INDEBITAMENTO NETTO IN DIMINUZIONE A € 105,1 MN
RICAVI CONSOLIDATI PARI A € 594,0 MN (-9,1%)
– Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2012.
ANDAMENTO DEL MERCATO
Il deterioramento del quadro economico, caratterizzato da una fase decisamente recessiva e da forte incertezza sulle prospettive, si riflette pesantemente sul settore editoriale.
Roma, 24 ottobre 2012
Gli investimenti pubblicitari hanno registrato una netta contrazione: nei primi otto mesi del 2012 sono infatti risultati in calo del 10,5% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (dati Nielsen Media Research). L’andamento negativo dei consumi ha determinato tagli significativi della spesa pubblicitaria da parte della totalità dei settori rilevanti (alimentari, trasporti, TLC, moda e cosmetica, abitazione, etc..).
La contrazione degli investimenti pubblicitari si è peraltro accentuata nel corso dell’esercizio, passando dal -7,5% del primo trimestre al -11,6% del secondo trimestre ed, infine, al -14,9% del bimestre luglio-agosto (dati Nielsen Media Research).
Tale trend ha interessato tutti i mezzi tradizionali: nel periodo da gennaio ad agosto la stampa ha registrato un calo del 14,8%, la televisione del 10,9% (con un -14,5% per la tv tradizionale ed un +15,7% per satellitari e digitali terrestri) ed, infine, la radio del 7,4%.
L’unico settore che ha mostrato nuovamente un’evoluzione favorevole è internet, che, esclusi i motori di ricerca in quanto non rilevati, ha registrato un incremento dell’11%.
Per quanto concerne più in particolare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, sia i quotidiani che i periodici hanno riportato flessioni significative, -13,9% e -16,2% rispettivamente, con cali pressoché analoghi per la pubblicità nazionale e locale.
Quanto alle diffusioni, prosegue il trend declinante già registrato nei passati esercizi, sia per i quotidiani che per i periodici (gli attuali dati ADS non forniscono un confronto con l’anno precedente, ma stime interne, basate su ADS, indicano una flessione per i quotidiani di circa il 7%).
ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO ESPRESSO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012
I ricavi netti consolidati ammontano a €594mn, in calo del 9,1% rispetto al corrispondente periodo del 2011 (€653,7mn). Tale flessione è dovuta alla contrazione dei ricavi pubblicitari, derivante dall’andamento del mercato, ed alla riduzione dell’attività nel segmento dei prodotti collaterali.
I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono pari a €199,3mn, con una flessione del 3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€205,5mn); tale flessione può ritenersi sostanzialmente contenuta in rapporto ad un contesto di mercato caratterizzato da una significativa riduzione dei consumi e dal progressivo declino della carta stampata.
Sulla base degli ultimi dati ADS (Agosto 2012) e Audipress (Indagine 2012/II), la Repubblica si conferma come primo quotidiano per vendite in edicola e come primo giornale d’informazione per numero di lettori giornalieri (3,2 milioni).
Comincia, inoltre, a configurarsi un pubblico acquirente dei prodotti digitali del quotidiano, che a settembre 2012 ha superato i 50 mila abbonati attivi.
L’Espresso magazines di attualità con 2,7 milioni di lettori, in crescita dell’1,6% rispetto alla rilevazione precedente.
Infine è stato completato a giugno 2012 il vasto programma di rinnovamento dei 18 quotidiani locali, che oggi si presentano in full color e con una grafica nuova e comune a tutte le testate; è stato, inoltre, introdotto un nuovo sistema editoriale totalmente integrato, stampa-web.
I ricavi pubblicitari, pari a €342,4mn, hanno registrato una flessione del 10,1% sul corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato in calo ad agosto del 10,5%.
Le evoluzioni per mezzo riflettono sostanzialmente gli andamenti generali del mercato, mostrando comunque, su tutti i mezzi, indici leggermente più favorevoli per il Gruppo.
La stampa, nei primi nove mesi dell’esercizio, ha perso il 14,2% (-14,8% per il mercato ad agosto) e la radio il 6,7% (-7,4% per il mercato ad agosto).
