Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 5 settembre 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 29 agosto al 2 settembre 2022 n. 126.500 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4164 per un controvalore complessivo di € 52.678,45.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.993.895 azioni proprie, pari al 14,95% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 29 agosto 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 22 al 26 agosto 2022 n. 140.000 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4138 per un controvalore complessivo di € 57.937,70.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.867.395 azioni proprie, pari al 14,94% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 22 agosto 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 16 al 19 agosto 2022 n. 147.000 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4165 per un controvalore complessivo di € 61.229,10.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.727.395 azioni proprie, pari al 14,93% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 12 agosto 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dall’8 al 12 agosto 2022 n. 154.000 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4190 per un controvalore complessivo di € 64.524,05.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.580.395 azioni proprie, pari al 14,92% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 8 agosto 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 1 al 5 agosto 2022 n. 242.686 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4159 per un controvalore complessivo di € 100.922,50.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.426.395 azioni proprie, pari al 14,91% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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CIR: deposito documentazione per l’Assemblea Straordinaria e Ordinaria degli azionisti

Milano, 5 agosto 2022 – Con riferimento all’Assemblea degli azionisti di CIR S.p.A. convocata in sede straordinaria e ordinaria per il 12 settembre 2022, ore 10,00, in unica convocazione, si rende noto che è disponibile, presso la sede della Società (via Ciovassino 1, Milano), sul sito internet www.cirgroup.it (sezione Governance/Assemblea degli azionisti) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE, la seguente documentazione:

  • la Relazione del Consiglio di Amministrazione relativa alla proposta di annullamento di n. 170.000 azioni proprie attualmente di titolarità della società senza corrispondente riduzione del capitale e correlata modifica dell’art. 4.1 dello Statuto (punto 1 – parte straordinaria);
  • la Relazione del Consiglio di Amministrazione relativa alla proposta di riduzione del capitale sociale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2445 c.c. mediante imputazione a riserve per l’importo di euro 218.603.657 e quindi dagli attuali euro 638.603.657 a 420.000.000, senza annullamento di azioni, al fine di dare più flessibilità alla struttura patrimoniale della società e correlata modifica dell’art. 4.1 dello Statuto (punto 1 – parte straordinaria);
  • la Relazione del Consiglio di Amministrazione relativa alla proposta di autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie (punto 1 – parte ordinaria).

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 1 agosto 2022 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2022 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022,  in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 25 al 29 luglio 2022 n. 195.706 azioni al prezzo unitario medio di € 0,4044 per un controvalore complessivo di € 79.146,66.

CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 190.217.477 azioni proprie, pari al 14,89% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Convocazione dell’Assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti

Milano, 29 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR” o la “Società”), riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha deliberato di convocare per il 12 settembre 2022, ore 10:00 in unica convocazione, l’Assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti con il seguente ordine del giorno:

Parte Straordinaria

  1. Annullamento di n. 170.000.000 azioni proprie attualmente di titolarità dalla società senza corrispondente riduzione del capitale. Modifica dell’art. 4.1 dello Statuto. Delibere inerenti e conseguenti.
  2. Riduzione del capitale sociale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2445 c.c. mediante imputazione a riserve per l’importo di euro 218.603.657 e quindi dagli attuali euro 638.603.657 a 420.000.000, senza annullamento di azioni, al fine di dare più flessibilità alla struttura patrimoniale della società. Modifica dell’art. 4.1 dello Statuto. Delibere inerenti e conseguenti.

Parte Ordinaria

  1. Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie previa revoca della precedente e correlata autorizzazione a disporne.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato le relative relazioni illustrative ai sensi dell’art. 125-ter del D. lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato e integrato e dell’art. 72, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato.

Parte Straordinaria

Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti, si prone annullare n. 170.000.000 azioni proprie attualmente di titolarità dalla Società, rappresentative del 13,31% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. L’annullamento verrebbe operato senza alcuna riduzione del capitale sociale nominale, tenuto conto che le azioni rappresentative del capitale sociale della Società sono prive dell’indicazione del valore nominale.

