Milano, 13 novembre 2019 – Sogefi S.p.A. (la “Società”), società di componentistica per autoveicoli del Gruppo CIR, informa che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha approvato l’emissione e il collocamento presso investitori istituzionali di un prestito obbligazionario non convertibile per un ammontare complessivo massimo di Euro 75 milioni, da perfezionarsi entro il 31 dicembre 2019 (il “Prestito”). I titoli saranno destinati alla quotazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.
L’emissione del Prestito si inserisce nel contesto dell’ordinaria gestione dell’esposizione debitoria della Società e del rifinanziamento delle linee di credito in essere ed è finalizzata al supporto delle attività della Società, ivi inclusi nuovi investimenti.
Il verbale del Consiglio di Amministrazione della Società relativo al Prestito sarà messo a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
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Le obbligazioni sono offerte e saranno collocate solamente al di fuori degli Stati Uniti a investitori che non siano “U.S. persons” (così come definiti nel Regulation S dello U.S. Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”)). Né le obbligazioni né alcun altro titolo emesso dall’Emittente sono stati o saranno registrati ai sensi del Securities Act o di altre normative statunitensi sugli strumenti finanziari e non saranno offerti o venduti negli Stati Uniti senza opportuna registrazione o specifica esenzione dagli obblighi di registrazione. Questo comunicato non rappresenta un’offerta al pubblico di titoli in alcuna giurisdizione. Le obbligazioni non dovranno essere vendute, offerte o consegnate negli Stati Uniti, in Canada, Australia o Giappone, né in qualsiasi Stato o giurisdizione in cui tale offerta o vendita sarebbe considerata illegale. Nessuna azione è stata né sarà intrapresa al fine di permettere un’offerta pubblica delle obbligazioni in qualsiasi giurisdizione, inclusa l’Italia. Nessuna autorizzazione è stata richiesta alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), come previsto dalla normativa applicabile in materia di strumenti finanziari. Di conseguenza, le obbligazioni non sono state, né saranno offerte, vendute o collocate in Italia nell’ambito di un’offerta al pubblico di prodotti finanziari.
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COFIDE: deposito Informativa finanziaria
Milano, 31 ottobre 2019 – COFIDE-Gruppo De Benedetti S.p.A. rende noto che l’Informativa finanziaria al 30 settembre 2019, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 ottobre, è a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE (www.emarketstorage.com), presso la sede legale e sul sito internet della società www.cofide.it.
CIR: deposito Informativa finanziaria
Milano, 31 ottobre 2019 – CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. rende noto che l’Informativa finanziaria al 30 settembre 2019, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 ottobre, è a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE (www.emarketstorage.com), presso la sede legale e sul sito internet della società www.cirgroup.com.
KOS (Gruppo CIR): perfezionata l’acquisizione di Charleston Holding
L’operazione, avvenuta sulla base di un enterprise value di € 92 milioni, rappresenta un passo significativo nel percorso di sviluppo e internazionalizzazione di KOS
Milano, 30 ottobre 2019 – KOS (controllata da CIR al 59,5% e partecipata da F2i Healthcare al 40,5%), tra i principali operatori italiani nella sanità, ha perfezionato oggi l’accordo annunciato lo scorso 31 luglio relativo all’acquisizione di Charleston Holding GmbH, gruppo tedesco attivo nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, da EQT Infrastructure II Fund.
L’operazione è avvenuta sulla base di un enterprise value di Charleston pari a € 92 milioni ed esclude la proprietà immobiliare delle residenze sanitarie gestite dalla società.
Charleston gestisce 47 strutture residenziali, per un totale di 4.050 posti letto e ricavi generati nel 2018 pari a circa € 152 milioni. Dopo l’acquisizione KOS gestisce 133 strutture, per un totale di oltre 12.200 posti letto e circa 11.200 dipendenti. Il fatturato pro-forma 2018 di KOS post-acquisizione ammonta a circa € 700 milioni.
