Ricavi consolidati a € 1.223,1 milioni, in aumento dell’11,9% rispetto al primo semestre 2022
Utile netto consolidato a € 14,0 milioni
Crescita significativa di fatturato e risultati per Sogefi
Progressiva e sostenuta ripresa dell’attività di KOS
Ulteriore riduzione dell’indebitamento netto consolidato a € 32,9 milioni (€ 81,8 milioni al 31 dicembre 2022)
Posizione finanziaria netta della capogruppo stabile e positiva per € 314,0 milioni
Milano, 31 luglio 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”, il “Gruppo” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.
Risultati consolidati
Nel primo semestre del 2023, pur in un
contesto ancora complesso, i fenomeni avversi che hanno penalizzato i settori
di attività in cui opera il Gruppo nel corso degli ultimi tre esercizi si sono
decisamente attenuati: la fase di emergenza sanitaria legata alla pandemia si è
esaurita, le tensioni sulla disponibilità e i prezzi delle materie prime e
dell’energia, acuite nel primo semestre del 2022 dal conflitto russo-ucraino,
ancorché tuttora presenti, sono in fase di parziale riconduzione, ed infine i
mercati finanziari sono in forte recupero dopo la performance molto
negativa del 2022. Per contro la dinamica inflattiva generale ha fatto
registrare incrementi significativi dei costi dei servizi e del personale e il
rialzo dei tassi di interesse sta comportando un aumento degli oneri finanziari
per le società controllate, mitigato dalla componente di finanziamenti a tasso
fisso e dalla riduzione dell’indebitamento.
Nel corso del primo semestre, il settore
sociosanitario del gruppo (KOS) ha proseguito nel percorso di costante recupero
dell’attività iniziato a metà del 2021, dopo lo shock provocato dalla
pandemia, con una prospettiva di ritorno a pieno regime dell’attività nel 2024.
Il settore automotive del gruppo (Sogefi), colpito dal crollo del mercato nel 2020 e dalle dinamiche relative alle materie prime nel 2021 e 2022, nel primo semestre del 2023, in un contesto di ripresa del mercato, in particolare europeo, ha registrato una crescita significativa dei ricavi e dei risultati, che nel primo semestre 2023 si collocano nettamente al di sopra dei valori pre-pandemia.
I ricavi
consolidati del Gruppo sono ammontati a € 1.223,1 milioni, in aumento del 11,9% rispetto al primo
semestre del 2022, con dinamiche positive in entrambi i settori di attività del
gruppo.
Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato
è ammontato a € 170,0 milioni, in aumento del 15,4% rispetto al
corrispondente periodo del 2022, grazie alla crescita del fatturato e della redditività
in entrambi i settori in cui opera il gruppo.
Il risultato netto
è stato pari a € 14,0 milioni a fronte di un risultato a pareggio nel primo
semestre 2022.
L’indebitamento finanziario netto consolidato ante IFRS 16 al 30 giugno 2023 è sceso a € 32,9
milioni rispetto a € 81,8 milioni al 31 dicembre 2022 e € 95,6 milioni al 30
giugno 2022, grazie alla riduzione dell’indebitamento netto delle controllate, complessivamente pari a €
346,9 milioni.
La posizione finanziaria netta della Capogruppo
(incluse le controllate CIR Investimenti e CIR International) è
significativamente positiva, pari a € 314,0 milioni; la leggera diminuzione
rispetto al 31 dicembre 2022, € 320,4 milioni, è dovuta all’acquisto di azioni
proprie per € 7,7 milioni
nel corso del periodo.
L’indebitamento
finanziario netto consolidato inclusi i debiti IFRS 16, al 30 giugno 2023, ammonta a € 910,9 milioni, comprensivi di
diritti d’uso per € 878,0 milioni, principalmente della controllata KOS (€
812,7 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.
