CIR: acquisto azioni proprie
Milano, 11 marzo 2019 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dal 4 all’8 marzo n. 204.837 azioni proprie al prezzo medio di € 1,0938 per un controvalore complessivo di € 224.057,19.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 153.102.850 azioni proprie, pari al 19,2754% del capitale sociale.
Gruppo CIR: ricavi 2018 2,82 mld (+5,2% a cambi costanti), utile € 12,9 mln (-€ 5,9 mln nel 2017)
GRUPPO CIR – RISULTATI 2018
RICAVI A € 2,82 MLD, +2,3% E +5,2% A CAMBI COSTANTI
UTILE A € 12,9 MLN (VS -€ 5,9 MLN NEL 2017)
Risultato netto consolidato, ante componenti non ricorrenti, pari a € 33,7 milioni
Significativo incremento dei ricavi (€ 544,9 milioni, +11,1%) e
dell’EBITDA (€ 101,8 milioni) per KOS
Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 325,5 milioni
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea un dividendo di € 0,039 per azione
Milano, 11 marzo 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2018 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini. Il Consiglio ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) relativa all’esercizio 2018, redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016. Il Consiglio, inoltre, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di € 0,039 per azione.
Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale).
Risultati consolidati
I ricavi consolidati sono ammontati a € 2.817,4 milioni, con un incremento del 2,3% rispetto all’esercizio precedente e del 5,2% a parità di cambi. Tutte le partecipate strategiche hanno riportato incrementi di fatturato: +11,1% per KOS, +5,3% per GEDI, grazie all’integrazione del gruppo ITEDI, e +3,2% a tassi di cambio costanti per SOGEFI (-1,5% a cambi correnti).
Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a € 306 milioni, in riduzione del 7,5% rispetto a € 330,9 milioni nel 2017. L’evoluzione sottintende un significativo incremento dell’EBITDA di KOS e una flessione di Sogefi, per l’effetto negativo dei cambi e dell’incremento dei prezzi delle materie prime, e di GEDI, a causa principalmente di maggiori oneri per ristrutturazione.
Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 101,7 milioni (3,6% dei ricavi), in diminuzione rispetto a € 154,2 milioni (5,6% dei ricavi) nel 2017, a causa della riduzione dell’EBITDA nonché delle svalutazioni dei valori delle testate di GEDI (€ 24 milioni).
Il risultato della gestione finanziaria della capogruppo è stato positivo, con un rendimento complessivo intorno al 2%, ma inferiore all’esercizio precedente, quando, grazie anche ad operazioni di smobilizzo, il rendimento globale era ammontato a circa il 7%.
Il risultato netto consolidato di gruppo è stato positivo per € 12,9 milioni rispetto a una perdita di € 5,9 milioni nel 2017. Così come accadde nel 2017, quando il risultato netto del gruppo risentì dell’onere straordinario sostenuto da GEDI per la definizione di un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991, anche nel 2018, come in precedenza accennato, sono stati registrati oneri non ricorrenti nella partecipata GEDI, dovuti a ristrutturazioni organizzative e svalutazioni di avviamenti e partecipazioni a seguito di impairment test. Senza considerare tali partite, il risultato netto ammonterebbe a € 33,7 milioni.
L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2018 ammontava a € 297,1 milioni, in aumento di € 24,6 milioni rispetto a € 272,5 milioni al 31 dicembre 2017.
L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 31 dicembre 2018 era pari a € 622,6 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 615,5 milioni). Il cash flow derivante dalla gestione è stato altamente positivo (circa € 100 milioni) e parallelamente sono stati realizzati investimenti in acquisizioni da parte di KOS (€ 20,9 milioni) e Sogefi (€ 16,7 milioni), sono stati distribuiti dividendi per € 29,7 milioni ed è stata pagata l’ultima tranche dell’onere fiscale straordinario di GEDI, pari a € 35,1 milioni.
La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2018 era positiva per € 325,5 milioni, in diminuzione di € 17,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 343 milioni), per la distribuzione di dividendi (€ 24,8 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 12,7 milioni), a fronte di un flusso positivo della gestione di € 20 milioni.
Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2018 era pari a € 936,2 milioni rispetto a € 961 milioni al 31 dicembre 2017, con una riduzione netta di € 24,8 milioni. La variazione è il risultato, in aumento, dell’utile netto e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie.
Al 31 dicembre 2018 il gruppo CIR impiegava 16.365 dipendenti (15.839 al 31 dicembre 2017).
Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR
Sanità: KOS
KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 86 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.150 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.
KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 11,1% a € 544,9 milioni, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2017 e nel 2018.
L’EBITDA è aumentato del 15,9%, passando da € 87,8 milioni nel 2017 a € 101,8 milioni nel 2018.
L’utile netto è ammontato a € 35,2 milioni, in crescita del 21,4% rispetto a € 29 milioni nel 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 259,4 milioni rispetto a € 237,1 milioni al 31 dicembre 2017; nel corso dell’esercizio KOS ha distribuito dividendi per € 29,7 milioni e ha investito € 20,9 milioni in acquisizioni.
Nel 2018 è proseguito il percorso di crescita nel long-term care con l’acquisizione di Ideas S.r.l., struttura residenziale per anziani non autosufficienti nelle Marche, Casa di Cura S. Alessandro S.r.l., attiva nella riabilitazione psichiatrica, Ippofin S.r.l., con una comunità psichiatrica e una struttura socio-sanitaria assistenziale e residenziale, e Villa dei Pini s.r.l., struttura attiva nella riabilitazione psichiatrica a Firenze.
Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 42 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,8%) ed è quotata in Borsa.
Sogefi, in un mercato mondiale che ha registrato una contrazione della produzione di autoveicoli del 1%, con il quarto trimestre a -5,4%, ha conseguito ricavi pari a € 1.623,8 milioni, in crescita del 3,2% a cambi costanti (-1,5% a cambi correnti), grazie in particolare ai mercati nord-americano (+5,7%), asiatico (+4,8%) e sudamericano (+28%). Sempre a cambi costanti, sono cresciuti i ricavi delle business unit Sospensioni (+4,5%) e Filtrazione (+4,1%) e sono rimasti sostanzialmente stabili quelli della business unit Aria e Raffreddamento.
L’EBITDA è ammontato a € 190 milioni, in flessione rispetto all’esercizio 2017 (€ 206,9 milioni), con una redditività (EBITDA/ricavi %) passata dal 12,6% al 11,7%. La riduzione dell’EBITDA riflette in particolare l’andamento della business unit Sospensioni, significativamente penalizzata dal prezzo degli acciai, nonché, per l’intero gruppo, l’effetto negativo dei tassi di cambio.
L’utile netto è stato pari a € 14 milioni rispetto a € 26,6 milioni nell’esercizio 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 260,5 milioni, in riduzione rispetto a € 264 milioni di fine 2017. Nel corso dell’esercizio è stata acquisita una quota di minoranza della filiale indiana del gruppo operante nel settore della filtrazione, con un esborso di € 16,7 milioni.
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 febbraio (goo.gl/WCp6A7).
Media: GEDI Gruppo Editoriale
GEDI Gruppo Editoriale (ex Gruppo Editoriale L’Espresso), dopo l’integrazione di ITEDI (editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX) avvenuta nel corso del 2017, è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.
I ricavi di GEDI nel 2018 sono stati pari a € 648,7 milioni, in crescita del 5,3% rispetto al 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi diffusionali, pari a € 284,6 milioni, sono aumentati del 8,3% rispetto a quelli del 2017 e risultano in flessione del 8,1% a pari perimetro, in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani. I ricavi pubblicitari, pari a € 318 milioni, sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2017 e risultano in flessione del 2,9% a perimetro equivalente.
Con riferimento ai mezzi del gruppo, la raccolta pubblicitaria su radio è cresciuta del 5,5%, la raccolta su internet del 11% (+3,1% a perimetro equivalente) e quella su stampa del 3,2% (-8,1% a perimetro equivalente).
L’EBITDA è ammontato a € 33,1 milioni; escludendo gli oneri per ristrutturazione, l’EBITDA ammonterebbe a € 51,7 milioni (€ 57,4 milioni del 2017).