COFIDE: utile netto a € 2,3 mln nei primi nove mesi 2019
Gruppo CIR: ricavi a € 2.010,8 mln nel primi 9 mesi 2019
GRUPPO CIR: RICAVI A € 2.010,8 MLN NEI PRIMI 9 MESI 2019
Ebitda a € 247,4 milioni
Utile netto a € 7,2 milioni
Posizione finanziaria netta della capogruppo al 30/9 positiva per € 319,2 milioni
Milano, 28 ottobre 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato l’informativa finanziaria al 30 settembre 2019 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.
Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale).
Premessa
L’informativa finanziaria al 30 settembre 2019 è stata formulata applicando il principio IFRS 16, che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione, con effetti significativi in particolare sulla rappresentazione dell’indebitamento finanziario netto e dell’EBITDA del Gruppo, che verranno segnalati nel prosieguo del comunicato.
Risultati consolidati
I risultati consolidati del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2019 riflettono gli andamenti non favorevoli di due dei tre mercati nei quali opera: l’automotive e l’editoria. Il settore automotive, a livello mondiale, ha registrato un calo della produzione del 5,9% e l’editoria in Italia ha risentito dell’andamento recessivo degli investimenti pubblicitari, scesi complessivamente del 5,9% nei primi otto mesi dell’anno. Tali evoluzioni si sono riflesse sui ricavi e sui risultati delle controllate Sogefi e GEDI.
I ricavi consolidati del gruppo CIR sono ammontati a € 2.010,8 milioni, in riduzione del 2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018 (€ 2.059,9 milioni), con KOS in crescita del 4,3%, Sogefi in flessione del 3,2% e GEDI del 6%.
Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 247,4 milioni; ante applicazione del principio contabile IFRS 16, l’EBITDA ammonta a € 201,8 milioni e risulta in flessione rispetto a € 234,5 milioni nei primi nove mesi dello scorso esercizio per la riduzione dei margini delle controllate Sogefi e GEDI.
Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a € 81,3 milioni rispetto a € 111,4 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio.
L’utile netto consolidato è stato pari a € 7,2 milioni, € 20,3 milioni se si escludono l’impatto sul gruppo della svalutazione registrata da GEDI sulla partecipazione Persidera nella prospettiva della sua dismissione (€ -7,7 milioni), l’effetto dei nuovi principi contabili (€ -2,6 milioni) e gli oneri non ricorrenti sostenuti dalla capogruppo in particolare per l’operazione di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE. Nei primi nove mesi del 2018, il risultato netto ammontò a € 32,5 milioni; la flessione a € 20,3 milioni deriva dai minori risultati delle controllate Sogefi e GEDI, per l’andamento sfavorevole dei rispettivi mercati di riferimento.
L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2019, esclusi i debiti finanziari per diritti d’uso introdotti dal principio contabile IFRS 16, ammontava a € 358,1 milioni, in linea con l’importo del 30 settembre 2018 (€ 354,4 milioni).
L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 settembre 2019, ante IFRS 16, era pari a € 677,8 milioni (€ 622,6 milioni a fine dicembre 2018), con un incremento dell’indebitamento di KOS per € 31 milioni per il pagamento di dividendi e investimenti in sviluppo, e un decremento dell’indebitamento netto di GEDI per € 6,3 milioni e Sogefi per € 21,6 milioni.
La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 settembre 2019 era positiva per € 319,2 milioni, stabile rispetto a € 320,3 milioni al 30 settembre 2018. La variazione nei primi nove mesi del 2019 è determinata dagli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 25 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 3,2 milioni), dall’effetto IFRS 16 di € -0,5 milioni, a fronte del flusso positivo della gestione (€ 22,4 milioni).
L’applicazione del principio contabile IFRS 16 al 30 settembre 2019 comporta la registrazione di debiti finanziari per diritti d’uso per un importo di € 433,1 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto consolidato post IFRS 16 ammonta complessivamente a € 791,2 milioni. L’incremento legato all’IFRS 16 deriva principalmente dalla controllata KOS (€ 311,3 milioni), che opera all’interno di strutture prevalentemente in locazione.