Dal punto di vista contabile, se deliberato, l’annullamento delle azioni proprie non produrrebbe effetti sul risultato economico e non determinerebbe variazioni del valore complessivo del patrimonio netto, bensì l’aumento del valore patrimoniale implicito delle azioni non annullate. Invero, dal punto di vista contabile, si registrerebbe una riduzione del valore delle azioni proprie in portafoglio controbilanciato da una riduzione di pari importo della riserva azioni proprie.

A seguito dell’annullamento di n. 170.000.000 azioni proprie, sulla base delle azioni proprie possedute dalla Società al 28 luglio 2022, la Società disporrebbe di residue n. 20.164.977 di azioni proprie, rappresentative del 1,82% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il numero di azioni proprie residue risulterebbe sufficiente per adempiere gli obblighi derivanti dai programmi di assegnazione di azioni della Società ai dipendenti, ai membri degli organi di amministrazione di CIR e delle controllate, attualmente in essere, coerentemente con una delle finalità per le quali è stata concessa dall’Assemblea ordinaria degli azionisti del 29 aprile 2022 l’autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie.

In merito al razionale, l’operazione viene proposta in quanto il numero di azioni proprie possedute attualmente dalla società è prossimo al limite previsto dall’art. 2357, comma 3, del Codice Civile costituito dalla quinta parte del capitale sociale, e pertanto la flessibilità per la Società di acquistare ulteriori azioni proprie risulta ridotta rispetto al proprio patrimonio netto ed alle disponibilità liquide. Inoltre, allo stato non è previsto alcun impiego delle azioni proprie in questione in operazioni straordinarie.

Il compimento dell’operazione comporterebbe la modifica dell’articolo 4.1 dello Statuto per riflettere il nuovo numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale.

Si segnala infine che:

  • l’efficacia della deliberazione proposta è subordinata alla relativa iscrizione nel Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2436, comma 5, del Codice Civile;
  • la prospettata modifica statutaria non integra una delle fattispecie previste per l’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti ai sensi dell’art. 2437 del Codice Civile.

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Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti, l’operazione proposta consiste:

  • nella riduzione del capitale sociale di Euro 218.603.657, da Euro 638.603.657 a Euro 420.000.000;
  • nel contestuale aumento di pari importo, Euro 218.603.657, delle riserve disponibili, che considerando il loro valore al 30 giugno 2022, passerebbero da Euro 16.472.719 a Euro 235.076.376.

Pertanto, al momento della realizzazione di tale operazione l’ammontare del patrimonio netto non cambierebbe, modificandosi solo la sua composizione qualitativa. Inoltre, essendo le azioni della Società prive di indicazione del valore nominale, la riduzione di capitale proposta non comporta annullamento di azioni, né variazione del loro valore intrinseco patrimoniale.

In merito al razionale, l’operazione viene proposta in quanto l’attuale situazione rende impossibile proseguire la politica di distribuzione, via dividendi e/o buy back di azioni proprie, che la Società ha adottato nel passato, se non nei limiti degli utili d’esercizio della Società e quindi delle riserve distribuibili che dovessero generarsi nel futuro. L’operazione in questione ha quindi la finalità di ricostituire un certo ammontare di riserve disponibili in capo alla Società, tale da consentire in prospettiva una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel gruppo e non impiegate nella gestione operativa e/o al servizio delle partecipazioni operative. In particolare, per effetto dell’operazione, tali risorse potranno essere impiegate anche per deliberare eventuali distribuzioni di dividendi o operazioni di buy back. In assenza dell’operazione, al contrario, tali scelte potrebbero risultare non facilmente perseguibili proprio a motivo della composizione attuale del patrimonio netto, in cui le riserve distribuibili hanno raggiunto una dimensione estremamente esigua.

L’operazione non comporta l’immediata fuoriuscita di risorse dal patrimonio della Società.

La delibera pone piuttosto le basi per poterlo fare tempo per tempo alla luce delle analisi di sostenibilità che verranno condotte di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione di CIR in carica pro-tempore sulla base delle informazioni aggiornate disponibili, il contesto oggi quanto mai imprevedibile economico e quindi dei mercati e dopo aver soppesato una serie di elementi – quali, ad esempio, la situazione del gruppo e delle società che lo compongono, il loro piano industriale, le opzioni strategiche disponibili – nel loro complesso utili a consentire che la eventuale ulteriore delibera risulti consapevolmente coerente con il quadro strategico e finanziario dell’azienda e dei mercati.

