CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 29 ottobre 2018 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dal 22 al 26 ottobre n. 189.806 azioni proprie al prezzo medio di € 0,9100 per un controvalore complessivo di € 172.723,50.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 148.492.874 azioni proprie, pari al 18,6950% del capitale sociale.

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Gruppo CIR: utile netto di € 34 mln nei primi nove mesi 2018

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2018

GRUPPO CIR: UTILE NETTO DI € 34 MLN NEI PRIMI NOVE MESI 2018

Ricavi in crescita del 3,2% a € 2.092,6 mln, EBITDA stabile a € 246 mln
Posizione finanziaria netta della capogruppo al 30/9 positiva per € 320,3 mln

Milano, 29 ottobre 2018 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato l’informativa finanziaria al 30 settembre 2018 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: componentistica per autoveicoli (Sogefi), media (GEDI Gruppo Editoriale) e sanità (KOS).


Risultati consolidati


I ricavi del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2018 sono ammontati a 2.092,6 milioni, con un incremento del 3,2% rispetto a € 2.027,8 milioni nel corrispondente periodo del 2017. L’aumento è dovuto alla crescita dei ricavi di KOS (+11,9%), principalmente per le acquisizioni effettuate nello scorso esercizio, e di GEDI (+10,4%) grazie all’integrazione del gruppo ITEDI.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a € 246 milioni (11,8% dei ricavi), in linea rispetto a € 247 milioni (12,2% dei ricavi) nei primi nove mesi del 2017.

L’utile netto del gruppo è ammontato a € 34 milioni rispetto a una perdita di € 26 milioni nei primi nove mesi del 2017, dovuta al significativo onere fiscale di natura straordinaria sostenuto da GEDI.

Il contributo delle controllate industriali (Sogefi, GEDI e KOS) all’utile netto è ammontato nei nove mesi a € 31,5 milioni, in linea con il contributo di € 32 milioni nel corrispondente periodo del 2017, prima del citato onere fiscale.

Sogefi ha registrato un EBITDA di € 153,1 milioni, in calo rispetto ai primi nove mesi del 2017 (€ 161,9 milioni), a causa dell’impatto negativo dei cambi e dell’incremento del prezzo dell’acciaio che ha inciso sfavorevolmente sul margine della business unit Sospensioni. L’utile netto è stato pari a € 23,1 milioni (€ 27,9 milioni nel corrispondente periodo del 2017).

GEDI, il cui principale settore di attività continua ad essere interessato da evoluzioni critiche, ha conseguito un aumento dei ricavi del 10,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio, grazie all’integrazione con ITEDI, e un utile netto di € 7,8 milioni (nei primi nove mesi del 2017 il gruppo ha riportato una perdita di € 143,9 milioni; escludendo l’onere fiscale, il risultato sarebbe stato positivo per € 10,6 milioni).

KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 11,9%, dovuto alla crescita in tutte le aree di attività e alla piena contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2017. L’EBITDA è cresciuto del 18,9% a € 74,9 milioni e il risultato netto è stato pari a € 24,8 milioni (€ 19 milioni nel corrispondente periodo del 2017).

Il contributo della capogruppo (incluse le controllate non industriali) è stato positivo per € 2,5 milioni rispetto a € 12 milioni nei primi nove mesi del 2017, a causa del minor risultato della gestione finanziaria.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2018 ammontava a € 354,4 milioni rispetto a € 272,5 milioni al 31 dicembre 2017 e a € 131,9 milioni al 30 settembre 2017.

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 settembre 2018 era pari a € 674,7 milioni, in aumento rispetto al dato del 30 settembre 2017 (€ 459,4 milioni) a causa dell’esborso straordinario di natura fiscale di GEDI (€ 175 milioni), delle acquisizioni realizzate da Sogefi (€ 16,7 milioni) e da KOS (€ 36,7 milioni) nonché dei dividendi pagati da quest’ultima (€ 29,7 milioni).

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 settembre 2018 era positiva per € 320,3 milioni, rispetto a € 343 milioni al 31 dicembre 2017 e a € 327,5 milioni al 30 settembre 2017. La variazione nei primi nove mesi del 2018 è determinata dagli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 24,8 milioni) e dagli acquisti di azioni proprie (€ 10,1 milioni), a fronte del flusso positivo della gestione (€ 12,2 milioni).