Il patrimonio netto di gruppo al 30 settembre 2019 era pari a € 914,6 milioni rispetto a € 936,2 milioni al 31 dicembre 2018.
Al 30 settembre 2019 il gruppo CIR impiegava 16.526 dipendenti (16.365 al 31 dicembre 2018).
Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR
Sanità: KOS
KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 86 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.153 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.
Nei primi nove mesi del 2019 KOS ha realizzato ricavi per € 420,3 milioni, in crescita del 4,3% rispetto a € 403,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. L’area Long Term Care ha registrato un incremento grazie alla crescita organica e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2018; l’area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta grazie ai nuovi service avviati nel corso del 2018 e del 2019.
L’EBITDA è stato pari a € 101,6 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16 ammonterebbe a € 75,9 milioni (18,1% dei ricavi) in linea (+1,3%) con i primi nove mesi del 2018 (€ 74,9 milioni).
L’EBIT è stato pari a € 50,4 milioni; ante IFRS 16 ammonterebbe a € 47,9 milioni, in linea rispetto ai primi nove mesi del 2018.
L’utile netto è ammontato a € 23,5 milioni rispetto a € 24,8 milioni nei primi nove mesi 2018; la lieve flessione deriva dall’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16, che ha inciso per € 1,6 milioni.
Al 30 settembre 2019, KOS presentava un indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 di € 295,3 milioni, in aumento di € 35,9 milioni rispetto a € 259,4 milioni al 31 dicembre 2018, dopo la distribuzione di dividendi per € 35,1 milioni avvenuta nel periodo e investimenti in sviluppo per € 26 milioni (greenfield e nuovi progetti nell’area Diagnostica e cure oncologiche).
L’applicazione del principio contabile IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 settembre 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 311,3 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto complessivo ammonta a € 606,6 milioni.
Nel mese di luglio è stata costituita KOS Germany GmbH, veicolo societario attraverso il quale verrà formalizzata l’acquisizione di Charleston Holding GmbH, società tedesca attiva nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità. Charleston gestisce 47 residenze per un totale di 4.050 posti letto. Il closing dell’operazione è previsto nel mese di novembre.
Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 41 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,7%) ed è quotata in Borsa.
Nei primi nove mesi del 2019, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 5,9% (fonte IHS – ottobre 2019) rispetto al corrispondente periodo del 2018, con l’Europa in diminuzione del 4,3%, l’Asia del 11,6%, il Nord America del 2,2% e il Sud America del 3,3%.
I ricavi di Sogefi sono stati pari a € 1.149,0 milioni, in calo del 2,2% a cambi costanti e del 3,2% a cambi storici rispetto al corrispondente periodo del 2018, conseguendo una maggiore tenuta rispetto all’andamento del mercato grazie all’attività in Europa.
Per aree geografiche, i ricavi a cambi costanti sono scesi del 1,6% in Europa, del 4,2% in Nord America e del 13% in Asia, mentre in Sud America hanno registrato una crescita dell’8,6%.
Per settore di attività, a cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato un calo dei ricavi del 4,2% (-7,3% a cambi correnti) e l’Aria e Raffreddamento del 3,5% (-1,6% a cambi correnti) mentre i ricavi della Filtrazione sono cresciuti del 1,1% (+0,1% a cambi correnti).
L’EBITDA è ammontato a € 130,7 milioni rispetto a € 141,6 milioni nei primi nove mesi del 2018; a criteri contabili costanti ed escludendo per l’anno precedente il provento non ricorrente di € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims qualità di Systèmes Moteurs S.A.S., la redditività (EBITDA/ Ricavi %) è stata pari all’11,4% rispetto al 12% del corrispondente periodo del 2018. Nel terzo trimestre, la redditività (12%) registra una ripresa rispetto ai valori dei due trimestri precedenti (10,6% e 11,6% nel primo e secondo trimestre rispettivamente), collocandosi al di sopra del valore registrato nel terzo trimestre del 2018.
