CIR: deposito Resoconto intermedio di gestione

Milano, 10 novembre 2017 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A. rende noto che il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 ottobre, è a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE (www.emarketstorage.com), presso la sede legale e sul sito Internet della società (www.cirgroup.com). 

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 6 novembre 2017 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto lo scorso 28 aprile, comunica di aver acquistato dal 30 ottobre al 3 novembre n. 162.757 azioni proprie al prezzo medio di € 1,2568 per un controvalore complessivo di € 204.545,18.
1A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 137.041.476 azioni proprie, pari al 17,2533% del capitale sociale, al netto delle azioni esercitate nell’ambito dei piani stock grant del periodo.

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CIR: acquisto azioni proprie

Milano, 30 ottobre 2017 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto lo scorso 28 aprile, comunica di aver acquistato dal 23 al 27 ottobre n. 149.245 azioni proprie al prezzo medio di € 1,2376 per un controvalore complessivo di € 184.705,61.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 136.911.844 azioni proprie, pari al 17,2370% del capitale sociale.

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Gruppo CIR: risultati primi nove mesi 2017

GRUPPO CIR: RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2017

RICAVI A € 2.056,6 MLN: +5,6%

EBITDA A € 216,4 MLN: +12,5%

RISULTATO NETTO ANTE ONERE FISCALE STRAORDINARIO GEDI: € 44 MLN
(€ 37,4 MLN AL 30/9/2016)

RISULTATO NETTO: -€ 26,0 MLN

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA CAPOGRUPPO POSITIVA PER € 327,5 MLN



Milano, 27 ottobre 2017
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 presentato dall’amministratore delegato Monica Mondardini.
Il gruppo CIR, fondato nel 1976, opera principalmente in tre settori: media (GEDI Gruppo Editoriale), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e sanità (KOS).


Risultati consolidati


Nei primi nove mesi del 2017, i ricavi del gruppo CIR sono ammontati a 2.056,6 milioni, con un incremento del 5,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016, grazie all’evoluzione positiva di tutte le controllate.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a € 216,4 milioni (10,5% dei ricavi), in aumento del 12,5% rispetto a € 192,4 milioni (9,9% dei ricavi) nel 2016. La crescita è dovuta soprattutto al maggiore EBITDA di Sogefi.

Il risultato netto consolidato di gruppo è stato negativo per € 26 milioni per effetto del significativo onere fiscale di natura straordinaria sostenuto dalla controllata GEDI per la definizione agevolata di un contenzioso pendente in Cassazione per fatti risalenti al 1991, il cui impatto sul risultato netto consolidato di gruppo è stato pari a € 70 milioni; escludendo l’onere fiscale di natura straordinaria, il risultato netto consolidato sarebbe stato positivo per € 44 milioni, in significativa crescita rispetto al corrispondente periodo del 2016 (€ 37,4 milioni).

Il contributo delle controllate industriali al risultato netto, prima del citato onere fiscale, è salito a € 32 milioni, rispetto a € 27,2 milioni nel 2016, grazie all’incremento dei risultati di Sogefi e KOS.

Per quanto riguarda GEDI, malgrado le evoluzioni sfavorevoli che hanno nuovamente caratterizzato il settore editoriale, nei primi nove mesi dell’anno i ricavi hanno registrato una crescita del 3,7% e l’EBITDA è ammontato a € 34,1 milioni, in linea con il corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato netto è stato negativo per € 143,9 milioni, a causa dell’onere fiscale di natura straordinaria. Infatti, lo scorso 29 settembre il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di avvalersi della facoltà prevista dall’art.11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di definire un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991 con il pagamento di un importo pari a € 175,3 milioni, con un impatto negativo netto di € 154,5 milioni, che trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare in alcun modo il capitale sociale.

Sogefi ha conseguito un aumento del fatturato del 6,3% con un andamento migliore di quello del mercato in tutte le aree geografiche. L’EBITDA è cresciuto del 14,4% a € 131 milioni. L’utile netto è aumentato da € 15,8 milioni nei primi nove mesi del 2016 a € 28 milioni nel 2017. Tali risultati confermano l’efficacia delle azioni intraprese dalla società per migliorare la redditività e la generazione di cassa.

