KOS (Gruppo CIR): sottoscritto contratto per l’acquisto del gruppo tedesco Charleston Holding dal fondo EQT

L’investimento di KOS, società partecipata da F2i, ammonta a circa € 90 milioni

Il numero di strutture gestite da KOS salirà da 85 a 132, per un totale di oltre 12.000 posti letto


Milano, 31 luglio 2019 – CIR annuncia che la controllata KOS ha sottoscritto in data odierna un contratto, soggetto alle approvazioni antitrust, per l’acquisizione da EQT Infrastructure II Fund del 100% del capitale di Charleston Holding GmbH (“Charleston”).

Attivo nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, Charleston gestisce 47 strutture residenziali, per un totale di 4.050 posti letto e ricavi generati nel 2018 pari a circa € 152 milioni.

Il controvalore dell’operazione (enterprise value) ammonta a circa € 90 milioni ed esclude la proprietà immobiliare delle residenze sanitarie gestite da Charleston, che non sarà parte del perimetro dell’acquisizione. L’operazione sarà finanziata attraverso linee di credito già nella disponibilità della società, ed il closing è previsto entro la fine di ottobre 2019.

Charleston, fra i primi dieci operatori tedeschi attivi nella parte occidentale del paese, è una società di dimensioni rilevanti strutturata per crescere ulteriormente nel mercato tedesco. Con circa 880mila posti letto residenziali, dei quali circa il 40% gestito da operatori privati, la Germania rappresenta oggi uno dei principali mercati europei e beneficia, grazie ai fattori demografici e alla solidità del sistema di finanziamento, di interessanti prospettive in termini di stabilità e crescita.

KOS è uno dei principali operatori italiani nel settore socio-sanitario. Fondato nel 2002 dal Gruppo CIR, che detiene il 59,5% del capitale della società, dal 2016 è partecipato al 40,5% dal fondo infrastrutturale F2i. Il Gruppo KOS opera in Italia nel campo della riabilitazione funzionale con Santo Stefano Riabilitazione, nella residenzialità assistita per anziani con il marchio Anni Azzurri, nella riabilitazione psichiatrica con Neomesia, nella diagnostica per immagini e terapia oncologica con Medipass e in ambito ospedaliero con l’Ospedale di Suzzara. Inoltre, il Gruppo opera in UK e India con la controllata Medipass e, sempre in India, attraverso la joint-venture ApoKos nella fornitura di servizi di riabilitazione.
Con l’acquisizione di Charleston il numero di strutture gestite da KOS crescerà da 85 a 132, per un totale di oltre 12.000 posti letto e circa 11.200 dipendenti. Il fatturato pro-forma 2018 del Gruppo KOS post-acquisizione ammonta a circa € 700 milioni.

L’amministratore delegato di KOS Giuseppe Vailati Venturi ha dichiarato: “L’acquisizione di Charleston rappresenta un passo significativo nel percorso di internazionalizzazione di KOS e permetterà un’accelerazione dello sviluppo della società; il mercato tedesco offre sia molteplici opportunità di aggregazione sia possibilità di avviare numerose nuove residenze. Il know-how sviluppato dal Gruppo KOS in Italia, in ambito riabilitativo e sanitario, costituisce una leva importante per valorizzare il potenziale di crescita di Charleston.”  

Carlo Michelini, presidente di KOS, ha commentato: “Con questa operazione KOS ripropone in Germania il modello di crescita che ne ha caratterizzato il successo in Italia: l’acquisizione di una piattaforma che farà da volano per l’aggregazione e il consolidamento di nuove strutture, con l’obiettivo di creare un’eccellenza di scala europea nel settore socio-sanitario”.

Nell’operazione il Gruppo KOS è stato assistito da BNP Paribas in qualità di financial advisor, SKW Schwarz e Carnelutti Studio Legale Associato per gli aspetti legali e da Deloitte, Candesic, e Perner Architekten per le attività di due diligence relative all’acquisizione.

