CIR: risultati esercizio 2024

  • Ricavi consolidati in crescita del 1,6% vs 2023, a € 1.821 milioni, +6,2% nel settore sanità e -1,7% nel settore automotive
  • EBITDA consolidato pari a € 272,1 milioni, + 14% vs 2023
  • Utile netto consolidato di €132,2 milioni, includendo le operazioni straordinarie (€ 39,0 milioni dalle attività in continuità)
  • Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva ed in crescita a € 341,3 milioni, nonostante il riacquisto di azioni proprie per € 99,7 milioni
  • Indebitamento delle controllate industriali ridotto in misura significativa, di € 193,5 milioni, nonostante la distribuzione di dividendi per € 149,1 milioni
  • Proposta all’assemblea di non procedere alla distribuzione di dividendi e di rinnovare l’autorizzazione all’esecuzione di operazioni di buyback, per un massimo di 150.000.000 azioni (pari al 16,4% del capitale), nonché per procedere all’annullamento di azioni proprie senza riduzione del capitale sociale
  • Avvio di un programma di buyback a partire dal 17 marzo 2025



Milano, 14 marzo 2025 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”, il “Gruppo” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2024 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

Nel 2024, CIR ha conseguito un netto miglioramento dei risultati di tutte le attività che compongono il gruppo e ha concluso operazioni straordinarie di realizzo di asset che hanno comportato una significativa creazione di valore.

In particolare, il gruppo ha registrato un risultato netto di € 132,2 milioni e un Free Cash Flow di € 387,2 milioni, prima della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie.

 Per quanto concerne le attività in continuità:

  • i ricavi consolidati sono ammontati a € 1.821,1 milioni, in aumento dell’1,6% rispetto al 2023; KOS ha registrato una crescita del 6,2% e Sogefi una flessione dell’1,7%;
  • Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del 2024 è ammontato a € 272,1 milioni (14,9% dei ricavi), in aumento del 14% rispetto a € 238,6 milioni nel 2023 (13,3% dei ricavi). L’incremento dell’EBITDA è riconducibile principalmente al miglioramento della redditività sia di KOS che di Sogefi.
  • Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 100,0 milioni, rispetto a € 66,6 milioni nel 2023, seguendo l’evoluzione dell’EBITDA.
  • il risultato netto è stato pari ad € 56,7 milioni e ad € 39,0 milioni al netto della quota di terzi (a fronte di € 2,6 milioni nel 2023); tutte le attività del gruppo hanno registrato un miglioramento: le controllate Sogefi e KOS hanno contribuito per € 21,6 milioni, +€ 13,4 milioni rispetto al 2023, e la capogruppo (incluse CIR Investimenti e CIR International) per € 17,4 milioni, +€ 23,0 milioni rispetto al 2023, grazie a un rendimento del portafoglio eccezionalmente elevato;
  • il Free Cash Flow, prima dell’applicazione del principio IFRS 16, è stato pari a € 58,0 milioni, a fronte di € 17,2 milioni nel 2023.

Per quanto riguarda gli asset ceduti:

  • in data 25 giugno 2024, è stata perfezionata la cessione del complesso residenziale situato in via dell’Orso 8 a Milano, per un corrispettivo totale di € 38 milioni, di cui € 7 milioni già incassati nei precedenti esercizi a titolo di caparra, registrando una plusvalenza, al netto dei costi di transazione e delle imposte, pari ad € 18,8 milioni e un Free Cash Flow di € 30 milioni;
  • in data 31 maggio, la controllata Sogefi ha portato a termine la cessione della divisione Filtrazione, per un corrispettivo finale pari a € 327,5 milioni, nel quadro di una strategia volta a valorizzare l’attività dopo una crescita molto significativa dei risultati, a ridurre l’esposizione del gruppo ad attività difficilmente convertibili a tecnologie e-mobility, a diminuire l’indebitamento del gruppo ed assicurare la capacità di investimento necessaria per il completamento del turn around delle Sospensioni e lo sviluppo di prodotti Air & Cooling destinati alla e-mobility;  l’utile netto per Sogefi è stato di € 134,5 milioni  e il Free Cash Flow è stato pari a € 299,2 milioni (inclusi anche l’utile e il Free Cash Flow dell’attività fino alla data della cessione, gli oneri fiscali ed i costi sostenuti per il suo perfezionamento); l’utile di pertinenza di CIR è stato pari a € 80,9 milioni;
  • il Free Cash Flow delle attività in dismissione, ante IFRS 16, è stato pari a € 329,2 milioni.

Nel 2024 il Gruppo ha distribuito dividendi per € 67,1 milioni alle minoranze di KOS e Sogefi e ha proceduto all’acquisto di azioni proprie per € 99,7milioni, per un totale di €166,8 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il gruppo ha una posizione finanziaria netta consolidata ante IFRS 16 positiva per € 202,6 milioni, rispetto ad un indebitamento netto di € 17,8 milioni al 31 dicembre 2023, con un incremento della posizione finanziaria netta di € 220,4 milioni.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo (inclusa la controllata CIR Investimenti) è positiva per € 341,3 milioni, € 314,4 milioni a fine 2023, dopo esborsi per l’acquisto di azioni proprie pari a € 99,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto consolidato inclusi i debiti IFRS 16, al 31 dicembre 2024, ammonta a € 615,0 milioni, comprensivi di diritti d’uso per € 817,6 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 772,6 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a € 791,2 milioni (€ 753,6 milioni al 31 dicembre 2023).