Infine KOS ha registrato un aumento dei ricavi del 5,7%, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alle acquisizioni di quattro strutture perfezionate nel corso dell’esercizio. L’EBITDA, rispetto ai primi nove mesi del 2016, è aumentato da € 60 milioni a € 63 milioni e l’utile netto da € 17,4 milioni a € 19 milioni.

Il contributo della capogruppo (incluse le controllate non industriali) all’utile netto consolidato è aumentato a € 12 milioni rispetto a € 10,2 milioni nei primi nove mesi del 2016.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2017 è diminuito a 131,9 milioni, rispetto a € 143,6 milioni al 31 dicembre 2016 e ad € 165,3 milioni al 30 settembre 2016.

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 settembre 2017 era pari a € 459,4 milioni, in diminuzione sia rispetto a € 477,9 milioni al 31 dicembre 2016 sia a € 504,1 milioni al 30 settembre 2016, grazie alla generazione di cassa di Sogefi e GEDI.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 settembre 2017 era positiva per € 327,5 milioni, rispetto a € 334,3 milioni al 31 dicembre 2016 e a € 338,8 milioni al 30 settembre 2016. La variazione nei primi nove mesi del 2017 è determinata dagli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 25,1 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 11,7 milioni), a fronte del flusso significativamente positivo della gestione (€ 30 milioni).

Il patrimonio netto di gruppo al 30 settembre 2017 era pari a 949,3 milioni rispetto a € 1.052,3 milioni al 31 dicembre 2016. La diminuzione di € 103 milioni è sostanzialmente dovuta alla perdita del periodo, alla diluizione conseguente all’integrazione di ITEDI in GEDI, alla distribuzione di dividendi e all’acquisto di azioni proprie.

Al 30 settembre 2017 il gruppo CIR impiegava 15.596 dipendenti (14.329 al 31 dicembre 2016).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Media: GEDI Gruppo Editoriale


GEDI Gruppo Editoriale, nata nel 2017 dalla integrazione tra Gruppo Editoriale L’Espresso e ITEDI (editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX), è la prima società italiana nonché una delle principali in Europa nell’informazione quotidiana e multimediale. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,3%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di GEDI nei primi nove mesi del 2017 sono stati pari a € 440 milioni, in aumento del 3,7% rispetto al corrispondente periodo 2016 (-0,2% a perimetro omogeneo).
I ricavi diffusionali, pari a € 145 milioni, sono scesi del 5,6% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente e del 6,3% a pari perimetro, in un mercato che continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8,8%).
I ricavi pubblicitari sono cresciuti dell’11% rispetto al corrispondente periodo del 2016; la crescita a perimetro omogeneo è stata del 6%, con una flessione del 4,5% sui mezzi del gruppo e un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia, La Stampa e Il Secolo XIX, per la pubblicità nazionale.
I costi sono scesi del 4,5% e, a perimetro omogeneo, del 6,1%. L’EBITDA è ammontato a € 34,1 milioni in linea con il dato del 2016 ed in miglioramento rispetto al dato a perimetro omogeneo (€ 32,9 milioni), malgrado le avverse evoluzioni settoriali.
Il risultato netto per effetto dell’onere fiscale registra una perdita di € 143,9 milioni, a fronte di un utile di € 11,5 milioni nei primi nove mesi del 2016 a perimetro omogeneo.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2017 era positiva per € 40,5 milioni ed in miglioramento rispetto a € 31,7 milioni al 31 dicembre 2016. Tenuto conto della definizione del contenzioso fiscale, nel corso del quarto trimestre la società effettuerà esborsi per complessivi € 140,2 milioni, in seguito ai quali presenterà un indebitamento netto intorno a € 100 milioni.
Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 ottobre (goo.gl/ksmcfc).

Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 41 stabilimenti in tre continenti. La società è controllata da CIR (56,7%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi del 2017 sono ammontati a € 1.256,5 milioni, in crescita del 6,3% rispetto a € 1.181,5 milioni nel corrispondente periodo del 2016 (+6,6% a cambi costanti). Dopo la sostenuta crescita del primo trimestre (+12,6%) e quella ancora significativa del secondo (4,5%), nel terzo trimestre la società ha registrato una dinamica più contenuta (+2%), principalmente per un effetto sfavorevole dei cambi.
In tutte le aree geografiche, i ricavi sono aumentati, registrando un andamento superiore a quello del mercato: +2,8% in Europa, +3,3% in Nord America, +25,2% in Asia e +19,8% in Sud America. Tutte le Business Unit hanno registrato ricavi in crescita: +6,7% per le Sospensioni, +6,9% per la Filtrazione e +5,3% per l’Aria e Raffreddamento.
L’EBITDA è ammontato a € 131 milioni, in crescita del 14,4% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2016 (€ 114,5 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, che è salita dal 9,7% al 10,4%. L’aumento della redditività è il risultato di un margine di contribuzione stabile nonostante i maggiori costi per materie prime e una riduzione dell’incidenza dei costi fissi.
L’utile netto è ammontato a € 28 milioni rispetto a € 15,8 milioni nei primi nove mesi del 2016.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 era pari a € 266,7 milioni, in riduzione di € 32,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (€ 299 milioni) e di € 47,4 milioni rispetto al 30 settembre 2016 (€ 314,1 milioni).
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 24 ottobre (goo.gl/4NxxHf).

Sanità: KOS

KOS, controllata da CIR e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 79 strutture in Italia, prevalentemente nel centro e nel nord, per un totale di circa 7.500 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

KOS
ha realizzato nei nove mesi ricavi per € 360,1 milioni, in aumento del 5,7% rispetto a € 340,8 milioni nel corrispondente periodo del 2016; si è registrata una crescita a parità di perimetro del 2,8%, che ha interessato tutte le aree di attività, e ad essa si è aggiunto il contributo di quattro strutture acquisite nel corso dell’esercizio.
L’EBITDA è ammontato a € 63 milioni, in aumento del 5% rispetto a € 60 milioni nel 2016.
L’utile netto è ammontato a € 19 milioni rispetto a € 17,4 milioni nel 2016. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 era pari a € 234 milioni rispetto a € 213,6 milioni al 31 dicembre 2016; nel corso del periodo KOS ha distribuito dividendi per € 13 milioni e ha investito € 28,6 milioni in nuove strutture. Lo scorso 1 luglio, a seguito della fusione per incorporazione delle attività di Residenze Anni Azzurri nell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano, è stata costituita KOS Care, società che opera in otto regioni italiane attraverso i marchi Santo Stefano (riabilitazione), Anni Azzurri (residenze per anziani) e Neomesia (psichiatria). Infine, lo scorso 26 luglio la società, tramite la propria controllata Medipass (cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere), ha acquisito la società toscana Ecomedica, specializzata in diagnostica e radioterapia con ricavi annui di circa € 9 milioni.

Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo CIR sono rappresentati da iniziative di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore complessivo al 30 settembre 2017 pari a € 100,9 milioni (€ 114,7 milioni al 31 dicembre 2016). In particolare, il gruppo CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity. Il fair value al 30 settembre 2017 era pari a € 47,2 milioni, in diminuzione di € 10,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2016. Le distribuzioni complessive del periodo, che sono ammontate a € 10,4 milioni, hanno generato una plusvalenza di € 7 milioni.
Nel corso del terzo trimestre CIR ha dismesso una partecipazione non strategica realizzando una plusvalenza di € 7,9 milioni. A seguito di tale dismissione, al 30 settembre 2017 CIR possedeva, direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 18,6 milioni.
Al 30 settembre CIR deteneva un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 35,1 milioni.
Il 20 ottobre 2017 è stata perfezionata la vendita ad una società specializzata nella gestione di NPL di una parte del portafoglio (€ 17 milioni a valore di bilancio) per un corrispettivo sostanzialmente in linea con il valore contabile.


