Gruppo CIR: ricavi 1H superano € 1,3 mld (+2,2%), EBITDA a € 127,2 mln (+5,6%)

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2016

GRUPPO CIR: I RICAVI DEL SEMESTRE SUPERANO € 1,3 MLD (+2,2%) EBITDA IN CRESCITA A € 127,2 MLN (+5,6%)

Utile netto a € 25,9 mln (€ 36,4 mln nel 1H 2015, anche grazie a una plusvalenza di
Espresso e a maggiori proventi finanziari della capogruppo)
Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 313,3 mln
Oltre € 110 mln di investimenti nel semestre, tra i quali gli acquisti di una quota dell’11,4% di
KOS, che continua a registrare risultati in crescita, e di azioni proprie


Milano, 29 luglio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.
Il gruppo CIR, fondato nel 1976, opera principalmente in tre settori: media (Gruppo Editoriale L’Espresso), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e sanità (KOS).


Risultati consolidati


I ricavi del gruppo CIR nel primo semestre del 2016 sono ammontati a 1.319,1 milioni, con un incremento del 2,2% rispetto a € 1.290,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015, sostenuto dalla crescita di Sogefi (+4,6%) e KOS (+4,7%).

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a € 127,2 milioni (9,6% dei ricavi), in aumento del 5,6% rispetto a € 120,5 milioni nel 2015 (9,3% dei ricavi). La crescita è dovuta al maggiore EBITDA di Sogefi e KOS, mentre Espresso ha registrato un margine in lieve calo.

L’utile netto del gruppo è ammontato a € 25,9 milioni, rispetto a € 36,4 milioni nel primo semestre del 2015; la differenza è interamente dovuta ai minori proventi della gestione finanziaria a livello di capogruppo e controllate non industriali e alla plusvalenza realizzata da Espresso nel primo semestre 2015, grazie alla cessione della società All Music a Discovery.

Il contributo delle controllate industriali (Espresso, Sogefi e KOS) all’utile netto consolidato è ammontato nel semestre a € 17,7 milioni rispetto a € 21,9 milioni nel 2015. Escludendo la plusvalenza da cessione realizzata da Espresso nel primo semestre 2015, il contributo è passato da € 16,7 milioni a € 17,7 milioni. Espresso, in una situazione di mercato ancora difficile per i media e per la stampa in particolare, ha registrato una flessione dei ricavi del 4,2%, un risultato netto significativamente positivo (€ 12,1 milioni) e una rilevante generazione di cassa (€ 28,9 milioni); la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016 era positiva per € 18,2 milioni. Nel primo semestre 2015 il risultato netto era stato pari a € 22,1 milioni, di cui € 9,3 milioni di plusvalenza per la vendita di All Music. Sogefi ha conseguito un aumento del fatturato del 4,6%, grazie allo sviluppo in Nord America e Cina e nonostante la crisi del mercato sudamericano (il fatturato, escludendo il Mercosur, è cresciuto del 7,6%). L’EBITDA è aumentato, passando da € 62,4 milioni nel primo semestre 2015 a € 74,7 milioni nel 2016, mentre l’utile netto ha registrato un lieve decremento (da € 9,7 milioni nel 2015 a € 8,3 milioni nel 2016) per effetto di maggiori ammortamenti e svalutazioni, oneri finanziari e imposte. Il cash flow è risultato in sostanziale equilibrio nel primo semestre 2016 rispetto a – € 51,9 milioni nel primo semestre 2015 (l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 ammontava a € 326,2 milioni, pressoché in linea con quello al 31 dicembre 2015).
Infine KOS ha registrato un aumento dei ricavi del 4,7%, grazie in particolare allo sviluppo delle residenze sanitarie assistenziali derivante dalle acquisizioni effettuate nel 2015; il risultato netto è stato pari a € 9,6 milioni (€ 7,6 milioni nel primo semestre 2015). Il cash flow del periodo, ante dividendi, è stato positivo per € 3,4 milioni (l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 ammontava a € 226,3 milioni, rispetto a € 210,0 al 31 dicembre 2015, dopo la distribuzione di dividendi per € 19,7 milioni).