KOS

Nel 2024 KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 6,2%, grazie all’aumento della saturazione nelle RSA sia in Italia sia in Germania.

In Italia le RSA hanno registrato un aumento dei ricavi del 10,3%, con una saturazione media pari al 91,5%, incluse le strutture in fase di avviamento, e al 94,0% per le strutture consolidate, tasso ormai prossimo a quello registrato prima della crisi pandemica.

In Germania i ricavi sono aumentati del 13,9%; la saturazione media resta inferiore a quella dell’Italia (90,5% totale, 91,4% escludendo le strutture in avviamento) ma il trend è positivo, con una crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2023. La crescita dei ricavi riflette anche gli aggiustamenti in corso sulle tariffe, volti a compensare l’inflazione dei costi registrata a partire dal 2021.

Il settore della Riabilitazione e Psichiatria, che già aveva recuperato il normale livello di attività nel 2023, è cresciuto del 3,4%, grazie all’incremento delle prestazioni a pazienti convenzionati in talune regioni.

L’EBIT è ammontato a € 67,4 milioni, pari all’8,4% dei ricavi, rispetto a € 53,0 milioni, 7,1% dei ricavi, nel 2023. La redditività ha superato il 10% in Italia, mentre la redditività complessiva è ancora penalizzata da una insufficiente redditività della Germania, che ha comunque registrato un netto miglioramento nel 2024, in linea con il piano di recupero formulato a valle della crisi da Covid-19.

Il risultato netto è stato positivo per € 20,5 milioni, rispetto a + € 11,7 milioni nel 2023.

Il free cash flow operativo, ante applicazione del principio IFRS16, è stato positivo per € € 21,6 milioni ed include esborsi non ricorrenti per € 7,6, milioni legati al termine della concessione dell’Ospedale di Suzzara.

L’indebitamento netto, esclusi i debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS16, è diminuito di € 2,3 milioni e a fine 2024 è pari a € 129,6 milioni, rispetto a € 131,9 milioni al 31 dicembre 2023.

L’indebitamento netto inclusi i debiti per diritti d’uso al 31 dicembre 2024 ammonta a € 902,2 milioni, rispetto a € 920,7 al 31 dicembre 2023.

Sogefi

Nel 2024, la produzione mondiale di automobili ha registrato una flessione dell’1,1% rispetto al 2023: in crescita Cina (+3,8%), India (+3,9%) e Mercosur (+2,7%) e in calo NAFTA (-1,4%) e soprattutto Europa (-6,1%). Con riguardo alla tipologia dei veicoli, l’incremento della produzione di veicoli puramente elettrici è stato pari al 7,3%, decisamente al di sotto delle attese.

Per quanto riguarda l’attività in continuità, escludendo la Filtrazione, nel 2024 la debolezza del mercato ha determinato una flessione dei ricavi dell’1,7% rispetto al 2023 e del 4,2% escludendo gli effetti di cambio e dell’inflazione in Argentina; ciononostante, è stato registrato un miglioramento dei risultati operativi:

Le attività cedute hanno fatto registrare un risultato netto pari a € 125,9 milioni e un free cash flow ante IFRS16di € 299,2 milioni.

Complessivamente, nel 2024, il Gruppo ha riportato un utile netto pari a € 141,3 milioni e un free cash flow ante IFRS16di € 327,9 milioni.

L’indebitamento netto ante IFRS16 al 31 dicembre 2024 è pari a € 9,5 milioni (€ 55,0 milioni includendo i debiti per diritti d’uso), a fronte di un indebitamento netto di € 200,7 milioni al 31 dicembre 2023 (€ 266,1 con IFRS16), dopo il pagamento di dividendi per complessivi € 133,3 milioni di cui € 75,1 milioni a CIR S.p.A.

Gestione finanziaria

Nel corso del 2024 i mercati finanziari hanno registrato performance positive in tutti i comparti, incluso il comparto obbligazionario.

La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e controllate finanziarie ha fatto registrare proventi finanziari netti per € 30,3 milioni (+7,1% sul capitale medio investito), a fronte € 5,4 milioni nel 2023. In particolare, il rendimento degli attivi “prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari ad € 20,2 milioni (+5,6%), quello del portafoglio di Private Equity e partecipazioni è ammontato a € 10,1 milioni.

Andamento della Capogruppo

La capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso il 2024 con un utile di € 105,8 milioni, rispetto a una perdita di € 6,7 milioni nel 2023. Il risultato è dovuto principalmente ai dividendi ricevuti dalle controllate (€ 82 milioni) e alla plus-valenza per la cessione in giugno 2024 del complesso immobiliare sito in Milano, via dell’Orso 8 (€ 18,8 milioni).