Il gruppo ha registrato una perdita di € 32,2 milioni, recependo complessivamente un saldo di oneri e proventi non ricorrenti negativo per € 45,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 103,2 milioni, in riduzione rispetto a € 115,1 milioni di fine 2017, malgrado l’esborso di € 35 milioni quale ultima tranche dell’onere fiscale straordinario registrato nel 2017.
Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 1° marzo (goo.gl/DdnKgm).
Investimenti non-core
Gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano al 31 dicembre 2018 a € 72,5 milioni (€ 74 milioni al 31 dicembre 2017) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, il cui fair value al 31 dicembre 2018 era pari a € 46 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 16,5 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 10 milioni.
Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.
La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto di € 14,2 milioni rispetto a una perdita netta di € 49 milioni nel 2017 (per la svalutazione da impairment test della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., per un ammontare di € 61,6 milioni).
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 era pari a € 869,1 milioni, in riduzione di € 21,6 milioni rispetto a 890,7 milioni al 31 dicembre 2017.
Prevedibile evoluzione della gestione
L’andamento di CIR nel 2019 dipenderà principalmente da quello dei settori in cui operano le sue partecipazioni strategiche.
KOS prevede un marginale incremento dei ricavi e margini per quanto riguarda il perimetro attuale e proseguirà l’attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) che interne (progetti di sviluppo green field).
Per quanto riguarda Sogefi, le fonti settoriali prevedono un mercato in linea con il 2018, con un calo della produzione nel primo semestre e una ripresa nella seconda metà. Va comunque sottolineata la scarsa visibilità, allo stato, sull’evoluzione nell’intero anno, nonché l’elevata volatilità dei mercati. Resta ugualmente incerta l’evoluzione dei prezzi delle materie prime. In tale contesto, Sogefi prevede ricavi in linea con l’andamento del mercato ed è impegnata nel recupero di redditività, in particolare nel settore delle Sospensioni.
Per quanto riguarda GEDI, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018. In tale contesto, il gruppo continuerà ad impegnarsi nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’integrazione con il gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.
Proposta di dividendo
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti un dividendo unitario di € 0,039. Il dividendo sarà messo in pagamento il 22 maggio 2019 con stacco della cedola n. 25 in data 20 maggio e record date 21 maggio.
Assemblea degli Azionisti
L’Assemblea degli Azionisti è convocata in unica convocazione per il prossimo 29 aprile. Il Consiglio nella riunione odierna ha deliberato:
– di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 5,75 milioni di azioni proprie e comunque fino a concorrenza del 20% del capitale sociale a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o di società da questa controllate e controllante; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
– di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock grant per il 2019 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società, di società controllate e della controllante per un massimo di n. 2.200.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.
– di proporre la nomina di Francesca Pasinelli cooptata dal Consiglio di Amministrazione in data 4 giugno 2018.
– di proporre, in sede straordinaria, il rinnovo delle deleghe al Consiglio di Amministrazione per aumenti di capitale fino a un importo massimo di € 500 milioni, per aumenti di capitale sociale a favore di amministratori e dipendenti della società, di controllate e della controllante, per un importo massimo di € 11 milioni, e per emettere, anche con esclusione del diritto di opzione, e in tal caso a favore di investitori istituzionali, obbligazioni convertibili o con warrant.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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Cofide: acquisto azioni proprie
CIR: acquisto azioni proprie
Milano, 4 marzo 2019 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dal 25 febbraio all’1 marzo n. 219.621 azioni proprie al prezzo medio di € 1,0772 per un controvalore complessivo di € 236.571,10.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 152.898.013 azioni proprie, pari al 19,2496% del capitale sociale.
GEDI: fatturato a € 648,7m nel 2018
FATTURATO A €648,7MN (€615,8MN NEL 2017)
EBITDA RETTIFICATO A €51,7MN
(€57,4MN NEL 2017)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €103,2MN
(€115,1MN A FINE 2017: A LUGLIO ESBORSO DI €35,1MN PER ULTIMA TRANCHE CONTENZIOSO FISCALE)
Roma, 1 marzo 2019 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2018 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.