Previsioni per il 2017


Escludendo l’onere fiscale sostenuto da GEDI, il gruppo CIR per l’intero esercizio prevede di confermare il risultato positivo conseguito nei primi nove mesi, fatti salvi ulteriori eventi di natura straordinaria allo stato non prevedibili.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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Gedi (Gruppo CIR): ricavi a € 440 m in 9M 2017

Ai sensi della delibera Consob 11971/99 e successive modificazioni e integrazioni

RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI 2017:

FATTURATO: €440MN
(+3,7% sul 2016)

EBITDA: €34,1MN
(in linea con il 2016)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA: €40,5MN
(in miglioramento rispetto a €31,7mn di fine 2016)

RISULTATO NETTO POSITIVO, ANTE ONERE FISCALE STRAORDINARIO
IMPATTO DELL’ONERE FISCALE STRAORDINARIO PARI A €154,5MN


RISULTATI TERZO TRIMESTRE IN FORTE MIGLIORAMENTO GRAZIE ALL’INTEGRAZIONE CON ITEDI
(ricavi: +16,2%, ebitda: +27%)


Roma, 25 ottobre 2017 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2017 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini.


Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI al 30 Settembre 2017

Si riportano qui di seguito i principali indicatori economici e patrimoniali al 30 settembre 2017; al riguardo, si segnala che sussiste una differenza significativa di perimetro tra i primi nove mesi del 2017 ed il corrispondente periodo del 2016, dovuta al deconsolidamento di 5 testate nel corso dell’ultimo trimestre del 2016 e al consolidamento del Gruppo ITEDI dal 1° luglio 2017. Il confronto tra i due periodi risulta quindi non completamente rappresentativo dell’andamento della gestione.

I risultati al 30 settembre 2017 recepiscono il significativo onere fiscale di natura straordinaria derivante dalla definizione di un contenzioso relativo a fatti risalenti al 1991. Il 29 settembre, infatti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale SpA, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tributaria dell’operazione oggetto di censura da parte dell’Amministrazione Finanziaria, ha deliberato di avvalersi della facoltà prevista dall’art.11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di definire il suddetto contenzioso fiscale, oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma.
Il contenzioso pendente in Cassazione si riferiva, secondo quanto ampiamente indicato al mercato nelle diverse Relazioni Finanziarie della Società, a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991 mediante la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA. L’eventuale esito sfavorevole per la Società del contenzioso pendente in Cassazione avrebbe comportato un onere pari, ad oggi, a €388,6mn.
L’adesione comporta per la Società il pagamento di un importo pari a €175,3mn, di cui €70,1mn versati il 2 ottobre 2017, €70,1mn da versarsi entro il 30 novembre e i restanti €35,1mn entro il 30 giugno 2018.
La perdita derivante dalla definizione del contenzioso nei termini sopra illustrati, registrata al 30 settembre 2017, ammonta a €154,5mn e trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare in alcun modo il capitale sociale.
Nel considerare che la Società disponga dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finanziariamente ed economicamente sostenibile, anche tenuto conto dell’attuale posizione finanziaria netta positiva, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che tale definizione rispondesse all’interesse sociale in ragione dei vantaggi derivanti dalla rimozione di un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico-finanziarie di medio/lungo termine rilevanti e certamente di assai maggiore gravità rispetto alla scelta deliberata.


Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI al 30 settembre 2017, presentazione dei dati a perimetro omogeneo

Il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione delle società Italiana Editrice SpA, Publikompass SpA e Nexta Srl (“Gruppo ITEDI”) in GEDI. Tale operazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime mediante conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA.
Per effetto di tale operazione, a partire dal 27 giugno 2017 GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI. Come data di consolidamento si è adottata quella del 30 giugno 2017 e pertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo ai primi nove mesi del 2017 comprende il Gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio.
Nel valutare i risultati economici dei primi nove mesi del 2017 ed il loro confronto con il corrispondente periodo del 2016, è necessario tener conto, oltre che dell’operazione di cui sopra, anche del deconsolidamento nel corso del quarto trimestre del 2016 di 5 testate locali del Gruppo (Alto Adige, Il Trentino, Il Centro, La Città di Salerno, La Nuova Sardegna).
In ordine a garantire la comparabilità dei dati, è stato pertanto elaborato un conto economico pro-forma dei primi nove mesi del 2016 a perimetro omogeneo con l’attuale, vale a dire scorporando le testate cedute ed incorporando il Gruppo ITEDI per il periodo 1 luglio-30 settembre 2016; sono di seguito rappresentati i principali parametri economici.