Il patrimonio netto di gruppo al 30 settembre 2018 era pari a 953,8 milioni rispetto a € 961 milioni al 31 dicembre 2017. La variazione di € 7,2 milioni è il risultato, in aumento, dell’utile del periodo e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie. Al 30 settembre 2018 il gruppo CIR impiegava 16.411 dipendenti (15.839 al 31 dicembre 2017).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 41 stabilimenti in tre continenti. La società è controllata da CIR (56,8%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi del 2018 sono ammontati a € 1.219,8 milioni, in crescita del 3,3% a cambi costanti, mostrando un andamento migliore del mercato; a cambi correnti risultano in diminuzione del 1,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017.

A cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato una crescita del 5,3% (-0,3% a cambi correnti, risentendo in particolare della svalutazione delle monete sudamericane), la Filtrazione ha riportato un incremento del 3,1% (-3,2% a cambi correnti, a causa della svalutazione delle monete sudamericane) e infine l’Aria e Raffreddamento ha registrato una crescita pari a 0,7% (-2,4% a cambi correnti, risentendo del calo della produzione automobilistica in Nord America e del deprezzamento del Dollaro).

L’EBITDA è ammontato a € 153,1 milioni rispetto a € 161,9 milioni nei primi nove mesi del 2017 e la redditività (EBITDA/ricavi) è passata dal 13% al 12,6%. I principali fattori che hanno determinato tale evoluzione (nonostante l’effetto positivo pari a € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims di Systèmes Moteurs S.A.S.) sono i tassi di cambio (con un effetto negativo per € 6,4 milioni) e gli incrementi del prezzo dell’acciaio che hanno penalizzato il risultato delle Sospensioni per circa € 9 milioni.

L’utile netto è stato pari a € 23,1 milioni rispetto a € 27,9 milioni nei primi nove mesi 2017 (1,9% dei ricavi rispetto a 2,2% nel 2017).

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 era pari a € 286,2 milioni rispetto a € 264 milioni al 31 dicembre 2017.

Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 22 ottobre (goo.gl/Pyz5Lg).


Media: GEDI Gruppo Editoriale
GEDI Gruppo Editoriale (ex Gruppo Editoriale L’Espresso), dopo l’integrazione di ITEDI (editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX), avvenuta nel corso del 2017, è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.

Nei primi nove mesi del 2018 i ricavi di GEDI sono stati pari a € 469,7 milioni, in aumento del 10,4% rispetto al corrispondente periodo del 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente l’11,3% dei ricavi del gruppo.

I ricavi diffusionali, pari a € 215,5 milioni, sono aumentati del 14,5% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-8,4% a pari perimetro), in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani.

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 9,2% rispetto ai primi nove mesi del 2017 e risultano in flessione del 2,5% a perimetro equivalente. Con riferimento ai mezzi del gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 4,7%, su internet del 17,8% e su stampa del 10,6%.

I costi sono cresciuti del 12,2% e, a perimetro equivalente, sono scesi del 4%.
L’EBITDA è ammontato a € 31,4 milioni rispetto a € 33,7 milioni nei primi nove mesi del 2017.

L’utile netto è stato pari a € 7,8 milioni rispetto a una perdita di € 143,9 milioni nei primi nove mesi del 2017, dovuta all’onere fiscale di natura straordinaria.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 ammontava a € 124,7 milioni rispetto a € 115,1 milioni al 31 dicembre 2017.

Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 22 ottobre (goo.gl/XwE1t6).

Sanità: KOS
KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestione ospedaliera). Il gruppo gestisce 85 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.038 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

Nei primi nove mesi del 2018 KOS ha realizzato ricavi pari a € 403,1 milioni, in crescita del 11,9% rispetto a € 360,1 milioni nel corrispondente periodo del 2017. L’area Long Term Care ha registrato un incremento grazie alla piena contribuzione delle acquisizioni effettuate nel corso del 2017 e del 2018; l’area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta grazie ai nuovi service avviati e alla piena contribuzione di Ecomedica, acquisita nel 2017.
L’EBITDA è ammontato a € 74,9 milioni, in aumento del 18,9% rispetto a € 63 milioni nei primi nove mesi del 2017.

