Gruppo Cir: ricavi a oltre 3,6 mld (+9,8%), ebitda in calo a 253 mln

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2012

GRUPPO CIR: RICAVI A OLTRE 3,6 MLD (+9,8%), EBITDA IN CALO A 253 MLN

In uno scenario di rallentamento dell’economia globale e di profonda recessione in Italia, il gruppo riporta vendite in crescita ma risultati operativi in contrazione per il minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso

Nonostante gli utili ottenuti da tre delle quattro principali controllate operative (Espresso, Sogefi e KOS) in un contesto economico difficile, il gruppo chiude i nove mesi con una perdita di 10 milioni di euro per effetto del risultato negativo di Sorgenia, penalizzata dal rallentamento della domanda elettrica e dalla congiuntura economica in Italia

Prosegue la crescita globale nel settore della componentistica auto (Sogefi).
Positivo, nei nove mesi, il contributo degli investimenti finanziari del gruppo.
Eccedenza finanziaria a livello holding a oltre 20 milioni di euro

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Carlo De Benedetti completa il percorso di successione all’interno del gruppo: dopo aver lasciato le cariche operative all’inizio del 2009,
nelle prossime settimane trasferirà gratuitamente il controllo ai tre figli
A seguito dell’operazione, in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti, Rodolfo De Benedetti sarà nominato presidente esecutivo di CIR.
Per effetto di tale nomina Rodolfo De Benedetti proporrà, in accordo con la sua famiglia, la nomina ad amministratore delegato di Monica Mondardini,
anche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la struttura manageriale del gruppo.
Monica Mondardini manterrà la carica di amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2012Ricavi: € 3.625,8 milioni (+9,8% da € 3.300,9 milioni in 9M 2011) EBITDA: € 253 milioni (-25,7% da € 340,3 milioni in 9M 2011)
Risultato netto: -€ 10 milioni (utile di € 15 milioni in 9M 2011)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 20,3 milioni (€ 25,6 milioni al 30/6/2012)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.593,6 milioni (€ 2.551,5 milioni al 30/6/2012)

Milano, 29 ottobre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2012.

Il gruppo CIR opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti non-core (private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti).

Andamento della gestione

Il gruppo CIR, in uno scenario di rallentamento dell’economia globale e di profonda recessione in Italia, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi in crescita di quasi il 10% a oltre 3,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo superiore ai 250 milioni di euro ma in contrazione rispetto al 2011 a causa del minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso.

Il risultato netto, nonostante l’utile conseguito da tre delle quattro principali controllate operative del gruppo (Espresso, Sogefi e KOS) in un difficile contesto, è stato negativo per effetto della perdita riportata da Sorgenia. Il contributo degli investimenti finanziari del gruppo nei nove mesi è stato positivo. 

Risultati consolidati

I ricavi del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 3.625,8 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto a 3.300,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie soprattutto alle maggiori vendite riportate da Sorgenia, Sogefi e KOS.

L’EBITDA è stato pari a 253 milioni di euro (7% dei ricavi), in calo del 25,7% rispetto a 340,3 milioni di euro (10,3% dei ricavi) dei primi nove mesi del 2011. Il margine operativo (EBIT) è ammontato a 76,2 milioni di euro rispetto a 189,5 milioni di euro nel 2011. La riduzione dei margini, nonostante l’incremento registrato da Sogefi, è riconducibile soprattutto alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso per effetto della negativa congiuntura economica italiana.  

Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 70,2 milioni di euro (in miglioramento rispetto a un dato negativo per 95 milioni di euro nei primi nove mesi del 2011), è stato determinato da oneri finanziari netti per 91,3 milioni di euro parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 21,1 milioni di euro.

Il risultato netto del gruppo CIR nei nove mesi è stato negativo per 10 milioni di euro, rispetto a un utile di 15 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011. La variazione rispetto allo scorso anno, nonostante la crescita dell’utile di Sogefi, è attribuibile principalmente al minore contributo delle altre controllate operative e in particolare di Sorgenia, che ha chiuso i nove mesi con un risultato netto negativo per circa 77,1 milioni di euro a causa del rallentamento della domanda elettrica, degli elevati costi del gas nelle centrali e della recessione in Italia. Il risultato dei nove mesi beneficia del favorevole adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio (10,7 milioni di euro) e di proventi dagli investimenti nel private equity (5,6 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre 2012 ammontava a 2.593,6 milioni di euro rispetto a 2.551,5 milioni di euro al 30 giugno 2012 (2.335,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011). L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:

–        un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 20,3 milioni di euro (25,6 milioni di euro al 30 giugno 2012). L’incremento rispetto a 10,8 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è dovuto essenzialmente al positivo adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio;
–        un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.613,9 milioni di euro (2.577,1 milioni di euro al 30 giugno 2012). La variazione rispetto a 2.345,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è riconducibile essenzialmente agli investimenti di Sogefi e Sorgenia e all’aumento del capitale circolante di Sorgenia.

Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2012 era pari a 2.424,8 milioni di euro rispetto a 2.479 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammontava a 1.416,3 milioni di euro da 1.437,7 milioni di euro al 31 dicembre 2011. La variazione è dovuta principalmente al pagamento di dividendi e al risultato del periodo.

Al 30 settembre 2012 il gruppo CIR impiegava 14.175 dipendenti (14.072 al 31 dicembre 2011).

Attività industriali

Energia: Sorgenia
Sorgenia è il principale operatore privato nel settore dell’energia elettrica in Italia con circa 500mila clienti e un parco di generazione di circa 5mila Megawatt. La società è controllata da CIR (52,9%) e partecipata dalla principale utility austriaca VERBUND.

I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 1.758,2 milioni di euro, in crescita del 13,2% rispetto al dato dell’analogo periodo del 2011 (1.552,7 milioni di euro) grazie ai maggiori volumi di energia venduti. L’EBITDA è stato pari a 49,6 milioni di euro, in calo del 60,6% rispetto a 125,7 milioni di euro del 2011. Il sensibile calo dei risultati operativi rispetto allo scorso anno è riconducibile essenzialmente ai seguenti fattori: la riduzione dei margini di generazione termoelettrica soprattutto per gli alti costi del gas in centrale e la concorrenza delle rinnovabili nelle ore di picco; la riduzione del contributo della partecipata Tirreno Power; i maggiori oneri di congestione sulla rete di trasmissione elettrica al Sud; la riduzione del contribuito dell’attività nelle rinnovabili per cambio di perimetro; la diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale e dei relativi margini.

Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 77,1 milioni di euro (positivo per 13,5 milioni di euro nel 2011). Oltre che della riduzione dell’EBITDA, il risultato dei nove mesi risente dei maggiori ammortamenti, dell’incremento degli oneri finanziari e della svalutazione di attività per 13 milioni di euro, prevalentemente nell’estrazione e produzione di idrocarburi. Per fare fronte alla profonda recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale, Sorgenia ha avviato una serie di azioni (rinegoziazione del contratto di fornitura gas, riduzione dei costi di gestione e possibile cessione di attività non strategiche) che dovrebbero generare i primi risultati in termini economici e patrimoniali tra la fine dell’anno e il 2013.

Media: Espresso
Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera in tutti i settori della comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio, internet, televisione e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 55,8%, è quotato in Borsa.

I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 594 milioni di euro, in calo del 9,1% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (653,7 milioni di euro) per effetto della contrazione dei ricavi pubblicitari, derivante dall’andamento del mercato, e della riduzione dell’attività nel segmento dei prodotti collaterali. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti collaterali, sono stati pari a 199,3 milioni di euro con una flessione rispetto al 2011 (-3%) sostanzialmente contenuta in rapporto a un contesto di mercato caratterizzato da un calo dei consumi e da un progressivo declino della carta stampata. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati ADS e Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano per vendite in edicola e primo giornale di informazione per numero di lettori giornalieri. Gli abbonati attivi ai prodotti digitali del quotidiano a settembre 2012 hanno superato le 50mila unità.

I ricavi pubblicitari, pari a 342,4 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 10,1% rispetto al 2011, leggermente inferiore rispetto a quella del mercato (-10,5% nei primi otto mesi secondo i dati di Nielsen Media  Research). Molto positiva è stata la raccolta su internet (+14,3%) che ha confermato, in un contesto particolarmente sfavorevole, la brillante dinamica degli ultimi anni. I ricavi dei prodotti opzionali, pari a 34 milioni di euro, hanno registrato un significativo calo (-35,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2011, mentre i ricavi diversi, ammontati a 18,3 milioni di euro, sono cresciuti di oltre il 20% grazie all’incremento dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva.

L’EBITDA è stato pari a 82,8 milioni di euro, in diminuzione del 26,1% rispetto a 112 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011. Circa la metà di tale flessione è imputabile alla riduzione del margine dei prodotti collaterali e la parte restante deriva dalle attività stampa e radio, colpite dalla contrazione dei ricavi pubblicitari, mentre sono in miglioramento i risultati di internet e della televisione. L’utile netto è stato pari a 26,4 milioni di euro contro 41,4 milioni di euro nel 2011 (-36,2%).

Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori della filtrazione, dei sistemi aria-motore e dei componenti per sospensioni con 44 stabilimenti in 16 paesi. La società è controllata da CIR (58,3%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi del 2012 si sono attestati a 1.005,1 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto a 829,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2011 grazie alla crescita nel mercato nord americano e al contributo delle attività di Systèmes Moteurs, consolidate a partire dal 1 agosto dello scorso anno.

Tale risultato è stato ottenuto in un difficile contesto di mercato a livello globale, caratterizzato da una progressiva riduzione dei livelli di produzione e vendita di autoveicoli, ulteriormente accentuatasi nel mese di settembre. In termini geografici, la maggiore crescita dei ricavi ha riguardato i paesi Nafta (+182,1%), l’India (+52,8%), la Cina (+25,3%) e l’Europa (+16,3%). Le vendite in Mercosur sono invece calate del 6,3%. A parità di perimetro i ricavi di Sogefi sarebbero stati in lieve flessione (-4,3%).

