Sogefi: risultati consolidati 2020. Nominato il nuovo CEO

QUARTO TRIMESTRE 2020
Ricavi e risultati ricorrenti in crescita rispetto al Q4 2019

RISULTATI ESERCIZIO 2020
Resilienza del gruppo in un 2020 del tutto straordinario

Ricavi: € 1.203,2 milioni, -14,2% a cambi costanti (mercato auto -16,2%) 
Andamento migliore del mercato in tutte le aree geografiche
Nel Q4 ricavi in crescita (+8,9% a cambi costanti)

EBITDA margin, esclusi oneri non ricorrenti, in aumento, al 13% del fatturato (12,1% nel 2019)

Risultato netto ante oneri non ricorrenti e risultato delle attività in dismissione prossimo al break even (€ -3,4 milioni)

Oneri non ricorrenti netti derivanti da interventi di razionalizzazione pari a € 16,2 milioni (€ 4,3 milioni nel 2019)

NOMINATO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO FREDERIC SIPAHI ARTEFICE DEL TURNAROUND DELLA BUSINESS UNIT AIR & COOLING E DAL 2019 MANAGER ANCHE DELLA BU FILTRAZIONE

Milano, 26 febbraio 2021 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2020, presentato dall’ing. Mauro Fenzi.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, in sostituzione dell’ing. Mauro Fenzi, il dottor Frederic Sipahi, attuale General Manager delle divisioni Air & Cooling e Filtrazione.

Frederic Sipahi, quarant’anni, di formazione economica, ha sviluppato tutta la sua carriera nel settore automotive, dapprima in PSA, poi in Faurecia e dall’inizio del 2012 in Sogefi. 

Dal 2015 ha assunto la responsabilità della divisione Air & Cooling, conseguendo un rilevante miglioramento delle performance, sia in termini di incremento della redditività che di generazione di cassa; ha ottenuto risultati positivi anche nel 2020, malgrado il contesto. Ha inoltre saputo imprimere all’attività un riorientamento strategico di prodotto, posizionandola in maniera efficace verso nuove tecnologie.

Dal 2019 è impegnato anche sulla divisione Filtrazione, per la quale ha già avviato significativi programmi di razionalizzazione. 
L’ingegner Fenzi ha dichiarato: “Dopo un anno di intenso lavoro, termina, per motivi personali, il mio ruolo manageriale in Sogefi. Sogefi ha un team motivato e competente pronto ad affrontare i prossimi anni con la giusta determinazione. Colgo l’occasione per ringraziare i miei collaboratori per il determinante e professionale contributo ed i membri del Consiglio di Amministrazione per il continuo supporto ricevuto”. Il Consiglio di Amministrazione lo ha ringraziato per il lavoro svolto.

SINTESI DEI RISULTATI DEL 2020

Dopo il primo semestre 2020 in cui la produzione mondiale di automobili ha subito un crollo senza precedenti (-33,2%) per gli effetti della diffusione della pandemia Covid-19, nella seconda parte dell’anno il mercato ha registrato una decisa ripresa rispetto al semestre precedente (+44%), con volumi sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2019 grazie alla crescita registrata nell’ultimo trimestre del 2020 (+2,5%). La ripresa del quarto trimestre ha interessato tutti i mercati: la Cina, dove la produzione è stata superiore del 5,9% rispetto a quella del quarto trimestre dell’esercizio precedente, NAFTA, UE e Sud America, con volumi sostanzialmente equivalenti rispetto a quelli del quarto trimestre 2019 (+0,5%, +1,4% e +1,3% rispettivamente). 

Malgrado la ripresa nel secondo semestre, nell’intero esercizio 2020 sono state registrate flessioni straordinariamente significative rispetto al 2019: -16,2% per la produzione automobilistica mondiale, -23,3% in UE, -20,1% in Nord America, -4,2 % in Cina e -30,7% in Sud America.

Nel 2020 la priorità del Gruppo è stata la sicurezza dei propri dipendenti: dal momento in cui sono pervenute notizie sul fenomeno Covid-19 in Cina, sono state immediatamente assunte disposizioni volte a ridurre il rischio di contagio e successivamente sono state adottate tutte le misure raccomandate per la sicurezza sanitaria sul posto di lavoro, rivedendo i processi produttivi e implementando nuovi protocolli di sicurezza, che contemplano distanziamento fisico e utilizzo di sistemi di protezione individuale. Nella fase attuale si è ritenuto di mantenere le misure per limitare la presenza del personale sul posto di lavoro, mediante il ricorso al lavoro agile.