Il patrimonio netto è passato da € 673,2 milioni al 31 dicembre 2023 a € 680,7 milioni al 31 dicembre 2024. L’incremento deriva principalmente dalla differenza tra il risultato netto del periodo e l’importo impiegato per l’acquisto di azioni proprie (€ 99,7 milioni).

Piani e performance ESG

Nel 2024 il gruppo CIR ha centrato la quasi totalità degli obiettivi previsti dai piani di sostenibilità della Società e delle controllate.

Sono stati registrati progressi sul fronte della sostenibilità del business e dell’innovazione, con KOS che ha proseguito il proprio programma volto ad assicurare il permanente miglioramento della qualità della cura e del servizio, con impatto sulla soddisfazione dei clienti, e con Sogefi che ha aumentato la propria quota di investimenti R&D e business acquisition relativi a prodotti di e-mobility.

Sul fronte della eco-compatibilità dei processi, CIR, Sogefi e KOS hanno aumentato il ricorso alle energie rinnovabili; entrambe le società operative hanno inoltre migliorato la propria performance, riducendo i rifiuti e/o aumentandone il riciclo, e riducendo ulteriormente la propria intensità energetica.

In materia di gestione delle risorse umane, sono aumentate le ore destinate alla formazione del personale, sono proseguite le azioni per garantire la parità di trattamento in tutti i paesi di operatività e per ridurre la frequenza degli incidenti sul lavoro, il tutto con impatto positivo sulla soddisfazione del personale, che viene attentamente monitorata.

Infine, sono stati applicati i criteri ESG nella gestione degli attivi finanziari della capogruppo CIR.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2024

Per quanto concerne sia la capogruppo, sia le sue controllate KOS e Sogefi, non si sono verificati fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2024 che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

Si precisa che, in data 6 gennaio 2025, CIR S.p.A. ha proceduto all’annullamento di n. 131.147.366 azioni proprie rivenienti dall’Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria su azioni proprie conclusasi in data 20 dicembre 2024, evento già noto al mercato.

Prevedibile evoluzione della gestione

La visibilità sull’andamento delle attività del Gruppo nei prossimi mesi è ridotta, a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica, all’evoluzione delle tensioni geo-politiche, all’introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione americana e alla conseguente volatilità dei mercati finanziari.

Per quanto concerne KOS, in assenza di fatti e circostanze che rendano il contesto più complesso dell’attuale, si prevede per il 2025 un ulteriore significativo incremento dei ricavi e del risultato operativo, grazie: in Italia al margine di miglioramento della saturazione tuttora esistente e al ramp up delle nuove strutture green field sviluppate nel corso degli ultimi anni, in Germania, oltre che all’incremento della saturazione, all’ulteriore aggiustamento delle tariffe per il recupero dei maggiori costi salariali.

Per quanto concerne il mercato automotive, in cui opera Sogefi, la visibilità sull’evoluzione del mercato risulta particolarmente ridotta a causa delle incertezze già citate, cui si aggiungono quelle legate alla transizione verso la e-mobility. In assenza di impatti dirompenti sul mercato legate a tali fattori, le previsioni sul mercato indicano una ulteriore leggera flessione, dovuta ad un andamento nuovamente negativo atteso per l’Europa e gli Stati Uniti. In tale contesto, si prevede per Sogefi una flessione mid-single digit del fatturato e un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti, eventi/circostanze nuove, nonché l’effetto dei già citati dazi, che impattino negativamente il mercato automotive.

Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario, l’attuale contesto di mercato risulta fortemente esposto a volatilità legata alle incertezze sullo scenario geo-politico e sulla guerra commerciale; a tale proposito si ricorda che la policy di investimento del gruppo è improntata ad una prudente gestione del rischio-rendimento.

Avvio di un programma di buyback

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’avvio, a far data dal 17 marzo 2025, di un programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 57,6 milioni di azioni CIR (circa il 6,3% del capitale sociale), per un esborso fino a un massimo di € 35 milioni, con la finalità di svolgere attività di sostegno della liquidità del mercato, ottimizzare la struttura del capitale e remunerare gli azionisti, il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente.

Il programma di buyback è avviato a valere sull’autorizzazione concessa dall’Assemblea ordinaria degli azionisti in data 29 aprile 2024 per la parte non ancora eseguita e, subordinatamente alla concessione della nuova autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da parte dell’Assemblea degli azionisti la cui convocazione è prevista per il 28 aprile 2025, proseguirà sino al termine di validità dell’autorizzazione stessa, salvo eventuale interruzione o revoca. Il Consiglio di Amministrazione si riserva di modificare in aumento il numero massimo di azioni acquistabili e l’esborso massimo del buyback all’esito dell’Assemblea medesima. Di tali eventuali modifiche verrà data comunicazione al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.   

Gli acquisti saranno eseguiti sull’Euronext Milan tramite un intermediario abilitato, che agirà in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, e formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.

Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti di non distribuire dividendi, ritenendo che nelle attuali condizioni di mercato la prosecuzione nella politica di riacquisto di azioni proprie seguita negli ultimi anni costituisca una modalità di distribuzione verso gli azionisti più efficace.

