Gruppo CIR: ricavi e margini in crescita nel 2016, dividendo a € 0,038 per azione

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2016

GRUPPO CIR: RICAVI 2016 A OLTRE € 2,6 MLD (+3%)
EBITDA IN CRESCITA A € 260 MLN (+19%)

Utile netto a € 33,8 mln (€ 42 mln, di cui € 11 mln di utili non ricorrenti, nel 2015)

Il contributo delle tre controllate industriali (Espresso, Sogefi e KOS) all’utile del gruppo aumenta del 23% rispetto al 2015 (€ 25,1 mln vs € 20,4 mln)

Posizione finanziaria netta della capogruppo al 31/12 positiva per € 334,3 mln

I
l Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea un dividendo di € 0,038 per azione

Milano, 13 marzo 2017 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2016 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini. Il gruppo CIR, fondato nel 1976, opera principalmente in tre settori: media (Gruppo Editoriale L’Espresso), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e sanità (KOS).

“Il 2016 – commenta l’amministratore delegato Monica Mondardini – è stato un anno rilevante per il gruppo CIR: Espresso ha avviato un importante progetto di consolidamento con ITEDI, che vedrà la luce entro il primo semestre di quest’anno, Sogefi ha ottenuto un netto miglioramento di margini e generazione di cassa, e infine KOS, oltre al completamento del riassetto azionario, ha registrato una significativa crescita dei risultati”.

Il presidente Rodolfo De Benedetti dichiara: “Siamo soddisfatti di quanto realizzato nel 2016, un anno nel quale CIR ha ottenuto risultati positivi e dato vita a iniziative per un ulteriore sviluppo del gruppo nel lungo periodo, nell’interesse delle nostre aziende e di tutti i nostri azionisti”.


Risultati consolidati

I ricavi del gruppo CIR nel 2016 sono ammontati a 2.620,7 milioni, con un incremento del 3% rispetto a € 2.544,4 milioni nel 2015, sostenuto dalla crescita di Sogefi e KOS, che hanno entrambe registrato un aumento del fatturato del 5%.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a € 259,6 milioni (9,9% dei ricavi), in aumento del 19% rispetto a € 218,2 milioni nel 2015 (8,6% dei ricavi). La significativa crescita è dovuta al maggiore EBITDA di Sogefi e KOS, mentre Espresso ha registrato un lieve calo.

L’utile netto del gruppo è ammontato a € 33,8 milioni rispetto a un risultato ante utili non ricorrenti di € 31 milioni nel 2015. Nel precedente esercizio, il gruppo aveva realizzato utili non ricorrenti per € 11 milioni, rappresentati dalla differenza tra la plusvalenza per la cessione di Swiss Education Group (€ 41,9 milioni) e  la svalutazione da impairment test della partecipazione in Espresso (- € 30,9 milioni). Il risultato netto dell’esercizio 2015, inclusi gli utili non ricorrenti, era stato pari a € 42 milioni.

Il contributo delle controllate industriali (Espresso, Sogefi e KOS) all’utile netto del 2016 è ammontato a € 25,1 milioni, in aumento del 23% rispetto a € 20,4 milioni nel 2015.

Espresso, pur in presenza di un contesto ancora difficile per il settore editoriale, ha registrato un’attenuazione del calo dei ricavi rispetto ai precedenti esercizi (-2,7% a perimetro omogeneo) e un risultato netto positivo per € 10,4 milioni rispetto a € 17 milioni nel 2015, che comprendevano la plusvalenza di € 10,3 milioni per la vendita di All Music. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 era positiva per € 31,7 milioni, rispetto a un indebitamento di € 10,7 milioni a fine 2015, essendosi registrato nell’esercizio un avanzo finanziario di € 42,4 milioni.

Sogefi ha conseguito un aumento del fatturato del 5%, grazie al significativo sviluppo in Nord America e Asia e nonostante la crisi del mercato sudamericano.  L’EBITDA è cresciuto del 32,2%, passando da € 115,5 milioni nel 2015 a € 152,7 milioni nel 2016. L’utile netto è aumentato da € 1,1 milioni nel 2015 a € 9,3 milioni nel 2016. Il free cash flow è risultato positivo per € 31,2 milioni rispetto a – € 24,8 milioni nel 2015 (l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 ammontava a € 299 milioni, in riduzione rispetto a € 322,3 milioni al 31 dicembre 2015).

Infine KOS ha registrato un aumento dei ricavi del 5%, grazie in particolare allo sviluppo delle residenze sanitarie assistenziali derivante dalle acquisizioni effettuate nel 2015; il risultato netto è stato pari a € 23,4 milioni (€ 19,8 milioni nel 2015). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 ammontava a € 213,6 milioni (€ 210 milioni al 31 dicembre 2015).