Andamento del mercato
Nel 2018 il mercato pubblicitario ha mostrato una sostanziale stabilità (-0,2%) rispetto all’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
Tutti i principali mezzi ad eccezione della stampa hanno registrato un andamento positivo: la radio ha conseguito una raccolta in crescita del 5,5%, confermando il trend in atto dal 2015, internet, esclusi Search e Social, ha registrato un incremento del 4,5% e la televisione dello 0,6%. Per contro, la raccolta sulla stampa ha subito nuovamente un calo del 7,0%, con i quotidiani al -6,2% (-4,9% la raccolta nazionale e -7,4% quella locale) ed i periodici al -8,2%.
Quanto alla diffusione dei quotidiani nel 2018, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,4% (-8,3% i quotidiani nazionali e -6,8% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -5,7%.
Andamento della gestione del Gruppo GEDI nell’esercizio 2018
Si ricorda che il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione in GEDI del Gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI, entrato nel perimetro di consolidamento dal 30 giugno 2017; pertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo all’esercizio 2017 comprende il Gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio 2017.
Per i principali indicatori economici qui di seguito illustrati si fornisce anche la variazione rispetto all’anno 2017 a perimetro equivalente.
I ricavi consolidati, pari a €648,7mn, hanno registrato una crescita del 5,3% rispetto al 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato ed i prodotti digitali delle diverse testate del Gruppo hanno superato a fine 2018 i 113 mila abbonati.
I ricavi diffusionali, pari a €284,6mn, sono aumentati dell’8,3% rispetto a quelli dell’esercizio precedente e risultano in flessione dell’8,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani.
I ricavi pubblicitari, pari a €318,0mn, sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2017 e risultano in flessione del 2,9% a perimetro equivalente.
Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,5%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio.
La raccolta su internet ha mostrato una crescita dell’11,0% (+3,1% a perimetro equivalente).
Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 3,2% (-8,1% a perimetro equivalente).
I costi sono superiori del 7,1% rispetto al 2017 e sono scesi del 4,5% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-6,0%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di gestione e amministrazione (-4,4%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali, ed i costi redazionali (-1,9%), grazie ai primi effetti delle azioni intraprese per la riduzione del costo del lavoro giornalistico e delle spese per le collaborazioni redazionali.
Il margine operativo lordo è stato pari a €33,1mn (€52,8mn nel 2017), includendo oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ordinare pari complessivamente a €18,7mn (€4,6mn nell’esercizio precedente). Tali oneri derivano per €17,6mn dagli accordi collettivi sottoscritti a fine 2018 per la riorganizzazione delle redazioni delle testate La Repubblica e L’Espresso che comporterà già nel 2019 importanti benefici sul costo del lavoro giornalistico. Di tali oneri, circa il 50% sono relativi ad uscite già concordate nei primi mesi del 2019 ed il restante 50% si riferisce a previsioni di uscite future. Al netto di tali effetti, il margine operativo lordo rettificato ammonta a €51,7mn e si confronta con i €57,4mn dell’esercizio 2017.
Il risultato operativo consolidato è stato negativo per €11,1mn, rispetto ai €28,2mn del 2017 (€27,6mn a perimetro equivalente) ed include, oltre agli oneri di ristrutturazione di cui sopra, €1,3mn di svalutazioni di impianti di stampa (€8,3mn nel 2017) e €24,2mn di svalutazioni di avviamenti di testate effettuate a seguito delle verifiche di impairment test. Al netto di tali componenti, il risultato operativo rettificato ammonta a €33,1mn e si confronta con i €41,1mn del 2017.
Gli oneri finanziari sono aumentati da €8,7mn del 2017 agli attuali €10,8mn, per effetto dell’aumento delle fonti di finanziamento avendo la Società acceso nel corso del 2018 nuovi contratti di finanziamento in vista del rimborso del prestito obbligazionario in scadenza ad aprile 2019.
Nell’esercizio 2018 si è, inoltre, proceduto ad effettuare svalutazioni per €12,0mn relative alle partecipazioni detenute in Persidera ed Editoriale La Libertà sulla base delle risultanze dell’impairment test.
Il risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione includeva nell’esercizio 2017 il corrispettivo di €8,2mn derivante dall’operazione di cessione di All Music a Discovery avvenuta a gennaio 2015. Tale rilevazione, effettuata in accordo con i principi contabili di riferimento, era conseguente al perfezionamento, avvenuto nel mese di gennaio 2018, delle condizioni contrattuali previste per il riconoscimento del corrispettivo “earn out”.