Andamento del mercato

Dopo la leggera ripresa del 2016, nei primi otto mesi del 2017 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato una flessione del 4,0% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
La radio ha confermato il trend positivo già in atto dal 2015, registrando un incremento del 3,2% rispetto all’analogo periodo del 2016; la televisione ha mostrato una flessione del 3,5%; internet (esclusi Search e Social) ha conseguito una raccolta di importo sostanzialmente equivalente a quello del corrispondente periodo del 2016 (-1,0%); la stampa ha subito un calo del 9,1%, con i quotidiani al -10,5% (-13,7% la raccolta nazionale e -7,8% quella locale) ed i periodici al -7,0%.

Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nel periodo da gennaio ad agosto 2017 si è registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento dell’8,8%, dato sostanzialmente in linea con il precedente esercizio.


Andamento della gestione del Gruppo GEDI nei primi nove mesi del 2017

I ricavi consolidati, pari a €440,0mn, sono aumentati del 3,7% rispetto al corrispondente periodo del 2016 e si sono mantenuti sostanzialmente stabili a perimetro omogeneo (-0,2%).

I ricavi diffusionali, pari a €145,0mn, sono scesi del 5,6% rispetto ai primi nove mesi del 2016 e del 6,3% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8,8%).

I ricavi pubblicitari sono cresciuti dell’11% rispetto al corrispondente periodo del 2016; la crescita a perimetro omogeneo è stata del 6,0%, con una flessione del 4,5% sui mezzi del Gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX per la pubblicità nazionale dei primi sei mesi dell’anno.
Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 2,8%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio.
La raccolta su internet ha mostrato una leggera crescita (+1,6%), con un andamento migliore di quello del mercato (-1,0%).
Infine, la raccolta su stampa ha registrato un calo significativo (-8,3%), penalizzata dall’andamento negativo della raccolta del settore dei quotidiani, che ad agosto scendeva del 10,5%.

I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono scesi del 4,5% e del 6,1% a perimetro omogeneo; sono diminuiti sia i costi fissi del personale (-4,4%) sia gli altri costi (-7,4%).

Il margine operativo lordo consolidato è ammontato a €34,1mn, importo in linea con quello registrato nell’analogo periodo del 2016 ed in miglioramento rispetto al dato a perimetro omogeno (€32,9mn), malgrado le avverse evoluzioni settoriali.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a €22,7mn, in linea con il risultato del corrispondente periodo del 2016 (€22,8mn) ed in crescita rispetto al risultato a perimetro omogeneo (€20,5mn).
L’onere fiscale complessivo è ammontato a €160,1mn a causa dell’onere straordinario sostenuto per la definizione del contenzioso sopra illustrato, pari a €154,5mn.

Il risultato netto consolidato per effetto dell’onere fiscale sopra menzionato registra una perdita di €143,9mn, a fronte di un utile di €11,5mn nei primi nove mesi del 2016 a perimetro omogeneo.

La posizione finanziaria netta a fine settembre 2017 è positiva per €40,5mn ed in miglioramento rispetto a fine 2016 (€31,7mn), malgrado che l’integrazione nel corso dell’esercizio con il Gruppo ITEDI abbia comportato il consolidamento della sua posizione finanziaria netta, negativa per €8,4mn. Tenuto conto della definizione del contenzioso fiscale, così come illustrato precedentemente, nel corso del quarto trimestre, e precisamente in data 2 ottobre e 30 novembre, la Società effettuerà esborsi per complessivi €140,2mn, in seguito ai quali essa presenterà un indebitamento netto intorno a €100mn.

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine settembre a 2.475 dipendenti con l’ingresso di 532 persone del Gruppo ITEDI.


Principali risultati economici del terzo trimestre 2017

I risultati del terzo trimestre 2017 mostrano come il Gruppo, nel suo nuovo perimetro, sia significativamente più forte che in precedenza.
I ricavi netti consolidati sono superiori del 16,2% a quelli dell’equivalente trimestre del 2016, ed il risultato operativo passa da €5,1mn a €6,8mn; il risultato netto consolidato registra una perdita di €151,2mn, tenuto conto che l’onere fiscale di natura straordinaria è stato registrato nel corso del terzo trimestre.
Come già in precedenza osservato, per valutare più precisamente l’andamento della gestione, tenuto conto della variazione del perimetro di consolidamento, è stato formulato anche un pro-forma 2016 a perimetro attuale.
A perimetro omogeneo, i ricavi netti consolidati sono scesi del 3,3%, come conseguenza delle perduranti evoluzioni generali negative per il settore, sia in termini di diffusione che di raccolta pubblicitaria. Il risultato operativo consolidato è invece in crescita a €6,8mn a fronte di €4,9mn nel 2016.