L’utile netto è stato pari a € 24,8 milioni rispetto a € 19 milioni nei primi nove mesi del 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 era pari a € 264,3 milioni rispetto a € 237,1 milioni al 31 dicembre 2017.

Nel corso dei nove mesi KOS ha proseguito il percorso di crescita nel long-term care. Il gruppo ha acquisito: Ideas S.r.l., che gestisce una struttura residenziale per anziani non autosufficienti nelle Marche; Casa di Cura S. Alessandro S.r.l., attiva nella riabilitazione psichiatrica; Ippofin S.r.l., che gestisce una comunità psichiatrica e una struttura socio-sanitaria assistenziale e residenziale.


Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo CIR sono rappresentati da iniziative di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore complessivo al 30 settembre 2018 pari a € 83,7 milioni (€ 74 milioni al 31 dicembre 2017).

In particolare, il gruppo CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity. Il fair value al 30 settembre 2018 era pari a € 50,2 milioni, in diminuzione di € 2,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2017. Al 30 settembre 2018 CIR possedeva, direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 22,7 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 10,8 milioni.


Previsioni per il 2018

Il gruppo CIR per l’intero esercizio prevede di confermare i trend rilevati nei primi nove mesi, fatti salvi eventi straordinari al momento non prevedibili.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 22 ottobre 2018 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dal 15 al 19 ottobre n. 232.122 azioni proprie al prezzo medio di € 0,9169 per un controvalore complessivo di € 212.826,68.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 148.303.068 azioni proprie, pari al 18,6711% del capitale sociale.

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Sogefi: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre

Ricavi a € 1.219,8m nei 9M 2018 (+3,3% a cambi costanti, crescita superiore al mercato; € 1.242,3m nei 9M 2017)
EBITDA a € 153,1m (€ 161,9m nei 9M 2017)
Utile netto a € 23,1m (€ 27,9m nei 9M 2017)
Indebitamento netto a € 286,2m (€ 266,7m al 30/9/2017)

Milano, 22 ottobre 2018 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2018.
Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre aree di attività: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

Laurent Hebenstreit, Amministratore Delegato di Sogefi, ha dichiarato:
Nei primi nove mesi dell’anno Sogefi ha registrato una crescita superiore al mercato. La marginalità è diminuita nelle Sospensioni a causa dell’aumento del costo dell’acciaio. Il free cash flow risente dell’andamento sfavorevole del capitale circolante e degli investimenti in India e Marocco”.


Ricavi in crescita del 3,3% a cambi costanti

Nei primi nove mesi del 2018, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un rallentamento della crescita con un aumento della produzione dello 0,8%. La produzione è diminuita in Europa (-0,4%), a causa della debolezza del terzo trimestre (-6%), e in Nord America (-1,3%). Per contro, ha registrato una crescita in Sud America (+7,7%) e in Asia (2,7%), quest’ultima grazie in particolare al buon andamento del mercato indiano e nonostante il rallentamento del mercato cinese.

La forte variazione dei tassi di cambio delle diverse monete in cui opera il gruppo, che si sono tutte significativamente svalutate rispetto all’Euro, ha comportato un impatto negativo significativo sull’evoluzione dei principali indicatori economici e in particolare sul fatturato.

In tale contesto, nei primi nove mesi del 2018 Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.219,8 milioni, in crescita del 3,3% a cambi costanti, mostrando un andamento migliore del mercato; a cambi correnti il fatturato risulta in diminuzione del 1,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017.


Ricavi in tutte le aree le aree geografiche

A cambi costanti, il fatturato è pressoché stabile in Europa (-0,4%) ed è cresciuto in Nord America, Asia e Sud America (+5,3%, +9,5% e +16,2%, rispettivamente).


Andamento per le tre Business Unit

Le Sospensioni hanno registrato una crescita del 5,3% (-0,3% a cambi correnti, risentendo in particolare della svalutazione delle monete sudamericane), la Filtrazione ha riportato un incremento del 3,1% (-3,2% a cambi correnti a causa dell’andamento delle monete sudamericane) e, infine, l’Aria e Raffreddamento ha registrato una crescita pari a 0,7% (-2,4% a cambi correnti, risentendo del calo della produzione automobilistica in Nord America e del deprezzamento del Dollaro).


