Sogefi: risultati in forte crescita nel primo trimestre 2010

Grazie al recupero dei livelli produttivi nell’industria automobilistica e alle azioni di riduzione dei costi intraprese nel 2009, la società registra un incremento di tutti gli indicatori economici  
Ricavi in crescita del 22%, redditività in significativo aumento e ritorno all’utile rispetto alla perdita del primo trimestre 2009  
Prosegue lo sviluppo nei mercati emergenti: rilevante crescita delle vendite in Sud America, Cina e India  

Risultati consolidati del Q1 2010
·         Ricavi: € 214 milioni (+22,4% da € 174,9 milioni nel Q1 2009)
·         Risultato operativo: € 12,2 milioni (negativo per € 3,9 milioni nel Q1 2009)
·         EBITDA: € 20,6 milioni (€ 2,2 milioni nel Q1 2009)
·         Risultato netto: positivo per € 3,8 milioni (negativo per € 8,8 milioni nel Q1 2009)
·         Indebitamento netto: € 188,4 milioni (€ 170,2 milioni al 31/12/2009)    

Milano, 20 aprile 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA si è riunito oggi a Milano, sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, per esaminare i risultati consolidati del gruppo nel primo trimestre del 2010.  

Andamento della gestione 

Il primo trimestre del 2010 conferma il trend di progressivo recupero dei livelli produttivi dell’industria automobilistica nei mercati più colpiti dalla crisi iniziata nell’ultima parte del 2008 (Europa, Stati Uniti e Giappone). La ripresa della domanda di vetture, sostenuta dagli incentivi pubblici adottati da molti paesi, e la fine della drastica politica di destoccaggio da parte dei costruttori hanno determinato una crescita dei volumi di produzione, con una positiva ricaduta sul sistema di fornitura. I mercati che avevano registrato aumenti di volumi nel 2009 (Brasile, India, Cina) hanno confermato l’evoluzione positiva anche nella prima parte dell’anno grazie alla crescente domanda interna.  
Per contro, l’andamento produttivo del settore veicoli industriali in Europa è rimasto particolarmente basso e dunque sostanzialmente invariato rispetto a dodici mesi prima, mentre il mercato dei ricambi si è confermato sui livelli della seconda metà del 2009.  
La crescita complessiva dei livelli produttivi nel settore automotive e le azioni di drastico contenimento dei costi adottati da Sogefi nel corso del 2009 hanno consentito alla società di ottenere nel primo trimestre del 2010 un significativo incremento di tutti i principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi del 2009 e il ritorno a un risultato netto positivo 