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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione

In data 9 ottobre GEDI Gruppo Editoriale ha acquisito il 10% di Radio Italia da Mario Volanti, azionista di maggioranza della Società. Radio Italia è una delle prime 5 radio italiane, con quasi 4,4 milioni di ascoltatori nel giorno medio. Ha un format basato sulla musica italiana, è titolare del canale televisivo Radio Italia TV e organizza importanti eventi, quali concerti e tour musicali. La sua proposta editoriale e il suo profilo di pubblico sono fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI, che con l’acquisizione di questa partecipazione intende sviluppare le collaborazioni con Radio Italia, rafforzandosi in un comparto che da anni vede crescere i fatturati pubblicitari, in controtendenza nel panorama dei media tradizionali.
In merito alle prospettive dell’esercizio 2017, sulla base degli andamenti registrati nei primi nove mesi, non si intravedono miglioramenti dei trend negativi che hanno interessato il settore della stampa quotidiana e periodica ormai da anni, mentre si consolida l’evoluzione positiva della radio; in tale contesto il Gruppo continua ad impegnarsi in particolare nel settore radiofonico, nello sviluppo delle

attività digitali, in cui è leader, e nel contenimento dei costi, potendosi ritenere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, il Gruppo registrerà a fine anno, senza considerare l’impatto della definizione del contenzioso fiscale, un risultato positivo e l’integrazione con ITEDI aprirà nuove opportunità.

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Sogefi (Gruppo CIR): ricavi a € 1.25 mld (+6,3%) in 9M 2017

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2017

SOGEFI (GRUPPO CIR): RISULTATI IN CRESCITA NEI PRIMI NOVE MESI 2017

Ricavi in aumento del 6,3% a € 1.256,5m
EBITDA a € 131m (+14,4%)
Utile netto a € 28m (€ 15,8m in 9M 2016)
Indebitamento netto in riduzione a € 266,7m (€ 314,1m al 30/9/2016)

Milano, 24 ottobre 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2017.

Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre aree di attività: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

Laurent Hebenstreit, Amministratore Delegato di Sogefi, ha dichiarato:
Sogefi ha ottenuto un miglioramento dei risultati nei primi nove mesi nonostante il rallentamento del mercato automobilistico in alcuni paesi chiave, confermando l’efficacia delle azioni di turnaround per incrementare la redditività e la generazione di cassa”.


Ricavi in crescita del 6,3%


Nei primi nove mesi del 2017, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un incremento della produzione del 2,6% grazie alla crescita registrata in Asia (+3,2%) e in Sud America (+22,2%), mentre si osserva una sostanziale stabilità in Europa (-0,1%) e un calo marcato in Nord America (-3,7%).

In tale contesto, Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.256,5 milioni, in crescita del 6,3% rispetto a € 1.181,5 milioni nei primi nove mesi del 2016 (+6,6% a cambi costanti).
Dopo la sostenuta crescita del primo trimestre (+12,6%) e quella ancora significativa del secondo (+4,5%), nel terzo trimestre il Gruppo ha registrato una dinamica più contenuta (+2,0%) principalmente per un effetto dei cambi sfavorevole. A parità di cambi la crescita trimestrale è stata più equilibrata nel corso dell’esercizio e pari a +11% e +4,6% nel primo e secondo trimestre rispettivamente e del +4,2% nel terzo trimestre.