La scelta di ridurre il capitale sociale a favore di un incremento delle riserve disponibili risulta coerente con altre operazioni realizzate nel nostro Paese da varie società, nel corso degli ultimi anni, con motivazioni e razionali affini a quelli alla base dell’Operazione in oggetto.

Il compimento dell’operazione comporta la modifica dell’articolo 4.1 dello Statuto per riflettere il nuovo ammontare del capitale sociale, che risulterebbe, ad esito della esecuzione della riduzione di capitale volontaria, pari ad Euro 420.000.000. L’articolo 4.1 dello Statuto, pertanto, verrebbe riformulato in tal senso, ferma l’eventuale ulteriore modifica proposta al punto 1 all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti che – qualora effettivamente deliberata e successivamente iscritta nel registro delle imprese – modificherà l’art. 4.1 nella parte relativa al numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale.

Si segnala infine che:

  • ancorché la riduzione del capitale non determini rimborso del capitale stesso ai soci, si ritiene applicabile, in conformità della prevalente dottrina e giurisprudenza, l’art, 2445 del Codice Civile, che prevede che la riduzione del capitale possa essere eseguita soltanto dopo 90 giorni dal giorno dell’iscrizione nel registro delle imprese, purché entro questo termine nessun creditore sociale anteriore all’iscrizione abbia fatto opposizione;
  • la prospettata modifica statutaria non integra una delle fattispecie previste per l’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti ai sensi dell’art. 2437 del Codice Civile.

Parte Ordinaria

Per quanto riguarda l’unico punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria degli azionisti, la proposta consiste nella revoca (per la parte non utilizzata) e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione, avendo presenti le disposizioni degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile, dell’art. 132 del D.Lgs. n. 58/98 (il “TUF”), dell’art. 144-bis della delibera CONSOB n. 11971/1999, del Regolamento (UE) 596/2014 (il “MAR”), del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052, nonché della Delibera Consob del 3 aprile 2019 n. 20876 e delle Linee Guida Consob di luglio 2019, per un periodo di 18 mesi a far data dall’eventuale delibera di approvazione della presente proposta da parte dell’Assemblea ordinaria degli azionisti per l’acquisto di massimo 220.000.000 di azioni ad un prezzo unitario che non dovrà discostarsi di più del 15%, in difetto o in eccesso, dal prezzo di riferimento registrato dalle azioni della Società nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di acquisto o precedente la data in cui viene fissato il prezzo in caso di acquisti secondo le modalità di cui ai punti (i), (iii) e (iv) del paragrafo che segue, e comunque, ove gli acquisti siano effettuati con ordini sul mercato regolamentato, il corrispettivo non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato , in conformità a quanto previsto dall’art. 3 del Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.

L’acquisto dovrà avvenire sul mercato, in conformità a quanto prescritto dall’art. 132 del TUF e dalle disposizioni di legge o di regolamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente (i) per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio; (ii) sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita; (iii) mediante attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita da assegnarsi entro 15 mesi dalla data della delibera assembleare di autorizzazione ed esercitabili entro 18 mesi dalla stessa; (iv) mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati sui mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti ottemperando alle ulteriori previsioni contenute nell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, nonché ai sensi degli artt. 5 e 13 del MAR.

Il numero massimo di azioni proprie di tempo in tempo di titolarità dalla Società per effetto delle operazioni sulle azioni proprie in portafoglio sarà in ogni caso pari al limite del 20% del numero di azioni che compongono il capitale sociale, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2357, comma 3, del Codice Civile.

Gli acquisti e gli atti di disposizione di azioni proprie dovranno essere eseguiti in conformità a quanto previsto dall’art. 5 del Regolamento e del Regolamento Delegato, ove applicabili.

Per quanto riguarda la disposizione (alienazione) delle azioni proprie, la delibera sottoposta prevede che il Consiglio di Amministrazione abbia la facoltà di stabilire di volta in volta, in conformità alla normativa applicabile e/o alle prassi di mercato di tempo in tempo riconosciute, i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all’operazione ed al miglior interesse della Società.

Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: (a) adempiere gli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o delle controllate, nonché adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da eventuali strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; (b) disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della Società (c.d. “magazzino titoli”), il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; (c) svolgere attività di sostegno della liquidità del mercato, ottimizzare la struttura del capitale, remunerare gli azionisti in particolari situazioni di mercato, il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; (d) cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità in relazione all’andamento del mercato; (e) per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.

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L’avviso di convocazione dell’Assemblea degli azionisti e le predette relazioni illustrative sui punti all’ordine del giorno, saranno messi a disposizione del pubblico con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari applicabili.

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CIR: risultati primo semestre 2022

  • Ricavi a € 1.102,5 milioni, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre 2021
  • Risultati di Sogefi positivi, risultati di KOS in ripresa, risultati della gestione finanziaria influenzati dall’andamento negativo dei mercati finanziari
  • Utile netto a break even, penalizzato dall’adeguamento a fair value degli asset finanziari detenuti
  • Riduzione dell’indebitamento netto consolidato delle controllate operative
  • Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 313,3 milioni, dopo l’esborso di € 84,2 milioni per l’acquisto di azioni proprie e nonostante le perdite di valore registrate dal portafoglio di investimenti finanziari nell’attuale congiuntura di mercato

Milano, 29 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

Nel primo semestre del 2022 la Società e le sue partecipate hanno operato in un contesto complesso, a causa degli effetti della pandemia ancora in corso, che incidono direttamente sul settore sociosanitario, dell’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, con impatti sul settore automotive, edell’andamento negativo dei mercati finanziari, che ha influenzato i risultati del portafoglio di investimenti finanziari del gruppo. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha aggravato le criticità già presenti in relazione alle materie prime, all’energia, ai mercati finanziari e alla debolezza di alcuni settori economici in Europa.

In tale contesto, KOS ha proseguito nel percorso di recupero dell’attività iniziato nel secondo trimestre del 2021, dopo il calo provocato dalla pandemia, e Sogefi ha gestito efficacemente i molteplici fattori di crisi che hanno colpito il mercato; la gestione finanziaria ha invece risentito dell’inversione di tendenza sui mercati, registrando perdite di valore su tutte le principali asset class.

I ricavi consolidati del Gruppo sono ammontati a € 1.102,5 milioni, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre del 2021, con dinamiche positive in entrambi i settori di attività del gruppo.

Il gruppo ha registrato un risultato netto a break even (-€ 0,2 milioni) a fronte di un utile di € 21,6 milioni nel primo semestre 2021; la flessione è dovuta ai minori rendimenti del portafoglio di investimenti finanziari, con un contributo delle società finanziarie del gruppo (CIR, CIR International e CIR Investimenti) al risultato netto consolidato negativo per € 10,2 milioni a fronte di un contributo positivo di € 9,3 milioni nel primo semestre 2021.

L’indebitamento finanziario netto consolidato ante IFRS 16 al 30 giugno 2022 è pari a € 95,6 milioni rispetto a € 85,6 milioni al 31 dicembre 2021 e € 41,4 milioni al 30 giugno 2021:

  • l’indebitamento netto delle controllate è sceso a € 408,9 milioni rispetto a € 418,0 milioni al 31 dicembre 2021 e a € 446,4 milioni al 30 giugno 2021;
  • la posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate CIR Investimenti e CIR International) resta molto positiva a € 313,3 milioni e la sua diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 (€ 332,4 milioni) e al 30 giugno 2021 (€ 405,0 milioni) è dovuta principalmente all’acquisto di azioni proprie per € 84,2 milioni nel corso degli ultimi 12 mesi e, in misura minore, alle perdite di valore registrate dal portafoglio di investimenti finanziari nell’attuale congiuntura di mercato.

L’indebitamento finanziario netto consolidato, inclusi i debiti IFRS 16, al 30 giugno 2022, ammonta a € 969,8 milioni, comprensivi di diritti d’uso per € 874,2 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 805,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate dedite alla gestione finanziaria), al 30 giugno 2021, è positiva per € 405,0 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 (€ 391,7 milioni) e al 30 giugno 2020 (€ 397,2 milioni).

Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2022 è pari a € 749,4 milioni (€ 740,4 milioni al 31 dicembre 2021).

KOS

Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha inciso significativamente sulle attività di KOS, determinando la riduzione degli ingressi di ospiti nelle strutture RSA e quella delle prestazioni erogate dalle strutture di riabilitazione. Da metà del 2021 è cominciata la ripresa, confermata nel primo semestre 2022, anche se i livelli pre-pandemia non sono ancora stati raggiunti.

Nel primo semestre 2022, i ricavi del Gruppo sono ammontati a € 346,5 milioni, in crescita del 6,5% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, grazie in particolare al recupero del settore RSA, in Italia (+16,2%) e in Germania (+5,2%).

L’EBIT ricorrente registra un incremento da € 8,3 milioni a € 11,5 milioni (l’EBIT complessivo del primo semestre del 2021, pari a € 20,9 milioni, includeva proventi non ricorrenti per € 12,6 milioni).

Il risultato netto del periodo è stato pari a -€ 2,9 milioni. Senza considerare i proventi non ricorrenti del primo semestre 2021, si registra un miglioramento pari a € 5,8 milioni.

L’indebitamento netto, esclusi i debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16, a fine giugno 2022, ammonta a € 192,9 milioni, pressoché stabile rispetto a fine giugno 2021 (€ 185,5 milioni). L’indebitamento netto complessivo, inclusi i debiti ex IFRS 16, ammonta a € 998,2 milioni.

Le difficoltà legate alla pandemia non hanno avuto ripercussioni sul piano di costante sviluppo che ha caratterizzato il gruppo dalle origini: dal 2019 sono state infatti avviate 9 strutture, e altre 9 sono in fase di costruzione in Italia e Germania. Inoltre la Società sta compiendo un’analisi profonda dei modelli di cura anche alla luce dell’innovazione tecnologica e delle esigenze dei fruitori dei servizi offerti dalla Società.

Sogefi

Nel primo semestre del 2022, il mercato ha continuato a confrontarsi con difficoltà di approvvigionamento di materie prime e componenti (che hanno comportato anche la temporanea chiusura di alcuni stabilimenti dei principali produttori mondiali di automobili) e incrementi dei prezzi delle materie prime e dell’energia, aggravati dal conflitto tra Russia e Ucraina. La produzione mondiale di automobili ha registrato un calo dell’1,8% rispetto al primo semestre del 2021, con l’Europa al -7,6%, Cina e Mercosur in linea (rispettivamente al +0,7% e al -0,6%), NAFTA e India in ripresa (+4,7% e +16,4% rispettivamente).

In tale contesto, Sogefi ha riportato ricavi in crescita del 12,3% rispetto al primo semestre del 2021, per effetto dell’aumento dei prezzi di vendita, correlato all’incremento dei costi delle materie prime, e dell’evoluzione dei tassi di cambio; i volumi di produzione e vendita sono stati sostanzialmente in linea con il primo semestre 2021, registrando una performance positiva rispetto al mercato (-1,8%).

L’EBIT ricorrente del primo semestre è in linea con quello del corrispondente periodo del 2021; l’EBIT complessivo è ammontato a € 40,4 milioni, rispetto a € 47,3 milioni del 2021 a causa di maggiori costi di ristrutturazione (€ 4,1 milioni rispetto a € 1,3 milioni nel primo semestre 2021) e minori proventi non operativi (€ 3,9 milioni rispetto a € 9,4 milioni nel 2021).

Nel corso del semestre l’attività commerciale è stata positiva: la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in Europa, NAFTA e Cina per la fornitura di prodotti di Thermal Management per la mobilità elettrica e la Filtrazione si è aggiudicata un rilevante numero di contratti per la fornitura di Filtri di Purificazione dell’Aria e Filtri di Trasmissione, contribuendo alla diversificazione rispetto alle piattaforme per motori a combustione.

Il Gruppo ha riportato un utile netto di € 20,8 milioni, in linea con quello del primo semestre 2021, pari a € 21,4 milioni.

L’indebitamento netto (ante IFRS 16) è sceso a € 216,4 milioni al 30 giugno 2022, rispetto a € 258,2 milioni al 31 dicembre 2021 e a € 261,4 milioni al 30 giugno 2021.