Sono state contestualmente poste in atto misure incisive per mitigare l’impatto della crisi, e della conseguente contrazione delle vendite, sui risultati e sulla solidità patrimoniale del Gruppo. Gli interventi posti in atto hanno permesso di ottenere:

  • l’incremento del margine di contribuzione al 30,8% rispetto al 30,2% del 2019;
  • la riduzione dei costi fissi del 19,1%, con un’incidenza sui ricavi stabile al 17% e in riduzione nel Q4 2020 (15,8% rispetto al 17,1% del Q4 2019).

Inoltre, nel 2020 Sogefi ha conseguito nuovi contratti per un valore in linea con gli esercizi precedenti e coerente con gli obiettivi di mantenimento/accrescimento delle quote di mercato, con una componente significativa di nuovi ordini destinata a veicoli ibridi o full electric, posizionandosi nei mercati del futuro.

In particolare, il 25% del valore degli ordini acquisiti nel 2020 dalla divisione Air & Cooling  è destinato al raffreddamento di vetture ibride o full electric. Inoltre la divisione ha ottenuto un importante contratto (Life Time Value: € 100 milioni) per fornire collettori di aspirazione dell’aria (manifold) in alluminio per un primario OEM tedesco, avviando una nuova linea di prodotto in un settore in cui la divisione è già leader di mercato.

Analogamente, il 35% del valore degli ordini acquisiti dalla divisione Sospensioni è destinato a  vetture ibride o full electric, grazie al nuovo prodotto sviluppato per soddisfare i requisiti di leggerezza e di “time to market” dei veicoli elettrici e all’ acquisizione di un ordine da un primario produttore nordamericano di veicoli full electric.

RICAVI

Nel 2020, i ricavi di Sogefi sono ammontati a € 1.203,2 milioni, in flessione, rispetto al 2019, del 17,8% a cambi storici e del 14,2% a cambi costanti.

Ripercorrendo l’andamento del fatturato nel corso dell’esercizio, nel primo trimestre il fatturato è sceso del 9,6%, a causa della diffusione nel mondo della pandemia dal mese di marzo; nel secondo trimestre il calo è stato del 55,6%, in una fase di sostanziale lock down nei principali mercati; nel corso del terzo trimestre si è registrato un progressivo recupero (-6,6% rispetto al 2019), che ha condotto ad un quarto trimestre in crescita del 2% (+8,9% a cambi costanti) rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Andamento dei ricavi per aree geografiche

L’andamento dei ricavi a cambi costanti è stato migliore del mercato in tutte le principali aree geografiche: il calo in Europa è stato del 18,1% rispetto al -23,3% del mercato, e in Nord America del 9,8% rispetto al -20,1%; in Asia il fatturato è cresciuto, rispetto al -7% del mercato, grazie  al buon andamento della Cina (+15,8% rispetto al -4,2% del mercato).

Andamento dei ricavi per Business Unit

Filtrazione (con un calo dei ricavi dell’8,1% a cambi costanti) e Aria e Raffreddamento (-10,7% a cambi costanti) hanno registrato un andamento decisamente meno sfavorevole del mercato grazie, per Filtrazione, alla maggiore tenuta dei canali OES e Aftermarket e per Aria e Raffreddamento allo sviluppo del portafoglio di contratti in particolare in Cina e Nord America. L’impatto della crisi è stato maggiore per Sospensioni, con un calo dei ricavi del 22,7% a cambi costanti, che riflette la maggiore concentrazione dell’attività in Europa e in Sud America e gli andamenti particolarmente sfavorevoli del settore in tali aree.

RISULTATO OPERATIVO E RISULTATO NETTO

I risultati del gruppo hanno risentito della riduzione del fatturato e degli oneri non ricorrenti legati all’avvio di piani per la riduzione dei costi fissi, in particolare in Europa, e per la razionalizzazione del footprint (cessione e chiusura di due siti produttivi in Europa) e della presenza geografica (cessione dell’attività filtrazioni in Brasile).

L’EBITDA è ammontato a € 137,6 milioni rispetto a € 177,4 milioni del 2019. Escludendo gli oneri non ricorrenti di cui sopra, l’EBITDA è passato da € 177,4 milioni a € 156,9 milioni con una redditività (EBITDA / Ricavi %) pari a 13%, superiore rispetto a quella del 2019 (12,1%).