Il risultato netto consolidato registra una perdita di €32,2mn recependo, come precedentemente illustrato, svalutazioni di avviamenti di testate e partecipazioni effettuate a seguito delle verifiche di impairment test per complessivi €36,3mn e oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ordinarie con effetto sul risultato netto pari a €12,6mn. Nell’esercizio 2017 il risultato netto era stato negativo per €123,3mn (-€125,1mn a perimetro equivalente) per effetto di un onere fiscale di natura straordinaria pari a €143,2mn derivante dalla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione, relativo a contestazioni di natura antielusiva in merito ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammonta a €103,2mn in miglioramento rispetto ai €115,1mn di fine 2017. In data 2 luglio 2018 la Società ha effettuato un esborso di €35,1mn relativo all’ultima tranche del procedimento di definizione del sopracitato contenzioso fiscale.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine 2018 a 2.359 dipendenti e l’organico medio del periodo a perimetro omogeneo è stato inferiore del 2,5% rispetto all’anno 2017.
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Il bilancio 2018 della capogruppo
Il fatturato della Capogruppo è stato pari a €255,7mn (€279,6mn nel 2017). Il risultato operativo è stato negativo per €35,5mn (-€5,0mn nel 2017). Il risultato netto registra una perdita di €32,2mn (-€116,6mn nel 2017).
Proposta all’assemblea dei soci
Data la presenza di riserve disponibili in bilancio per complessivi Euro 344.443.160,84, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci, convocata per il giorno 19 aprile 2019, di coprire interamente la perdita d’esercizio, pari a €32.158.364,81 mediante l’utilizzo di tali riserve disponibili, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2018.
All’Assemblea degli Azionisti verrà inoltre proposta la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 20 milioni di azioni proprie a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.
Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere gli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo di GEDI o di società da questa controllate; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della Società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività
di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
Verifica dell’esistenza dei requisiti d’indipendenza dei consiglieri e dei sindaci
Il Consiglio di amministrazione ha verificato l’esistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri, confermando con tale qualifica la prof.ssa Agar Brugiavini, la dott.ssa Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck, la dott.ssa Elena Ciallie, il prof. Alberto Clò, la Dott.ssa Silvia Merlo, l’ing. Elisabetta Oliveri, il dott. Luca Paravicini Crespi ed il dott. Michael Zaoui, nonché i requisiti di indipendenza ed onorabilità dei componenti del collegio sindacale.
Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione
Non si sono verificati eventi di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio.
Per quanto riguarda l’andamento dei primi mesi del 2019, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018.
In tale contesto, il Gruppo continuerà ad impegnarsi nello sviluppo dei propri prodotti, nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’integrazione con il Gruppo Itedi, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.
Cofide: acquisto azioni proprie
CIR: acquisto azioni proprie
Milano, 25 febbraio 2019 – CIR–Compagnie Industriali Riunite S.p.A., nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti e in esecuzione di quanto reso noto in data 27 aprile 2018, comunica di aver acquistato dal 18 al 22 febbraio n. 289.244 azioni proprie al prezzo medio di € 1,0546 per un controvalore complessivo di € 305.046,43.
A oggi CIR S.p.A. possiede un totale di n. 152.678.392 azioni proprie, pari al 19,2219% del capitale sociale.
SOGEFI: ricavi 2018 a € 1.623,8m, +3,2% a cambi costanti
SOGEFI (GRUPPO CIR):
Ricavi 2018 a € 1.623,8m, +3,2% a cambi costanti (€ 1.647,8m nel 2017)
EBITDA a € 190,0m (€ 206,9m nel 2017)
Utile netto a € 14,0m (€ 26,6m nel 2017)
Indebitamento netto in leggera riduzione a € 260,5m (€ 264,0m al 31/12/2017)
Milano, 25 febbraio 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2018.
Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre settori: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.