Il patrimonio
netto di Gruppo al 30 giugno 2023 è pari a € 747,3 milioni (€ 743,4 milioni
al 31 dicembre 2022).
KOS
L’attività di KOS, che è
stata fortemente colpita dalle conseguenze della pandemia nel 2020 e 2021, ha
registrato un progressivo recupero a partire dalla metà del 2021. Nel primo
semestre 2023 il settore Riabilitazione Funzionale e Psichiatrica è tornato ad
operare a pieno regime; il settore delle residenze per anziani non ha ancora
raggiunto la piena saturazione, ma il trend è positivo, sia in Italia, sia in Germania.
I risultati del primo semestre 2023 hanno risentito dell’aumento dei
costi del personale sanitario e degli approvvigionamenti, soprattutto in
Germania, il cui impatto è in corso di assorbimento, attraverso progressivi
aggiustamenti tariffari e grazie alla deflazione dei costi energetici.
I ricavi del primo semestre del 2023 sono ammontati a € 370,7 milioni, in aumento del 9,9% rispetto al primo semestre 2022, grazie al recupero di tutti i settori: le RSA in Italia, +13,2%, e in Germania, +15,8%, ove l’incremento dei ricavi è stato altresì spinto da significativi rialzi delle tariffe, e la Riabilitazione Funzionale e Psichiatrica (+6,4%).
L’EBIT è ammontato a € 20,8 milioni, in aumento di € 10,1 milioni
rispetto all’EBIT del primo semestre 2022 (€ 10,7 milioni), grazie all’incremento
dell’attività e al recupero di efficienza operativa e nonostante l’inflazione
dei costi e il venir meno del significativo supporto garantito dal sistema
sanitario tedesco agli operatori sociosanitari fino a luglio 2022.
Il risultato netto è stato positivo per € 0,8 milioni, rispetto a
– € 2,9 milioni nel primo semestre 2022.
Il free cash flow, ante applicazione del principio IFRS16,
è stato positivo per € 16,4 milioni; sono stati registrati proventi non ricorrenti per € 36,3 milioni (cessione dell’attività indiana nel settore Diagnostica
e Cure Oncologiche e di immobili in Italia), e un flusso di cassa operativo
negativo per circa € 20,0 milioni, a causa dell’incremento del capitale circolante per circa € 25,0 milioni, che dovrebbe almeno in
parte riassorbirsi nel corso dell’esercizio.
L’indebitamento netto, esclusi i
debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS16, a fine giugno 2023
ammonta a € 161,9 milioni rispetto a € 178,3 milioni al 31
dicembre 2022 e a € 192,9 milioni al 30 giugno 2022.
In data 28 giugno 2023 è stata
perfezionata la cessione dell’attività Diagnostica e
Cure Oncologiche in India, concludendo così il percorso di rifocalizzazione
strategica avviato nel 2020 con la cessione di Medipass. Il corrispettivo, equity
value, della cessione è stato di € 18,8 milioni.
Sogefi
Nel primo semestre 2023, in un contesto
di crescita mondiale della produzione di automobili dell’11,2% rispetto
all’equivalente periodo del 2022, con progressi in tutte le aree geografiche e
una forte ripresa in Europa, i ricavi consolidati di Sogefi sono
ammontati a €
852,4 milioni, registrando una crescita del 12,8% e del 14% a tassi di cambio
costanti, che riflette l’aumento dei volumi di produzione (+9,4%) e dei prezzi
di vendita (+4,2%). Sono state registrate performance al di sopra del
mercato in NAFTA, Cina e India.
L’EBIT, pari a € 54,8
milioni, è cresciuto del 35,6%, con un EBIT margin al 6,4% del
fatturato, rispetto al 5,3% del primo semestre 2022. Tutte le linee di business
hanno registrato incrementi di redditività, grazie ai volumi e alla tenuta dei
margini, malgrado l’impatto dell’inflazione sui costi.