Assemblea degli azionisti

Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente di procedere nei tempi stabiliti dalla disciplina applicabile alla convocazione dell’Assemblea degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, in unica convocazione, per il prossimo 28 aprile 2025, stabilendo di sottoporre, tra le altre, le seguenti proposte:

  • di approvare del bilancio di esercizio di CIR S.pA. – Compagnie Industriali Riunite, corredato della relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della relazione della società di revisione legale;
  • previa revoca dell’autorizzazione in essere (per la parte non utilizzata), di rinnovare l’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di 18 mesi, per l’acquisto di massime n. 150.000.000 di azioni, pari al 16,4% del capitale sociale, fermo restando che, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute anche tramite controllate, il numero delle azioni acquistate (e non annullate) non potrà in alcun caso eccedere il 20% del capitale sociale di CIR;
  • di affidare al Consiglio di Amministrazione l’incarico di procedere all’annullamento delle azioni proprie CIR che saranno eventualmente in portafoglio della Società alla scadenza della Autorizzazione assembleare rilasciata per l’acquisto, senza riduzione del capitale sociale, fatta comunque eccezione per le azioni proprie che, unitamente alle azioni proprie già in portafoglio della Società, siano necessarie a copertura degli impegni di tempo in tempo derivanti dai piani di stock grant in essere;
  • previa revoca della delega in essere, di rinnovare (con modifiche) la delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di cinque anni, ad aumentare il capitale sociale e ad emettere obbligazioni convertibili per massimi nominali € 300 milioni e per l’emissione di massime n. 600 milioni di azioni;
  • di approvare un Piano di stock grant per il 2025 destinato a dipendenti della Società e di società controllate, nei termini che saranno definiti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato in tempo utile per gli adempimenti di legge;
  • di conferire l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2026-2034.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Michele Cavigioli dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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Indicatori alternativi di performance

Di seguito viene riportato il significato e il contenuto degli “indicatori alternativi di performance”, non previsti dai principi contabili IFRS, utilizzati nel presente comunicato al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del gruppo.

  • EBITDA (margine operativo lordo): indicatore della performance operativa calcolato sommando al “risultato operativo” gli “ammortamenti e svalutazioni”;
  • Indebitamento finanziario netto consolidato: indicatore della struttura finanziaria del gruppo; corrisponde alla  somma algebrica di crediti finanziari, titoli, altre attività finanziarie e disponibilità liquide e mezzi equivalenti delle  attività correnti, di prestiti obbligazionari, altri debiti finanziari e debiti finanziari per diritti d’uso delle passività non  correnti, di debiti verso banche, prestiti obbligazionari, altri debiti finanziari e debiti finanziari per diritti d’uso delle  passività correnti.

Si allegano i prospetti di sintesi della situazione patrimoniale e finanziaria e del conto economico consolidati di CIR.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 28 marzo 2024 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022, in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 25 al 27 marzo 2024 n. 792.200 azioni al prezzo unitario medio di € 0,5483 per un controvalore complessivo di € 434.395,13. CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 71.386.611 azioni proprie, pari al 6,45% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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CIR: deposito documentazione per l’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2024

Milano, 26 marzo 2024 – Con riferimento all’Assemblea degli azionisti di CIR S.p.A. convocata in sede ordinaria e straordinaria per il 29 aprile 2024, ore 10.00, in unica convocazione, si rende noto che la seguente documentazione:

– Proposta in merito all’approvazione del Piano di Stock Grant 2024 (punto 4 parte ordinaria);

– Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’integrazione del Collegio sindacale mediante nomina di un Sindaco supplente (punto 5 parte ordinaria);

è disponibile, presso la sede della Società (via Ciovassino 1, Milano), sul sito internet www.cirgroup.it (sezione Governance/Assemblea degli azionisti) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE.

L’ulteriore documentazione relativa all’Assemblea, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico, con le modalità e nei termini di legge.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 25 marzo 2024 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022, in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 18 al 22 marzo 2024 n. 1.159.070 azioni al prezzo unitario medio di € 0,5331 per un controvalore complessivo di € 617.944,00. CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 70.594.411 azioni proprie, pari al 6,38% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 18 marzo 2024 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022, in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 11 al 15 marzo 2024 n. 1.860.364 azioni al prezzo unitario medio di € 0,5308 per un controvalore complessivo di € 987.519,15. CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 69.435.341 azioni proprie, pari al 6,27% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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Aggiornamento delle informazioni essenziali relative al Patto FDB

Milano, 18 marzo 2024 – Si comunica che le informazioni essenziali redatte ai sensi dell’art. 130 del Regolamento Consob 11971/1999 (“Regolamento Emittenti”) relative al patto parasociale avente ad oggetto azioni di Fratelli De Benedetti S.p.A. (“FDB”) e di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”) (il “Patto FDB”) sono state aggiornate alla data del 18 marzo 2024 al fine di tenere conto delle intervenute variazioni relative agli strumenti finanziari di CIR detenuti direttamente e indirettamente dai soggetti aderenti al Patto FDB e del tacito rinnovo del Patto FDB per un ulteriore triennio, fino al 16 marzo 2027.

