FATTURATO A €648,7MN (€615,8MN NEL 2017)
EBITDA RETTIFICATO A €51,7MN
(€57,4MN NEL 2017)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €103,2MN
(€115,1MN A FINE 2017: A LUGLIO ESBORSO DI €35,1MN PER ULTIMA TRANCHE CONTENZIOSO FISCALE)
Roma, 1 marzo 2019 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2018 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.
Andamento del mercato
Nel 2018 il mercato pubblicitario ha mostrato una sostanziale stabilità (-0,2%) rispetto all’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
Tutti i principali mezzi ad eccezione della stampa hanno registrato un andamento positivo: la radio ha conseguito una raccolta in crescita del 5,5%, confermando il trend in atto dal 2015, internet, esclusi Search e Social, ha registrato un incremento del 4,5% e la televisione dello 0,6%. Per contro, la raccolta sulla stampa ha subito nuovamente un calo del 7,0%, con i quotidiani al -6,2% (-4,9% la raccolta nazionale e -7,4% quella locale) ed i periodici al -8,2%.
Quanto alla diffusione dei quotidiani nel 2018, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,4% (-8,3% i quotidiani nazionali e -6,8% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -5,7%.
Andamento della gestione del Gruppo GEDI nell’esercizio 2018
Si ricorda che il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione in GEDI del Gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX. Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI, entrato nel perimetro di consolidamento dal 30 giugno 2017; pertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo all’esercizio 2017 comprende il Gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio 2017.
Per i principali indicatori economici qui di seguito illustrati si fornisce anche la variazione rispetto all’anno 2017 a perimetro equivalente.
I ricavi consolidati, pari a €648,7mn, hanno registrato una crescita del 5,3% rispetto al 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato ed i prodotti digitali delle diverse testate del Gruppo hanno superato a fine 2018 i 113 mila abbonati.
I ricavi diffusionali, pari a €284,6mn, sono aumentati dell’8,3% rispetto a quelli dell’esercizio precedente e risultano in flessione dell’8,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani.
I ricavi pubblicitari, pari a €318,0mn, sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2017 e risultano in flessione del 2,9% a perimetro equivalente.
Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,5%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio.
La raccolta su internet ha mostrato una crescita dell’11,0% (+3,1% a perimetro equivalente).
Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 3,2% (-8,1% a perimetro equivalente).
I costi sono superiori del 7,1% rispetto al 2017 e sono scesi del 4,5% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-6,0%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di gestione e amministrazione (-4,4%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali, ed i costi redazionali (-1,9%), grazie ai primi effetti delle azioni intraprese per la riduzione del costo del lavoro giornalistico e delle spese per le collaborazioni redazionali.
Il margine operativo lordo è stato pari a €33,1mn (€52,8mn nel 2017), includendo oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ordinare pari complessivamente a €18,7mn (€4,6mn nell’esercizio precedente). Tali oneri derivano per €17,6mn dagli accordi collettivi sottoscritti a fine 2018 per la riorganizzazione delle redazioni delle testate La Repubblica e L’Espresso che comporterà già nel 2019 importanti benefici sul costo del lavoro giornalistico. Di tali oneri, circa il 50% sono relativi ad uscite già concordate nei primi mesi del 2019 ed il restante 50% si riferisce a previsioni di uscite future. Al netto di tali effetti, il margine operativo lordo rettificato ammonta a €51,7mn e si confronta con i €57,4mn dell’esercizio 2017.
Il risultato operativo consolidato è stato negativo per €11,1mn, rispetto ai €28,2mn del 2017 (€27,6mn a perimetro equivalente) ed include, oltre agli oneri di ristrutturazione di cui sopra, €1,3mn di svalutazioni di impianti di stampa (€8,3mn nel 2017) e €24,2mn di svalutazioni di avviamenti di testate effettuate a seguito delle verifiche di impairment test. Al netto di tali componenti, il risultato operativo rettificato ammonta a €33,1mn e si confronta con i €41,1mn del 2017.
Gli oneri finanziari sono aumentati da €8,7mn del 2017 agli attuali €10,8mn, per effetto dell’aumento delle fonti di finanziamento avendo la Società acceso nel corso del 2018 nuovi contratti di finanziamento in vista del rimborso del prestito obbligazionario in scadenza ad aprile 2019.
Nell’esercizio 2018 si è, inoltre, proceduto ad effettuare svalutazioni per €12,0mn relative alle partecipazioni detenute in Persidera ed Editoriale La Libertà sulla base delle risultanze dell’impairment test.
Il risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione includeva nell’esercizio 2017 il corrispettivo di €8,2mn derivante dall’operazione di cessione di All Music a Discovery avvenuta a gennaio 2015. Tale rilevazione, effettuata in accordo con i principi contabili di riferimento, era conseguente al perfezionamento, avvenuto nel mese di gennaio 2018, delle condizioni contrattuali previste per il riconoscimento del corrispettivo “earn out”.
Il risultato netto consolidato registra una perdita di €32,2mn recependo, come precedentemente illustrato, svalutazioni di avviamenti di testate e partecipazioni effettuate a seguito delle verifiche di impairment test per complessivi €36,3mn e oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ordinarie con effetto sul risultato netto pari a €12,6mn. Nell’esercizio 2017 il risultato netto era stato negativo per €123,3mn (-€125,1mn a perimetro equivalente) per effetto di un onere fiscale di natura straordinaria pari a €143,2mn derivante dalla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione, relativo a contestazioni di natura antielusiva in merito ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammonta a €103,2mn in miglioramento rispetto ai €115,1mn di fine 2017. In data 2 luglio 2018 la Società ha effettuato un esborso di €35,1mn relativo all’ultima tranche del procedimento di definizione del sopracitato contenzioso fiscale.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine 2018 a 2.359 dipendenti e l’organico medio del periodo a perimetro omogeneo è stato inferiore del 2,5% rispetto all’anno 2017.
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Il bilancio 2018 della capogruppo
Il fatturato della Capogruppo è stato pari a €255,7mn (€279,6mn nel 2017). Il risultato operativo è stato negativo per €35,5mn (-€5,0mn nel 2017). Il risultato netto registra una perdita di €32,2mn (-€116,6mn nel 2017).
Proposta all’assemblea dei soci
Data la presenza di riserve disponibili in bilancio per complessivi Euro 344.443.160,84, il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci, convocata per il giorno 19 aprile 2019, di coprire interamente la perdita d’esercizio, pari a €32.158.364,81 mediante l’utilizzo di tali riserve disponibili, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2018.
All’Assemblea degli Azionisti verrà inoltre proposta la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 20 milioni di azioni proprie a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.
Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere gli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo di GEDI o di società da questa controllate; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della Società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività
di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
Verifica dell’esistenza dei requisiti d’indipendenza dei consiglieri e dei sindaci
Il Consiglio di amministrazione ha verificato l’esistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri, confermando con tale qualifica la prof.ssa Agar Brugiavini, la dott.ssa Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck, la dott.ssa Elena Ciallie, il prof. Alberto Clò, la Dott.ssa Silvia Merlo, l’ing. Elisabetta Oliveri, il dott. Luca Paravicini Crespi ed il dott. Michael Zaoui, nonché i requisiti di indipendenza ed onorabilità dei componenti del collegio sindacale.
Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione
Non si sono verificati eventi di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio.
Per quanto riguarda l’andamento dei primi mesi del 2019, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018.
In tale contesto, il Gruppo continuerà ad impegnarsi nello sviluppo dei propri prodotti, nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’integrazione con il Gruppo Itedi, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.
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