L’EBIT è stato pari a € 37,4 milioni, a fronte di € 56,3 milioni nei primi nove mesi del 2018. La redditività (EBIT/ricavi %) è stata del 3,3% rispetto al 4,3% nei primi nove mesi del 2018 (a parità di criteri contabili ed escludendo il già citato provento non ricorrente). La redditività del terzo trimestre 2019 mostra un miglioramento rispetto al terzo trimestre 2018 (da 3,1% a 3,5%). Il risultato operativo dei principali mercati, Europa e Nord America, ha mostrato una buona tenuta grazie alle azioni poste in atto nel periodo, mentre hanno inciso negativamente l’andamento sfavorevole del mercato cinese e di quello sudamericano (Argentina in particolare) e i costi di avviamento dello stabilimento per la produzione di filtri in Marocco.
L’utile netto è stato pari a € 8,3 milioni rispetto a € 20,4 milioni nei primi nove mesi del 2018, dopo oneri fiscali per € 12,6 milioni nei primi nove mesi del 2019, rispetto a € 16,5 milioni nello stesso periodo del 2018.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 era pari a € 327,7 milioni, inclusi € 63,1 milioni derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16. Escludendo tale importo, l’indebitamento finanziario al 30 settembre 2019 ammontava a € 264,6 milioni, in calo di € 21,6 milioni rispetto all’indebitamento netto a settembre 2018 e sostanzialmente in linea con l’indebitamento netto a dicembre 2018.
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 ottobre 2019.
Media: GEDI Gruppo Editoriale
GEDI Gruppo Editoriale è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei settori della stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.
Nei primi otto mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono scesi del 5,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispettivamente del 2,5% e del 2,2%. La stampa è stato il mezzo più penalizzato, registrando nuovamente un calo del 12,5%. Quanto alle diffusioni, nei primi otto mesi del 2019 i quotidiani hanno registrato una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 8,2% (dati ADS-Accertamento Diffusione Stampa). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta a -7,3%.
I ricavi di GEDI sono ammontati a € 441,5 milioni, in flessione del 6% rispetto ai primi nove mesi del 2018. I ricavi diffusionali, pari a € 205,2 milioni, sono diminuiti del 4,8% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e i ricavi pubblicitari, pari a € 206,4 milioni, sono risultati in calo del 7%.
L’EBITDA è stato pari a € 31,1 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 20,2 milioni (€ 31,4 milioni nei primi nove mesi del 2018), dopo oneri per ristrutturazione pari a € 4,9 milioni.
L’EBIT è stato pari a € 7,1 milioni (€ 17,3 milioni nei primi nove mesi del 2018).
Il risultato netto è stato negativo per € 18,3 milioni. Tenuto conto della prevista cessione della partecipazione in Persidera, la società ne ha allineato il valore contabile al prezzo di vendita previsto, con un impatto negativo sul risultato netto di € 16,9 milioni, cui si aggiunge quello di € 3,7 milioni degli oneri per ristrutturazioni. Al netto di tali effetti il risultato consolidato è positivo per € 2,2 milioni (utile di € 7,8 milioni nei primi nove mesi del 2018).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontava a € 118,4 milioni, in riduzione rispetto a € 124,7 milioni al 30 settembre 2018 e in aumento rispetto a € 103,2 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto di € 25,6 milioni di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 settembre 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 58,6 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a € 177,0 milioni.
Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 21 ottobre 2019.
Investimenti non-core
Al 30 settembre 2019, gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano a € 67,2 milioni (€ 72,5 milioni al 31 dicembre 2018) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, gestito da CIR International, il cui fair value, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, al 30 settembre 2019 era pari a € 47,6 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 10,5 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 9,1 milioni.
Prevedibile evoluzione della gestione
L’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione nei tre settori di attività.
Per quanto riguarda KOS, nel corso del quarto trimestre si prevede che venga confermata la crescita dei nove mesi precedenti, cui dovrebbe sommarsi il consolidamento dell’acquisizione in Germania.