Le informazioni essenziali relative alle pattuizioni parasociali contenute nel Patto FDB e un estratto del Patto sono pubblicate, ai sensi del citato art. 130 del Regolamento Emittenti, sul sito internet di CIR all’indirizzo www.cirgroup.it/patti-parasociali.

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Informativa sul piano di acquisto azioni proprie

Milano, 11 marzo 2024 – CIR S.p.A., facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023 sul proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie avviato in data 16 marzo 2022, in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2023 e in conformità alla stessa, comunica di aver acquistato, sul mercato Euronext Milan, nel periodo dal 4 al 8 marzo 2024 n. 1.564.689 azioni al prezzo unitario medio di € 0,5283 per un controvalore complessivo di € 826.604,86. CIR S.p.A. possiede a oggi un totale di n. 67.999.174 azioni proprie, pari al 6,14% del capitale sociale. Le società controllate da CIR non possiedono azioni della Società.

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CIR: risultati esercizio 2023

  • Ricavi consolidati in crescita del 6,9% vs 2022, a € 2.379,8 milioni, +10% nel settore sanità e +5,5% nel settore automotive (+9,1% a cambi costanti)

  • EBITDA consolidato pari a € 352,2 milioni, + 18,9% vs 2022

  • Utile netto consolidato di €32,8 milioni

  • Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva e sostanzialmente stabile a € 314,4 milioni e forte riduzione dell’indebitamento delle controllate industriali (-€ 70 milioni)

  • Centrati gli obiettivi previsti dai piani di sostenibilità di CIR e delle controllate

  • Proposta di non procedere alla distribuzione di dividendi e di rinnovare l’autorizzazione all’esecuzione di operazioni di buyback, per un massimo di 208.000.000 azioni, con annullamento delle azioni proprie in portafoglio, senza riduzione del capitale sociale

Milano, 11 marzo 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”, il “Gruppo” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2023 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Risultati consolidati

Nel 2023 il gruppo CIR ha conseguito un netto miglioramento dei risultati consolidati.

I ricavi sono ammontati a € 2.379,8 milioni, in aumento del 6,9% rispetto al 2022, con dinamiche positive in entrambi i settori di attività del gruppo.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del 2023 è ammontato a € 352,2 milioni (14,8% dei ricavi), rispetto a € 296,2 milioni nel corrispondente periodo del 2022 (13,3% dei ricavi). L’incremento dell’EBITDA è riconducibile all’incremento del fatturato e della redditività sia di KOS che di Sogefi, come meglio illustrato nel seguito.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 146,2 milioni, in crescita del 74,3% rispetto a € 83,9 milioni nel 2022.

Il risultato netto consolidato è stato positivo per € 32,8 milioni, a fronte di un risultato in pareggio nel 2022, con incrementi in tutte le attività.   

L’indebitamento finanziario netto consolidato ante IFRS16 al 31 dicembre 2023 è sceso a € 17,8 milioni, rispetto a € 81,8 milioni al 31 dicembre 2022:

  • l’indebitamento finanziario netto delle controllate è pari a € 332,2 milioni rispetto a € 402,2 milioni al 31 dicembre 2022;
  • la posizione finanziaria netta della Capogruppo (incluse le controllate CIR Investimenti e CIR International) è positiva per € 314,4 milioni, in leggera diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 (€ 320,4 milioni) per effetto dell’acquisto di azioni proprie per € 14,0.

L’indebitamento finanziario netto consolidato inclusi i debiti IFRS16, al 31 dicembre 2023, ammonta a € 871,5 milioni, comprensivi di diritti d’uso per € 853,7 milioni, principalmente della controllata KOS (€ 788,8 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari a € 753,6 milioni (€ 743,4 milioni al 31 dicembre 2022).

KOS

L’attività di KOS, fortemente colpita dalle conseguenze della pandemia, ha registrato un progressivo recupero a partire dalla metà del 2021; nel 2023 il settore della Riabilitazione Funzionale e Psichiatrica è tornato ad operare a pieno regime e per il settore delle residenze per anziani il recupero della saturazione, in Italia e in Germania, dovrebbe completarsi nel corso del 2024.

I ricavi del 2023 sono ammontati a € 751,9 milioni, in aumento del 10,0% rispetto al 2022, grazie alla ripresa in tutti i settori: +12,1% per le RSA in Italia e +15,4% per le RSA in Germania, ove l’incremento dei ricavi incorpora anche adeguamenti delle tariffe, +7,2% per la Riabilitazione Funzionale e Psichiatrica.

L’EBIT è aumentato a € 53,0 milioni, rispetto a € 30,3 milioni del 2022, nonostante il venir meno del significativo supporto ancora garantito nel 2022 dal sistema sanitario tedesco agli operatori sociosanitari. L’incremento del risultato operativo deriva dall’aumento dell’attività, dagli adeguamenti tariffari, dal recupero di efficienza operativa, grazie alla maggiore saturazione e alla “normalizzazione” della situazione sanitaria, dall’inversione di tendenza dei costi energetici rispetto al 2022.