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Gruppo CIR: risultati primo semestre 2019

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo semestre 2019

GRUPPO CIR: RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2019

RICAVI A € 1,36 MLD

EBITDA A € 161,3 MLN


Risultato netto normalizzato (ante svalutazioni Persidera, effetto IFRS 16 e costi sostenuti per il progetto di fusione) a € 13,5 milioni, malgrado andamenti non favorevoli dei mercati automotive ed editoria

Posizione finanziaria netta della capogruppo al 30/6 positiva per € 324,7 milioni


Milano, 29 luglio 2019
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale 2019 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale).

Premessa


La relazione finanziaria del primo semestre 2019 è stata formulata applicando il principio IFRS 16, che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione, con effetti significativi in particolare sulla rappresentazione dell’indebitamento finanziario netto e dell’EBITDA del Gruppo, che verranno segnalati nel prosieguo del comunicato.


Risultati consolidati

I risultati consolidati del gruppo CIR nel primo semestre 2019 sono stati influenzati dagli andamenti non favorevoli di due dei tre mercati nei quali opera: l’automotive e l’editoria. Il settore automotive, a livello mondiale, ha registrato un calo della produzione del 7%, mentre l’editoria in Italia ha risentito di un andamento recessivo degli investimenti pubblicitari, scesi complessivamente del 4%. Tali evoluzioni si sono riflesse sui ricavi e sui risultati delle controllate Sogefi e GEDI.

I ricavi del gruppo CIR sono ammontati a € 1.362,0 milioni, in riduzione del 3% rispetto al primo semestre del 2018 (€ 1.404,6 milioni); KOS ha registrato ricavi in crescita del 4,4%, Sogefi in flessione del 4,3% (-3% a cambi costanti, andamento migliore di quello del mercato di riferimento) e GEDI del 6,1%.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a € 161,3 milioni (11,8% dei ricavi), € 158,8 milioni (11,3% dei ricavi) nel primo semestre 2018; escludendo l’effetto del principio contabile IFRS 16, l’EBITDA del 2019 ammonterebbe a € 131,0 milioni (9,6% dei ricavi) e la flessione rispetto al primo semestre 2018 è dovuta alla riduzione dei margini registrata da Sogefi e GEDI.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a € 51,5 milioni (€ 76 milioni nel primo semestre 2018).

Il risultato della gestione dell’attivo finanziario di CIR e delle controllate non industriali è stato positivo con un rendimento annualizzato del 5% rispetto al 2,7% del primo semestre 2018. Tuttavia, non sono stati registrati proventi da realizzo sul portafoglio di partecipazioni non strategiche e sono stati rilevati minori risultati sul portafoglio di private equity.

L’utile netto consolidato è stato pari a € 2,0 milioni, € 13,5 milioni se si escludono l’impatto sul gruppo della svalutazione registrata da GEDI sulla partecipazione Persidera nella prospettiva della sua dismissione (€ -7,9 milioni), l’effetto dei nuovi principi contabili (€ -1,6 milioni) e gli oneri sostenuti dalla capogruppo per l’operazione di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE. Nel primo semestre del 2018, il risultato netto ammontò a € 24,1 milioni e la flessione a € 13,5 milioni deriva da minori risultati delle controllate Sogefi e GEDI, per l’andamento sfavorevole dei rispettivi mercati di riferimento, e da minori proventi della gestione finanziaria della capogruppo e controllate non industriali.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2019, esclusi i debiti finanziari per diritti d’uso introdotti dal principio contabile IFRS 16, ammontava a € 357,4 milioni rispetto a € 297,1 milioni al 31 dicembre 2018 e a € 320,6 milioni al 30 giugno 2018.

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 giugno 2019, ante IFRS 16, era pari a € 682,7 (€ 622,6 milioni a fine dicembre 2018), con un incremento dell’indebitamento di GEDI per € 19,9 milioni, per effetto degli esborsi per ristrutturazioni aziendali e di KOS per € 33,3 milioni, per il pagamento di dividendi e gli investimenti in sviluppo realizzati nel corso del primo trimestre, a fronte di un flusso della gestione significativamente positivo.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 giugno 2019 era positiva per € 324,7 milioni, stabile rispetto a € 325,5 milioni a fine 2018 e a € 329,4 milioni al 30 giugno 2018. Nel primo semestre 2019 il flusso della gestione è stato positivo per € 28,0 milioni, sono stati distribuiti dividendi per € 25 milioni e sono state acquistate azioni proprie per € 3,2 milioni. L’applicazione del principio contabile IFRS 16 al 30 giugno 2019 comporta la registrazione di debiti finanziari per diritti d’uso per un importo di € 443,2 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto consolidato complessivo, post IFRS 16, ammonta a € 800,6 milioni. L’incremento legato all’IFRS 16 deriva principalmente dalla controllata KOS (€ 317 milioni), in ragione dell’attività svolta, che implica ampio utilizzo di strutture residenziali in buona parte in locazione.