Per quanto riguarda Sogefi e GEDI, l’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione del mercato automotive e di quello editoriale in Italia, entrambi caratterizzati, allo stato, da andamenti non favorevoli e da un quadro di sostanziale incertezza delle previsioni.
In particolare, per Sogefi, le fonti settoriali hanno rivisto al ribasso le aspettative sulla produzione mondiale di automobili per il quarto trimestre, prevedendo attualmente una flessione del 5,5% (in linea con quanto registrato nei primi nove mesi dell’anno), rispetto al precedente -1%. In base a tali prospettive generali, nonché a fattori specifici, Sogefi prevede per l’ultimo trimestre un andamento delle vendite, in rapporto all’anno precedente, in linea con l’evoluzione del mercato e un EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2018.
Per GEDI, con riguardo all’evoluzione prevedibile della gestione, si rileva che i risultati del secondo e del terzo trimestre si presentano in miglioramento rispetto ai primi mesi dell’anno e che nel quarto trimestre il gruppo si attende di registrare ulteriori effetti dalle misure attuate. Ci si può pertanto attendere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, il gruppo registrerà a fine anno un risultato positivo, escludendo l’impatto della cessione di Persidera e di eventuali altre componenti non ordinarie.
Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2019
In data 11 ottobre è pervenuta una proposta irrevocabile non concordata né sollecitata per l’acquisto di una partecipazione del 29,9% in GEDI, che tutti i consiglieri di CIR hanno definito irricevibile in quanto contraria all’interesse sociale.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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Sogefi: risultati dei primi 9 mesi
SOGEFI (GRUPPO CIR): RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI 2019
Buona tenuta dei ricavi: € 1.149,0m, -2,2% a cambi costanti, in un mercato in calo del 5,9%
EBITDA a € 130,7m (€ 141,6m nel 2018)
Miglioramento della redditività nel Q3 2019 (12%) vs Q1 (10,6%) e Q2 (11,6%)
Indebitamento netto (ante IFRS 16) in diminuzione a € 264,6m (€ 286,2m al 30/9/2018)
Milano, 25 ottobre 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2019. Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre settori: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.
Laurent Hebenstreit, amministratore delegato di Sogefi, ha dichiarato:
“In un terzo trimestre difficile che ha visto per i mercati automobilistici un calo del 3,2% dei volumi, Sogefi ha fatto meglio del mercato raggiungendo un fatturato in linea con l’esercizio precedente e ottenendo un EBIT margin in progressivo miglioramento rispetto ai primi due trimestri”.
Ricavi
Nei primi nove mesi del 2019, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del 2018: -4,3% in Europa, -2,2% in Nord America, -11,6% in Asia e -3,3% in Sud America. Nel terzo trimestre, la flessione è stata più contenuta (-3,2%), con l’Europa in stagnazione e i restanti principali mercati in calo.
Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.149,0 milioni, in calo del 2,2% a cambi costanti e del 3,2% a cambi storici rispetto al corrispondente periodo del 2018, conseguendo una maggiore tenuta rispetto all’andamento del mercato, grazie all’attività in Europa.
Andamento dei ricavi per aree geografiche
Per aree geografiche, il fatturato a cambi costanti è sceso dell’1,6% in Europa, del 4,2% in Nord America e del 13% in Asia, mentre in Sud America ha registrato il +8,6%.
Andamento dei ricavi per Business Unit
Per settore di attività, a cambi costanti, il fatturato delle Sospensioni ha registrato un calo del 4,2% (-7,3% a cambi correnti) e quello dell’Aria e Raffreddamento del 3,5% (-1,6% a cambi correnti), mentre la Filtrazione ha riportato ricavi in crescita dell’1,1% (+0,1% a cambi correnti).