Il contributo della capogruppo CIR S.p.A. e delle controllate non industriali è stato positivo per € 8,2 milioni rispetto a € 14,5 milioni nel primo semestre 2015. La riduzione è dovuta ai significativi proventi da smobilizzo di hedge funds realizzati nel 2015 e ai minori rendimenti del portafoglio azionario.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2016 ammontava a € 218,2 milioni, rispetto a € 121,7 milioni al 31 dicembre 2015. L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali, pari a € 531,5 milioni, si è ridotto nel semestre di € 8,1 milioni. La posizione finanziaria netta della capogruppo CIR S.p.A. e delle controllate non industriali, positiva per € 313,3 milioni al 30 giugno 2016, è risultata in diminuzione rispetto a € 417,9 milioni a fine 2015, a seguito di investimenti pari a € 112 milioni (in particolare € 84,5 milioni per l’acquisto di una quota pari all’11,4% di KOS ed € 17,1 milioni per l’acquisto di azioni proprie) e della distribuzione di dividendi per € 29,5 milioni.

Il patrimonio netto di gruppo al 30 giugno 2016 ammontava a 1.021,6 milioni rispetto a € 1.103,0 milioni al 31 dicembre 2015. La variazione, nonostante il risultato netto significativamente positivo del periodo, è dovuta alla distribuzione di dividendi per € 29,5 milioni, all’acquisto di azioni proprie per € 17,1 milioni e alla contabilizzazione dell’ulteriore partecipazione acquisita in KOS in base alla quota di patrimonio netto e non in base al prezzo pagato, in applicazione dello IFRS 3.

Al 30 giugno 2016 il gruppo CIR impiegava 14.607 dipendenti (14.213 al 31 dicembre 2015).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Media: Espresso

Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 56,5%, è quotato in Borsa.

I ricavi di Espresso nel primo semestre 2016 sono stati pari a € 292,9 milioni, in calo del 4,2% rispetto a € 305,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015, con un’attenuazione della flessione rispetto agli esercizi precedenti.
I ricavi diffusionali (inclusi i diversi), pari a € 122,2 milioni, sono scesi del 4,7% rispetto al 2015 (€ 128,2 milioni), in un mercato che continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-7,7% nei primi cinque mesi del 2016 secondo i dati ADS). I ricavi pubblicitari sono diminuiti del 3,8%, tenuto conto dell’andamento generale della pubblicità su stampa. La raccolta su radio è stata sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, mentre stampa e internet hanno risentito dell’andamento critico del mercato.
I costi sono scesi del 3,2%: sono diminuiti in particolare i costi industriali e i costi del personale, tenuto conto di una riduzione dell’organico medio del 4,4% rispetto al primo semestre del 2015.
L’EBITDA è ammontato a € 27,3 milioni rispetto a € 31 milioni nel primo semestre del 2015.
L’utile delle attività destinate a continuare è ammontato a € 11,2 milioni, contro € 12,9 milioni nel primo semestre 2015. La vendita, alla fine gennaio dello scorso anno, di All Music a Discovery Italia ha dato luogo a plusvalenze, classificate tra le attività cessate, pari rispettivamente a € 9,3 milioni nel primo semestre 2015 e a € 1 milione nel primo semestre 2016. L’utile netto, incluse le attività dismesse, è ammontato a € 12,1 milioni, a fronte di € 22,1 milioni nel primo semestre 2015. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016 era positiva per € 18,2 milioni, essendosi registrato nel semestre un avanzo finanziario di € 28,9 milioni. Per maggiori informazioni sui risultati di Espresso si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 27 luglio (http://goo.gl/cIzseV).

Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento con 42 stabilimenti in tre continenti. La società è controllata da CIR (57,4%) ed è quotata in Borsa.
I ricavi di Sogefi nel primo semestre 2016 sono ammontati a € 798,6 milioni, in crescita del 4,6% rispetto a € 763,7 milioni nel 2015. I ricavi in Europa sono cresciuti dell’1,8% rispetto al primo semestre 2015 ed è proseguito il significativo sviluppo dell’attività in Nord America (+24,6%) e Asia (+25,4%). In Sud America il fatturato in euro si è ridotto del 18,3% per il deprezzamento delle valute locali e la persistente crisi del mercato. Escludendo il Sud America, la crescita è stata pari al 7,6%. L’EBITDA è risultato pari a € 74,7 milioni, in crescita del 19,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2015 (€ 62,4 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, salita al 9,3% dall’8,2% del primo semestre 2015 grazie al leggero incremento del margine di contribuzione e alla leggera riduzione dell’incidenza dei costi indiretti.
L’utile netto è ammontato a € 8,3 milioni rispetto a € 9,7 milioni nel 2015, per effetto di maggiori ammortamenti e svalutazioni, oneri finanziari e imposte.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 326,2 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2015 (€ 322,3 milioni).
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 luglio (http://goo.gl/IwHJ4t).

Sanità: KOS
KOS, controllata da CIR al 62,7% e partecipata da F2i Healthcare al 37,3%, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 76 strutture in Italia, prevalentemente nel centro-nord, per un totale di circa 7.200 posti letto.
Nel primo semestre KOS ha ottenuto ricavi per € 227,6 milioni (+4,7% rispetto a € 217,3 milioni nel corrispondente periodo del 2015), grazie alle acquisizioni effettuate durante lo scorso esercizio e alla crescita organica nel settore delle residenze sanitarie assistenziali.
L’EBITDA è stato pari a € 37,1 milioni, in aumento del 8,8% rispetto a € 34,1 milioni nel corrispondente periodo del 2015.
L’utile netto è ammontato a € 9,6 milioni, in crescita rispetto a € 7,6 milioni nel 2015.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 226,3 milioni (€ 210 milioni al 31 dicembre 2015). L’incremento è principalmente dovuto alla distribuzione di dividendi avvenuta nel periodo.
Nella prima metà del 2016 il gruppo KOS ha proseguito il percorso di crescita nelle aree delle residenze sanitarie assistenziali e nella riabilitazione. Nell’area delle cure oncologiche e della diagnostica è continuato lo sviluppo delle attività in Italia, in India (con la controllata ClearMedi Healthcare LTD) e in Regno Unito (con la controllata Medipass Healthcare LTD).
Nel corso del semestre, in data 17 maggio, CIR e F2i Healthcare, società controllata dal Secondo Fondo F2i, hanno perfezionato l’acquisto da Ardian del 46,7% di KOS per € 292 milioni.


Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo CIR sono rappresentati da iniziative di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore complessivo al 30 giugno 2016 pari a € 111,8 milioni (€ 113,7 milioni al 31 dicembre 2015). In particolare, il gruppo CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity (fair value al 30 giugno 2016 pari a € 55,3 milioni, in diminuzione di € 4 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 principalmente per effetto di svalutazioni, rimborsi di capitale e differenze cambi). Le distribuzioni complessive del periodo sono ammontate a € 5,8 milioni, generando una plusvalenza di € 4,2 milioni. Per quanto riguarda le partecipazioni non strategiche, il loro valore al 30 giugno 2016 ammontava a € 15,5 milioni, dopo la cessione di un investimento di € 5,5 milioni in Cina, che ha generato una plusvalenza di € 6,5 milioni. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di non performing loans, il cui valore al 30 giugno 2016 era pari a € 41 milioni.


Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.

La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso il primo semestre del 2016 con un utile netto di € 17,3 milioni rispetto a € 6,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015 grazie al migliore risultato della gestione finanziaria. Il patrimonio netto della società al 30 giugno 2016 era pari a € 979,9 milioni, in riduzione rispetto a € 1.008,2 milioni a fine 2015 per la distribuzione di dividendi e l’acquisto di azioni proprie.


Previsioni per il 2016


L’andamento del gruppo CIR nella seconda metà dell’anno sarà influenzato dall’evoluzione del quadro economico italiano, il cui impatto è significativo in particolare sul settore media, nonché dall’andamento dei principali mercati automobilistici mondiali per il settore della componentistica.