Il margine di contribuzione del 2020 ha registrato un leggero miglioramento rispetto al 2019, dal 30,2% al 30,8%, e l’incidenza dei costi fissi sulle vendite è rimasta costante, nonostante il calo del fatturato, grazie alle misure di contenimento adottate, in parte temporanee ed in parte destinate a divenire strutturali. 

L’EBIT è ammontato a € 7,2 milioni, a fronte di € 48,4 milioni nel 2019.  La riduzione dell’EBIT riflette la riduzione dei ricavi, gli oneri lordi non ricorrenti pari ad € 20 milioni (€ 4,3 milioni nel 2019) e ulteriori svalutazioni di immobilizzazioni per € 12,9 milioni (€ 4,9 milioni nel 2019), derivanti dalle azioni della società in risposta alla crisi.

Il Gruppo ha registrato un risultato netto delle attività destinate a continuare negativo per € 19,6 milioni, principalmente a causa  di € 16,2 milioni di oneri non ricorrenti per razionalizzazioni (rispetto a un utile di € 11,1 milioni nel 2019). Le attività cedute tra la fine del 2020 e l’inizio dell’esercizio in corso (le controllate brasiliana e spagnola della business unit Filtrazione) hanno dato luogo ad una perdita di € 15,5 milioni, che si confronta con una perdita delle stesse di € 7,9 milioni nel 2019.

INDEBITAMENTO E PATRIMONIO NETTO

Con riferimento al Free Cash Flow, nel 2020 è stato registrato un consumo di € 38,2 milioni (a fronte di una generazione di cassa di € 8,4 milioni nel 2019), derivante principalmente dall’evoluzione del capitale circolante causato dalle particolari circostanze intervenute nel corso dell’anno. 

L’indebitamento finanziario netto ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 è pari a € 291,3 milioni (€ 256,2 milioni a fine 2019), in riduzione rispetto al 30 settembre 2020 (quando l’indebitamento finanziario netto ammontava a € 299 milioni).

Includendo i debiti finanziari per diritti d’uso, secondo il principio IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 ammontava a € 358,1 milioni rispetto a € 318,9 milioni al 31 dicembre 2019. Si rileva che, nel corso del 2020, il Gruppo ha investito nella realizzazione di un nuovo stabilimento per la produzione di sospensioni in Romania, destinato a incrementare la competitività di Sogefi nel settore, e ha sottoscritto il contratto di affitto del nuovo stabilimento, che ha comportato l’iscrizione di un debito IFRS 16 pari a circa € 19 milioni.

Al 31 dicembre 2020 i covenants contemplati dai contratti di finanziamento sono stati rispettati. 

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 340,1 milioni (di cui € 100 milioni destinati al rimborso del prestito obbligazionario convertibile in scadenza a maggio 2021); nel 2020 sono stati sottoscritti nuovi contratti di finanziamento a medio termine di importo complessivo di € 134,5 milioni, tra cui un prestito di € 80 milioni (sottoscritto in ottobre 2020) concesso da primari istituti italiani e garantito da SACE, e nuove linee di finanziamento con banche francesi per un ammontare pari a € 54,5 milioni, anch’esse in buona parte assistite da garanzia dello stato francese. 

Al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 133,0 milioni (€ 188,7 milioni al 31 dicembre 2019).

SINTESI DEI RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2020

I ricavi del quarto trimestre 2020 hanno registrato una crescita del 2% a cambi storici, e del 8,9% a cambi costanti rispetto al corrispondente periodo del 2019.

L’EBITDA, escludendo gli oneri derivanti da interventi di razionalizzazione, è stato pari al 14,5% a fronte del 12,3% del 2019.

Il Gruppo ha registrato un risultato netto delle attività destinate a continuare negativo per € 4,4 milioni, a causa di € 11,9 milioni di oneri non ricorrenti per razionalizzazioni (rispetto a una perdita di € 0,9 milioni nel corrispondente periodo del 2019). Le attività cedute tra la fine del 2020 e l’inizio dell’esercizio in corso (le controllate brasiliana e spagnola della business unit Filtrazione) hanno dato luogo ad una perdita di € 7,6 milioni, che si confronta con una perdita delle stesse di € 4,2 milioni nel 2019.

Il Free Cash Flow ante IFRS 16 è stato positivo per € 8,7 milioni, importo in linea con il corrispondente periodo del 2019.