Molto positiva è stata l’evoluzione della pubblicità su internet, in crescita del 14,3%, a fronte di un mercato al +11%, confermando, pure in un contesto generale decisamente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni.
Il Gruppo conta su un’audience quotidiana di 1,7 milioni di utenti e Repubblica.it si conferma anche nel 2012 come primo sito d’informazione in lingua italiana, con un vantaggio sul secondo di circa il 20%. Sono, inoltre, in fase di sostenuto sviluppo le audience dei quotidiani locali nonché quella del sito femminile D.
I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a €34mn e registrano un calo significativo (-35,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2011; ciò riflette la generalizzata depressione dei consumi e la progressiva contrazione del mercato specifico in atto dal 2007, dopo una fase di intensa attività.
I ricavi diversi, pari a €18,3mn, sono aumentati di oltre il 20% rispetto ai primi nove mesi del 2011, grazie alla crescita dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva.
I costi totali registrano una riduzione del 5,2% dovuta principalmente ai nuovi piani di riduzione dell’organico e delle spese, posti in essere nel corso del 2011.
L’organico medio del periodo è sceso del 4,8% rispetto a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, passando da 2.765 a 2.632 dipendenti. Le aree maggiormente interessate dall’ulteriore riduzione dei costi registrata nel 2012 sono quelle industriali e amministrative.
Il margine operativo lordo consolidato è pari a €82,8mn, in diminuzione del 26,1% rispetto ai €112mn del corrispondente periodo del 2011.
Circa la metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalle attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari.
Sono invece in miglioramento i risultati di internet, grazie alla crescita dei ricavi, e della televisione, per la maggiore attività di affitto di banda.
Il risultato operativo consolidato è pari a €54,3mn, in diminuzione del 35,6% rispetto a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€84,3mn).
Il risultato netto consolidato registra un utile di €26,4mn, contro €41,4mn nei primi nove mesi del 2011.
La posizione finanziaria netta consolidata, tenuto conto di dividendi per €25mn e di acquisti di azioni proprie per €1,6mn, è pari, al 30 settembre 2012, a -€105,1mn, a fronte di -€112,4mn al 30 settembre 2011.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine settembre a 2.584 dipendenti, in diminuzione di 89 unità rispetto al 31 dicembre 2011. L’organico medio del periodo è inferiore del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2011.
L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre, con una riduzione leggermente più accentuata dei ricavi e del risultato dovuta all’andamento più critico della raccolta pubblicitaria.
I ricavi netti consolidati sono diminuiti dell’11,3% con una raccolta pubblicitaria in flessione del 14,2%; i restanti ricavi mostrano evoluzioni in linea con il primo semestre.
Il risultato operativo consolidato è pari a €12,2mn a fronte dei €21,3mn del terzo trimestre del 2011; il risultato netto consolidato ammonta a €5,2mn (€9,9mn nel corrispondente periodo del 2011).
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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PRINCIPALI EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
L’attuale situazione dell’economia, l’incertezza sulle prospettive di breve e medio periodo, nonché le trasformazioni strutturali in atto nel settore della carta stampata e della comunicazione più in generale, hanno determinato, nuovamente nel 2012, significative riduzioni dei ricavi per il settore editoriale. I primi segnali relativi al quarto trimestre dell’anno, e riguardanti in particolare la raccolta pubblicitaria, non lasciano intravedere alcun miglioramento.
L’impatto negativo della situazione sopra descritta sui risultati delle società editrici è oltremodo significativo e ben riflesso dai bilanci semestrali pubblicati dai principali operatori del settore.
Malgrado quanto precede, il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi con un risultato
significativamente positivo e conferma la previsione di un risultato in utile anche per l’intero esercizio, pur in sensibile riduzione rispetto al 2011.
Il carattere strutturale della crisi in atto richiede che il Gruppo sia nuovamente impegnato in interventi di salvaguardia della propria economicità, nel breve e medio termine, che devono riguardare ulteriori riduzioni dei costi e l’accelerazione dello sviluppo digitale.
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