Risultati consolidati
I ricavi consolidati del gruppo Sogefi nel primo trimestre del 2010 hanno beneficiato dell’evoluzione del mercato, registrando una crescita del 22,4% (214 milioni di euro rispetto a 174,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2009).  
La Divisione Filtrazione ha ottenuto ricavi per 106,6 milioni di euro (+18,2% rispetto a 90,2 milioni di euro nel primo trimestre del 2009), mentre la Divisione Componenti per Sospensioni, nonostante il negativo andamento dei settori veicoli industriali e molle di precisione, ha chiuso il trimestre con vendite in aumento del 27,1% a 108 milioni di euro (84,9 milioni di euro nel 2009).  
Per quanto riguarda i principali mercati nei quali opera il gruppo, le vendite sono aumentate del 15,3% in Europa (159,3 milioni di euro rispetto a 138,2 milioni di euro nel primo trimestre del 2009), del 53,2% in Sud America (45,5 milioni di euro rispetto a 29,7 milioni di euro nel 2009) anche grazie alla rivalutazione del Real brasiliano, del 179,9% in Cina e del 40,1% in India. L’unica flessione si è registrata nel mercato nord americano, che nel 2009 beneficiava dei ricavi della produzione locale di componenti per sospensioni, interrotta nel luglio dello scorso esercizio.  
Dopo il drastico ridimensionamento dei costi di struttura realizzato dalla società nel 2009, l’incremento dei ricavi ha consentito un significativo recupero di tutti i livelli di redditività rispetto ai primi tre mesi del precedente esercizio.  
In presenza di costi sostanzialmente stabili per le principali materie prime dalla fine del 2009, il margine di contribuzione consolidato si è attestato a 71 milioni di euro (33,2% sul fatturato), rispetto a 51,8 milioni (29,6% sul fatturato) nel primo trimestre del 2009.  
Il risultato operativo consolidato è ammontato a 12,2 milioni di euro (5,7% sul fatturato), rispetto a un dato negativo per 3,9 milioni di euro nell’analogo periodo del precedente esercizio. L’incidenza del costo dei materiali sul fatturato si è ridotta dal 46,7% al 44,2%, mentre quella del costo del lavoro è scesa dal 29,2% al 26,6%.  
In assenza di significativi oneri di riorganizzazione (pari a 1,3 milioni di euro nel primo trimestre 2009) sono notevolmente migliorati anche l’utile prima di ammortamenti, oneri finanziari e imposte (EBITDA) e l’utile prima di oneri finanziari e imposte (EBIT).  
L’EBITDA consolidato è stato pari a 20,6 milioni di euro (9,6% sul fatturato), mentre nello stesso periodo del 2009 era ammontato a 2,2 milioni (1,3% del fatturato). L’EBIT si è attestato a 9,5 milioni di euro (4,5% sul fatturato), rispetto a un dato negativo per 8,4 milioni di euro nel primo trimestre del 2009.
La sensibile riduzione dell’indebitamento medio del periodo e dei tassi di mercato rispetto al primo trimestre del 2009 ha determinato un calo degli oneri finanziari a 2,5 milioni di euro (3,2 milioni di euro nell’esercizio precedente), con un positivo impatto sul risultato prima delle imposte e della quota di azionisti terzi (positivo per 7 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 11,6 milioni di euro nel primo trimestre del 2009).  
Torna positivo anche il risultato netto consolidato, attestatosi a 3,8 milioni di euro (1,8% del fatturato), dopo una perdita di 8,8 milioni di euro nel primo trimestre del 2009.  
Al 31 marzo 2010 l’indebitamento finanziario netto era pari a 188,4 milioni di euro (170,2 milioni di euro al 31 dicembre 2009 e 260,9 milioni di euro al 31 marzo 2009). Proseguono le politiche di cessione di crediti pro-soluto e di allungamento dei termini di pagamento ai fornitori, quest’ultima in misura minore rispetto ai trimestri precedenti.    
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2010, inclusa la quota di competenza degli azionisti terzi, era pari a 190,5 milioni di euro (182,2 milioni al 31 dicembre 2009). Al 31 marzo 2010 il patrimonio netto consolidato di competenza era pari a 174,8 milioni di euro (166,8 milioni a fine 2009).  

Evoluzione prevedibile per l’intero esercizio

Per il 2010 la società conferma le previsioni di aumento di ricavi e redditività rispetto all’esercizio precedente e di ritorno all’utile netto. I risultati beneficeranno di un leggero incremento dei livelli produttivi di auto in Europa, dove l’assenza del destoccaggio che aveva penalizzato i volumi del 2009 dovrebbe consentire di compensare il calo delle vendite dovuto alla fine degli incentivi in molti paesi. È inoltre prevedibile la conferma del buon avvio di anno nei mercati BIC (Brasile, India e Cina) e nel settore ricambi. La società, inoltre, intraprenderà nei prossimi mesi ulteriori azioni di riorganizzazione della struttura produttiva, con oneri significativamente inferiori rispetto al 2009. Le tensioni in atto sui prezzi delle materie prime, se confermate, dovranno come in passato essere rapidamente trasferite sui prezzi di vendita. L’eventuale impatto, peraltro, riguarderebbe solo l’ultima parte dell’esercizio.

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