Il patrimonio netto di gruppo al 30 giugno 2019 era pari a € 908,5 milioni rispetto a € 936,2 milioni al 31 dicembre 2018.

Al 30 giugno 2019 il gruppo CIR impiegava 16.709 dipendenti (16.365 al 31 dicembre 2018).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR


Sanità: KOS


KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 85 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.113 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

Nei primi sei mesi del 2019 KOS ha realizzato ricavi per € 281,3 milioni, in aumento del 4,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018. L’area Long Term Care ha registrato un incremento grazie alla crescita organica e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2018; l’area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta per i nuovi service avviati nel 2018.

L’EBITDA è stato pari a € 65,9 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 48,8 milioni (17,3% dei ricavi) in linea con il primo semestre 2018 (€ 49,1 milioni).

L’EBIT è stato pari a € 31,6 milioni (€ 32,0 milioni nel 2018).

L’utile netto è stato di € 14,4 milioni (€ 16,5 milioni nel corrispondente periodo del 2018), con un impatto negativo dell’applicazione del principio IFRS 16 pari a € -1,1 milioni.

Al 30 giugno 2019, KOS presentava un indebitamento finanziario netto, ante IFRS 16, di € 292,7 milioni, in aumento di € 33,3 milioni rispetto a € 259,4 milioni al 31 dicembre 2018; a fronte di un significativo flusso positivo della gestione, nel periodo sono stati distribuiti dividendi per € 35,1 milioni e investiti € 21 milioni in sviluppo di greenfield, acquisizioni e nuovi progetti nell’area Diagnostica e cure oncologiche. L’applicazione del principio contabile IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 317,0 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto complessivo ammonta a € 609,8 milioni. Nel mese di marzo KOS ha acquisito la società Selemar che gestisce un laboratorio di analisi a Urbino (PU).


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 42 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,8%) ed è quotata in Borsa.

Nel primo semestre 2019, la produzione mondiale di automobili ha registrato un calo del 6,7% (fonte IHS – luglio 2019), con l’Europa in diminuzione del 6,1%, l’Asia del 12,4%, il Nord America del 2,7% e il Sud America del 3,2% (-33% in Argentina). In tale contesto, i ricavi di Sogefi sono stati pari a € 777,8 milioni, in calo del 3% a cambi costanti e del 4,3% a cambi storici rispetto al corrispondente periodo del 2018, registrando comunque un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento grazie alla maggiore tenuta dell’attività in Europa. Per aree geografiche, i ricavi a cambi costanti sono scesi del 3,3% in Europa, del 3,7% in Nord America e del 14% in Asia, mentre in Sud America sono aumentati del 11%. Per settori di attività, a cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato un calo dei ricavi del 4,3%, la Filtrazione dello 0,6% e l’Aria e Raffreddamento del 4,2%.

L’EBITDA è stato pari a € 86,4 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 80,3 milioni rispetto a € 95,3 milioni nel primo semestre 2018. La flessione riflette principalmente i minori volumi.

L’EBIT è stato pari a € 24,4 milioni rispetto a € 38,1 milioni nel primo semestre 2018. La redditività (EBIT/ricavi %) è stata del 3,1% rispetto al 4,7% nel primo semestre del 2018 e la flessione deriva sostanzialmente dalla riduzione dei volumi. L’andamento trimestrale indica un leggero recupero di redditività del secondo trimestre rispetto al primo (da 2,9% a 3,4%), nonché un tendenziale riallineamento sui valori del 2018 (3,8% nel secondo semestre).

L’utile netto è stato pari a € 6,9 milioni rispetto a € 14,8 milioni nel primo semestre 2018.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019, ante IFRS 16, era pari a € 267,3 milioni, in linea con l’indebitamento netto a giugno e dicembre 2018. Il nuovo principio IFRS 16 ha determinato l’scrizione di un debito ulteriore di € 64,8 milioni, dando luogo a un debito complessivo pari a € 332,1 milioni. Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 22 luglio 2019.


