Sogefi: risultati del primo semestre 2022

Ricavi a € 760,0 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre 2021

EBITDA a € 99,8 milioni pari al 13,2% del fatturato

Utile netto di € 20,8 milioni in linea con il primo semestre 2021 (€ 21,4 milioni)

Free Cash Flow positivo per € 41,2 milioni

superiore al primo semestre 2021 (€ 33,1 milioni)

Indebitamento in riduzione a € 216,4 milioni (€ 261,4 milioni al 30.6.2021)

Raffaella Pallavicini nominata amministratrice

Milano, 22 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2022, presentato dall’amministratore delegato Frédéric Sipahi.

Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli in tre settori: Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

ANDAMENTO DEL MERCATO

Nel primo semestre del 2022 sono proseguite le difficoltà di approvvigionamento di specifici componenti e di materie prime (che hanno causato anche la temporanea chiusura di alcuni stabilimenti dei principali produttori mondiali di automobili) e la crescita dei loro prezzi; da marzo 2022 si sono aggiunti gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina e delle sanzioni economiche e finanziarie imposte alla Russia, in particolare la decrescita del commercio mondiale e una ulteriore impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

In tale contesto, la produzione mondiale di automobili nel primo semestre 2022 ha registrato un calo dell’1,8% rispetto al primo semestre del 2021.

L’Europa ha registrato l’andamento più critico: -7,6% rispetto al primo semestre 2021; in Cina e in Mercosur la produzione del semestre è stata sostanzialmente in linea con il primo semestre del 2021 (+0,7% e -0,6% rispettivamente), mentre in NAFTA e India si è registrata una ripresa (+4,7% e +16,4% rispettivamente).

L’andamento del mercato resta incerto; S&P Global (IHS) prevede per l’intero esercizio 2022 una crescita della produzione mondiale del 4,7% rispetto al 2021, con un +11,5% nel secondo semestre rispetto al secondo semestre 2021, dopo il -1,8% del primo.

SINTESI DELL’ANDAMENTO DI SOGEFI NEL PRIMO SEMESTRE 2022

I ricavi consolidati del Gruppo hanno registrato una crescita del 12,3% rispetto al primo semestre del 2021: i volumi di produzione sono stati sostanzialmente in linea con il 2021 (performance positiva rispetto a quella del mercato, -1,8%) e l’incremento del fatturato è riconducibile all’evoluzione dei tassi di cambio e all’adeguamento dei prezzi di vendita in ragione degli incrementi dei costi delle materie prime.

Si sottolinea l’andamento positivo del segmento After Market di Sogefi che ha acquisito nuove quote di mercato, grazie alla capacità di rispondere in modo adeguato alle richieste dei clienti, nonostante le difficoltà della catena logistica.

I risultati economici sono stati positivi:

  • l’utile netto è ammontato a € 20,8 milioni (€ 21,4 milioni del 2021);
  • il free cash flow è stato positivo per € 41,2 milioni (€ 33,1 milioni nel 2021);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS 16) è sceso a € 216,4 milioni al 30 giugno 2022, rispetto a € 258,2 milioni al 31 dicembre 2021.

Dal punto di vista dell’innovazione di prodotto, il filtro abitacolo SOGEFI CabinHepa+, che utilizza media HEPA (High Efficiency Particulate Air) e filtra meccanicamente, catturando particelle 50 volte più piccole rispetto a un filtro abitacolo convenzionale, è stato nominato prodotto dell’anno 2022 in Francia. È stato inoltre inaugurato il nuovo E-Mobility Tech Center europeo, con sede a Marckolsheim nella Francia orientale, dedicato alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti E-mobility e dotato della più grande stampante 3D d’Europa.

Il semestre è stato positivo anche per l’attività commerciale:

  • la divisione Filtrazione si è aggiudicata diversi contratti per la fornitura di filtri olio e per la purificazione dell’aria;
  • la divisione Sospensioni ha concluso contratti in Europa per la fornitura di molle elicoidali e barre stabilizzatrici e si è inoltre aggiudicata un contratto per la fornitura di barre stabilizzatrici a una primaria società cinese che sta entrando nel mercato dei veicoli elettrici;
  • la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in NAFTA e in Europa per la fornitura di prodotti di thermal management e piastre di raffreddamento per la mobilità elettrica e il più rilevante contratto di mobilità elettrica mai concluso, con un produttore di veicoli commerciali elettrici e autobus, per la produzione di piastre di raffreddamento in alluminio saldate con la tecnologia laser per regolare la temperatura della batteria, moduli di raffreddamento integrati e valvole di regolazione e sfiato della batteria.

RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE

I ricavi del primo semestre del 2022 sono ammontati a € 756,0 milioni, in crescita del 12,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

I volumi di produzione sono stati sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre del 2021 e la performance del Gruppo è stata migliore di quella del mercato (che è sceso dell’1,8% a livello globale e del 7,6% in Europa). L’evoluzione dei tassi di cambio, in particolare la debolezza dell’euro e il conseguente rafforzamento del dollaro americano e canadese e del renminbi cinese, ha comportato un aumento del fatturato consolidato di 2,9 punti percentuali. Il restante aumento dei ricavi riflette l’adeguamento dei prezzi di vendita, articolato tra le differenti linee di prodotto in funzione dell’evoluzione dei costi delle materie prime e dei componenti impiegati.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 189.859.525 azioni proprie, pari al 14,87% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

Il fatturato, anche a cambi costanti, è cresciuto in tutte le aree geografiche: +5,3% in Europa, +19,5% in Nord America (+9,2% a cambi costanti), +48,3% in Sud America (+49,8% a cambi costanti), +16,9% in Asia (+8,2% a cambi costanti).

La business unit Sospensioni ha registrato ricavi in crescita del 14,1% (+13,2% a cambi costanti), con tassi di incremento significativi in particolare in Sudamerica.

La business unit Filtrazione ha riportato ricavi in aumento del 15,3% (+12% a cambi costanti), grazie al buon andamento del canale After Market in Europa e delle attività in Nord America e India.

La business unit Aria e Raffreddamento ha registrato ricavi in crescita del 6,7% e dell’1,1% a cambi costanti, penalizzati dall’andamento del mercato cinese e in particolare dal lockdown in alcune aree nei mesi di aprile e maggio per la recrudescenza della pandemia.

L’EBITDA è ammontato a € 99,8 milioni, rispetto al primo semestre del 2021 (€ 108,3 milioni), l’EBITDA ricorrente è stabile, ma alcuni fattori non ricorrenti hanno penalizzato il risultato: si tratta in particolare dei maggiori costi di ristrutturazione (€ 4,1 milioni rispetto a € 1,3 milioni nel primo semestre 2021) e dei minori proventi non operativi (€ 3,9 milioni rispetto a € 9,4 milioni al 30 giugno 2021).

L’EBIT è ammontato a € 40,4 milioni a fronte di € 47,3 milioni nel 2021.

Il Gruppo ha riportato un utile netto di € 20,8 milioni, in linea con quello del primo semestre 2021, pari a € 21,4 milioni.

Il Free Cash Flow è stato positivo per € 41,2 milioni, rispetto a € 33,1 milioni nel primo semestre 2021, grazie ai risultati positivi e alla gestione del capitale circolante, la cui variazione nel periodo è stata più favorevole di quella registrata nel primo semestre del 2021, anche per il maggior ricorso al factoring.

L’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2022 era pari a € 216,4 milioni, in riduzione rispetto a fine 2021 (€ 258,2 milioni) e rispetto al 30 giugno 2021 (€ 261,4 milioni). Includendo i debiti finanziari per diritti d’uso, secondo il principio IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 era pari a € 285,2 milioni, rispetto a € 327,6 milioni al 31 dicembre 2021.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo ha linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 302,0 milioni.

Al 30 giugno 2022 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 230,3 milioni, rispetto a € 187,7 milioni al 31 dicembre 2021. L’incremento, pari a € 42,6 milioni, è principalmente dovuto all’utile del periodo (€ 20,8 milioni), alle differenze cambio da conversione e agli utili attuariali derivanti dalla valutazione dei fondi pensione.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI SUCCESSIVAMENTE AL 30 GIUGNO 2022

Successivamente alla chiusura del semestre, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

IMPATTI DEL COVID-19 E DEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO SULL’ATTIVITÀ

Nel 2022, pur persistendo la crisi pandemica, gli effetti sul mercato in cui opera la Società sono stati meno gravi di quelli registrati negli anni passati, in quanto non si sono prodottesospensioni delle attività industriali e commerciali, con l’eccezione dei lock down in alcune aree della Cina nei mesi di aprile e maggio.