Il semestre è stato positivo anche per l’attività commerciale: la divisione Filtrazione si è aggiudicata diversi contratti per la fornitura di filtri olio e aria; la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso importanti contratti in NAFTA e in Europa per la fornitura di prodotti di thermal management e piastre di raffreddamento per la mobilità elettrica; la divisione Sospensioni ha concluso contratti per componenti che verranno prodotti nel nuovo stabilimento in Romania e in Cina, anche per veicoli elettrici. Malgrado le difficoltà che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi due anni Sogefi ha sempre saputo rispondere alle esigenze dei propri clienti confermando e rafforzando l’immagine di fornitore in grado di garantire una elevata qualità dei propri prodotti e affidabilità nei livelli di servizio.

Gestione finanziaria

Nel corso del primo semestre 2022 l’impatto sui mercati del conflitto bellico in corso e del rialzo dei tassi di interesse, deciso dalle banche centrali per contrastare gli effetti inflattivi, è stato negativo per tutte le categorie di asset. La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e delle controllate finanziarie ha fatto pertanto registrare un risultato netto negativo pari a € 5,1 milioni, per adeguamenti di fair value degli attivi, con un rendimento sul semestre di –1,3%, a fronte di proventi per € 12,4 milioni nel primo semestre del 2021. In particolare, il rendimento complessivo degli attivi “prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari al -2,5%, mentre la parte restante del portafoglio (Private Equity e partecipazioni di minoranza) ha registrato un rendimento positivo del 3,8%.

Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2022

Successivamente alla chiusura del periodo, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

Prevedibile evoluzione della gestione

La visibilità sull’andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi rimane ridotta, in considerazione della persistente incertezza circa l’evoluzione della pandemia (che ha in particolare un impatto diretto sul settore della sanità), del conflitto russo-ucraino, dei mercati di materie prime ed energia (che incidono principalmente sul settore automotive), nonché dei mercati finanziari.

Per quanto concerne KOS, grazie al piano vaccinale, è attesa una minore criticità operativa legata all’evoluzione della pandemia. In tale ipotesi si prevede che le prestazioni di Riabilitazione e Acuti ritornino ai livelli pre-covid già nel corso dell’anno corrente. Per le RSA in Italia e in Germania si prevede invece che i tempi necessari per tornare alla piena occupazione delle residenze siano strutturalmente più lunghi e si protraggano almeno fino al 2023.

Per quanto concerne Sogefi, la visibilità sul mercato automotive è ridotta a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica e sanitaria, al conflitto tra Russia e Ucraina, alla disponibilità e ai prezzi delle materie prime, alla logistica di trasporto e approvvigionamento dai mercati asiatici. Per il 2022, S&P Global (IHS) mantiene comunque una previsione di crescita della produzione mondiale di automobili del 4,7% rispetto al 2021, con l’Europa a +10,7%, Nafta a +12,7%, il Sud America a +6,9% e la Cina in sostanziale pareggio (+0,4%). Per quanto concerne i prezzi delle materie prime, nei primi sei mesi del 2022 si è assistito a un ulteriore rialzo e risulta difficile formulare previsioni per la seconda parte dell’esercizio; i prezzi di vendita dei prodotti di Sogefi sono stati adeguati per tener conto di tali incrementi e, a fronte dell’ulteriore impennata dei costi delle materie prime e dell’energia a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino, il management di Sogefi è impegnato a ricercare accordi equi con tutti i clienti, come è già avvenuto nel primo semestre, allo scopo di proseguire relazioni commerciali sostenibili di lungo periodo.

In assenza di fatti e circostanze che rendano il contesto ancora più complesso dell’attuale, i risultati operativi di Sogefi e KOS per l’intero esercizio dovrebbero essere almeno in linea con quelli del passato esercizio.

Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario della holding, in considerazione delle incertezze legate al contesto geo-politico, macroeconomico e finanziario, si prevede che nella seconda parte dell’anno permangano le condizioni di altissima volatilità che hanno caratterizzato il primo semestre. Nonostante il profilo di gestione prudente adottato, non si può escludere che si producano ulteriori riduzioni di valore degli strumenti finanziari detenuti.

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