CIR: risultati esercizio 2020

  • Risultati 2020 penalizzati dagli effetti della pandemia Covid-19 sulle attività delle società controllate: ricavi € 1.834,8 milioni (€ 2.001,6 milioni nel 2019), EBITDA € 227,0 milioni (€ 274,8 milioni nel 2019).
  • Utile netto di € 16,3 milioni e riduzione dell’indebitamento netto consolidato ante IFRS 16 a € 100 milioni (€ 227,6 milioni) grazie alle operazioni straordinarie realizzate nell’anno.
  • Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 391,7 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 296,2 milioni).
  • Quarto trimestre in ripresa: recupero di volumi in linea con il Q4 2019 in Sogefi, ripresa delle attività riabilitative per KOS.

Milano, 12 marzo 2021 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2020 presentato dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

I risultati del gruppo nell’esercizio 2020 sono stati influenzati dagli impatti della pandemia Covid-19 sulle attività delle controllate, che operano in settori fortemente colpiti dagli effetti della crisi sanitaria.

KOS, società attiva nei servizi socio-sanitari, ha dovuto affrontare le conseguenze della pandemia sulle residenze per anziani non autosufficienti (RSA) e la diminuzione delle prestazioni nel settore della riabilitazione, anche a causa dello stress cui è stato sottoposto il sistema sanitario, che ha determinato la sensibile riduzione delle attività ospedaliere programmate. Nel secondo semestre le prestazioni nel settore della riabilitazione sono riprese, mentre l’attività delle RSA è rimasta in sofferenza, a causa della complessità che l’accoglienza di nuovi pazienti presenta in questa fase, registrando quindi presenze significativamente al di sotto delle medie storiche.

Sogefi, società attiva nella produzione di componenti per l’automotive, nel primo semestre 2020 ha riportato, come tutto il settore, una riduzione senza precedenti dei volumi, a causa della generalizzata sospensione delle attività produttive e del crollo della domanda; nel secondo semestre la produzione ha registrato una notevole ripresa raggiungendo volumi prossimi a quelli del 2019.

La gestione finanziaria ha registrato risultati positivi, grazie alla ripresa di tutti i principali mercati finanziari nel secondo semestre.

Nel corso dell’esercizio sono state concluse operazioni straordinarie significative.

In aprile 2020, CIR ha perfezionato la cessione della propria partecipazione di controllo in GEDI, di cui attualmente detiene il 5%, a seguito della decisione strategica maturata nel corso del 2019 di uscire dal settore in cui opera il gruppo e dell’accordo raggiunto in dicembre 2019 con EXOR.

In novembre 2020, KOS ha ceduto la controllata Medipass, realizzando una significativa plusvalenza; l’operazione si inquadra nella strategia di focalizzazione e potenziamento dello sviluppo delle attività long-term care, anche all’estero, in particolare in Germania, dove ha acquisito il gruppo Charleston, una realtà significativa che conta 47 residenze e oltre 4.000 posti letto.

Infine, Sogefi ha avviato un piano di razionalizzazione della propria presenza geografica e del proprio footprint industriale, volto a incrementare la redditività del gruppo, in particolare nella Filtrazione, cedendo le filiali in Brasile e Spagna.

Le operazioni straordinarie hanno avuto un impatto positivo sui risultati del gruppo e hanno determinato una significativa riduzione dell’indebitamento netto consolidato.

I ricavi consolidati di CIR sono ammontati a € 1.834,8 milioni, in calo dell’8,3% rispetto al 2019 (€ 2.001,6 milioni), a causa della riduzione di attività in entrambi i settori in cui il gruppo opera per le circostanze determinate dalla pandemia.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 227,0 milioni, 12,4% del fatturato a fronte del 13,7% nel 2019 (€ 274,8 milioni).

Il risultato netto è stato positivo per € 16,3 milioni.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2020, ante IFRS 16, ammontava a € 100,0 milioni, in forte riduzione (€ 227,6 milioni) rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 327,6 milioni). I debiti finanziari per diritti d’uso IFRS 16, al 31 dicembre 2020, ammontavano complessivamente a € 796,8 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto consolidato complessivo ammontava a € 896,8 milioni. I debiti ex IFRS 16 riguardano principalmente la controllata KOS (€ 730,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

L’indebitamento netto delle controllate è diminuito a € 491,7 milioni (€ 623,8 milioni al 31 dicembre 2019) per il decremento registrato da KOS, riconducibile all’operazione di cessione di Medipass.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2020, ante IFRS 16, era positiva per € 391,7 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (€ 296,2 milioni).

Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2020 era pari a € 771,0 milioni (€ 770,7 milioni al 31 dicembre 2019).

KOS

Nel 2020, i ricavi di KOS sono ammontati a € 631,6 milioni, in crescita del 17,4% rispetto al 2019, grazie al costante sviluppo realizzato nel corso degli ultimi esercizi e in particolare all’acquisizione a fine 2019 di Charleston, che opera in Germania nel settore delle RSA. I ricavi in Italia sono scesi del 9,5%.

Nelle RSA in Italia l’attività si è concentrata sulla difficile gestione dell’emergenza sanitaria. Nel corso dell’esercizio i nuovi ingressi sono stati bloccati o comunque fortemente rallentati e pertanto le presenze si sono ridotte e permangono, anche attualmente, significativamente inferiori al 2019.

Nelle RSA in Germania l’impatto della pandemia è stato decisamente minore dal punto di vista sanitario e pertanto anche la riduzione del numero degli ospiti è stata meno pronunciata rispetto all’Italia; inoltre, il sostegno pubblico prestato alle RSA ha permesso di contenere l’impatto economico.

Nelle strutture riabilitative e per acuti in Italia, ove nel corso del primo semestre si è registrata una diminuzione dei pazienti a seguito del rallentamento della normale attività ospedaliera, vi è stato un vigoroso recupero nella seconda metà dell’anno, con prestazioni in linea rispetto al corrispondente periodo del 2019.

L’EBIT è stato pari a € 15,4 milioni rispetto a € 57,9 milioni nel 2019: la riduzione deriva, oltre che dal calo degli ospiti e delle prestazioni a causa dell’emergenza sanitaria, dai maggiori costi sostenuti in misure di protezione per far fronte e contenere gli effetti della pandemia.

KOS ha registrato un utile netto pari a € 46,7 milioni (€ 30,3 milioni nel 2019), grazie al risultato della cessione di Medipass.

In novembre 2020 KOS ha infatti ceduto a DWS Alternatives Global Limited (“DWS”) l’attività Medipass in Italia e UK, mantenendo la filiale indiana. L’enterprise value riconosciuto è pari a € 169,2 milioni, con un equity value di € 105,6 milioni, una plusvalenza per KOS pari a € 54,4 milioni, al netto dei costi sostenuti per la transazione, e un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta complessiva di € 162,8 milioni.
Il free cash flow è stato positivo per € 167,2 milioni, pressoché interamente generati dall’operazione Medipass. Il gruppo ha effettuato investimenti in nuove strutture per circa € 30 milioni.

L’indebitamento netto a fine 2020 ammontava a € 200,7 milioni, a fronte di € 368,0 milioni al 31 dicembre 2019.

Sogefi

Nel 2020 la produzione mondiale di automobili è scesa del 16,2% rispetto al 2019: -23,3% in UE, -20,1% in Nord America, -4,2 % in Cina e -30,7% in Sud America, per effetto di una contrazione senza precedenti nel primo semestre. Il secondo semestre è stato caratterizzato dalla ripresa dell’attività in tutte le aree geografiche, con la produzione mondiale del periodo pressoché in linea con il 2019.

Sogefi ha registrato ricavi in flessione del 17,8% a cambi correnti (-14,2% a cambi costanti) e una performance migliore di quella del mercato in Europa, in NAFTA e in Cina.

Il risultato netto normalizzato, escludendo gli oneri non ricorrenti di ristrutturazione, si è collocato intorno al break-even, grazie alle misure adottate per far fronte alla crisi del mercato, che hanno comportato un leggero incremento del margine di contribuzione (al 30,8%, rispetto al 30,2% del 2019) e una riduzione dei costi fissi di circa 20%, con un’incidenza sui ricavi stabile al 17% rispetto al 2019, malgrado il minore fatturato, e in riduzione al 15,8% nel quarto trimestre (17,1% nell’ultimo trimestre 2019).

