Sogefi (gruppo CIR): ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016, utile a € 8,3 mm

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2016

SOGEFI (GRUPPO CIR):
Ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016 a € 798,6m
EBITDA in rialzo del 19,6% a € 74,7m
Utile netto a € 8,3m (€ 9,7m in H1 2015)
Indebitamento netto a € 326,2m (€ 348,0m al 30/6/2015)


Milano, 25 luglio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2016.

Laurent Hebenstreit, Amministratore Delegato di Sogefi, ha dichiarato:
“L’incremento dell’EBITDA registrato nel primo semestre 2016, grazie alla crescita del fatturato, al leggero miglioramento del margine di contribuzione e al controllo dei costi indiretti, conferma il nostro impegno ad aumentare la redditività e la generazione di cassa della società”.


Ricavi in crescita del 4,6% nel H1 2016

Nel primo semestre 2016, Sogefi ha registrato ricavi pari a € 798,6 milioni, in crescita del 4,6% rispetto a € 763,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015 (+10,3% a parità di cambi).


Ricavi per area geografica: forte crescita in Nord America e in Asia


I ricavi in Europa sono cresciuti del 1,8% rispetto al primo semestre 2015 ed è continuato il significativo sviluppo dell’attività in Nord America (+24,6%) e in Asia (+25,4%). In Sud America il fatturato in euro si è ridotto del 18,3% per il deprezzamento delle valute locali e per la persistente crisi del mercato. Escludendo il Sud America, la crescita è stata pari al 7,6%.

L’incidenza dei paesi extra-europei sui ricavi totali del gruppo è salita al 36,5% dal 34,7% del primo semestre 2015 grazie al contributo positivo registrato nei mercati nord americani e asiatici. In particolare, il peso delle areee Nafta e Asia è salito al 26,9% dal 22,4% del primo semestre 2015, mentre il peso del Mercosur è sceso dal 11,8% al 9,2%.


Ricavi per
Business Unit: significativo incremento nel segmento Aria e Raffreddamento

La crescita dei ricavi del primo semestre del 2016 è stata sostenuta in particolare dal segmento Aria e Raffreddamento, che ha registrato un incremento del 17,4%. Il fatturato del segmento Sospensioni è risultato in crescita dello 0,8%, con un incremento del 4,7% se si esclude il Mercosur. Il fatturato della Filtrazione si è ridotto dell’1,2% ma è cresciuto del 3,2% escludendo il Mercosur.


Risultati operativi e utile netto

L’EBITDA è risultato pari a € 74,7 milioni, in crescita del 19,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2015 (€ 62,4 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, salita al 9,3% dall’8,2% del primo semestre 2015, grazie al leggero incremento del margine di contribuzione e alla leggera riduzione dell’incidenza dei costi indiretti. In particolare, l’incidenza del costo del lavoro complessivo sui ricavi è scesa al 21,7% dal precedente 22,6%. L’EBITDA è aumentato in tutte le aree geografiche ad esclusione del Sud America. Per quanto riguarda i rischi per i claims della società Systèmes Moteurs Sas, nel primo semestre 2016 non si sono registrate evoluzioni dei rischi “garanzia prodotti” tali da determinare variazioni dell’accantonamento effettuato al 31 dicembre 2015. Quanto invece al recupero dalla società Dayco, venditrice di Systèmes Moteurs Sas, in maggio si è conclusa la procedura di arbitrato che ha condannato la stessa a pagare a Sogefi € 9,4 milioni per i claims già liquidati. Il lodo ha tuttavia determinato una riduzione delle aspettative di recupero di Sogefi di € 4 milioni, con un impatto negativo di pari importo recepito nel primo semestre 2016.

L’EBIT è cresciuto del 20,1% a € 36,6 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2015, dopo maggiori ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni.

Gli oneri finanziari sono aumentati a € 16,8 milioni, rispetto a € 14,7 milioni nel corrispondente periodo del 2015; tale incremento è dovuto principalmente al provento registrato nel primo semestre 2015 per la valutazione a fair value del derivato implicito al prestito obbligazionario convertibile.

Il risultato netto è stato positivo per € 8,3 milioni rispetto a € 9,7 milioni nel primo semestre 2015, per effetto di maggiori oneri fiscali.


Indebitamento netto

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 326,2 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2015 (€ 322,3 milioni) e in miglioramento di € 21,8 milioni rispetto al dato del 30 giugno 2015
(€ 348 milioni).

Il Free Cash Flow del primo semestre 2016 è risultato pari a € -0,2 milioni rispetto a € -51,9 milioni del primo semestre 2015. Tale miglioramento è attribuibile per circa € 19 milioni a minori esborsi di carattere non ordinario riconducibili a garanzie prodotti e ristrutturazioni e, per la parte restante, a un migliore andamento del flusso di cassa operativo oltre che a maggiori cessioni di factoring.


Patrimonio netto

Al 30 giugno 2016 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 168,2 milioni
(€ 170,8 milioni al 31 dicembre 2015).


Dipendenti


I dipendenti del gruppo Sogefi al 30 giugno 2016 erano 6.795 rispetto a 6.702 al 31 dicembre 2015.


Risultati della capogruppo Sogefi S.p.A.

La società capogruppo Sogefi S.p.A. ha registrato nel semestre un utile netto di € 13,8 milioni rispetto a € 9,1 milioni nel corrispondente periodo del 2015. L’incremento è stato determinato principalmente dal maggior flusso di dividendi distribuito dalle società controllate (€ 6,7 milioni), parzialmente compensato da maggiori oneri finanziari netti (€ 2,5 milioni).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 era pari a € 307,6 milioni (€ 305,8 milioni al 31 dicembre 2015).

Il patrimonio netto della Società al 30 giugno 2016 era pari a € 183,6 milioni (€ 167,5 milioni al 31 dicembre 2015).


Evoluzione prevedibile della gestione

Sogefi prevede per l’intero esercizio un contributo positivo da Nord America, Cina e India. In Europa, in linea con quanto osservato nel primo semestre, la crescita potrebbe essere più contenuta rispetto al 2015, mentre in Sud America le condizioni di mercato rimangono difficili.

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