Sogefi: perdita netta 2009 a 7,6 milioni, previsto il ritoro all’utile nel 2010

La perdita netta è dovuta principalmente all’impatto degli oneri di ristrutturazione, pari a 17,2 milioni di euro. I risultati sono stati penalizzati dal forte calo della produzione di veicoli in Europa  

Grazie alle azioni intraprese, la società ha recuperato ricavi e redditività nel corso dell’anno, tornando all’utile dal terzo trimestre. Costi di struttura ridotti di 30,7 milioni di euro nel 2009  

Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione del risultato del periodo e al fine di rafforzare la struttura patrimoniale della società, proporrà all’Assemblea di non distribuire dividendi  

Risultati consolidati dell’esercizio 2009</u>  </u>
Ricavi: € 781 milioni (-23,2% da € 1.017,5 milioni nel 2008) Risultato operativo: € 33,7 milioni (€ 87,6 milioni nel 2008) EBITDA: € 47,2 milioni (€ 104,9 milioni nel 2008) Risultato netto: negativo per € 7,6 milioni (positivo per € 28,5 milioni nel 2008) Indebitamento netto: € 170,2 milioni (€ 257,2 milioni al 31 dicembre 2008)</u>  

Milano, 23 febbraio 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la  proposta di bilancio civilistico e il bilancio consolidato per l’esercizio 2009.  

Andamento della gestione</u>
 
Nel 2009 l’industria automobilistica mondiale ha registrato una contrazione senza precedenti dei livelli produttivi nei mercati maturi, in particolare in Europa. La crisi dei mercati finanziari e il conseguente rallentamento dell’economia globale hanno particolarmente penalizzato la domanda di nuovi veicoli. Nel settore auto, benché la flessione della domanda sia stata limitata dai piani di incentivazione messi in atto dai vari paesi, i livelli produttivi sono significativamente calati per l’esigenza delle case costruttrici di ridurre le giacenze di veicoli invenduti.  
In Europa, principale mercato del gruppo Sogefi, il calo della produzione è stato del 18% per le auto e di oltre il 60% per i veicoli industriali, che non hanno beneficiato di incentivi. Il Nord America ha registrato i livelli produttivi più bassi degli ultimi 50 anni (-30% rispetto al 2008) e la crisi di importanti case costruttrici. Per quanto riguarda i mercati emergenti, il Brasile ha sostanzialmente confermato i volumi di attività produttiva del 2008 grazie alla riduzione dell’imposizione fiscale. In Cina le vendite di auto nuove sono aumentate di oltre il 40%, anche per il piano di sostegno pubblico. L’India, infine, ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni.  
Le difficoltà del mercato hanno penalizzato i risultati del gruppo Sogefi, che nel 2009 ha registrato una perdita netta (-7,6 milioni di euro) dopo gli oneri di ristrutturazione sostenuti nel corso dell’anno. In assenza di tali oneri, la società avrebbe chiuso in utile anche l’anno più difficile della sua storia.  
Fin dall’inizio della crisi del settore, Sogefi ha agito rapidamente ed efficacemente per limitarne l’impatto, avviando nel corso dell’esercizio una serie di azioni che hanno consentito alla società di ottenere un recupero di redditività e un ritorno all’utile netto già a partire dal terzo trimestre. Le azioni intraprese sono state le seguenti:
–         riduzione strutturale dei fattori di costo;
–         riorganizzazione delle strutture produttive;
–         valorizzazione dei centri di competenza e di servizio (ricerca e sviluppo e acquisti);
–         innovazione di prodotti e processi;
–         generazione di cassa attraverso la gestione del capitale circolante e la focalizzazione degli investimenti.  