L’utile netto è stato pari a € 31,4 milioni (+51%
rispetto a €
20,8 milioni nel primo semestre 2022).
Il free cash flow è stato
positivo per € 45,0 milioni, includendo il factoring (€ 41,2 milioni al
30 giugno 2022).
L’indebitamento netto (ante
IFRS16) al 30 giugno 2023 è pari a € 185,3 milioni, rispetto a € 224,3 milioni
al 31 dicembre 2022.
Positivo anche l’andamento del portafoglio
di contratti, con 32% del valore dei nuovi contratti destinato a piattaforme
ibride ed elettriche, con un elevato potenziale di crescita.
Gestione finanziaria
Nel primo semestre i mercati
azionari e obbligazionari globali hanno registrato un recupero dopo la performance
molto negativa del 2022 e i rendimenti obbligazionari sono tornati ad essere
positivi a seguito dei successivi rialzi dei tassi di interesse operati dalle
banche centrali per contrastare l’inflazione.
La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e controllate
finanziarie ha fatto registrare proventi finanziari
netti leggermente positivi (€ 0,9 milioni, con un rendimento sul semestre dello
0,2%), a fronte di proventi negativi per € 5,1 milioni nel primo
semestre del 2022. In particolare, il rendimento complessivo degli attivi
“prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato
pari a 0,8%, mentre la parte restante del portafoglio (Private Equity e
partecipazioni di minoranza) ha registrato un rendimento negativo del 2,2%, in
parte dovuto alla sfavorevole evoluzione del tasso di cambio euro/dollaro.
Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2023
Successivamente alla chiusura del periodo, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.
Prevedibile evoluzione della gestione
La visibilità
sull’andamento delle attività del Gruppo CIR nei prossimi mesi rimane ridotta,
a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica, in un contesto
di inflazione tuttora elevata e tassi di interesse ancora in aumento.
Per quanto concerne KOS,
si prevede di operare a pieno regime nei settori Riabilitazione ed Acuti già
nel corso dell’anno corrente, mentre per le RSA in Italia e in Germania ci si
attende un consolidamento del trend di aumento delle presenze, che si prevede
possa condurre alla piena operatività tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
A causa delle dinamiche inflattive che hanno caratterizzato il settore, e in
particolare dell’aumento del costo del personale sanitario, per un pieno
recupero della redditività, sarà necessario un progressivo adeguamento delle
tariffe, sia in Italia che in Germania, tema sul quale le associazioni di
categoria stanno dialogando con le istituzioni interessate. In assenza di fatti
e circostanze, allo stato non prevedibili, che rendano il contesto più
complesso dell’attuale, i risultati operativi di KOS per l’intero esercizio
dovrebbero essere significativamente superiori a quelli del passato esercizio.
Per quanto concerne Sogefi,
la visibilità sull’andamento del mercato automotive nel 2023 rimane ridotta a
causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica. Per il 2023,
S&P Global (IHS) prevede una crescita della produzione mondiale di
automobili del 5,3% rispetto al 2022, con l’Europa a +11,8%, NAFTA a +8,2%, l’India
a +7,2% e il Sud America e la Cina sostanzialmente stabili. Per quanto concerne
le materie prime e l’energia, nei primi mesi del 2023 la tendenza dei prezzi è
stata decrescente, ma essi permangono elevati e caratterizzati da alta
volatilità. In assenza di fattori di deterioramento dello scenario
macroeconomico rispetto all’attuale, Sogefi per il 2023 prevede una crescita
dei ricavi mid-single digit, in linea con le previsioni sul mercato
automotive, e una redditività operativa, escludendo gli oneri non ricorrenti,
superiore rispetto a quella registrata nell’esercizio 2022.
Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario, nonostante il migliore andamento dei mercati finanziari nella prima parte dell’anno, in considerazione delle incertezze legate al contesto macroeconomico e finanziario, ci si attende che nella seconda parte dell’anno permangano condizioni di elevata volatilità.