Il risultato netto è stato positivo per € 11,7 milioni (-€ 0,8 milioni nel 2022). In deciso recupero il risultato netto in Italia, benché ancora al di sotto dei risultati pre-crisi; più critico l’andamento in Germania, ove i risultati della controllata Charleston, così come dell’intero settore in cui opera, riflettono il venir meno dei significativi ristori riconosciuti nel precedente esercizio e un adeguamento delle tariffe che resta insufficiente rispetto all’incremento dei costi registrato nel corso del biennio 2022-2023, che ha riguardato in particolare i costi di assistenza sanitaria.

Il free cash flow ante applicazione del principio IFRS16 è stato positivo per € 46,4 milioni: il flusso di cassa operativo è stato pari a € 15,7 milioni, sono stati registrati proventi da cessioni per € 36,8 milioni (cessione dell’attività indiana nel settore Diagnostica e Cure Oncologiche e di immobili in Italia) e sono stati sostenuti investimenti in sviluppo per € 6,1 milioni.

L’indebitamento netto, esclusi i debiti derivanti dall’applicazione del principio IFRS16, a fine 2023, ammonta a € 131,9 milioni (€ 178,3 milioni a fine 2022); l’indebitamento netto complessivo, inclusi i debiti ex IFRS16, ammonta a € 920,7 milioni.

In data 28 giugno 2023 è stata perfezionata la cessione dell’attività Diagnostica e Cure Oncologiche in India, concludendo così il percorso di rifocalizzazione strategica avviato nel 2020 con la cessione di Medipass. Il corrispettivo, equity value, della cessione, al netto dei costi di transazione, è stato di € 18,6 milioni, con una plusvalenza netta di € 1,5 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione di KOS S.p.A. ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, da tenersi il 24 aprile 2024, la distribuzione di un dividendo di importo complessivo pari a € 11,7 milioni. La quota di spettanza di CIR è pari ad € 7,0 milioni.

Nel 2024, si prevede che l’attività torni a pieno regime in tutti i settori, incluse le RSA, e che il recupero di redditività continui grazie all’aumento della saturazione, al ramp up dei numerosi green field sviluppati nel corso degli ultimi anni e al recovery plan in corso in Germania, che presuppone anche la disponibilità del sistema sanitario del paese a consentire graduali ulteriori adeguamenti tariffari per compensare l’incremento dei costi registrato nel corso dell’ultimo triennio.

Sogefi

Nel 2023 il mercato automotive ha registrato una vigorosa ripresa, con la produzione mondiale di autoveicoli in crescita del 9,4% rispetto al 2022 e progressi in tutte le aree geografiche: +12,5% in Europa, +9,5% in NAFTA, +9,4% in Cina, +6,3% in India e +3,5% in Mercosur. La produzione globale dell’esercizio ha raggiunto i volumi del 2019 (+1,2%), grazie alla Cina (+17,2%) e all’India (+29,5%), mentre rimane inferiore in particolare in Europa (-13,0%), in Mercosur (-9,6%) e in NAFTA (-4,1%). Sul fronte dei costi di produzione, si sono attenuate le tensioni sui mercati delle materie prime e dell’energia, mentre il costo del lavoro ha risentito dell’inflazione registrata nel corso degli ultimi due esercizi.

I ricavi consolidati del Gruppo sono stati pari ad € 1,627.9 milioni ed hanno registrato una crescita del 5,5% rispetto al 2022 e del 9,1% a tassi di cambio costanti, che riflette l’aumento dei volumi di produzione (+6,1%) e dei prezzi di vendita (+2,8%).

L’EBIT, pari a € 105,2 milioni, è cresciuto del 49,2%, con un EBIT margin al 6,5% del fatturato, rispetto al 4,6% del 2022.

L’utile netto è stato pari a € 57,8 milioni (+95,4% rispetto a € 29,6 milioni nel 2022).

Il free cash flow è stato positivo per € 37,9 milioni (€ 29,3 milioni nel 2022) e l’indebitamento netto (ante IFRS16) al 31 dicembre 2023 è sceso a € 200,7 milioni, rispetto a € 224,3 milioni al 31 dicembre 2022 (per effetto del free cash flow generato ed al netto dei dividendi pagati a terzi e del fair value dei derivati).

Anche l’attività commerciale è stata positiva per tutte le divisioni, sia in termini di valore complessivo dei contratti acquisiti, sia di mix, con il 31% del valore dei nuovi contratti acquisiti nell’anno destinati a e-mobility. Sono state ottenute nuove aggiudicazioni significative in Nord America, in Europa e in Cina.

Il Gruppo ha un ambizioso piano di sviluppo nel settore Air & Cooling ed in particolare nei prodotti di thermal management destinati al settore Electric Vehicles ed è impegnato in un piano di turn around della divisione Sospensioni, dopo la perdita di redditività determinata dall’incremento dei costi di produzione, non ancora totalmente compensato dagli adeguamenti dei prezzi e dalle azioni di razionalizzazione della struttura produttiva implementate nel corso dell’ultimo triennio.

Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A. ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, da tenersi il 22 aprile 2024, la distribuzione di un dividendo di importo complessivo pari a € 23,7 milioni. La quota di spettanza di CIR è pari ad € 13,4 milioni.

Gestione finanziaria

Nel corso del 2023 i mercati azionari e obbligazionari globali hanno registrato un forte recupero dopo la performance molto negativa del 2022 ed i rendimenti obbligazionari sono tornati ad essere positivi a seguito dei successivi rialzi dei tassi di interesse operati dalle banche centrali per contrastare l’inflazione.

La gestione degli attivi finanziari della capogruppo e controllate finanziarie ha fatto registrare un rendimento dell’1,4%, a fronte di -1,3% nel 2022. In particolare, gli attivi “prontamente liquidabili” (obbligazionario, hedge funds, azioni) hanno registrato un rendimento del 3,7 %, mentre la parte restante del portafoglio (Private Equity e partecipazioni di minoranza) ha registrato una correzione in parte dovuta all’evoluzione del tasso di cambio euro/dollaro.

Piani e performance ESG

Nel 2023 il gruppo CIR ha centrato gli obiettivi previsti dai piani di sostenibilità della Società e delle controllate.

Sono stati registrati progressi sul fronte della sostenibilità del business e dell’innovazione, con KOS che ha proseguito il proprio programma volto ad assicurare il permanente miglioramento della qualità della cura e del servizio e con Sogefi che ha aumentato la propria quota di vendite e investimenti R&D relativi a prodotti di e-mobility.

Sul fronte della eco-compatibilità dei processi, entrambe le società operative hanno migliorato la propria performance, riducendo i rifiuti e/o aumentandone il riciclo, ed inoltre Sogefi ha ridotto ulteriormente la propria intensità energetica ed aumentato il ricorso alle energie rinnovabili.

In materia di gestione delle risorse umane, sono aumentate le ore destinate alla formazione del personale e sono proseguite le azioni per garantire il monitoraggio della parità di trattamento in tutti i paesi di operatività; è stato inoltre incrementato il numero di iniziative di coinvolgimento sociale a livello locale.

Infine, sono stati introdotti criteri ESG nella gestione degli attivi finanziari della capogruppo CIR.

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2023

In data 23 febbraio 2024 la controllata Sogefi ha sottoscritto con il fondo di investimento statunitense Pacific Avenue un accordo di put option, in forza del quale due veicoli societari che fanno riferimento al fondo hanno assunto impegni unilaterali, incondizionati e irrevocabili ad acquistare, in caso di esercizio dell’opzione di put da parte di Sogefi, l’intero capitale sociale di Sogefi Filtration S.A. e di Sogefi USA Inc., ovvero il perimetro della business unit Filtrazione. L’esercizio della put option da parte di Sogefi e la stipula dell’accordo di compravendita potranno avvenire solo una volta completata la procedura di consultazione con le rappresentanze sindacali, prevista dalla normativa francese. Il completamento dell’operazione è in ogni caso soggetto all’ottenimento dell’autorizzazione FDI (Foreign Direct Investment) in Slovenia e dell’autorizzazione antitrust in Marocco. Si prevede che l’operazione possa essere finalizzata entro il mese di agosto 2024.

Il corrispettivo della Operazione è basato su un enterprise value pari a € 374 milioni, corrispondente a un Equity Value, da regolarsi interamente in cash, ad oggi stimato in circa € 330 milioni, che verrebbe determinato al closing in funzione di un bridge to equity, che tiene conto di aggiustamenti basati sul Working Capital e sulla Net Financial Position, in linea con gli standard in questo tipo di operazioni. In base all’Equity Value stimato, l’operazione darebbe luogo a una plusvalenza che, rispetto ai valori di bilancio al 31 dicembre 2023, ammonterebbe a circa € 130 milioni.

Il razionale strategico dell’Operazione per Sogefi è il seguente: innanzitutto, l’operazione consente di valorizzare la divisione Filtrazione in una fase in cui la stessa ha conseguito risultati senza precedenti, a seguito di un programma che ha comportato la dismissione di attività non profittevoli, lo sviluppo commerciale e l’incremento della redditività, in un contesto di mercato favorevole per il canale Aftermarket. L’operazione determina inoltre la riduzione della componente powertrain nel portafoglio di attività del gruppo, rendendo Sogefi meno esposta ai rischi legati alla transizione verso la e-mobility. Essa consente inoltre di ridurre la complessità e diversificazione del gruppo e di focalizzarsi su due settori ad alto potenziale, quali sono le Sospensioni, in fase di turnaround, e l’Aria e Raffreddamento, attività che ha registrato risultati positivi e sempre crescenti, in un’ottica di crescita ambiziosa. Infine, il gruppo disporrà di una situazione patrimoniale molto solida, che consentirà maggiori investimenti per lo sviluppo nel mercato EV, già identificati e in corso, potendo contare su almeno parte delle risorse finanziarie derivanti dalla prospettata cessione.

