CIR: risultati primo semestre 2022

  • Ricavi a € 1.102,5 milioni, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre 2021
  • Risultati di Sogefi positivi, risultati di KOS in ripresa, risultati della gestione finanziaria influenzati dall’andamento negativo dei mercati finanziari
  • Utile netto a break even, penalizzato dall’adeguamento a fair value degli asset finanziari detenuti
  • Riduzione dell’indebitamento netto consolidato delle controllate operative
  • Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 313,3 milioni, dopo l’esborso di € 84,2 milioni per l’acquisto di azioni proprie e nonostante le perdite di valore registrate dal portafoglio di investimenti finanziari nell’attuale congiuntura di mercato

Milano, 29 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

Nel primo semestre del 2022 la Società e le sue partecipate hanno operato in un contesto complesso, a causa degli effetti della pandemia ancora in corso, che incidono direttamente sul settore sociosanitario, dell’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, con impatti sul settore automotive, edell’andamento negativo dei mercati finanziari, che ha influenzato i risultati del portafoglio di investimenti finanziari del gruppo. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha aggravato le criticità già presenti in relazione alle materie prime, all’energia, ai mercati finanziari e alla debolezza di alcuni settori economici in Europa.

In tale contesto, KOS ha proseguito nel percorso di recupero dell’attività iniziato nel secondo trimestre del 2021, dopo il calo provocato dalla pandemia, e Sogefi ha gestito efficacemente i molteplici fattori di crisi che hanno colpito il mercato; la gestione finanziaria ha invece risentito dell’inversione di tendenza sui mercati, registrando perdite di valore su tutte le principali asset class.

I ricavi consolidati del Gruppo sono ammontati a € 1.102,5 milioni, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre del 2021, con dinamiche positive in entrambi i settori di attività del gruppo.

Il gruppo ha registrato un risultato netto a break even (-€ 0,2 milioni) a fronte di un utile di € 21,6 milioni nel primo semestre 2021; la flessione è dovuta ai minori rendimenti del portafoglio di investimenti finanziari, con un contributo delle società finanziarie del gruppo (CIR, CIR International e CIR Investimenti) al risultato netto consolidato negativo per € 10,2 milioni a fronte di un contributo positivo di € 9,3 milioni nel primo semestre 2021.

L’indebitamento finanziario netto consolidato ante IFRS 16 al 30 giugno 2022 è pari a € 95,6 milioni rispetto a € 85,6 milioni al 31 dicembre 2021 e € 41,4 milioni al 30 giugno 2021:

  • l’indebitamento netto delle controllate è sceso a € 408,9 milioni rispetto a € 418,0 milioni al 31 dicembre 2021 e a € 446,4 milioni al 30 giugno 2021;
  • la posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate CIR Investimenti e CIR International) resta molto positiva a € 313,3 milioni e la sua diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 (€ 332,4 milioni) e al 30 giugno 2021 (€ 405,0 milioni) è dovuta principalmente all’acquisto di azioni proprie per € 84,2 milioni nel corso degli ultimi 12 mesi e, in misura minore, alle perdite di valore registrate dal portafoglio di investimenti finanziari nell’attuale congiuntura di mercato.

L’indebitamento finanziario netto consolidato, inclusi i debiti IFRS 16, al 30 giugno 2022, ammonta a € 969,8 milioni, comprensivi di diritti d’uso per € 874,2 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 805,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate dedite alla gestione finanziaria), al 30 giugno 2021, è positiva per € 405,0 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 (€ 391,7 milioni) e al 30 giugno 2020 (€ 397,2 milioni).

Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2022 è pari a € 749,4 milioni (€ 740,4 milioni al 31 dicembre 2021).

KOS

Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha inciso significativamente sulle attività di KOS, determinando la riduzione degli ingressi di ospiti nelle strutture RSA e quella delle prestazioni erogate dalle strutture di riabilitazione. Da metà del 2021 è cominciata la ripresa, confermata nel primo semestre 2022, anche se i livelli pre-pandemia non sono ancora stati raggiunti.

Nel primo semestre 2022, i ricavi del Gruppo sono ammontati a € 346,5 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, grazie in particolare al recupero del settore RSA, in Italia (+16,2%) e in Germania (+5,2%).