Risultati consolidati</u>  </u>
Nell’esercizio 2009 i ricavi consolidati sono stati pari a 781 milioni di euro, in flessione del 23,2% rispetto a 1.017,5 milioni del 2008. La Divisione Componenti per Sospensioni, quasi esclusivamente attiva nel settore del primo equipaggiamento e più presente nel segmento dei veicoli industriali, ha registrato una flessione del 29,5%, significativamente superiore a quella della Divisione Filtrazione (-16,6%), che ha beneficiato dell’andamento stabile del segmento ricambi. La Francia e la Germania si confermano i principali mercati della società, mentre si ridimensiona il peso di Gran Bretagna e Spagna. Cresce l’incidenza delle attività in Sud America, pari al 19,6% del fatturato, e in Cina, mentre si mantengono stabili gli Stati Uniti. Il mercato indiano, nel primo anno di attività di Sogefi, ha conquistato una quota dello 0,8% dei ricavi del gruppo.  
La riduzione delle vendite ha inciso significativamente sulla redditività consolidata, in particolare nel primo semestre. Le azioni intraprese dalla società, tuttavia, hanno consentito un progressivo recupero di redditività nel corso dell’anno, grazie anche al miglioramento dei ricavi nel secondo semestre.   I costi di struttura sono calati rispetto al 2008 di 30,7 milioni di euro, di cui 14 milioni relativi agli staff. Il costo complessivo del lavoro è stato ridotto di 37,4 milioni di euro rispetto al 2008.  
L’utile operativo consolidato è stato pari a 33,7 milioni di euro (4,3% del fatturato), in calo del 61,6% rispetto agli 87,6 milioni del 2008 (8,6% del fatturato). I costi di ristrutturazione sostenuti nel corso dell’esercizio sono ammontati a 17,2 milioni di euro, in forte aumento rispetto agli 11,5 milioni del 2008. Tali esborsi, indispensabili per allineare i costi strutturali ai ridotti livelli di attività, hanno influenzato il margine operativo lordo (EBITDA), attestatosi a 47,2 milioni di euro (6% del fatturato) e in flessione del 55% rispetto ai 104,9 milioni del 2008 (10,3% del fatturato). L’EBIT consolidato (utile prima di interessi e tasse) ha avuto un analogo andamento ed è stato pari a 5,1 milioni di euro (0,6% del fatturato), in calo rispetto ai 62,4 milioni (6,1% del fatturato) del 2008.  
Il risultato netto consolidato è stato negativo per 7,6 milioni di euro, rispetto a un utile di 28,5 milioni di euro ottenuto nell’anno precedente.  
A livello patrimoniale, le azioni messe in atto nel corso dell’esercizio hanno consentito di raggiungere una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di 87 milioni di euro (da 257,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008 a 170,2 milioni di euro a fine 2009).  
Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009 è ammontato a 166,8 milioni di euro, in crescita rispetto a 160,9 milioni di euro del precedente esercizio.  
I dipendenti del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2009 erano 5.770 rispetto a 6.100 unità a fine 2008.  

Divisione filtrazione  
La Divisione Filtrazione ha contenuto il calo del fatturato al 16,6% (414,8 milioni di euro rispetto a 497,5 milioni nel 2008), con una maggiore flessione in Europa (-20,8%) rispetto al Sud America (-8,7%). La contrazione è stata principalmente originata dal settore primo equipaggiamento. In riduzione anche la redditività a causa dei minori volumi di attività e degli elevati costi sostenuti per le riorganizzazioni. L’EBITDA si è attestato a 27,1 milioni di euro (6,5% sul fatturato), in ridimensionamento del 38,6% rispetto a 44 milioni di euro (8,9% del fatturato) realizzati nei dodici mesi precedenti. L’EBIT è sceso a 9,7 milioni di euro (2,3% del fatturato), rispetto a 26,6 milioni (5,3% del fatturato) nel 2008.  
Divisione Componenti per Sospensioni
 