Media: GEDI Gruppo Editoriale

GEDI Gruppo Editoriale è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei settori della stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.

Per quanto riguarda il mercato, nei primi cinque mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 4% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita comunque moderata, del 2,2% e del 2% rispettivamente. La stampa è stato il mezzo più penalizzato, con un calo del 12,6%. Quanto alle diffusioni, nei primi cinque mesi del 2019 i quotidiani hanno registrato una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,7% (dati ADS-Accertamento Diffusione Stampa). In tale contesto, i ricavi di GEDI sono ammontati a € 302,9 milioni, in flessione del 6,1% rispetto al primo semestre del 2018. I ricavi diffusionali sono diminuiti del 5,2% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e i ricavi pubblicitari del 7,4%, a causa dell’evoluzione del mercato.

L’EBITDA è stato pari a € 20,2 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 13,0 milioni (€ 22,1 milioni nel primo semestre 2018), dopo oneri per ristrutturazione pari a € 3,3 milioni.

L’EBIT è stato pari a € 4,3 milioni (€ 12,6 milioni nel primo semestre del 2018). L’andamento trimestrale indica un tendenziale riallineamento sui valori del 2018 con un risultato operativo del secondo trimestre, ante oneri straordinari, in linea con l’anno precedente.

Il risultato netto, ante attività destinate alla dismissione, è stato negativo per € 1,7 milioni. Tenuto conto della prevista cessione della partecipazione in Persidera, la società ne ha allineato il valore contabile al prezzo di vendita previsto, con un impatto negativo per € 16,9 milioni ed una perdita del periodo di € 19,1 milioni (€ +4,3 milioni nel primo semestre 2018). L’intesa sulla cessione della partecipazione in Persidera è stata raggiunta in data 5 giugno e prevede un corrispettivo per GEDI pari a € 74,5 milioni, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a € 4,3 milioni incassati nel mese di aprile) e a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1° agosto fino alla data del closing.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontava a € 123,1 milioni (€ 103,2 milioni al 31 dicembre 2018), dopo esborsi significativi derivanti dai piani di riorganizzazione in corso (€ 23 milioni). L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 61,2 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a € 184,4 milioni.

Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 26 luglio 2019.


Investimenti non-core

Al 30 giugno 2019, gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano a € 63,5 milioni (€ 72,5 milioni al 31 dicembre 2018) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, gestito da CIR International, il cui fair value, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, al 30 giugno 2019 era pari a € 42,8 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 10,7 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 10,0 milioni.


Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.

La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2019 con un utile netto di € 16,6 milioni (€ 18,2 milioni nel primo semestre 2018).
Il patrimonio netto, che include l’utile del periodo, è passato da € 869,1 milioni al 31 dicembre 2018 a € 858,5 milioni al 30 giugno 2019, in riduzione per la distribuzione di € 25 milioni di dividendi e l’acquisto per € 3,2 milioni di azioni proprie.


Prevedibile evoluzione della gestione


Per quanto riguarda KOS, si prevede la prosecuzione della crescita dei ricavi in linea con la strategia di sviluppo.
Per quanto riguarda Sogefi e GEDI, l’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione del mercato automotive e di quello editoriale in Italia, entrambi caratterizzati, allo stato, da andamenti non favorevoli e da un quadro di sostanziale incertezza delle previsioni.
In particolare, per Sogefi, qualora l’evoluzione del mercato confermasse le attuali previsioni settoriali (calo della produzione di autoveicoli nel secondo semestre 2019 molto più contenuto di quello registrato nel primo semestre, -0,4%) le vendite potrebbero essere sostanzialmente in linea con il periodo precedente e l’EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al primo semestre.
Per GEDI, non si prevede variazione dei trend di mercato in atto; per effetto degli interventi adottati e sulla base del trend osservato sui risultati del secondo trimestre, si può comunque prevedere per la restante parte dell’anno un andamento della redditività in miglioramento rispetto al primo semestre.


Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2019

In data 19 luglio 2019, le Assemblee degli azionisti di CIR e COFIDE, in sede straordinaria, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di CIR nella controllante COFIDE. La fusione produrrà effetti civilistici e fiscali a partire dall’inizio di gennaio 2020, subordinatamente al completamento della relativa procedura societaria e alla stipula dell’atto di fusione.


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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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GEDI (Gruppo CIR): risultati del primo semestre 2019

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 30 GIUGNO 2019

FATTURATO A €302,9MN
EBITDA RETTIFICATO A €23,5MN
RISULTATO OPERATIVO RETTIFICATO 2°TRIM, PARI A €6,1MN, IN LINEA CON QUELLO DEL 2018
RISULTATO NETTO A
€19,1MN
(effetto cessione Persidera €17,3MN; oneri ristrutturazione €2,5MN)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €123,1MN



Roma, 26 luglio 2019 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2019 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.


Andamento del mercato


Nei primi cinque mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 4,0% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispettivamente del 2,2% e del 2,0%. La raccolta della televisione è risultata in flessione del 3,7%, mentre la stampa è stato il mezzo più penalizzato registrando nuovamente un calo del 12,6%, con i quotidiani al -10,6% (-12,6% la raccolta nazionale e -7,9% quella locale) ed i periodici al -15,4%.

Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nei primi cinque mesi del 2019 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,7% (-6,1% i quotidiani nazionali e -8,8% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -6,8%.


Andamento della gestione del Gruppo GEDI nel primo semestre 2019

I ricavi consolidati, pari a €302,9mn, hanno registrato una flessione del 6,1% rispetto al primo semestre del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato (15,2% sul brand Repubblica). In particolare i ricavi da edicola digitale sono cresciuti complessivamente di oltre il 35%.

I ricavi diffusionali, pari a €134,5mn, sono diminuiti del 5,2% rispetto a quelli del corri- spondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato che, come sopra riportato, ha registrato una riduzione del 7,7% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento.

I ricavi pubblicitari, pari a €147,3mn, sono risultati in calo del 7,4% rispetto ai primi sei mesi del 2018.

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono inferiori del 5,5% rispetto al primo semestre del 2018; sono diminuiti sia i costi del personale (-6,0%) che gli altri costi (-5,0%). Va peraltro evidenziato che tali riduzioni riflettono solo parzialmente gli effetti della ristrutturazione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente nel mese di marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile).

Il margine operativo lordo rettificato ammonta a €23,5mn, €16,3mn prima dell’applicazione dell’IFRS 16 che si confronta con i €21,9mn del primo semestre del 2018.
Il margine operativo lordo è stato pari a €20,2mn (€13,0mn al netto degli impatti dell’IFRS 16), includendo oneri per ristrutturazioni per complessivi €3,3mn derivanti principalmente dalle ulteriori razionalizzazioni dell’assetto industriale e delle strutture commerciali locali della concessionaria di pubblicità del Gruppo.

Il risultato operativo rettificato, escludendo gli oneri di ristrutturazione di cui sopra, ammonta a €7,6mn (€7,3mn prima dell’applicazione dell’IFRS 16) rispetto ai €12,4mn del primo semestre del 2018. Il risultato operativo rettificato del 2° trimestre, pari a €6,1mn, è in linea con quello del 2018. Il risultato operativo consolidato è stato pari a €4,3mn (€4,0mn al netto degli impatti dell’IFRS 16).

Il risultato netto consolidato è negativo per €19,1mn (-€18,4mn escludendo gli effetti dell’IFRS 16) recependo gli effetti della cessione di Persidera (-€17,3mn) e oneri per ristrutturazioni con impatto sul risultato netto pari a €2,5mn. Il primo semestre del 2018 si era chiuso con un utile netto consolidato di €4,3mn.

In particolare, in data 5 giugno 2019, la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA, d’intesa con TIM SpA, altra parte venditrice, ha sottoscritto un accordo vincolante con F2i e Ei Towers per la cessione della propria partecipazione del 30% nella società Persidera, asset non core del Gruppo. L’intesa prevede un corrispettivo per GEDI pari a €74,5mn, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a €4,3mn incassati nel mese di aprile) ed a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1° agosto fino alla data del closing.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ammonta a €123,1mn, in aumento rispetto ai €103,2mn di fine 2018 per effetto di €23,0mn di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a €61,2mn e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a €184,4mn.
Si ricorda che in data 9 aprile 2019 la Società ha interamente rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario convertibile del valore di €100mn, utilizzando in parte la linea di credito revolving sottoscritta nell’aprile del 2018.

