Gruppo Espresso: il Consiglio di Amministrazione esamina i risultati al 31 dicembre 2009

COMUNICATO STAMPA “PRICE SENSITIVE” AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

Gruppo Espresso: il Consiglio di Amministrazione esamina i risultati al 31 dicembre 2009 Si è riunito oggi, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale l’Espresso S.p.A. che ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato di Gruppo per l’esercizio 2009.

Proposta di destinazione dell’utile di esercizio
Il Consiglio di Amministrazione ha formulato all’assemblea dei soci, convocata per il 21 aprile 2010, la proposta di non distribuire, relativamente all’esercizio 2009, alcun dividendo e di destinare l’utile di esercizio alla riserva utili a nuovo.

Andamento del mercato
I risultati conseguiti dal Gruppo Espresso nell’esercizio 2009 vanno inquadrati nel contesto di pesante crisi che ha interessato l’economia ed il mercato di riferimento.
La recessione economica ha in particolare determinato una contrazione significativa della raccolta pubblicitaria: in base alle rilevazioni di Nielsen Media Research gli investimenti pubblicitari hanno registrato un calo del 13,4% e la flessione ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi.
La stampa, con un calo complessivo del 21,6%, è tra i settori più colpiti: i quotidiani a pagamento hanno registrato una flessione leggermente più contenuta (-16%), mentre più accentuata è risultata quella dei periodici (-28,7%) e dei quotidiani free (-26,6%).
La radio, con un -7,7%, è il mezzo, tra quelli tradizionali, che ha mostrato una maggiore tenuta ed internet ha mantenuto un trend positivo (+5,1%), benché in rallentamento rispetto agli anni precedenti.
Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo, con una diminuzione del 6,2% per i quotidiani, del 6,8% per i settimanali e dell’8,5% per i mensili (fonte ADS ad ottobre 2009).

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2009
I ricavi netti consolidati del Gruppo ammontano a €886,6mn, registrando una flessione del 13,5% rispetto all’esercizio precedente (€1.025,5mn).
I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a €274,2mn mostrando una buona tenuta (-0,8% rispetto all’anno precedente), in un contesto di mercato in flessione.
In particolare, i ricavi diffusionali de la Repubblica mostrano un’evoluzione positiva (+1,4%), grazie al buon andamento delle vendite in edicola; la diffusione totale del quotidiano presenta, invece, una flessione, interamente dovuta all’eliminazione o riduzione delle iniziative di distribuzione ad alto contenuto promozionale, il cui contributo ai ricavi era marginale.
I ricavi diffusionali dei quotidiani locali, così come la diffusione in numero di copie, sono in linea con quelli registrati nel 2008, riflettendo la buona tenuta del portafoglio di testate del Gruppo.
Infine, i periodici, che rappresentano meno del 10% dei ricavi diffusionali del Gruppo, mostrano una flessione del 7,4%, in linea con le tendenze di mercato.

I ricavi pubblicitari, pari a €496,9mn, hanno registrato una riduzione del 18,3% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo fondamentalmente l’evoluzione generale dei mercati in cui opera il Gruppo.
Nel settore principale per il Gruppo, quello della stampa quotidiana, la raccolta ha mostrato una flessione (-14,9%) sensibilmente inferiore a quella del mercato di riferimento; le quote di mercato del Gruppo, sia per i quotidiani locali che per la Repubblica, sono aumentate, riflettendo il progressivo miglioramento della performance della concessionaria. Da segnalare ugualmente la tenuta, in rapporto al mercato, della raccolta pubblicitaria su Radio Deejay (-6,7%) nonché la sostenuta crescita su Repubblica.it (+9,0%).
Infine, i ricavi dei prodotti opzionali sono scesi del 12,4% a €100,6mn, andamento da considerarsi comunque positivo in quanto conseguito in un contesto di mercato che continua a registrare un trend significativamente negativo.

I costi operativi sono stati ridotti dell’11,9% rispetto all’esercizio 2008, avendo realizzato già nel 2009 risparmi per €97,6mn grazie al piano di riorganizzazione aziendale che a regime prevede un decremento pari a €140mn. Da notare che gli oneri straordinari legati alla realizzazione del piano sono stati interamente spesati nell’esercizio (€31,7mn).

Il margine operativo lordo consolidato è pari a €106,7mn, in flessione del 25,2% rispetto ai €142,5mn del 2008. L’impatto della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato compensato in misura significativa dalla riduzione dei costi.