Sono invece proseguite le difficoltà operative legate alle assenze del personale a causa di contagi o contatti, nonostante Sogefi abbia mantenuto tutte le disposizioni per la sicurezza sanitaria sul posto di lavoro volte a ridurre il rischio di contagio: distanziamento fisico, utilizzo di sistemi di protezione individuale e misure volte a limitare la presenza del personale sul posto di lavoro, con il ricorso al lavoro agile.

Per quanto riguarda gli impatti diretti su Sogefi del conflitto tra Russia e Ucraina, fino a marzo del 2022 Sogefi aveva un’attività commerciale in Russia ed esportava verso Ucraina e Bielorussia; i ricavi complessivi delle suddette attività non erano significativi, rappresentando, nel 2021, lo 0,7% dei ricavi del Gruppo. Le attività in Russia, Ucraina e Bielorussia sono state interrotte a partire da marzo 2022 e la filiale russa è oggi in fase di liquidazione. In conseguenza, nel primo semestre 2022 Sogefi ha registrato perdite di valore di attività detenute in Russia per € 1,3 milioni, mentre l’impatto diretto sui ricavi e sui margini è stato minimo.

Sogefi, come tutto il settore automotive, sta subendo gli impatti indiretti della guerra e in particolare l’ulteriore impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime e le difficoltà di approvvigionamento.

Infine, quale effetto combinato di una crisi pandemica non ancora risolta e del conflitto russo-ucraino, con impatto significativo su importanti clienti europei per i quali il mercato russo era rilevante, la domanda europea è stata debole.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

La visibilità sull’andamento del mercato automotive nei prossimi mesi del 2022 è ridotta a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica e sanitaria, al conflitto tra Russia e Ucraina, alla disponibilità e ai prezzi delle materie prime, alla logistica di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici.

Per il 2022, S&P Global (IHS) mantiene comunque una previsione di crescita della produzione mondiale di automobili del 4,7% rispetto al 2021, con l’Europa a +10,7%, Nafta a +12,7%, il Sud America a +6,9% e la Cina in sostanziale pareggio (+0,4%).

Per quanto concerne i prezzi delle materie prime, nei primi sei mesi del 2022 si è assistito a un ulteriore rialzo e risulta difficile formulare previsioni per la seconda parte dell’esercizio. Va rilevato che nel primo semestre del 2022 i prezzi di vendita dei prodotti di Sogefi sono stati adeguati tenendo conto dell’incremento dei costi delle materie prime registrato nel 2021 e a inizio 2022. A fronte dell’ulteriore impennata dei costi delle materie prime e dell’energia a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino, il management di Sogefi è impegnato a ricercare accordi equi con tutti i clienti, come è già avvenuto nel primo semestre, allo scopo di proseguire relazioni commerciali sostenibili di lungo periodo.

Assumendo che non ci siano ulteriori fattori di grave deterioramento dello scenario macroeconomico e produttivo (significativi inasprimenti delle sanzioni verso la Russia, estensione del conflitto al di fuori dell’Ucraina, shortage e aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime rispetto agli attuali, tali da compromettere la sostenibilità della supply chain, ulteriori lock down), Sogefi conferma il proprio obiettivo di conseguire per l’intero esercizio 2022 un risultato operativo, escludendo gli oneri non ricorrenti, sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2021.

RAFFAELLA PALLAVICINI NUOVA AMMINISTRATRICE DI SOGEFI

L’Assemblea degli azionisti di Sogefi S.p.A., tenutasi oggi a Milano in sede ordinaria, ha approvato l’aumento del numero dei consiglieri di Sogefi da otto a nove e ha nominato l’Avv. Raffaella Pallavicini amministratrice fino alla scadenza del mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione, ossia fino alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2024 da parte dell’Assemblea degli azionisti. La candidatura dell’Avv. Raffaella Pallavicini è stata presentata dall’azionista di maggioranza CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite, titolare del 55,64% dei diritti di voto. Il suo curriculum vitae è disponibile sul sito internet www.sogefigroup.com.

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