Ricavi in crescita in tutte le aree geografiche

Tutte le aree geografiche hanno contribuito al significativo aumento delle vendite nei primi nove mesi dell’anno.
In Europa i ricavi sono cresciuti del 2,8%, con un andamento migliore del mercato di riferimento nei primi nove mesi del 2017 (-0,1%). Ancora in crescita le attività in Nord America (+3,3%), nonostante l’atteso rallentamento del mercato nel terzo trimestre (-9,7%), e in particolare in Asia (+25,2%): le due regioni rappresentano oggi il 27,5% delle vendite del Gruppo. Infine, in Sud America i ricavi sono aumentati del 19,8%, riflettendo la ripresa del mercato e l’effetto positivo dei cambi (+17,1% a cambi costanti).


Andamento positivo per le tre Business Unit

Nei nove mesi tutte le business unit hanno registrato una crescita: +6,7% per le Sospensioni (+7,1% a cambi costanti e con una crescita del 7,9% nel terzo trimestre 2017), +6,9% per la Filtrazione (+7,3% a cambi costanti) e infine +5,3% per Aria e Raffreddamento. La business unit Aria e Raffreddamento nel terzo trimestre del 2017 ha registrato un calo (-3,1%) dei ricavi a cambi costanti dovuto in particolare alla contrazione dei mercati negli Stati Uniti e in Canada.


Risultati operativi e utile netto

L’EBITDA, pari a € 131,0 milioni, è cresciuto del 14,4%, rispetto a € 114,5 milioni nello stesso periodo del 2016. L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività (EBITDA/ Fatturato %), che è salita dal 9,7% al 10,4%.

L’aumento della redditività è il risultato di un margine di contribuzione stabile nonostante maggiori costi per materie prime e di una riduzione dell’incidenza dei costi fissi. Da notare che l’incidenza del costo del lavoro complessivo sui ricavi è scesa dal 21,5% dei primi nove mesi 2016 al 20,8% del corrispondente periodo del 2017.

L’EBIT, pari a € 70,2 milioni, è cresciuto del 19,6% rispetto ai primi nove mesi del 2016 (€ 58,7 milioni) e rappresenta il 5,6% dei ricavi. Il risultato include € 6 milioni di svalutazioni di immobilizzazioni delle attività brasiliane.

L’utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è ammontato a € 51,0 milioni (€ 39,8 milioni nei primi nove mesi del 2016), dopo oneri finanziari di € 19,2 milioni, in diminuzione rispetto a € 22,5 milioni nello stesso periodo del 2016 grazie a minori interessi passivi e a rettifiche positive di valore da fair value pari a € 1,6 milioni.

L’utile netto è stato pari a € 28,0 milioni (€ 15,8 milioni nei primi nove mesi del 2016).

Per quanto riguarda i rischi per i claims di Sogefi Air & Cooling S.A.S. (ex Systèmes Moteurs S.A.S.), nei primi nove mesi del 2017 non si sono registrate evoluzioni significative.


Indebitamento netto

Il Free Cash Flow dei primi nove mesi del 2017 è risultato positivo per € 32,5 milioni ed in crescita rispetto all’importo di € 12,3 milioni dello stesso periodo del 2016, che peraltro includeva € 11,2 milioni di proventi non ordinari riconducibili a garanzie prodotti e a contenziosi fiscali. Tale incremento è attribuibile alla migliore performance operativa del Gruppo.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 era pari a € 266,7 milioni, in miglioramento di € 32,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (€ 299 milioni) e di € 47,4 milioni rispetto al 30 settembre 2016 (€ 314,1 milioni).


Patrimonio netto

Al 30 settembre 2017 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 192,4 milioni (€ 172,9 milioni al 31 dicembre 2016).


Dipendenti

I dipendenti del gruppo Sogefi al 30 settembre 2017 erano 6.900 rispetto a 6.801 al 31 dicembre 2016.


Evoluzione prevedibile della gestione

In relazione al mercato automobilistico mondiale le previsioni per l’ultimo trimestre del 2017 indicano una evoluzione leggermente positiva, sebbene in misura più contenuta, rispetto ai primi nove mesi del 2017. In Europa è attesa una crescita mentre in Nord America è previsto un ulteriore calo. Ciò nonostante Sogefi prevede per l’intero esercizio 2017 una crescita dei ricavi in linea con i primi nove mesi dell’anno. La redditività dovrebbe confermare il miglioramento rispetto al 2016 sino ad ora registrato, nonostante l’incremento del costo delle materie prime.


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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Yann Albrand, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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