di internet e della televisione.
Il risultato operativo consolidato è pari a €42,1mn, in diminuzione del 33,2% rispetto ai €63mn del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Il risultato netto consolidato registra un utile di €21,2mn, contro €31,5mn nel primo semestre del 2011.
La posizione finanziaria netta consolidata, tenuto conto di dividendi per €25mn e di acquisti di azioni proprie per €1,2mn, è pari, al 30 giugno 2012, a -€147,1mn, a fronte di -€150,7mn al 30 giugno 2011.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine giugno a 2.632 dipendenti, in diminuzione di 41 unità rispetto al 31 dicembre 2011. L’organico medio del periodo è inferiore del 4,8% rispetto al primo semestre del 2011.
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Principali eventi successivi alla chiusura del primo semestre dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione
Alla luce della situazione generale dell’economia e delle prospettive negative di breve e medio periodo, si può prevedere che le difficoltà registrate a livello settoriale nel primo semestre siano destinate a perdurare, in particolare per quanto concerne la raccolta pubblicitaria. Malgrado quanto precede, il Gruppo ha chiuso il primo semestre con un risultato significativamente positivo e conferma la previsione di un risultato positivo anche per l’intero esercizio, pur in sensibile riduzione rispetto al 2011. Il carattere strutturale della crisi in atto richiede che il Gruppo sia nuovamente impegnato in interventi di salvaguardia della propria economicità, nel breve e medio termine.
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Si ricorda che con sentenza n. 64/9/2012, depositata il 18 maggio 2012, la Commissione Tributaria Regionale di Roma si è pronunciata sugli accertamenti emessi dalla Agenzia delle Entrate nei confronti della società per fatti risalenti all’esercizio 1991, condannando parzialmente il Gruppo Espresso.
In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000 per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire 13.972.000.000 per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio.
Il Gruppo, ritenendo che la sentenza sia manifestamente infondata oltreché palesemente illegittima sotto numerosi aspetti di rito e di merito, ha presentato ricorso in Cassazione in data 27 giugno 2012 e istanza di sospensione alla Commissione Tributaria Regionale in data 28 giugno 2012.
In data 19 luglio 2012, la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha sospeso l’esecutività della sentenza.
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