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a giugno a 2.259 dipendenti in riduzione di 100 unità rispetto al 31 dicembre 2018; l’organico medio del periodo è stato inferiore del 5,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.


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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Sogefi (Gruppo CIR): ricavi a € 777,8m nel primo semestre 2019

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2019

SOGEFI (GRUPPO CIR): RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2019

Ricavi a € 777,8m, -3% a cambi costanti in un mercato globale in calo del 6,7%
EBITDA a € 86,4m (€ 95,3m nel 2018)
Utile netto a € 6,9m (€ 14,8 nel 2018)
Indebitamento netto (ante IFRS 16)
a € 267,3m (€ 260,5 al 31/12/2018)

Milano, 22 luglio 2019
– Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2019. Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre settori: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

Laurent Hebenstreit, amministratore delegato di Sogefi, ha dichiarato:
Il primo semestre è stato difficile per i mercati automobilistici con una diminuzione dei volumi del 6,7%. Sogefi ha invece registrato un calo dei ricavi del 3% a cambi costanti, con un andamento migliore del mercato, in particolare in Europa. La redditività del secondo trimestre è stata, come da previsioni, in lieve miglioramento rispetto al primo trimestre”.


Ricavi


Nel primo semestre 2019, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 6,7%, con l’Europa in diminuzione del 6,1%, l’Asia del 12,4% e il Nord America del 2,7%. Anche il Sud America ha registrato un decremento (-3,2%), per l’andamento particolarmente critico del mercato argentino (-33%).

Sogefi ha registrato ricavi pari a 777,8 milioni, in calo del 3% a cambi costanti e del 4,3% a cambi storici, rispetto al corrispondente periodo del 2018, conseguendo un andamento migliore del mercato di riferimento grazie alla maggiore tenuta dell’attività in Europa.


Andamento dei ricavi per aree geografiche

Per aree geografiche, il fatturato a cambi costanti è sceso del 3,3% in Europa, del 3,7% in Nord America e del 14% in Asia, mentre in Sud America ha registrato una crescita del 11%.


Andamento dei ricavi per Business Unit


Per settore di attività, a cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato un calo del fatturato del 4,3% (-7,5% a cambi correnti), la Filtrazione dello 0,6% (-2,1% a cambi correnti) e infine Aria e Raffreddamento del 4,2% (-2,4% a cambi correnti).


Risultati operativi e utile netto

L’EBITDA
è ammontato a € 86,4 milioni, rispetto a € 95,3 milioni nel primo semestre 2018; la redditività (EBITDA / Ricavi %) è passata dal 11,7% al 11,1%. La flessione dell’EBITDA riflette principalmente i minori volumi.

L’EBIT è stato pari a € 24,4 milioni a fronte di € 38,1 milioni nel primo semestre 2018. La redditività (EBIT / Ricavi %) è stata del 3,1%, rispetto al 4,7% nel primo semestre del 2018 e la flessione deriva anch’essa sostanzialmente dalla riduzione dei volumi.

L’andamento trimestrale indica un leggero miglioramento della redditività del secondo trimestre rispetto al primo (da 2,9% a 3,4%), nonché un riallineamento sui valori dell’equivalente periodo del 2018 (3,8%).

L’utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è ammontato a € 13,4 milioni (€ 24,2 milioni nel primo semestre 2018) dopo oneri finanziari di € 11 milioni rispetto a € 13,9 milioni nel primo semestre 2018.

L’utile netto è stato pari a € 6,9 milioni rispetto a € 14,8 milioni nel primo semestre 2018, dopo oneri fiscali per € 8,3 milioni nel primo semestre 2019, rispetto a € 10,4 milioni nello stesso periodo del 2018. L’incremento dell’incidenza dell’imposte riflette la composizione del risultato, con territori in significativo utile ed altri in cui, a fronte di perdite legate all’avvio dell’attività o a perduranti criticità, si è ritenuto di non registrare imposte differite attive.