Il contributo della capogruppo (incluse le controllate non industriali) all’utile netto consolidato è stato positivo per € 8,7 milioni rispetto a € 21,6 milioni del 2015, che includevano i citati utili non ricorrenti da € 11 milioni.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2016 ammontava a € 143,6 milioni rispetto a € 121,7 milioni al 31 dicembre 2015 (€ 165,3 milioni al 30 settembre 2016).

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 31 dicembre 2016, pari a € 477,9 milioni, è diminuito di € 61,7 milioni rispetto a fine 2015 principalmente per la positiva generazione di cassa di Espresso (+ € 42,4 milioni) e Sogefi (+ € 23,3 milioni).

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2016 era positiva per € 334,3 milioni, in diminuzione di € 83,6 milioni rispetto a fine 2015 (€ 417,9 milioni); i principali impieghi hanno riguardato l’investimento per incrementare la quota in KOS (€ 64,3 milioni) e per l’acquisto di azioni proprie (€ 19,5 milioni), nonché la distribuzione di dividendi (€ 29,5 milioni).

Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2016 era pari a 1.052,3 milioni rispetto a € 1.103 milioni al 31 dicembre 2015. La variazione, nonostante il risultato netto positivo dell’esercizio, è dovuta alla distribuzione di dividendi per € 29,5 milioni, all’acquisto di azioni proprie per € 19,5 milioni e alla contabilizzazione, in applicazione dello IFRS 3, dell’ulteriore partecipazione rilevata in KOS al valore del patrimonio netto acquisito (€ 27 milioni) anziché del prezzo pagato (€ 64,3 milioni).

Al 31 dicembre 2016 il gruppo CIR impiegava 14.329 dipendenti (14.252 al 31 dicembre 2015).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Media: Espresso

Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 56,5%, è quotato in Borsa.

I ricavi di Espresso nel 2016 sono stati pari a € 585,5 milioni, in riduzione del 3,2% rispetto al 2015 (-2,7% a perimetro omogeneo); il calo è in attenuazione rispetto agli esercizi precedenti.

I ricavi diffusionali (inclusi i diversi), pari a € 242,5 milioni, sono scesi del 6,4% rispetto al 2015 (-5,5% a perimetro omogeneo), in un mercato che continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8% nel 2016 secondo i dati ADS).

I ricavi pubblicitari si sono mantenuti sostanzialmente in linea rispetto all’esercizio precedente (-0,9%). La raccolta su radio e internet ha mostrato una leggera crescita rispetto al 2015, mentre quella sulla stampa ha risentito dell’andamento critico del mercato.

I costi sono scesi del 2,4%, con una riduzione sostanzialmente analoga a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali, i costi di logistica e distribuzione, i costi redazionali e i costi di gestione e amministrazione.

L’EBITDA è ammontato a € 44,7 milioni (€ 47,5 milioni nel 2015), includendo € 7,7 milioni di oneri per riorganizzazioni.

L’utile netto è ammontato a € 10,4 milioni rispetto a € 17,0 milioni del 2015; la differenza è riconducibile alla vendita, nel precedente esercizio, di All Music a Discovery, che ha dato luogo a plusvalenze, classificate tra le attività cessate, pari rispettivamente a € 10,3 milioni nel 2015 e a € 2,0 milioni nel 2016.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 era positiva per € 31,7 milioni, essendosi registrato nell’esercizio un avanzo finanziario di € 42,4 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione di Espresso, nella riunione dello scorso 27 febbraio, ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti la proposta di aumento di capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, del codice civile, da liberarsi mediante il conferimento in natura, da parte di Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA) e Ital Press Holding S.p.A., di partecipazioni azionarie rappresentative complessivamente dell’intero capitale sociale di ITEDI. L’aumento di capitale costituisce la modalità attuativa del progetto di integrazione delle attività di Espresso con le attività di ITEDI oggetto dell’accordo quadro la cui firma è stata comunicata in data 1 agosto 2016. Il perfezionamento dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità e al verificarsi delle condizioni sospensive tipiche per operazioni di tale tipologia, è previsto per il primo semestre 2017.
L’entità complessiva dell’aumento di capitale è stata determinata in € 79.969.000,00, di cui € 14.497.678,65 saranno imputati a capitale nominale e € 65.471.321,35 saranno imputati a sovrapprezzo. L’aumento di capitale verrà eseguito mediante l’emissione di complessive n. 96.651.191 nuove azioni ordinarie Espresso, ciascuna del valore nominale di € 0,15, di cui n. 74.421.417 saranno assegnate a FCA e n. 22.229.774 saranno assegnate a Ital Press. Al perfezionamento dell’operazione, CIR deterrà il 43,40% del capitale sociale di Espresso, mentre FCA ne deterrà il 14,63% e Ital Press il 4,37%.