Il risultato operativo consolidato è pari a €63,9mn (€95,3mn nel 2008) ed il risultato netto consolidato, scontando accantonamenti straordinari di natura tributaria per €11,4mn,  ammonta a €5,8mn (€20,6mn nell’esercizio precedente).
L’indebitamente finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2009 è sceso a €208,2mn  dai €278,9mn di fine 2008; il saldo finanziario dell’esercizio è stato positivo per €70,8mn,  con un flusso della gestione corrente di €98,1mn (rispetto ai €117,8mn del 2008) ed impieghi in investimenti per €25,6mn (rispetto ai €53mn dell’anno precedente).

L’organico del Gruppo a fine dicembre 2009, inclusi i contratti a termine, ammonta a 3.116 dipendenti, con una riduzione di 228 unità (-6,8%) rispetto alla chiusura del 2008 che riflette, anche se ancora parzialmente, gli effetti dei piani di riorganizzazione avviati.



Il Direttore Centrale Amministrazione Finanza della società Alessandro Alacevich, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle Finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Commento al prestito obbligazionario in essere
La società, che ha un rating di BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, ha in essere un prestito obbligazionario con scadenza ottobre 2014 dell’importo di €285,5mn, tenuto conto del riacquisto e successiva cancellazione di una quota parte dello stesso (€14,5mn)  effettuata nel corso del 2009 . Il bond è quotato alla Borsa di Lussemburgo e paga una cedola annuale del 5,125%.

Il bilancio 2009 della Capogruppo
Il fatturato della Capogruppo è stato pari a €494,2mn, -13,9% rispetto ai €575,4mn del 2008. Sul risultato operativo, che si è attestato a €22,1mn, in diminuzione rispetto ai €37,9mn nel 2008, ha influito la flessione dei ricavi pubblicitari solo in parte compensata dalle misure di contenimento costi adottate. Il risultato netto è stato pari a €30,4mn (€49,5mn nel 2008).  

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione
Non si rilevano eventi significativi successivi alla chiusura dell’esercizio.
L’evoluzione del quadro macro-economico nel corso del 2010 resta caratterizzata da scarsa visibilità; in tutti i casi, le aspettative di debole crescita dell’economia italiana, e perciò dei consumi interni, non consentono di prevedere una netta ripresa degli investimenti pubblicitari.
Pertanto, malgrado la tendenza positiva registrata dalla raccolta pubblicitaria del Gruppo nel corso dei primi mesi del 2010, le prospettive sull’anno restano incerte.
In questo contesto, comunque, il Gruppo raccoglierà ulteriori e significativi effetti positivi dal piano di riduzione dei costi nonché dal nuovo impulso dato all’attività della concessionaria, che sta consentendo di registrare un recupero di competitività nel mercato pubblicitario.
Infine, il Gruppo è impegnato nella realizzazione di un intenso piano di sviluppo editoriale sui nuovi media, che comporterà una sempre maggiore distribuzione dei propri contenuti attraverso tutte le nuove piattaforme.

Verifica dell’esistenza dei requisiti d’indipendenza dei consiglieri e dei sindaci
Il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a verificare l’esistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri, confermando con tale qualifica la prof. Agar Brugiavini, Il prof. Giorgio Di Giorgio, il dottor Mario Greco, il prof. Tiziano Onesti  e il dottor Luca Paravicini Crespi, nonché i requisiti di indipendenza ed onorabilità dei componenti del collegio sindacale.

Proposta all’assemblea degli azionisti di revoca e conferimento di nuova delega al consiglio per acquistare azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione, nel prendere atto che le azioni proprie in portafoglio alla data odierna sono 7.980.000 (valore di carico medio €2,66 cad.) pari al 1,95% del capitale sociale, ha altresì deliberato di proporre all’assemblea ordinaria dei soci di revocare per il periodo ancora mancante e per la parte non ancora esercitata, l’attuale delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, di conferirne una nuova. Il buy back, anche in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile per creare valore per gli azionisti. La delega richiesta ha le seguenti caratteristiche: a) durata: 18 mesi dal giorno successivo all’approvazione da parte dell’assemblea; b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,9% del capitale sociale; c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione.

Proposta all’assemblea degli azionisti del piano di stock option 2010
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea ordinaria dei soci, quale strumento di incentivazione per i dipendenti del Gruppo, un nuovo piano di stock option per l’anno 2010.

Convocazione dell’assemblea ordinaria
L’assemblea ordinaria degli azionisti è stata convocata in prima convocazione per il giorno  21 aprile 2010 alle 11.00 a Roma e in seconda convocazione per il giorno successivo stessi ora e luogo. Gli azionisti dovranno deliberare in sede ordinaria, oltre che sull’approvazione del bilancio di esercizio e sulla proposta di non distribuire alcun dividendo sull’utile 2009, anche sulla proposta di revoca e conferimento di nuova delega al consiglio per acquistare azioni proprie nonché sul nuovo piano di stock option 2010.  

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