L’EBIT ricorrente registra un incremento da € 8,3 milioni a € 11,5 milioni (l’EBIT complessivo del primo semestre del 2021, pari a € 20,9 milioni, includeva proventi non ricorrenti per € 12,6 milioni).

Il risultato netto del periodo è stato pari a -€ 2,9 milioni. Senza considerare i proventi non ricorrenti del primo semestre 2021, si registra un miglioramento pari a € 5,8 milioni.

L’indebitamento netto, esclusi i debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16, a fine giugno 2022, ammonta a € 192,9 milioni, pressoché stabile rispetto a fine giugno 2021 (€ 185,5 milioni). L’indebitamento netto complessivo, inclusi i debiti ex IFRS 16, ammonta a € 998,2 milioni.

Le difficoltà legate alla pandemia non hanno avuto ripercussioni sul piano di costante sviluppo che ha caratterizzato il gruppo dalle origini: dal 2019 sono state infatti avviate 9 strutture, e altre 9 sono in fase di costruzione in Italia e Germania. Inoltre la Società sta compiendo un’analisi profonda dei modelli di cura anche alla luce dell’innovazione tecnologica e delle esigenze dei fruitori dei servizi offerti dalla Società.

Sogefi

Nel primo semestre del 2022, il mercato ha continuato a confrontarsi con difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti (che hanno comportato anche la temporanea chiusura di alcuni stabilimenti dei principali produttori mondiali di automobili) e incrementi dei prezzi delle materie prime e dell’energia, aggravati dal conflitto tra Russia e Ucraina. La produzione mondiale di automobili ha registrato un calo dell’1,8% rispetto al primo semestre del 2021, con l’Europa al -7,6%, Cina e Mercosur in linea (rispettivamente al +0,7% e al -0,6%), NAFTA e India in ripresa (+4,7% e +16,4% rispettivamente).

In tale contesto, Sogefi ha riportato ricavi in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre del 2021, per effetto dell’aumento dei prezzi di vendita, correlato all’incremento dei costi delle materie prime, e dell’evoluzione dei tassi di cambio; i volumi di produzione e vendita sono stati sostanzialmente in linea con il primo semestre 2021, registrando una performance positiva rispetto al mercato (-1,8%).

L’EBIT ricorrente del primo semestre è in linea con quello del corrispondente periodo del 2021; l’EBIT complessivo è ammontato a € 40,4 milioni, rispetto a € 47,3 milioni del 2021 a causa di maggiori costi di ristrutturazione (€ 4,1 milioni rispetto a € 1,3 milioni nel primo semestre 2021) e minori proventi non operativi (€ 3,9 milioni rispetto a € 9,4 milioni nel 2021).

Nel corso del semestre l’attività commerciale è stata positiva: la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in Europa, NAFTA e Cina per la fornitura di prodotti di Thermal Management per la mobilità elettrica e la Filtrazione si è aggiudicata un rilevante numero di contratti per la fornitura di Filtri di Purificazione dell’Aria e Filtri di Trasmissione, contribuendo alla diversificazione rispetto alle piattaforme per motori a combustione.

Il Gruppo ha riportato un utile netto di € 20,8 milioni, in linea con quello del primo semestre 2021, pari a € 21,4 milioni.

L’indebitamento netto (ante IFRS 16) è sceso a € 216,4 milioni al 30 giugno 2022, rispetto a € 258,2 milioni al 31 dicembre 2021 e a € 261,4 milioni al 30 giugno 2021.

Il semestre è stato positivo anche per l’attività commerciale: la divisione Filtrazione si è aggiudicata diversi contratti per la fornitura di filtri olio e aria; la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in NAFTA e in Europa per la fornitura di prodotti di thermal management e piastre di raffreddamento per la mobilità elettrica; la divisione Sospensioni ha concluso contratti per componenti che verranno prodotti nel nuovo stabilimento in Romania e in Cina, anche per veicoli elettrici. Malgrado le difficoltà che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi due anni Sogefi ha sempre saputo rispondere alle esigenze dei propri clienti confermando e rafforzando l’immagine di fornitore in grado di garantire una elevata qualità dei propri prodotti e affidabilità nei livelli di servizio.