Risultati operativi e utile netto
L’EBITDA è ammontato a € 130,7 milioni, rispetto a € 141,6 milioni nei primi nove mesi del 2018; a criteri contabili costanti ed escludendo per l’anno precedente il provento non ricorrente di € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims qualità di Systèmes Moteurs S.A.S., la redditività (EBITDA/ Ricavi %) è stata pari all’11,4%, rispetto al 12% del corrispondente periodo del 2018. Nel terzo trimestre, la redditività (12%) registra una ripresa rispetto ai valori dei due trimestri precedenti (10,6% e 11,6% nel primo e secondo trimestre rispettivamente), collocandosi al di sopra del valore registrato nel terzo trimestre del 2018 (a parità di criteri contabili ed escludendo il già citato provento non ricorrente).
L’EBIT è stato pari a € 37,4 milioni a fronte di € 56,3 milioni nei primi nove mesi del 2018. La redditività (EBIT / Ricavi %) è stata del 3,3% rispetto al 4,3% nei primi nove mesi del 2018 (a parità di criteri contabili ed escludendo il già citato provento non ricorrente). La redditività del terzo trimestre 2019 mostra un miglioramento rispetto al terzo trimestre 2018 (da 3,2% a 3,5%) (a parità di criteri contabili ed escludendo il già citato provento non ricorrente).
Il risultato operativo ha mostrato una buona tenuta nei mercati principali, Europa e Nord America, grazie alle azioni poste in atto nel periodo, mentre hanno inciso negativamente l’andamento sfavorevole del mercato cinese e di quello sudamericano, nonché i costi di avviamento dello stabilimento per la produzione di filtri in Marocco.
L’utile prima delle imposte e della quota di azionisti terzi è ammontato a € 19,8 milioni (€ 35,9 milioni nei primi nove mesi del 2018) dopo oneri finanziari di € 17,6 milioni, rispetto a € 20,4 milioni nei primi nove mesi del 2018.
L’utile netto è stato pari a € 8,3 milioni rispetto a € 20,4 milioni nei primi nove mesi del 2018, dopo oneri fiscali per € 12,6 milioni nei primi nove mesi del 2019, rispetto a € 16,5 milioni nello stesso periodo del 2018. L’incremento dell’incidenza delle imposte riflette la composizione del risultato, con territori in significativo utile ed altri in cui, a fronte di perdite legate all’avvio dell’attività o a perduranti criticità di mercato, si è ritenuto di non registrare imposte differite attive.
Indebitamento netto
Il Free Cash Flow dei primi nove mesi del 2019 è stato negativo per € 4,3 milioni rispetto a un assorbimento di € 22,7 milioni dell’analogo periodo del 2018, che includeva l’esborso per l’acquisto delle minoranze della filiale indiana (€ 16,7 milioni).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 era pari a € 327,7 milioni, inclusi € 63,1 milioni derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16. Escludendo tale importo, l’indebitamento finanziario al 30 settembre 2019 ammonta a € 264,6 milioni in calo rispetto all’indebitamento netto a settembre 2018 (€ 286,2 milioni) e sostanzialmente in linea con l’indebitamento netto a dicembre 2018.
Patrimonio netto
Al 30 settembre 2019 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 197,2 milioni (€ 192,9 milioni al 31 dicembre 2018).
Dipendenti
I dipendenti del Gruppo Sogefi al 30 settembre 2019 erano 6.663 rispetto a 6.967 al 31 dicembre 2018. La riduzione è dovuta, oltre che al calo dell’attività, alla cessione nel 2019 dello stabilimento di Fraize (127 dipendenti al 31 dicembre 2018 e 122 al 30 settembre 2018).
Evoluzione prevedibile della gestione
Nel corso degli ultimi mesi, le fonti settoriali hanno rivisto al ribasso le aspettative sulla produzione mondiale di automobili per il quarto trimestre, prevedendo attualmente una flessione del 5,5% (in linea con quanto registrato nei primi nove mesi dell’anno), rispetto al precedente -1%. In base a tali prospettive generali, nonché a fattori specifici, Sogefi prevede per l’ultimo trimestre un andamento delle vendite, in rapporto all’anno precedente, in linea con l’evoluzione del mercato e un EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2018.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Yann Albrand, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art.154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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GEDI: risultati nei primi nove mesi 2019
Ai sensi della delibera Consob 11971/99 e successive modificazioni e integrazioni
GEDI GRUPPO EDITORIALE S.P.A.
RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 30 SETTEMBRE 2019
FATTURATO A €441,5MN
EBITDA RETTIFICATO A €35,9MN
RISULTATO NETTO A – €18,3MN (effetto cessione Persidera – €16,9MN; oneri ristrutturazione – €3,7MN)
RISULTATO OPERATIVO RETTIFICATO 3°TRIM.
SOSTANZIALMENTE IN LINEA CON QUELLO DEL 2018
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €118,4MN
Roma, 21 OTTOBRE 2019 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
Successivamente il Consiglio ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2019 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.
Andamento del mercato
Nei primi otto mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 5,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).
Tra i principali mezzi solo radio ed internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispettivamente del 2,5% e del 2,2%. La raccolta della televisione è risultata in flessione del 6,4%, mentre la stampa è stato il mezzo più penalizzato registrando nuovamente un calo del 12,5% con i quotidiani al -10,6% (-12,7% la raccolta nazionale e -7,7% quella locale) ed i periodici al -15,5%. Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nei primi otto mesi del 2019 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento dell’8,2% (-6,7% i quotidiani nazionali e -9,0% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -7,3%.
Andamento della gestione del Gruppo GEDI nei primi nove mesi del 2019
I ricavi consolidati, pari a €441,5mn, hanno registrato una flessione del 6,0% rispetto ai primi nove mesi del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,0% del fatturato consolidato (14,8% sul brand Repubblica) ed i prodotti digitali delle diverse testate del Gruppo hanno raggiunto a fine settembre 2019 i 126 mila abbonati.
I ricavi diffusionali, pari a €205,2mn, sono diminuiti del 4,8% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato che, come sopra riportato, ha registrato una riduzione dell’8,2% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento.
I ricavi pubblicitari, pari a €206,4mn, sono risultati in calo del 7,0% rispetto ai primi nove mesi del 2018.
I costi, inclusi gli ammortamenti, sono inferiori del 5,2% rispetto ai primi nove mesi del 2018; sono diminuiti sia i costi del personale (-6,2%) che gli altri costi (-4,5%). Va peraltro evidenziato che tali riduzioni riflettono solo parzialmente gli effetti della ristrutturazione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente nel mese di marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile).
Il margine operativo lordo rettificato ammonta a €35,9mn; prima dell’applicazione dell’IFRS 16 sarebbe stato pari a €25,1mn che si confronta con i €31,6mn dei primi nove mesi del 2018. Il margine operativo lordo è stato pari a €31,1mn (€20,2mn al netto degli impatti dell’IFRS 16), includendo oneri per ristrutturazioni per complessivi €4,9mn derivanti principalmente dalle ulteriori razionalizzazioni dell’assetto industriale e delle strutture commerciali della concessionaria di pubblicità del Gruppo.
Il risultato operativo rettificato, escludendo gli oneri di ristrutturazione di cui sopra, ammonta a €12,0mn (€11,5mn prima dell’applicazione dell’IFRS 16) rispetto ai €17,5mn dei primi nove mesi del 2018. Il risultato operativo è stato pari a €7,1mn (€6,7mn al netto degli impatti dell’IFRS 16).
Il risultato netto consolidato registra una perdita di €18,3mn (-€17,3mn escludendo gli effetti dell’IFRS 16) recependo gli effetti della cessione di Persidera (-€16,9mn) e oneri per ristrutturazioni con impatto sul risultato netto pari a €3,7mn. Al netto di tali effetti il risultato netto consolidato è positivo per €2,2mn; i primi nove mesi del 2018 si erano chiusi con un utile netto consolidato di €7,8mn. In particolare, in data 5 giugno 2019, la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA, d’intesa con TIM SpA, altra parte venditrice, ha sottoscritto un accordo vincolante con F21 e Ei Towers per la cessione della propria partecipazione del 30% nella società Persidera, asset non core del Gruppo. L’intesa prevede un corrispettivo per GEDI pari a €74,5mn, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a €4,3mn incassati nel mese di aprile) ed a cui saranno aggiunti gli interessi maturati dal 1° agosto fino alla data del closing.