Subordinatamente all’esercizio della put option da parte di Sogefi e al completamento dell’Operazione, i proventi derivanti dalla cessione, stimati in circa € 330 milioni, potranno essere per almeno il 50% destinati a riduzione del debito mentre, per la parte restante, il Consiglio di Amministrazione di Sogefi valuterà di proporne la distribuzione.

Prevedibile evoluzione della gestione

Per quanto concerne KOS, in un contesto di risoluzione delle criticità sanitarie ed operative derivate dalla pandemia, nel 2024 si prevede di mantenere la piena operatività già ripristinata nel 2023 nei settori Riabilitazione ed Acuti e di incrementare la saturazione per le RSA in Italia e in Germania, raggiungendo la piena operatività entro la fine del 2024, fatta eccezione per le strutture in ramp up. A causa delle dinamiche inflattive registrate nel settore e in generale nel corso dell’ultimo triennio, per un pieno recupero di una normale redditività sarà necessario un adeguamento graduale delle tariffe, in particolare in Germania. In assenza di fatti e circostanze che rendano il contesto più complesso dell’attuale, i risultati operativi di KOS per il 2024 dovrebbero registrare un miglioramento rispetto a quelli del passato esercizio.

Per quanto concerne il mercato automotive, in cui opera Sogefi, la visibilità sull’evoluzione nel 2024 è ridotta, a causa delle incertezze legate al contesto macroeconomico e geopolitico. S&P Global (IHS) prevede che, dopo la crescita registrata nel 2023, la produzione mondiale di automobili resti sostanzialmente stabile (-0,5%), con l’Europa in calo del 1,9%, la Cina in linea con il 2023 e marginali crescite nelle altre aree geografiche. 

Per quanto concerne i prezzi delle materie prime e dell’energia, i primi mesi del 2024 confermano una certa stabilità, già registrata nella seconda parte del 2023, ma essi restano esposti a rischi di volatilità acuiti dalle tensioni geo-politiche. Permangono altresì tensioni inflazionistiche sul costo del lavoro in talune aree geografiche.

In questo scenario Sogefi monitora costantemente gli andamenti nelle diverse aree geografiche ricercando accordi equi con tutti i clienti sui prezzi di vendita.

In assenza di fattori di deterioramento dello scenario macroeconomico rispetto all’attuale, il Gruppo Sogefi per il 2024 prevede una crescita dei ricavi low single-digit, superiore rispetto alle previsioni sul mercato automotive, e una redditività operativa, escludendo gli oneri non ricorrenti, almeno in linea con quella registrata nell’esercizio 2023. In caso di deconsolidamento della divisione Filtrazione, sul perimento in continuità (Sospensioni ed Air & Cooling), si prevede la medesima evoluzione dei ricavi sopra descritta, una progressione della redditività operativa e un risultato netto positivo.

Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario della holding, in considerazione delle persistenti incertezze legate al contesto geo-politico, macroeconomico e finanziario, ci si attende che permangano condizioni di alta volatilità.

Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti di non distribuire dividendi, ritenendo che nelle attuali condizioni di mercato la prosecuzione nella politica di riacquisto di azioni proprie seguita negli ultimi anni costituisca una modalità di distribuzione verso gli azionisti più efficace.

Assemblea degli azionisti

Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente di procedere nei tempi stabiliti dalla disciplina applicabile alla convocazione dell’Assemblea degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, in unica convocazione, per il prossimo 29 aprile 2024, stabilendo di sottoporre, tra le altre, le seguenti proposte:

  • di approvare del bilancio di esercizio di CIR S.pA. – Compagnie Industriali Riunite, corredato della relazione del Consiglio di Amministrazione, della Relazione del Collegio Sindacale e della relazione della società di revisione legale;
  • previa revoca dell’autorizzazione in essere (per la parte non utilizzata), di rinnovare la delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo di 18 mesi, per l’acquisto di massimo 208.000.000 di azioni, pari al 18,79% del capitale sociale, ed al 19,86% del capitale sociale post annullamento di 60.000.000 di azioni di cui al punto seguente, fermo restando che, includendo nel conteggio le azioni proprie già possedute anche tramite controllate, il numero delle azioni acquistate (e non annullate) non potrà in alcun caso eccedere il 20% del capitale sociale di CIR.
  • di annullare n. 60.000.000 azioni CIR, senza valore nominale, detenute dalla Società, senza riduzione del capitale sociale, e di annullare le azioni proprie CIR che verranno eventualmente acquisite in base all’autorizzazione assembleare rilasciata in sessione ordinaria, senza riduzione del capitale sociale, fino a un massimo di azioni CIR complessivamente non superiore a n. 208.000.000 azioni, fatta comunque eccezione per le azioni proprie che, unitamente alle azioni proprie già in portafoglio della Società, siano necessarie a copertura degli impegni di tempo in tempo derivanti dai piani di stock grant in essere;
  • di approvare un Piano di stock grant per il 2024 destinato a dipendenti della Società e di società controllate, nei termini che saranno definiti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato in tempo utile per gli adempimenti di legge;
  • di nominare un Sindaco supplente, a integrazione del numero minimo di Sindaci supplenti stabilito dallo Statuto sociale, a seguito di intervenuta cessazione.