Il risultato netto ha risentito degli oneri sostenuti per il piano di ristrutturazione avviato nel 2020 e in parte già implementato, il cui importo netto ammonta complessivamente a circa € 16,0 milioni. Inoltre, a fine 2020, il gruppo ha ceduto la filiale brasiliana della Filtrazione, registrando sull’esercizio una perdita di circa € 15 milioni, in buona parte dovuta a effetti contabili legati al deconsolidamento.

Il free cash flow è stato negativo per € 38,2 milioni (a fronte di una generazione di cassa di € 8,4 milioni nel 2019), a causa principalmente dall’evoluzione sfavorevole del capitale circolante causata dalle particolari circostanze intervenute nel corso dell’anno.

L’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 dicembre 2020 era pari a € 291,3 milioni (€ 256,2 milioni a fine 2019).

Nel 2020 Sogefi ha conseguito nuovi contratti per un valore in linea con gli esercizi precedenti e coerente con gli obiettivi di mantenimento/accrescimento delle quote di mercato, con una componente significativa di nuovi ordini destinata a veicoli ibridi o full electric, posizionandosi nei mercati del futuro.

Gestione finanziaria

Grazie alla ripresa dei mercati nella seconda metà dell’anno per tutte le categorie di asset, sono stati registrati proventi finanziari netti complessivi per € 17,3 milioni, con un rendimento del portafoglio pari al 4%. In particolare, il rendimento complessivo degli attivi “prontamente liquidabili”, ovvero il portafoglio azionario, obbligazionario ed hedge funds, si è elevato al 5,3% (€ 19,1 milioni), mentre il portafoglio di private equity e partecipazioni di minoranza ha registrato una riduzione di fair value di € 1,8 milioni, con un rendimento del -2,3%.

Prevedibile evoluzione della gestione

Tenuto conto della persistente incertezza circa l’evoluzione della pandemia, la visibilità sull’evoluzione delle attività del gruppo nell’esercizio in corso rimane limitata.

Per quanto concerne KOS, si prevede che, grazie all’effetto dei piani vaccinali, si possa ritornare ai livelli di attività pre-Covid nel corso del 2022. In Germania, tenuto conto del minore impatto della pandemia e del maggiore sostegno pubblico, i risultati dovrebbero continuare ad essere in linea con le aspettative di crescita formulate al momento dell’acquisizione, nel 2019.

Per quanto concerne Sogefi, IHS prevede una ripresa della produzione mondiale del 13,7% rispetto al 2020, rimanendo tuttavia inferiore al 2019 (-4,8%). In questo scenario Sogefi prevede di tornare ad un risultato positivo sull’intero esercizio 2021, grazie al recupero dei volumi e alle azioni realizzate e programmate sui costi.

Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti di non distribuire dividendi.

Assemblea degli azionisti

L’Assemblea degli azionisti è convocata, in sede ordinaria e straordinaria, in unica convocazione per il prossimo 30 aprile. Il Consiglio nella riunione odierna ha assunto, tra le altre, le seguenti delibere:

  • di proporre all’Assemblea straordinaria degli azionisti la modifica dell’art. 4.1 dello statuto sociale al fine di eliminare il valore nominale delle azioni. L’istituto delle azioni senza valore nominale rappresenta un utile strumento di flessibilità, in quanto semplifica un’ampia tipologia di operazioni sul capitale della Società (quali, a titolo esemplificativo, l’annullamento di azioni proprie, gli aumenti e le riduzioni di capitale).
  • di proporre all’Assemblea ordinaria degli azionisti di conferire al Consiglio di Amministrazione l’autorizzazione, valida per un periodo di 18 mesi, ad acquistare un numero massimo di 225.000.000 di azioni proprie e comunque fino a concorrenza del 20% del capitale sociale, a un prezzo unitario che non dovrà discostarsi di più del 15%, in difetto o in eccesso, dal prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta di borsa precedente la data di ogni singola operazione di acquisto o precedente la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati con ordini sui mercati regolamentati, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052. L’autorizzazione viene richiesta per le seguenti ragioni: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o di società da questa controllate, disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato, ottimizzare la struttura del capitale, remunerare gli azionisti in particolari situazioni di mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
  • di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli azionisti un piano di stock grant per il 2021 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società e di società controllate per un massimo di n. 5.000.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.

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