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Gruppo Espresso: utile netto a €12,1mn in 1H

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 GIUGN0  2016

GRUPPO ESPRESSO:
RISULTATO NETTO A €12,1MN
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA PER €18,2MN (+ €23,2MN RISPETTO A GIUGNO 2015)


Roma, 27 luglio 2016 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2016 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini.


Andamento del mercato

Nei primi cinque mesi del 2016 gli investimenti pubblicitari (dati Nielsen Media Research) hanno mostrato una crescita del 2,7% rispetto al corrispondente periodo del 2015.
La ripresa degli investimenti ha interessato televisione e radio, che sono cresciute rispettivamente del 6,1% e del 2,0%. Internet, dopo un primo trimestre positivo, ha registrato un andamento negativo nel bimestre aprile-maggio, che ha comportato un calo della raccolta complessiva nel periodo gennaio-maggio 2016 dell’1,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Infine, per quanto riguarda la pubblicità su stampa, l’andamento è stato negativo (-4,3%) e non ha mostrato segni significativi di miglioramento rispetto all’evoluzione del corrispondente periodo del 2015 (-5,0%): in particolare la perdita della raccolta nazionale si è attestata al -3,6% e quella della raccolta locale al -5,4%. Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nel periodo da gennaio a maggio 2016 si è registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,7%.


Andamento della gestione del Gruppo Espresso nel primo semestre 2016

Il Gruppo ha chiuso il primo semestre 2016 con un risultato netto positivo pari a €12,1mn.

I ricavi consolidati, pari a €292,9mn, hanno registrato un calo del 4,2% sul primo semestre del 2015 (€305,7mn), con una attenuazione della flessione rispetto a quanto riportato negli esercizi precedenti.

I ricavi diffusionali (inclusi i diversi), pari a €122,2mn, sono scesi del 4,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€128,2mn), in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle vendite dei quotidiani.

I ricavi pubblicitari sono diminuiti del 3,8%, tenuto conto dell’andamento generale della pubblicità su stampa. La raccolta su radio è stata sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, mentre stampa ed internet hanno risentito dell’andamento critico del mercato.

I costi sono scesi del 3,2%; sono diminuiti in particolare i costi industriali ed i costi del personale, tenuto conto di una riduzione dell’organico medio del 4,4% rispetto al primo semestre del 2015.

Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a €27,3mn rispetto a €31,0mn nel primo semestre del 2015.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a €19,9mn (€23,6mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).

Il risultato netto consolidato delle attività destinate a continuare ha riportato un utile di €11,2mn, contro €12,9mn nel primo semestre del 2015. La vendita, a fine gennaio 2015, del canale televisivo DeejayTV a Discovery Italia ha dato luogo a plusvalenze, classificate tra le attività cessate, pari rispettivamente a €9,3mn nel primo semestre del 2015 e ad €1,0mn nel primo semestre del 2016.
Il risultato netto consolidato, incluse le attività dismesse, è ammontato a €12,1mn, a fronte di €22,1mn nel primo semestre del 2015.

La posizione finanziaria netta a fine giugno 2016 era positiva per €18,2mn, essendosi registrato nel periodo un avanzo finanziario di €28,9mn. Rispetto al 30 giugno 2015 il miglioramento della posizione finanziaria netta è stato pari a €23,2mn.

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine giugno a 2.211 dipendenti e l’organico medio del periodo è stato inferiore del 4,4% rispetto al primo semestre del 2015.


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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Principali eventi successivi alla chiusura del primo semestre dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione

Non si sono verificati eventi di rilievo successivamente alla chiusura del primo semestre. Si ricorda che il 2 marzo 2016 il Gruppo Espresso e ITEDI hanno firmato un memorandum d’intesa finalizzato alla creazione del gruppo leader editoriale italiano nonché uno dei principali gruppi europei nel settore dell’informazione quotidiana e digitale. L’operazione consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione.
L’operazione presenta un significativo valore industriale poiché punta a integrare due gruppi con attività complementari e mira a realizzare crescenti economie di scala. Grazie ad un’offerta completa di contenuti multimediali e di servizi di informazione su carta e digitale, il nuovo gruppo avrà la forza patrimoniale e le dimensioni adeguate per rispondere alle sfide del settore, promuovendo progetti innovativi e originali sviluppati per una molteplicità di piattaforme distributive. All’esito dell’operazione, CIR resterà azionista di controllo, con una quota superiore al 40% del Gruppo Editoriale L’Espresso. La società risultante dall’operazione resterà quotata alla Borsa Italiana. Le testate manterranno piena indipendenza editoriale. Il perfezionamento dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità nonché delle rispettive assemblee dei soci, è previsto per il primo trimestre del 2017. In merito all’esercizio in corso, il mercato pubblicitario, nei primi cinque mesi dell’anno, ha mostrato una leggera ripresa, con evoluzioni positive per televisione e radio ed ancora critiche per stampa e internet. Alla luce degli andamenti mensili, la previsione per l’intero esercizio resta ancora incerta. In questo contesto ancora difficile, il Gruppo ha conseguito nel primo semestre del 2016 un risultato netto decisamente positivo e molto prossimo a quello del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (una volta esclusi i proventi derivanti dalla vendita di Deejay TV). Quanto alle previsioni per l’intero esercizio, pur in un mercato pubblicitario la cui evoluzione nel secondo semestre è incerta, il Gruppo potrebbe conseguire un risultato netto, escluse le componenti non ricorrenti, in linea con quello dell’esercizio precedente.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 25 luglio 2016 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto il 29 aprile 2016, comunica di aver acquistato dal 18 al 22 luglio n. 71.000 azioni proprie al prezzo medio di  € 1,0047 per un controvalore complessivo di € 71.331,30. A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 126.472.353 azioni proprie, pari al 15,9226% del capitale sociale.

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Sogefi (gruppo CIR): ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016, utile a € 8,3 mm

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2016

SOGEFI (GRUPPO CIR):
Ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016 a € 798,6m
EBITDA in rialzo del 19,6% a € 74,7m
Utile netto a € 8,3m (€ 9,7m in H1 2015)
Indebitamento netto a € 326,2m (€ 348,0m al 30/6/2015)


Milano, 25 luglio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2016.

Laurent Hebenstreit, Amministratore Delegato di Sogefi, ha dichiarato:
“L’incremento dell’EBITDA registrato nel primo semestre 2016, grazie alla crescita del fatturato, al leggero miglioramento del margine di contribuzione e al controllo dei costi indiretti, conferma il nostro impegno ad aumentare la redditività e la generazione di cassa della società”.


Ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016

Nel primo semestre 2016, Sogefi ha registrato ricavi pari a € 798,6 milioni, in crescita del 4,6% rispetto a € 763,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015 (+10,3% a parità di cambi).


Ricavi per area geografica: forte crescita in Nord America e in Asia


I ricavi in Europa sono cresciuti del 1,8% rispetto al primo semestre 2015 ed è continuato il significativo sviluppo dell’attività in Nord America (+24,6%) e in Asia (+25,4%). In Sud America il fatturato in euro si è ridotto del 18,3% per il deprezzamento delle valute locali e per la persistente crisi del mercato. Escludendo il Sud America, la crescita è stata pari al 7,6%.

L’incidenza dei paesi extra-europei sui ricavi totali del gruppo è salita al 36,5% dal 34,7% del primo semestre 2015 grazie al contributo positivo registrato nei mercati nord americani e asiatici. In particolare, il peso delle areee Nafta e Asia è salito al 26,9% dal 22,4% del primo semestre 2015, mentre il peso del Mercosur è sceso dal 11,8% al 9,2%.


Ricavi per
Business Unit: significativo incremento nel segmento Aria e Raffreddamento

La crescita dei ricavi del primo semestre del 2016 è stata sostenuta in particolare dal segmento Aria e Raffreddamento, che ha registrato un incremento del 17,4%. Il fatturato del segmento Sospensioni è risultato in crescita dello 0,8%, con un incremento del 4,7% se si esclude il Mercosur. Il fatturato della Filtrazione si è ridotto dell’1,2% ma è cresciuto del 3,2% escludendo il Mercosur.