Gestione finanziaria

Nel corso del primo semestre 2022 l’impatto sui mercati del conflitto bellico in corso e del rialzo dei tassi di interesse, deciso dalle banche centrali per contrastare gli effetti inflattivi, è stato negativo per tutte le categorie di asset. La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e delle controllate finanziarie ha fatto pertanto registrare un risultato netto negativo pari a € 5,1 milioni, per adeguamenti di fair value degli attivi, con un rendimento sul semestre di –1,3%, a fronte di proventi per € 12,4 milioni nel primo semestre del 2021. In particolare, il rendimento complessivo degli attivi “prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari al -2,5%, mentre la parte restante del portafoglio (Private Equity e partecipazioni di minoranza) ha registrato un rendimento positivo del 3,8%.

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2022

Successivamente alla chiusura del periodo, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

Prevedibile evoluzione della gestione

La visibilità sull’andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi rimane ridotta, in considerazione della persistente incertezza circa l’evoluzione della pandemia (che ha in particolare un impatto diretto sul settore della sanità), del conflitto russo-ucraino, dei mercati di materie prime ed energia (che incidono principalmente sul settore automotive), nonché dei mercati finanziari.

Per quanto concerne KOS, grazie al piano vaccinale, è attesa una minore criticità operativa legata all’evoluzione della pandemia. In tale ipotesi si prevede che le prestazioni di Riabilitazione e Acuti ritornino ai livelli pre-covid già nel corso dell’anno corrente. Per le RSA in Italia e in Germania si prevede invece che i tempi necessari per tornare alla piena occupazione delle residenze siano strutturalmente più lunghi e si protraggano almeno fino al 2023.

Per quanto concerne Sogefi, la visibilità sul mercato automotive è ridotta a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica e sanitaria, al conflitto tra Russia e Ucraina, alla disponibilità e ai prezzi delle materie prime, alla logistica di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici. Per il 2022, S&P Global (IHS) mantiene comunque una previsione di crescita della produzione mondiale di automobili del 4,7% rispetto al 2021, con l’Europa a +10,7%, Nafta a +12,7%, il Sud America a +6,9% e la Cina in sostanziale pareggio (+0,4%). Per quanto concerne i prezzi delle materie prime, nei primi sei mesi del 2022 si è assistito a un ulteriore rialzo e risulta difficile formulare previsioni per la seconda parte dell’esercizio; i prezzi di vendita dei prodotti di Sogefi sono stati adeguati per tener conto di tali incrementi e, a fronte dell’ulteriore impennata dei costi delle materie prime e dell’energia a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino, il management di Sogefi è impegnato a ricercare accordi equi con tutti i clienti, come è già avvenuto nel primo semestre, allo scopo di proseguire relazioni commerciali sostenibili di lungo periodo.

In assenza di fatti e circostanze che rendano il contesto ancora più complesso dell’attuale, i risultati operativi di Sogefi e KOS per l’intero esercizio dovrebbero essere almeno in linea con quelli del passato esercizio.

Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario della holding, in considerazione delle incertezze legate al contesto geo-politico, macroeconomico e finanziario, si prevede che nella seconda parte dell’anno permangano le condizioni di altissima volatilità che hanno caratterizzato il primo semestre. Nonostante il profilo di gestione prudente adottato, non si può escludere che si producano ulteriori riduzioni di valore degli strumenti finanziari detenuti.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 25 luglio 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 18 al 22 luglio 2022 n. 162.246 azioni al prezzo unitario medio di € 0,3986 per un controvalore complessivo di € 64.674,64.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.021.771 azioni proprie, pari al 14,88% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Sogefi: risultati del primo semestre 2022

Ricavi a € 760,0 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre 2021

EBITDA a € 99,8 milioni pari al 13,2% del fatturato

Utile netto di € 20,8 milioni in linea con il primo semestre 2021 (€ 21,4 milioni)

Free Cash Flow positivo per € 41,2 milioni

superiore al primo semestre 2021 (€ 33,1 milioni)

Indebitamento in riduzione a € 216,4 milioni (€ 261,4 milioni al 30.6.2021)

Raffaella Pallavicini nominata amministratrice

Milano, 22 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2022, presentato dall’amministratore delegato Frédéric Sipahi.

Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre settori: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

ANDAMENTO DEL MERCATO

Nel primo semestre del 2022 sono proseguite le difficoltà di approvvigionamento di specifici componenti e di materie prime (che hanno causato anche la temporanea chiusura di alcuni stabilimenti dei principali produttori mondiali di automobili) e la crescita dei loro prezzi; da marzo 2022 si sono aggiunti gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina e delle sanzioni economiche e finanziarie imposte alla Russia, in particolare la decrescita del commercio mondiale e una ulteriore impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

In tale contesto, la produzione mondiale di automobili nel primo semestre 2022 ha registrato un calo dell’1,8% rispetto al primo semestre del 2021.

L’Europa ha registrato l’andamento più critico: -7,6% rispetto al primo semestre 2021; in Cina e in Mercosur la produzione del semestre è stata sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2021 (+0,7% e -0,6% rispettivamente), mentre in NAFTA e India si è registrata una ripresa (+4,7% e +16,4% rispettivamente).

L’andamento del mercato resta incerto; S&P Global (IHS) prevede per l’intero esercizio 2022 una crescita della produzione mondiale del 4,7% rispetto al 2021, con un +11,5% nel secondo semestre rispetto al secondo semestre 2021, dopo il -1,8% del primo.

SINTESI DELL’ANDAMENTO DI SOGEFI NEL PRIMO SEMESTRE 2022

I ricavi consolidati del Gruppo hanno registrato una crescita del 12,3% rispetto al primo semestre del 2021: i volumi di produzione sono stati sostanzialmente in linea con il 2021 (performance positiva rispetto a quella del mercato, -1,8%) e l’incremento del fatturato è riconducibile all’evoluzione dei tassi di cambio e all’adeguamento dei prezzi di vendita in ragione degli incrementi dei costi delle materie prime.

Si sottolinea l’andamento positivo del segmento After Market di Sogefi che ha acquisito nuove quote di mercato, grazie alla capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste dei clienti, nonostante le difficoltà della catena logistica.

I risultati economici sono stati positivi:

  • l’utile netto è ammontato a € 20,8 milioni (€ 21,4 milioni del 2021);
  • il free cash flow è stato positivo per € 41,2 milioni (€ 33,1 milioni nel 2021);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS 16) è sceso a € 216,4 milioni al 30 giugno 2022, rispetto a € 258,2 milioni al 31 dicembre 2021.

Dal punto di vista dell’innovazione di prodotto, il filtro abitacolo SOGEFI CabinHepa+, che utilizza media HEPA (High Efficiency Particulate Air) e filtra meccanicamente, catturando particelle 50 volte più piccole rispetto a un filtro abitacolo convenzionale, è stato nominato prodotto dell’anno 2022 in Francia. È stato inoltre inaugurato il nuovo E-Mobility Tech Center europeo, con sede a Marckolsheim nella Francia orientale, dedicato alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti E-mobility e dotato della più grande stampante 3D d’Europa.

Il semestre è stato positivo anche per l’attività commerciale:

  • la divisione Filtrazione si è aggiudicata diversi contratti per la fornitura di filtri olio e per la purificazione dell’aria;
  • la divisione Sospensioni ha concluso contratti in Europa per la fornitura di molle elicoidali e barre stabilizzatrici e si è inoltre aggiudicata un contratto per la fornitura di barre stabilizzatrici a una primaria società cinese che sta entrando nel mercato dei veicoli elettrici;
  • la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in NAFTA e in Europa per la fornitura di prodotti di thermal management e piastre di raffreddamento per la mobilità elettrica e il più rilevante contratto di mobilità elettrica mai concluso, con un produttore di veicoli commerciali elettrici e autobus, per la produzione di piastre di raffreddamento in alluminio saldate con la tecnologia laser per regolare la temperatura della batteria, moduli di raffreddamento integrati e valvole di regolazione e sfiato della batteria.

RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE

I ricavi del primo semestre del 2022 sono ammontati a € 756,0 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

I volumi di produzione sono stati sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre del 2021 e la performance del Gruppo è stata migliore di quella del mercato (che è sceso dell’1,8% a livello globale e del 7,6% in Europa). L’evoluzione dei tassi di cambio, in particolare la debolezza dell’euro e il conseguente rafforzamento del dollaro americano e canadese e del renminbi cinese, ha comportato un aumento del fatturato consolidato di 2,9 punti percentuali. Il restante aumento dei ricavi riflette l’adeguamento dei prezzi di vendita, articolato tra le differenti linee di prodotto in funzione dell’evoluzione dei costi delle materie prime e dei componenti impiegati.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.859.525 azioni proprie, pari al 14,87% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

Il fatturato, anche a cambi costanti, è cresciuto in tutte le aree geografiche: +5,3% in Europa, +19,5% in Nord America (+9,2% a cambi costanti), +48,3% in Sud America (+49,8% a cambi costanti), +16,9% in Asia (+8,2% a cambi costanti).

La business unit Sospensioni ha registrato ricavi in crescita del 14,1% (+13,2% a cambi costanti), con tassi di incremento significativi in particolare in Sudamerica.

La business unit Filtrazione ha riportato ricavi in aumento del 15,3% (+12% a cambi costanti), grazie al buon andamento del canale After Market in Europa e delle attività in Nord America e India.

La business unit Aria e Raffreddamento ha registrato ricavi in crescita del 6,7% e dell’1,1% a cambi costanti, penalizzati dall’andamento del mercato cinese e in particolare dal lockdown in alcune aree nei mesi di aprile e maggio per la recrudescenza della pandemia.

L’EBITDA è ammontato a € 99,8 milioni, rispetto al primo semestre del 2021 (€ 108,3 milioni), l’EBITDA ricorrente è stabile, ma alcuni fattori non ricorrenti hanno penalizzato il risultato: si tratta in particolare dei maggiori costi di ristrutturazione (€ 4,1 milioni rispetto a € 1,3 milioni nel primo semestre 2021) e dei minori proventi non operativi (€ 3,9 milioni rispetto a € 9,4 milioni al 30 giugno 2021).

L’EBIT è ammontato a € 40,4 milioni a fronte di € 47,3 milioni nel 2021.

Il Gruppo ha riportato un utile netto di € 20,8 milioni, in linea con quello del primo semestre 2021, pari a € 21,4 milioni.

Il Free Cash Flow è stato positivo per € 41,2 milioni, rispetto a € 33,1 milioni nel primo semestre 2021, grazie ai risultati positivi e alla gestione del capitale circolante, la cui variazione nel periodo è stata più favorevole di quella registrata nel primo semestre del 2021, anche per il maggior ricorso al factoring.

L’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2022 era pari a € 216,4 milioni, in riduzione rispetto a fine 2021 (€ 258,2 milioni) e rispetto al 30 giugno 2021 (€ 261,4 milioni). Includendo i debiti finanziari per diritti d’uso, secondo il principio IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 era pari a € 285,2 milioni, rispetto a € 327,6 milioni al 31 dicembre 2021.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo ha linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 302,0 milioni.

Al 30 giugno 2022 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 230,3 milioni, rispetto a € 187,7 milioni al 31 dicembre 2021. L’incremento, pari a € 42,6 milioni, è principalmente dovuto all’utile del periodo (€ 20,8 milioni), alle differenze cambio da conversione e agli utili attuariali derivanti dalla valutazione dei fondi pensione.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI SUCCESSIVAMENTE AL 30 GIUGNO 2022

Successivamente alla chiusura del semestre, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

IMPATTI DEL COVID-19 E DEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO SULL’ATTIVITÀ

Nel 2022, pur persistendo la crisi pandemica, gli effetti sul mercato in cui opera la Società sono stati meno gravi di quelli registrati negli anni passati, in quanto non si sono prodottesospensioni delle attività industriali e commerciali, con l’eccezione dei lock down in alcune aree della Cina nei mesi di aprile e maggio.

Sono invece proseguite le difficoltà operative legate alle assenze del personale a causa di contagi o contatti, nonostante Sogefi abbia mantenuto tutte le disposizioni per la sicurezza sanitaria sul posto di lavoro volte a ridurre il rischio di contagio: distanziamento fisico, utilizzo di sistemi di protezione individuale e misure volte a limitare la presenza del personale sul posto di lavoro, con il ricorso al lavoro agile.