IMPATTI COVID-19 SULL’ATTIVITA’

A seguito della diffusione della pandemia Covid-19, Sogefi ha sospeso dapprima la produzione in Cina e successivamente, nella seconda parte del mese di marzo, pressoché in tutti gli stabilimenti. L’attività è ripartita dapprima in Cina e, dal mese di maggio, in tutti i paesi di operatività del gruppo, seppure con volumi di produzione fino ad agosto significativamente inferiori all’anno precedente e alle attese.

Per quanto riguarda la valutazione degli impatti della pandemia sul Gruppo, ante Covid-19 si prevedeva un fatturato 2020 sostanzialmente in linea con il 2019 e nei primi due mesi dell’anno la Società ha effettivamente realizzato volumi equivalenti o superiori alle attese. Tuttavia, nel corso dei mesi successivi, si è registrato un calo estremamente significativo e un recupero progressivo solo a partire dal mese di giugno. Per effetto di tale andamento, nel 2020 Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.203,2 milioni, in flessione rispetto al 2019 del 17,8% a cambi storici; tale riduzione è pressoché integralmente ascrivibile agli effetti delle circostanze determinate dalla pandemia. La contrazione dei volumi, anche se in parte compensata dalla riduzione dei costi fissi, ha comunque comportato un impatto negativo stimabile in € 34 milioni sull’EBIT e € 21 milioni sul risultato netto, con un conseguente incremento del debito.

La Società, oltre ad aver reagito prontamente per ridurre gli impatti della crisi da marzo a oggi, ha definito un piano di adattamento strutturale alle mutate circostanze del mercato già in fase di implementazione.

RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO SOGEFI S.P.A.

Nell’esercizio 2020 la Società capogruppo Sogefi S.p.A. ha registrato una perdita netta di € 6,2 milioni rispetto all’utile netto di € 7,7 milioni del 2019. Il decremento è stato determinato principalmente dal minor flusso di dividendi distribuito dalle società controllate e da maggiori oneri finanziari.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Tenuto conto della permanente incertezza circa l’evoluzione della pandemia, la visibilità sull’andamento del mercato nei prossimi mesi rimane ridotta.

Si riscontrano inoltre incertezze circa l’evoluzione dei prezzi delle materie prime (in particolare dell’acciaio) e la loro disponibilità (semiconduttori), nonché difficoltà logistiche di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici.

Per l’anno 2021, IHS prevede una ripresa della produzione mondiale del 13,7% rispetto al 2020, che rimarrà però inferiore al 2019 (-4,8%). 

In questo scenario Sogefi, grazie agli effetti delle incisive azioni messe in atto nel 2020 per ridurre l’incidenza dei costi fissi e per migliorare strutturalmente la redditività, prevede di tornare ad un risultato positivo sull’intero esercizio 2021.

CONCLUSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON L’ING. FENZI

Non è stato corrisposto alcun importo relativamente alla cessazione dell’ing. Fenzi dalla carica di Amministratore Delegato e non è previsto il pagamento di alcuna indennità per la conclusione del rapporto di lavoro, oltre alle spettanze di legge. Sulla base delle informazioni disponibili, l’Ing. Fenzi non risulta titolare di azioni Sogefi.

PROPOSTA DI DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire dividendi.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

L’Assemblea degli Azionisti di Sogefi è convocata in prima convocazione per il 23 aprile 2021 e in seconda convocazione per il 26 aprile 2021.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti: 

  • la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso, tenuto conto della vigente normativa legislativa e regolamentare, della Delibera Consob 3 aprile 2019 n. 20876, delle Linee Guida Consob del luglio 2019 e della Delibera Consob 7 aprile 2020 n. 21318, per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 10 milioni di azioni proprie (comprese n. 2.102.588 azioni proprie, pari all’ 1,75%  del capitale sociale) a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima  operazione  indipendente  e  il  prezzo dell’offerta d’acquisto  indipendente  corrente  più  elevata  sul  medesimo  mercato,  in  conformità  a  quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.
    Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti  o ai membri degli organi di amministrazione di Sogefi o di società  collegate; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili  o  scambiabili  con  strumenti  azionari; svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
  • l’approvazione di un piano di stock grant per il 2021 destinato a dipendenti della Società e di società controllate, nei termini che saranno definiti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato in tempo utile per gli adempimenti di legge. Il piano di stock grant ha l’obiettivo di fidelizzare il rapporto tra i beneficiari e le società del Gruppo fornendo un incentivo volto ad accrescerne l’impegno per il miglioramento delle performance aziendali.

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