Il risultato netto include un utile di € 4,0 milioni derivante dalla cessione dello stabilimento di Fraize (riportato nella voce “Attività operativa cessata”), che si confronta con un utile di € 3,1 milioni della stessa attività nel primo semestre 2018.


Indebitamento netto

Il Free Cash Flow del primo semestre 2019 è stato negativo per 8,8 milioni, che includono 5,4 milioni per l’applicazione del principio contabile IFRS 16; escludendo l’effetto IFRS 16, il cash flow del periodo è pari a -€ 3,4 milioni, rispetto all’importo positivo di € 3,9 milioni dello stesso periodo del 2018, come conseguenza della minore generazione di cassa operativa per effetto dell’andamento dell’attività.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 era pari a € 332,1 milioni, inclusi € 64,8 milioni derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16. Escludendo tale importo, l’indebitamento finanziario al 30 giugno 2019 ammonta a € 267,3 milioni e si colloca sostanzialmente in linea con l’indebitamento netto a giugno e dicembre 2018.


Patrimonio netto

Al 30 giugno 2019 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 195,4 milioni (€ 192,9 milioni al 31 dicembre 2018).


Dipendenti

I dipendenti del Gruppo Sogefi al 30 giugno 2019 erano 6.683 rispetto a 6.967 al 31 dicembre 2018. La riduzione è dovuta, oltre che al calo dell’attività, alla cessione nel 2019 dello stabilimento di Fraize (127 dipendenti al 31 dicembre 2018 e 123 al 30 giugno 2018).


Risultati della Capogruppo Sogefi S.p.A.

Nel primo semestre 2019 la Società ha registrato un utile netto di € 32,7 milioni rispetto a € 24,2 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. L’incremento, rispetto al primo semestre 2018, è stato determinato principalmente dal maggior flusso di dividendi distribuito dalle società controllate (+€ 4,4 milioni) e da minori oneri finanziari netti (-€ 3,7 milioni).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 era pari a € 188,6 milioni (€ 225,7 milioni al 31 dicembre 2018).

Il patrimonio netto della società al 30 giugno 2019 era pari a € 236,5 milioni (€ 203,2 milioni al 31 dicembre 2018).


Evoluzione prevedibile della gestione

In relazione alle previsioni sul mercato automobilistico, dopo il calo del 6,7% registrato nel primo semestre 2019, le fonti abitualmente utilizzate a livello settoriale anticipano, per la seconda metà dell’anno, un calo molto più contenuto (-0,4%), che riflette anche la debolezza del mercato nel secondo semestre 2018. In base a tali prospettive generali, nonché a fattori specifici, Sogefi prevede che nel secondo semestre le vendite siano sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Stante quanto precede, l’EBIT margin del secondo semestre è previsto in leggero miglioramento rispetto al primo semestre.


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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Yann Albrand, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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Le Assemblee straordinarie approvano la fusione per incorporazione di CIR in COFIDE

Milano, 19 luglio 2019Le Assemblee straordinarie degli azionisti di COFIDE S.p.A. – Gruppo De Benedetti e CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite, riunitesi in data odierna, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di CIR nella controllante COFIDE.

La fusione produrrà effetti civilistici e fiscali a partire dall’inizio di gennaio 2020, subordinatamente al completamento della relativa procedura societaria e alla stipula dell’atto di fusione.

A decorrere dalla data di efficacia della fusione, COFIDE modificherà la propria denominazione sociale in “CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite”.

Secondo quanto già annunciato al mercato, la fusione persegue i seguenti obiettivi:

– semplificare la struttura societaria e di governance del gruppo, attraverso la concentrazione del ruolo di holding in un’unica Società, accorciando altresì la catena di controllo rispetto alle società operative e ponendosi in linea con le migliori pratiche nazionali ed internazionali, nonché con le aspettative del mercato e delle autorità di regolazione;

– creare una società con una dimensione del flottante superiore sia in termini percentuali sia in valore assoluto, con la conseguente maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori; in particolare, il flottante della società risultante dalla fusione sarà pari a circa il 41,6% del capitale sociale a fronte dell’attuale 20% di CIR e del 29,5% di COFIDE;

– eliminare le duplicazioni di costi di governance, amministrativi e di quotazione legati al mantenimento di due società holding quotate.