Il risultato netto include pertanto la svalutazione del valore della partecipazione di €16,9mn, effettuata al fine di adeguare il valore contabile al prezzo di cessione, incrementata di €0,4mn relativi ai costi di vendita (cost to sell) e diminuita di €0,4mn relativi agli interessi maturati dal 1° agosto sul corrispettivo.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ammonta a €118,4mn, in aumento rispetto ai €103,2mn di fine 2018 principalmente per effetto di €25,6mn di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 settembre 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a €58,6mn e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a €177,0mn.
Si ricorda che in data 9 aprile 2019 la Società ha interamente rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario convertibile del valore di €100mn, utilizzando in parte la linea di credito revolving sottoscritta nell’aprile del 2018.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine settembre 2019 a 2.241 dipendenti in riduzione di 118 unità rispetto al 31 dicembre 2018; l’organico medio del periodo è stato inferiore del 6,3% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente.
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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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Principali risultati economici del terzo trimestre
L’andamento del terzo trimestre, come già il secondo, mostra un miglioramento rispetto alle linee di tendenza riscontrate nei primi mesi dell’esercizio.
Nel periodo luglio-settembre si è registrato un calo del fatturato totale del 5,8%, sostanzialmente in linea con quello che ha caratterizzato il primo semestre dell’anno (-6,1%) ma con andamenti non omogenei tra le diverse componenti: la contrazione della raccolta pubblicitaria (-5,9%) e dei ricavi diffusionali (-4,0%) è stata inferiore a quella dei mesi precedenti (-7,4% e -5,2% rispettivamente nel primo semestre) mentre più significativa è stata la riduzione dei ricavi dei prodotti opzionali e diversi (-17,5%) per effetto di un diverso calendario delle attività.
L’andamento dei costi totali, inclusi i proventi/(oneri) operativi, mostra un calo del 5,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018 ed è in linea con la riduzione ottenuta nei primi mesi dell’anno (4,7%).
Il risultato operativo rettificato è pari a €4,3mn, mostrando una riduzione rispetto al terzo trimestre del 2018 (-15,9%) decisamente più contenuta rispetto a quella riscontrata sul primo semestre (-38,5%); il risultato netto consolidato ammonta a €0,7mn (€3,5mn nel corrispondente periodo del 2018).
Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione
Non si sono verificati eventi di rilievo successivamente alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno.
I risultati del secondo e terzo trimestre, che sono sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-€1,0mn), mostrano un andamento sensibilmente migliore rispetto ai primi mesi dell’anno.
In merito alle prospettive dell’esercizio 2019, non si intravedono evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno interessato i primi nove mesi.
Per il quarto trimestre ci attendiamo di registrare ulteriori effetti dalle misure attuate: il rilancio del quotidiano la Repubblica e la ristrutturazione redazionale, la razionalizzazione conseguente alla chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa, la riorganizzazione di GEDI News Network e le conseguenti ulteriori opportunità di efficienze e sinergie, lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche con particolare riferimento a CRM e sistemi editoriali.
Si può pertanto prevedere che, in assenza di eventi allo stato imprevedibili, il Gruppo registrerà a fine anno un risultato positivo, escludendo l’impatto della cessione di Persidera e di eventuali altre componenti non ordinarie.
CIR: offerta Romed irricevibile
Milano, 13 ottobre 2019 – Con riferimento alla comunicazione diffusa in data odierna dall’Ing. Carlo De Benedetti, relativa all’offerta non sollecitata né concordata da egli presentata lo scorso venerdì, tramite Romed S.p.A., per l’acquisto di una partecipazione del 29,9% in GEDI S.p.A., CIR S.p.A. rende noto di ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a CIR S.p.A. e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI S.p.A., aspetto sul quale CIR S.p.A. è da sempre impegnata.
COFIDE: deposito verbale assemblea ordinaria
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