Risultati operativi e utile netto

L’EBITDA è ammontato a € 153,1 milioni rispetto a € 161,9 milioni nei primi nove mesi del 2017, con una redditività (EBITDA/fatturato) passata dal 13% al 12,6%. I principali fattori che hanno determinato tale evoluzione (nonostante l’effetto positivo pari a € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims di Systèmes Moteurs S.A.S.) sono i tassi di cambio (con un effetto negativo per € 6,4 milioni) e gli incrementi del prezzo dell’acciaio che hanno penalizzato il risultato delle Sospensioni per circa € 9 milioni.

L’EBIT è stato pari a € 63,7 milioni rispetto a € 70,3 milioni dei primi nove mesi 2017 e rappresenta il 5,2% dei ricavi (rispetto al 5,7% nel 2017).

L’utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è ammontato a € 43,9 milioni (€ 51,1 milioni nei primi nove mesi 2017) dopo oneri finanziari di € 19,8 milioni nel 2018 rispetto a € 19,2 milioni nel 2017.

L’utile netto è stato pari a € 23,1 milioni rispetto a € 27,9 milioni registrato nei primi nove mesi 2017 (1,9% dei ricavi vs 2,2% nel 2017), dopo oneri fiscali per € 18,3 milioni nel 2018 rispetto a € 20,3 milioni dell’esercizio precedente.


Indebitamento netto

Il free cash flow è risultato negativo per € 22,7 milioni rispetto a +€ 32,5 milioni dello stesso periodo del 2017. La differenza è principalmente dovuta all’andamento sfavorevole, ritenuto temporaneo, del capitale circolante (€ 18 milioni), all’acquisto delle minoranze della filiale indiana Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt Ltd in costante e profittevole crescita (€ 16,7 milioni) e alla costruzione del nuovo sito produttivo in Marocco (€ 12 milioni) che sarà operativo nel quarto trimestre 2018, oltre che all’impatto sul free cash flow del deterioramento dei risultati della divisione Sospensioni.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 era pari a € 286,2 milioni rispetto a € 264 milioni al 31 dicembre 2017 e € 266,7 milioni al 30 settembre 2017.


Patrimonio netto

Al 30 settembre 2018 il patrimonio netto, esclusa la quota dei terzi azionisti, ammontava a € 191,4 milioni (€ 177,4 milioni al 31 dicembre 2017).

Dipendenti

I dipendenti del gruppo Sogefi al 30 settembre 2018 erano 7.044 rispetto a 6.947 al 31 dicembre 2017.


Risultati della capogruppo Sogefi S.p.A.

La società capogruppo Sogefi S.p.A. ha registrato nei primi nove mesi del 2018 un utile netto di € 23,3 milioni rispetto a € 17,9 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. L’incremento è stato determinato principalmente dal maggior flusso di dividendi distribuito dalle società controllate (€ 4 milioni) e da minori oneri non operativi (€ 1,4 milioni).


Evoluzione prevedibile della gestione

Malgrado le attuali incertezze del mercato automobilistico globale, il Gruppo mantiene la previsione di una crescita a cambi costanti superiore al mercato. Il Gruppo prevede sull’intero esercizio un risultato netto in linea con il 2017, nonostante gli incrementi del costo delle materie prime e l’effetto cambi negativo. Inoltre, il Gruppo si aspetta nel quarto trimestre un free cash flow positivo. 

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Yann Albrand, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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GEDI: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2018

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 30 SETTEMBRE 2018

FATTURATO A €469,7MN 
(€425,5mn nel 2017)
EBITDA A €31,4MN (€33,7mn nel 2017)
UTILE NETTO A €7,8MN (– €143,9mn nel 2017)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €124,7MN (€115,1mn a fine 2017: a luglio esborso di €35,1mn per ultima tranche contenzioso fiscale)


Milano, 2
2 ottobre 2018 – Si è riunito oggi a Milano, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2018 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.


Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario a fine agosto 2018 risulta in leggera crescita (+0,3%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
Tutti i principali mezzi ad eccezione della stampa hanno registrato un andamento positivo: la radio ha conseguito una raccolta in crescita del 6,3%, confermando il trend in atto dal 2015, internet, esclusi Search e Social, ha registrato un incremento del 4,3% e la televisione del +1,5%. Per contro, la raccolta sulla stampa ha subito nuovamente un calo del 6,8%, con i quotidiani al -5,7% (-3,0% la raccolta nazionale e -7,8% quella locale) ed i periodici al -8,4%.
Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nel periodo da gennaio ad agosto 2018 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,5% (-8,6% i quotidiani nazionali e -6,6% i quotidiani locali).


Andamento della gestione del Gruppo
GEDI nei primi nove mesi del 2018

Si ricorda che il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione in GEDI del Gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI, entrato nel perimetro di consolidamento dal 30 giugno 2017; pertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo ai primi nove mesi del 2017 comprende il Gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio 2017.
Per i principali indicatori economici qui di seguito illustrati si fornisce anche la variazione rispetto ai primi nove mesi del 2017 a perimetro equivalente.

I ricavi consolidati, pari a €469,7mn, hanno registrato una crescita del 10,4% sui primi nove mesi del 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente l’11,3% del fatturato del Gruppo.

I ricavi diffusionali, pari a €215,5mn, sono aumentati del 14,5% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e risultano in flessione dell’8,4% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani.

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 9,2% rispetto ai primi nove mesi del 2017 e risultano in flessione del 2,5% a perimetro equivalente. Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 4,7%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita del 17,8% (+4,9% a perimetro equivalente, con un andamento leggermente migliore di quello del mercato). Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 10,6% (-6,7% a perimetro equivalente, con un andamento in linea con quello del settore).

I costi sono superiori del 12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2017 e sono scesi del 4,0% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-7,0%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo ed i costi di gestione e amministrazione (-5,6%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a €31,4mn, importo sostanzialmente in linea con quello registrato nell’analogo periodo del 2017 (€33,7mn).

Il risultato operativo consolidato è stato pari a €17,3mn, rispetto a €22,3mn nei primi nove mesi del 2017.

Il risultato netto consolidato è ammontato a €7,8mn, a fronte di una perdita di €143,9mn nei primi nove mesi del 2017 (-€145,7mn a perimetro equivalente) che recepiva un onere fiscale di natura straordinaria derivante dalla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione, relativo a contestazioni di natura antielusiva in merito ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 ammonta a €124,7mn rispetto ai €115,1mn di fine 2017. In data 2 luglio 2018 la Società ha effettuato un esborso di €35,1mn relativo all’ultima tranche del procedimento di definizione del sopracitato contenzioso fiscale.

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine settembre 2018 a 2.418 dipendenti e l’organico medio del periodo a perimetro omogeneo è stato inferiore dell’1,9% rispetto ai primi nove mesi del 2017.


Principali risultati economici del terzo trimestre

L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre.

I ricavi netti consolidati sono diminuiti del 6,4% rispetto a quelli dell’equivalente trimestre del 2017, con i ricavi diffusionali in flessione del 7,6% e la raccolta pubblicitaria in calo del 3,4%.

Il risultato operativo consolidato è pari a €4,7mn a fronte dei €6,7mn del terzo trimestre del 2017; il risultato netto consolidato registra un utile di €3,5mn a fronte di una perdita di €151,2mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente, tenuto conto che l’onere fiscale di natura straordinaria era stato registrato interamente nel corso del terzo trimestre.


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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione

Non si sono verificati eventi di rilievo successivamente alla chiusura dei primi nove mesi dell’esercizio.
In merito alle prospettive dell’esercizio 2018, sulla base degli andamenti registrati nei primi nove mesi, non si intravedono significativi miglioramenti dei trend negativi che hanno interessato il settore della stampa quotidiana e periodica ormai da anni, mentre si consolida l’evoluzione positiva della radio e di internet. In tale contesto il Gruppo continua ad impegnarsi nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall’operazione di integrazione con ITEDI, nello sviluppo e nell’evoluzione sia dei propri prodotti editoriali che delle attività digitali e nella permanente implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile. Si può pertanto ritenere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, il Gruppo registrerà a fine anno un risultato positivo.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 15 ottobre 2018 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dall’8 al 12 ottobre n. 420.380 azioni proprie al prezzo medio di € 0,9441 per un controvalore complessivo di € 396.881,53.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 148.070.946 azioni proprie, pari al 18,6419% del capitale sociale.

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