Laurent Hebenstreit, amministratore delegato di Sogefi, ha dichiarato:
“In un anno difficile per i mercati automobilistici in Europa e in Cina, Sogefi ha registrato una crescita del 3% a cambi costanti; la redditività ha invece risentito dell’effetto negativo dei cambi e dell’aumento del costo dell’acciaio, significativo per le Sospensioni. Anche la Filtrazione ha riportato una leggera riduzione della redditività del OEM, mentre l’attività After Market, così come Aria e Raffreddamento hanno mostrato una buona tenuta. Il flusso di cassa riflette gli investimenti per l’acquisto della quota del socio di minoranza in India, e per lo sviluppo in Marocco, con l’apertura di un sito produttivo”.
Ricavi in crescita del 3,2% a parità di cambi
Nel 2018 il mercato automobilistico mondiale ha registrato una contrazione della produzione del 1%, con un calo del 2% in Europa, dello 0,6% in Nord America e del 2,3% in Asia, mentre il Sud America ha registrato una crescita del 3,2%.
L’andamento è stato particolarmente critico nel corso del quarto trimestre, con una riduzione dei volumi rispetto al corrispondente periodo del 2017 del 5,4%, dovuta al calo in Europa, Sudamerica e Asia, per l’inversione di tendenza del mercato cinese.
In tale contesto, nel 2018 Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.623,8 milioni, in calo del 1,5% a cambi correnti ed in crescita del 3,2% a cambi costanti. Nel quarto trimestre il fatturato è sceso dello 0,4%, aumentando del 3,1% a cambi costanti e registrando quindi un andamento migliore del mercato.
Andamento dei ricavi per aree geografiche
A cambi costanti, il fatturato è diminuito in Europa (-1,4%) ed è cresciuto in Nord America (+5,7%), Asia (+4,8%) e Sud America (+28% e +18,5% a criteri contabili costanti, senza cioè considerare l’impatto dell’applicazione del criterio IAS 29, c.d. iperinflazione, all’attività argentina).
Andamento dei ricavi per Business Unit
Le tre divisioni hanno registrato cali del fatturato dell’ordine del 1/2 %; a cambi costanti è cresciuto il fatturato di Sospensioni e Filtrazione (+4,5% e +4,1%) ed è rimasto sostanzialmente stabile quello della business unit Aria e Raffreddamento.
Risultati operativi e utile netto
L’EBITDA è ammontato a € 190,0 milioni, importo in contrazione rispetto all’esercizio 2017 (€ 206,9 milioni), con una redditività (EBITDA/Fatturato %) in decremento dal 12,6% al 11,7%. La riduzione dell’EBITDA riflette in particolare l’andamento della business unit Sospensioni, significativamente penalizzata dal prezzo degli acciai, nonché per l’intero Gruppo l’effetto negativo dei tassi di cambio (€ 6,2 milioni).
L’EBIT è ammontato a € 61,9 milioni e ha registrato una flessione rispetto al 2017 (€ 85,8 milioni), che riflette sostanzialmente il calo dell’EBITDA. Sull’EBIT, quali risultati non ricorrenti, hanno influito in positivo la sopravvenienza attiva generata dall’accordo sui claims (€ 6,6 milioni) ed in negativo la svalutazione dell’attivo afferente al sito di Fraize in vista della sua cessione (-€ 5,2 milioni) e l’applicazione del principio IAS 29 alle attività argentine (-€ 2,6 milioni).
Gli oneri finanziari sono ammontati a € 23,9 milioni, rispetto a € 31,7 milioni nel 2017, per effetto del calo degli interessi passivi (da € 22,0 milioni del 2017 a € 21,4 milioni del 2018), del minore impatto dell’adeguamento a fair value dell’opzione put del socio di minoranza della controllata in India (per € 4,2 milioni) e dei minori costi delle coperture sui tassi di interesse (per € 3,0 milioni).
Gli oneri fiscali sono ammontati a € 20,7 milioni, rispetto a € 23,4 milioni nell’esercizio precedente; il modesto calo rispetto alla riduzione del risultato ante imposte riflette la composizione del risultato, con territori in significativo utile ed altri in cui, a fronte di perdite legate all’avvio dell’attività o a perduranti criticità, si è ritenuto di non accantonare imposte differite attive.
L’utile netto è stato pari a € 14,0 milioni, rispetto a € 26,6 milioni registrato nell’esercizio 2017.