Risultati operativi e utile netto

L’EBITDA è risultato pari a € 74,7 milioni, in crescita del 19,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2015 (€ 62,4 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, salita al 9,3% dall’8,2% del primo semestre 2015, grazie al leggero incremento del margine di contribuzione e alla leggera riduzione dell’incidenza dei costi indiretti. In particolare, l’incidenza del costo del lavoro complessivo sui ricavi è scesa al 21,7% dal precedente 22,6%. L’EBITDA è aumentato in tutte le aree geografiche ad esclusione del Sud America. Per quanto riguarda i rischi per i claims della società Systèmes Moteurs Sas, nel primo semestre 2016 non si sono registrate evoluzioni dei rischi “garanzia prodotti” tali da determinare variazioni dell’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015. Quanto invece al recupero dalla società Dayco, venditrice di Systèmes Moteurs Sas, in maggio si è conclusa la procedura di arbitrato che ha condannato la stessa a pagare a Sogefi € 9,4 milioni per i claims già liquidati. Il lodo ha tuttavia determinato una riduzione delle aspettative di recupero di Sogefi di € 4 milioni, con un impatto negativo di pari importo recepito nel primo semestre 2016.

L’EBIT è cresciuto del 20,1% a € 36,6 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2015, dopo maggiori ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni.

Gli oneri finanziari sono aumentati a € 16,8 milioni, rispetto a € 14,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015; tale incremento è dovuto principalmente al provento registrato nel primo semestre 2015 per la valutazione a fair value del derivato implicito al prestito obbligazionario convertibile.

Il risultato netto è stato positivo per € 8,3 milioni rispetto a € 9,7 milioni nel primo semestre 2015, per effetto di maggiori oneri fiscali.


Indebitamento netto

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 326,2 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2015 (€ 322,3 milioni) e in miglioramento di € 21,8 milioni rispetto al dato del 30 giugno 2015
(€ 348 milioni).

Il Free Cash Flow del primo semestre 2016 è risultato pari a € -0,2 milioni rispetto a € -51,9 milioni del primo semestre 2015. Tale miglioramento è attribuibile per circa € 19 milioni a minori esborsi di carattere non ordinario riconducibili a garanzie prodotti e ristrutturazioni e, per la parte restante, a un migliore andamento del flusso di cassa operativo oltre che a maggiori cessioni di factoring.


Patrimonio netto

Al 30 giugno 2016 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 168,2 milioni
(€ 170,8 milioni al 31 dicembre 2015).


Dipendenti


I dipendenti del gruppo Sogefi al 30 giugno 2016 erano 6.795 rispetto a 6.702 al 31 dicembre 2015.


Risultati della capogruppo Sogefi S.p.A.

La società capogruppo Sogefi S.p.A. ha registrato nel semestre un utile netto di € 13,8 milioni rispetto a € 9,1 milioni nel corrispondente periodo del 2015. L’incremento è stato determinato principalmente dal maggior flusso di dividendi distribuito dalle società controllate (€ 6,7 milioni), parzialmente compensato da maggiori oneri finanziari netti (€ 2,5 milioni).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 307,6 milioni (€ 305,8 milioni al 31 dicembre 2015).

Il patrimonio netto della Società al 30 giugno 2016 era pari a € 183,6 milioni (€ 167,5 milioni al 31 dicembre 2015).


Evoluzione prevedibile della gestione

Sogefi prevede per l’intero esercizio un contributo positivo da Nord America, Cina e India. In Europa, in linea con quanto osservato nel primo semestre, la crescita potrebbe essere più contenuta rispetto al 2015, mentre in Sud America le condizioni di mercato rimangono difficili.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 18 luglio 2016 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto il 29 aprile 2016, comunica di aver acquistato dall’11 al 15 luglio n. 87.857 azioni proprie al prezzo medio di  € 0,9865 per un controvalore complessivo di €  86.667,61. A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 126.401.353 azioni proprie, pari al 15,9137% del capitale sociale.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 11 luglio 2016 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto il 29 aprile 2016, comunica di aver acquistato dal 4 all’8 luglio n. 72.859 azioni proprie al prezzo medio di  € 0,9321 per un controvalore complessivo di €  67.911,18. A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 126.313.496 azioni proprie, pari al 15,9026% del capitale sociale.