Le azioni gestionali messe in atto per bilanciare l’impatto del calo dei volumi di attività, unitamente alla sostanziale stabilità dei prezzi delle materie prime con maggiore incidenza sul costo del prodotto, hanno consentito al gruppo di ottenere risultati reddituali complessivamente in crescita e con una contrazione contenuta a parità di perimetro. L’EBITDA dei nove mesi è stato pari a 98,1 milioni di euro (9,8% dei ricavi), in aumento del 22,8% rispetto a 79,9 milioni di euro del 2011 (9,6% dei ricavi).

L’utile netto è ammontato a 22,4 milioni di euro, con una crescita del 19% rispetto al dato dell’esercizio precedente (18,8 milioni di euro).

Sanità: KOS
KOS è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (gestione di residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). Controllata da CIR (al 51,3%), KOS è partecipata dal gruppo AXA Private Equity.

I ricavi di KOS nei primi nove mesi del 2012 sono ammontati a 265,3 milioni di euro, in crescita dell’1,3% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2011 (261,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). L’EBITDA è stato pari a 37,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi del 2011 (41,3 milioni di euro) anche per i maggiori costi per locazioni generati dalla cessione di tre immobili strumentali avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. L’utile netto è ammontato a 8 milioni di euro rispetto a 8,9 milioni di euro nell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2012 era pari a 152,8 milioni di euro rispetto a 151,7 milioni di euro al 30 giugno 2012 (165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011).

Il gruppo KOS gestisce a oggi 63 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.800 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 1.000 in fase di realizzazione. Proseguono, inoltre, le attività in fase di start up in India dove, nella seconda metà del 2011, il gruppo KOS ha costituito la joint venture ClearMedi Healthcare LTD. Controllata al 51% dal gruppo KOS e al 49% da un operatore locale, la società è attiva nel settore della fornitura in outsourcing di tecnologie diagnostiche e terapeutiche a ospedali indiani.

Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti. CIR, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie dirette nel settore del private equity (fair value al 30 settembre 2012 pari a 105,8 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 settembre pari a 14 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione del 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 30 settembre 2012 ammontava a 62,7 milioni di euro.

Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2012

L’andamento del gruppo CIR nell’ultimo trimestre del 2012 continuerà a essere influenzato dalla evoluzione del quadro macroeconomico, ancora caratterizzato da uno scenario recessivo. In questo contesto le principali controllate operative del gruppo hanno rafforzato le azioni di efficienza gestionale che si affiancano alle iniziative di sviluppo delle attività.

Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2012

La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2012.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Corporate governance e modifiche statutarie

Il Consiglio ha inoltre approvato una serie di modifiche migliorative alla propria Corporate Governance al fine di dare attuazione alle nuove prescrizioni introdotte dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.
In sede straordinaria, infine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di modificare gli articoli 8 e 19 dello Statuto Sociale al fine di adeguarlo alle nuove prescrizioni previste dalla Legge 120/2011 in materia di equilibrio fra i generi negli organi di amministrazione e di controllo.

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Nel corso del Consiglio di Amministrazione, l’Ingegner Carlo De Benedetti ha annunciato il completamento del percorso di successione all’interno del gruppo avviato tre anni e mezzo fa. Dopo aver rinunciato alle cariche operative all’inizio del 2009, nelle prossime settimane trasferirà gratuitamente ai tre figli il controllo del gruppo.

A seguito di tale decisione, Carlo De Benedetti ha proposto al Consiglio di Amministrazione di nominare, in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti, Rodolfo De Benedetti presidente esecutivo di CIR. Contestualmente Rodolfo De Benedetti proporrà, in accordo con la sua famiglia, di nominare Monica Mondardini amministratore delegato di CIR, anche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la struttura manageriale del gruppo. Monica Mondardini manterrà la carica di amministratore delegato di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Carlo e Rodolfo De Benedetti hanno chiesto all’attuale presidente di CIR, Stefano Micossi, di rimanere in Consiglio anche dopo la prossima Assemblea come amministratore. Carlo De Benedetti resterà presidente onorario e consigliere della società.

Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di CIR, ha commentato: “Ringrazio mio padre, anche a nome dei miei fratelli, per la fiducia e per l’opportunità che ha voluto concederci con grande generosità. Svolgeremo con responsabilità il nostro ruolo di azionisti facendo tesoro dei suoi insegnamenti e della sua esperienza con l’obiettivo di proseguire e onorare una tradizione imprenditoriale iniziata quasi un secolo fa da nostro nonno e da lui significativamente consolidata 36 anni fa con la nascita di CIR. Sono orgoglioso di assumere la carica di presidente esecutivo di CIR e di poter contare su un management eccellente, ulteriormente rafforzato dal prossimo arrivo di Monica Mondardini, con la quale lavoro da quattro anni apprezzandone le straordinarie qualità umane e professionali. Mi dedicherò con sempre maggiore impegno allo sviluppo e alla competitività delle nostre aziende nel lungo periodo, nell’interesse di tutti gli azionisti e degli oltre 14mila dipendenti del gruppo”.

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