La presenza nel settore veicoli industriali e l’assenza di significative attività nella ricambistica ha determinato per la Divisione Componenti per Sospensioni un ridimensionamento del fatturato consolidato del 29,5% (368 milioni di euro contro 521,9 milioni del 2008). La maggiore flessione si è verificata in Europa (-23,1%), nei veicoli industriali (-51,6%) e nelle molle di precisione (-37,3%). Il drastico ridimensionamento dei costi e l’effetto positivo legato alle quotazioni dell’acciaio non hanno consentito di compensare la forte riduzione della domanda, che ha determinato una flessione della redditività. L’EBITDA della divisione è stato pari a 24 milioni di euro (6,5% del fatturato), contro 64,5 milioni di euro (12,4% del fatturato) nell’anno precedente. L’EBIT consolidato è risultato negativo per 0,1 milioni di euro (positivo per 40,2 milioni nel 2008).  

Risultati della capogruppo Sogefi SpA
  
La società capogruppo Sogefi SpA ha chiuso il 2009 con un utile netto di 33,4 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto ai 29,2 milioni di euro dell’esercizio precedente grazie a uno stabile flusso di dividendi e in assenza dell’effetto svalutazione di società partecipate, che nel 2008 aveva pesato per 4,6 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, pari a 136,1 milioni di euro, migliora di 26,8 milioni rispetto a fine 2008. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2009 si è attestato a 163,7 milioni di euro, registrando un significativo incremento rispetto a 130,3 milioni di euro a fine 2008, per effetto del risultato del periodo e della mancata distribuzione dell’utile dell’esercizio precedente.  

Evoluzione prevedibile per l’esercizio 2010</u>  
L’evoluzione della domanda di veicoli nel 2010 sarà condizionata dall’eventuale conferma, durata e dimensione degli incentivi pubblici sui vari mercati, mentre i livelli produttivi dovrebbero beneficiare della fine del destoccaggio da parte dei costruttori e della rete distributiva. La drastica riduzione dei costi strutturali del gruppo realizzata nel 2009 e la prevista crescita delle attività nei mercati emergenti dovrebbero comunque consentire il miglioramento della redditività e il ritorno all’utile netto.  

Assemblea degli Azionisti
L’Assemblea degli Azionisti di Sogefi è convocata in prima convocazione per il 20 aprile 2010 e in seconda convocazione per il  21 aprile 2010. Il Consiglio di Amministrazione della società, in considerazione del risultato consolidato del periodo e al fine di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale del gruppo, ha deciso di proporre di non distribuire dividendi per l’esercizio 2009.  
Il Consiglio ha inoltre deliberato:   
–      di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 4 milioni di azioni proprie (comprese n. 1.956.000 azioni proprie a oggi detenute, corrispondenti all’1,68% del capitale sociale ordinario) a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. La motivazione principale per cui viene rinnovata l’autorizzazione è la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore, basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali; 
–      di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock option per il 2010 destinato a dipendenti della società e di società controllate e all’Amministratore Delegato della società per un massimo di n. 2.500.000 opzioni; 
–      di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, l’aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli artt. 2441 commi 5 e 8 del Codice Civile e 134, comma 2 del D. Lgs. 24.2.1998 n. 58, di massimi nominali euro 1.300.000 (oltre al sovrapprezzo), da eseguirsi entro e non oltre il 30 settembre 2020, mediante emissione di massime n. 2.500.000 azioni ordinarie Sogefi, destinate esclusivamente e irrevocabilmente a servizio del Piano di stock option 2010. Il prezzo di emissione delle azioni sarà determinato dal Consiglio di Amministrazione in misura pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dal titolo Sogefi sul Mercato Telematico Azionario nel mese precedente la data di assegnazione; 
–      di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, l’integrazione della delega conferita dall’Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2009 al Consiglio per aumenti di capitale sociale a favore di dipendenti per l’ importo massimo di 5,2 milioni di euro prevedendo la facoltà di aumentare il capitale anche a favore di amministratori al fine di consentire eventuali assegnazioni agli stessi di futuri piani di stock option.  
L’Assemblea degli Azionisti sarà inoltre chiamata a deliberare, in sede ordinaria, in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2010-2012 nonché al conferimento degli incarichi alla società di revisione.

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