Indebitamento netto
Il free cash flow dell’esercizio 2018 è risultato positivo per € 2,9 milioni, valore inferiore rispetto all’importo di € 34,4 milioni del 2017. Da notare che nel 2018 è stata acquistata la quota di minoranza della filiale indiana Sogefi M.N.R. Engine Systems India Pvt Ltd (€ 16,7 milioni). Nel quarto trimestre il free cash flow è stato positivo per circa € 25,7 milioni (rispetto a € 1,9 milioni del quarto trimestre 2017) recuperando quindi il temporaneo andamento sfavorevole del capitale circolante registrato nel terzo trimestre.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è stato pari a € 260,5 milioni (€ 286,2 milioni al 30 settembre 2018 e € 264 milioni al 31 dicembre 2017).
Patrimonio netto
Al 31 dicembre 2018 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, è ammontato a € 192,9 milioni (€ 177,4 milioni al 31 dicembre 2017).
Dipendenti
I dipendenti del Gruppo Sogefi al 31 dicembre 2018 erano 6.973, in linea con il 31 dicembre 2017.
Risultati della capogruppo Sogefi S.p.A.
Nell’esercizio 2018 la Società ha registrato una svalutazione, rilevata sulla base dell’impairment test effettuato al 31 dicembre 2018, pari a € 36 milioni (contabilizzata alla voce “Rettifiche di valore di attività finanziarie”) del valore della controllata francese Sogefi Filtration S.A.. A causa di tale svalutazione Sogefi S.p.A. ha registrato una perdita di € 13,7 milioni rispetto ad un utile di € 11,5 milioni nel 2017. Il flusso di dividendi dalle società controllate è stato superiore a quello del precedente esercizio (+€ 6,6 milioni) e gli oneri finanziari netti sono stati inferiori rispetto al 2017 (-€ 3,8 milioni).
Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2018
Non sussistono fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio al 31 Dicembre 2018.
Evoluzione prevedibile della gestione
In base alle fonti abitualmente utilizzate a livello settoriale, si prevede che nel 2019 la produzione automobilistica si collochi in linea con il 2018, con un calo nel primo semestre, dovuto principalmente alla Cina, e una ripresa nella seconda metà. Va comunque sottolineata la scarsa visibilità, allo stato, sull’evoluzione dell’intero anno, nonché l’elevata volatilità dei mercati. Resta ugualmente incerta l’evoluzione dei prezzi delle materie prime.
In tale contesto, Sogefi prevede un’evoluzione del fatturato in linea con il mercato, ed è impegnata nel recupero di redditività, in particolare nel settore delle Sospensioni.
Proposta di dividendo
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire dividendi.
Assemblea degli Azionisti
L’Assemblea degli Azionisti di Sogefi è convocata in prima convocazione per il 26 aprile 2019 e in seconda convocazione per il 27 aprile 2019.
Il Consiglio di Amministrazione, in particolare, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria:
· la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 10 milioni di azioni proprie (comprese n. 2.429.080 azioni proprie ad oggi detenute, corrispondenti al 2,02% del capitale sociale) a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di Sogefi o di società a questa collegate; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite;
· l’approvazione di un piano di stock grant per il 2019 destinato a dipendenti della Società e di società controllate per un massimo di n. 500.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione Sogefi.
Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie detenute dalla Società.
Il Piano ha l’obiettivo di fidelizzare il rapporto tra i beneficiari e le società del Gruppo fornendo un incentivo volto ad accrescerne l’impegno per il miglioramento delle performance aziendali;
· l’aggiornamento del corrispettivo del revisore legale dei conti KPMG S.p.A..
L’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, sarà inoltre chiamata a deliberare in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato altresì di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, la revoca e il conferimento di nuova delega al Consiglio stesso per aumenti di capitale, anche con esclusione o limitazione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441 IV e V comma C.C., fino a un importo massimo di € 100 milioni, per aumenti di capitale sociale a favore di amministratori e dipendenti della società e di sue controllate per un importo massimo di € 5,2 milioni, e per emettere, anche con esclusione del diritto di opzione, e in tal caso a favore di investitori istituzionali, obbligazioni convertibili o con diritti accessori di attribuzione di azioni, anche in valuta estera, con correlativo aumento del capitale sociale, fino ad un ammontare massimo di € 100 milioni.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Yann Albrand, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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