Per quanto riguarda gli impatti diretti su Sogefi del conflitto tra Russia e Ucraina, fino a marzo del 2022 Sogefi aveva un’attività commerciale in Russia ed esportava verso Ucraina e Bielorussia; i ricavi complessivi delle suddette attività non erano significativi, rappresentando, nel 2021, lo 0,7% dei ricavi del Gruppo. Le attività in Russia, Ucraina e Bielorussia sono state interrotte a partire da marzo 2022 e la filiale russa è oggi in fase di liquidazione. In conseguenza, nel primo semestre 2022 Sogefi ha registrato perdite di valore di attività detenute in Russia per € 1,3 milioni, mentre l’impatto diretto sui ricavi e sui margini è stato minimo.

Sogefi, come tutto il settore automotive, sta subendo gli impatti indiretti della guerra e in particolare l’ulteriore impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime e le difficoltà di approvvigionamento.

Infine, quale effetto combinato di una crisi pandemica non ancora risolta e del conflitto russo-ucraino, con impatto significativo su importanti clienti europei per i quali il mercato russo era rilevante, la domanda europea è stata debole.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

La visibilità sull’andamento del mercato automotive nei prossimi mesi del 2022 è ridotta a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica e sanitaria, al conflitto tra Russia e Ucraina, alla disponibilità e ai prezzi delle materie prime, alla logistica di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici.

Per il 2022, S&P Global (IHS) mantiene comunque una previsione di crescita della produzione mondiale di automobili del 4,7% rispetto al 2021, con l’Europa a +10,7%, Nafta a +12,7%, il Sud America a +6,9% e la Cina in sostanziale pareggio (+0,4%).

Per quanto concerne i prezzi delle materie prime, nei primi sei mesi del 2022 si è assistito a un ulteriore rialzo e risulta difficile formulare previsioni per la seconda parte dell’esercizio. Va rilevato che nel primo semestre del 2022 i prezzi di vendita dei prodotti di Sogefi sono stati adeguati tenendo conto dell’incremento dei costi delle materie prime registrato nel 2021 e a inizio 2022. A fronte dell’ulteriore impennata dei costi delle materie prime e dell’energia a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino, il management di Sogefi è impegnato a ricercare accordi equi con tutti i clienti, come è già avvenuto nel primo semestre, allo scopo di proseguire relazioni commerciali sostenibili di lungo periodo.

Assumendo che non ci siano ulteriori fattori di grave deterioramento dello scenario macroeconomico e produttivo (significativi inasprimenti delle sanzioni verso la Russia, estensione del conflitto al di fuori dell’Ucraina, shortage e aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime rispetto agli attuali, tali da compromettere la sostenibilità della supply chain, ulteriori lock down), Sogefi conferma il proprio obiettivo di conseguire per l’intero esercizio 2022 un risultato operativo, escludendo gli oneri non ricorrenti, sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2021.

RAFFAELLA PALLAVICINI NUOVA AMMINISTRATRICE DI SOGEFI

L’Assemblea degli azionisti di Sogefi S.p.A., tenutasi oggi a Milano in sede ordinaria, ha approvato l’aumento del numero dei consiglieri di Sogefi da otto a nove e ha nominato l’Avv. Raffaella Pallavicini amministratrice fino alla scadenza del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, ossia fino alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2024 da parte dell’Assemblea degli azionisti. La candidatura dell’Avv. Raffaella Pallavicini è stata presentata dall’azionista di maggioranza CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite, titolare del 55,64% dei diritti di voto. Il suo curriculum vitae è disponibile sul sito internet www.sogefigroup.com.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 18 luglio 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dall’11 al 15 luglio 2022 n. 112.377 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4089 per un controvalore complessivo di € 45.947,67.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.859.525 azioni proprie, pari al 14,87% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 11 luglio 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 4 all’8 luglio 2022 n. 334.248 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4077 per un controvalore complessivo di € 136.259,47.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.747.148 azioni proprie, pari al 14,86% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 4 luglio 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 27 giugno all’1 luglio 2022 n. 384.365 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4086 per un controvalore complessivo di € 157.051,81.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.412.900 azioni proprie, pari al 14,83% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 27 giugno 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 20 al 24 giugno 2022 n. 382.273 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4103 per un controvalore complessivo di € 156.848,74.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.028.535 azioni proprie, pari al 14,8% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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