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L’Espresso e giornali locali: nominati nuovi direttori

Tommaso Cerno sarà il nuovo direttore dell’Espresso. Succede a Luigi Vicinanza che ha diretto il settimanale negli ultimi due anni. Vicinanza, che nel corso del mandato ha rinnovato la formula del newsmagazine di approfondimento e di inchieste nel solco della tradizione sessantennale dell’Espresso, continuerà il suo lavoro nel Gruppo con l’incarico di studiare e approfondire nuovi futuri progetti editoriali; proseguirà inoltre a scrivere sulle testate del Gruppo.

Tommaso Cerno, 40 anni, ha già lavorato dal 2009 al 2014 all’Espresso firmando importanti inchieste e ricoprendo l’incarico di vicecaporedattore dell’Attualità. Negli ultimi due anni ha diretto il Messaggero Veneto, quotidiano di Udine e del Friuli dove ha iniziato la sua carriera giornalistica.

Nuovo direttore del Messaggero Veneto sarà Omar Monestier, che lascia il Tirreno per tornare a Udine in uno dei giornali più radicati del Gruppo, che ha già diretto dal 2012 al 2014, per proseguire nel lavoro avviato da Cerno. La direzione del Tirreno viene infine assunta ad interim dal direttore editoriale dei giornali locali del Gruppo Roberto Bernabò, con l’obiettivo di completare le ultime fasi della trasformazione riorganizzativa iniziata proprio sotto la sua direzione dal 2009 al 2014. L’Editore ringrazia Vicinanza per il positivo lavoro svolto e formula a Cerno, Monestier e Bernabò i migliori auguri di buon lavoro e di ulteriori successi. I nuovi direttori si insedieranno giovedì 28 luglio.

Sogefi equipaggia otto delle prime dieci auto più vendute in Europa

Guyancourt, 6 luglio 2016 – Secondo IHS (Information Handling Services) – società di consulenza specializzata in informazioni tecniche a livello internazionale, Sogefi conferma la sua posizione di maggior fornitore di elementi filtranti e moduli filtro in quanto presente sul primo equipaggiamento di 8 delle 10 auto più popolari vendute in Europa nel 2015. I modelli comprendono: Volkswagen Golf, Polo e Passat, Renault Clio, Ford Fiesta e Focus, Opel Corsa, Peugeot 208 e 308, e la Nissan Qashqai.

Entrando nel dettaglio, i filtri olio Sogefi si trovano su: Renault Clio, Peugeot 208 e 308, Ford Fiesta e Focus, Opel Corsa e Nissan Qashqai. Ford Fiesta e Focus, Peugeot 208 e 308 montano anche i moduli filtro gasolio. Infine, i moduli filtro aria Sogefi sono presenti sulla Peugeot 208 e la Nissan Qashqai.

Se guardiamo al mercato italiano la posizione migliora ancora registrando 9 auto su 10.

Essere fornitori OE è un vantaggio competitivo per l’aftermarket indipendente che attraverso i marchi Tecnocar, Purflux, Fram, CoopersFiaam beneficia di una vasta copertura di gamma per ogni famiglia prodotto: olio, carburante, aria e abitacolo.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 4 luglio 2016 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto il 29 aprile 2016, comunica di aver acquistato dal 27 giugno al 1° luglio n. 173.000 azioni proprie al prezzo medio di  € 0,9458 per un controvalore complessivo di €  163.624,00.

A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 126.240.637 azioni proprie, pari al 15,8935% del capitale sociale.

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Espresso e Itedi: entro il 30/7 gli accordi definitivi sull’integrazione

Comunicato stampa congiunto


Gruppo Editoriale L’Espresso e ITEDI rendono noto che è in corso la finalizzazione delle trattative per la firma degli accordi definitivi previsti dal memorandum d’intesa sull’integrazione tra i due gruppi annunciato lo scorso 2 marzo. Si prevede che tali accordi possano essere perfezionati entro il prossimo 30 luglio.


Roma-Torino, 30 giugno 2016

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