La fusione prevede l’applicazione del seguente rapporto di cambio: 2,01 azioni ordinarie COFIDE dal valore nominale di Euro 0,50 ciascuna per ogni azione ordinaria CIR. Per servire il concambio, COFIDE procederà all’aumento del proprio capitale sociale per massimi nominali Euro 292.633.357 mediante emissione di massime n. 585.266.715 nuove azioni ordinarie dal valore nominale di Euro 0,50 ciascuna, in applicazione del rapporto di cambio.

Le Assemblee hanno deliberato, con efficacia dalla data di perfezionamento della fusione, l’adozione delle modifiche statutarie conseguenti alla fusione.Il perfezionamento dell’operazione è subordinato al verificarsi di talune condizioni sospensive che risultano in parte avverate, come riportato nelle relazioni illustrative predisposte per le odierne Assemblee. Per ulteriori informazioni sulla fusione si rinvia alle relazioni illustrative e alla documentazione relativa all’operazione messa a disposizione del pubblico sui siti internet www.cofide.it e www.cirgroup.it.

L’Assemblea straordinaria di COFIDE ha altresì deliberato un aumento del capitale sociale a servizio dei piani di stock option adottati dal Consiglio di Amministrazione di CIR in data 30 aprile 2009 e 30 aprile 2010, in quanto, ad esito della fusione e della conseguente incorporazione di CIR in COFIDE, l’esercizio dei diritti di opzione ai sensi dei predetti piani di stock option comporterà la sottoscrizione di azioni COFIDE.

Infine, l’Assemblea COFIDE, riunitasi anche in sede ordinaria, ha deliberato – ai sensi dell’art. 114-bis del TUF – l’adozione di un nuovo piano di stock grant in sostituzione dei piani di stock grant adottati da CIR in favore dei propri amministratori e dirigenti, nonché di amministratori e dirigenti di alcune controllate, con efficacia subordinata al perfezionamento della fusione. Tale piano, con contenuto sostanzialmente in linea con i piani di stock grant di CIR, consentirà l’esercizio degli eventuali diritti già maturati e non esercitati dai beneficiari di tali piani o ancora in fase di maturazione.

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Assemblea degli azionisti – Approvazione fusione COFIDE-CIR

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Relazione Piano di Stock Grantlinkpdf
Relazione fusione CIR-COFIDElinkpdf
Estratto dell’avviso di convocazione dell’Assemblealinkpdf
Modulo di delega al rappresentante designatolinkpdf
Modulo di delega ordinarialinkpdf
Verbale dell’assemblea del 19 luglio 2019linkpdf
Verbale dell’assemblea ordinaria del 19 luglio 2019linkpdf
Relazione sul progetto di fusionelinkpdf
Rendiconto sintetico delle votazioni dell’assemblea straordinaria e ordinaria del 19 luglio 2019linkpdf
Avviso di deposito del verbale di assemblea straordinarialinkpdf
Avviso di convocazione dell’Assemblealinkpdf
Assemblea Straordinaria e Ordinaria 19 luglio 2019: fascicolo delibere assemblearilinkpdf

Assemblea degli azionisti – Approvazione fusione COFIDE-CIR

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Avviso di convocazione Assemblea 19 07 2019linkpdf
Estratto Avviso di convocazione Assemblea 19 07 2019linkpdf
Modulo di delega ordinarialinkpdf
Modulo di delega al rappresentante designatolinkpdf
Approvazione del Progetto di Fusione per incorporazione di CIR in COFIDElinkpdf
Relazione della Società di Revisione sulla congruità del rapporto di cambio ex art. 2501-sexies C.C.linkpdf
Assemblea Straordinaria 19 luglio 2019: fascicolo delibere assemblearilinkpdf
Le Assemblee straordinarie approvano la fusione per incorporazione di CIR in COFIDElinkpdf
Rendiconto sintetico delle votazioni dell’assemblea straordinaria del 19 luglio 2019linkpdf
Verbale dell’assemblea straordinaria del 19 luglio 2019linkpdf
Avviso deposito del verbale dell’assemblea straordinaria del 19 luglio 2019linkpdf