Per maggiori informazioni sui risultati di Espresso si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 27 febbraio (goo.gl/pI3rVg).


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento con 42 stabilimenti in tre continenti. La società è controllata da CIR (57,1%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nel 2016 sono ammontati a € 1.574,1 milioni, in crescita del 5% rispetto a € 1.499,1 milioni nel 2015 (+9,8% a cambi costanti).

La crescita dei ricavi è stata trainata dal significativo sviluppo in Nord America (+16,9%) e in Asia (+25,6%) e l’Europa ha registrato un incremento dell’1,4%. Il fatturato in Sud America si è invece ridotto del 7,1%, ma ha mostrato un incremento del 13,9% nel quarto trimestre grazie ai primi segnali di recupero del mercato.

L’EBITDA è ammontato a € 152,7 milioni, in crescita del 32,2% rispetto al dato del 2015 (€ 115,5 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, salita al 9,7% dal 7,7% del 2015. L’aumento della redditività è conseguenza del leggero incremento del gross margin e della riduzione dell’incidenza dei costi indiretti.

L’utile netto è ammontato a € 9,3 milioni rispetto a € 1,1 milioni nel 2015, dopo oneri fiscali per € 32,6 milioni nel 2016 (€ 12,9 milioni nel 2015), come conseguenza del maggiore risultato prima delle imposte e di imposte non ricorrenti per € 10,2 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 era pari a € 299 milioni, in riduzione di € 23,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2015 (€ 322,3 milioni) e di € 15,1 milioni rispetto al 30 settembre 2016 (€ 314,1 milioni).

Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 27 febbraio (goo.gl/z15NZF).

Sanità: KOS

KOS, controllata da CIR e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 77 strutture in Italia, prevalentemente nel centro e nel nord, per un totale di circa 7.300 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito. KOS ha ottenuto nel 2016 ricavi per € 461,1 milioni (+5% rispetto a € 439,2 milioni nel 2015), grazie alle acquisizioni effettuate durante il precedente esercizio e allo sviluppo organico nel settore delle residenze sanitarie assistenziali. L’EBITDA è stato pari a € 82,4 milioni, in aumento del 12,9% rispetto a € 73 milioni nel 2015.
L’utile netto è ammontato a € 23,4 milioni, in crescita del 18,2% rispetto a € 19,8 milioni nel 2015.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 era pari a € 213,6 milioni rispetto a € 210 milioni al 31 dicembre 2015, dopo la distribuzione di dividendi per € 29,9 milioni.
Nel corso dell’anno il gruppo KOS ha proseguito il percorso di crescita nelle aree delle residenze sanitarie assistenziali e nella riabilitazione. In particolare in Italia, nel mese di settembre, il gruppo ha acquisito il controllo di una struttura di riabilitazione psichiatrica nelle Marche (Villa Jolanda), rafforzando ulteriormente la propria presenza nel settore.
Nel 2016, inoltre, il gruppo ha avviato la prima struttura di riabilitazione in India attraverso la società ApoKOS, joint venture paritetica con il principale operatore sanitario locale Apollo. La struttura, situata nella città di Hyderabad, dispone di 64 posti letto dedicati alla riabilitazione di pazienti con problematiche neurologiche, ortopediche, cardiopolmonari, pediatriche, geriatriche e oncologiche. Nell’area delle cure oncologiche e della diagnostica è continuato lo sviluppo delle attività in Italia, in India (attraverso la controllata ClearMedi Healthcare LTD) e in Regno Unito (con la controllata Medipass Healthcare LTD).
Si ricorda, infine, che a seguito dei cambiamenti nell’azionariato avvenuti nel corso del 2016, gli attuali soci di KOS sono CIR con il 59,53% del capitale e F2i Healthcare con il 40,47%. F2i è l’azionista di maggioranza di F2i Healthcare, che è anche partecipata dal fondo sovrano del Regno del Bahrain.


Investimenti non-core


Gli investimenti non-core del gruppo CIR sono rappresentati da iniziative di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore complessivo al 31 dicembre 2016 pari a € 114,7 milioni (€ 113,7 milioni al 31 dicembre 2015). In particolare, il gruppo CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity (fair value al 31 dicembre 2016 pari a € 58,1 milioni, in diminuzione di € 1,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2015). Le distribuzioni complessive del periodo sono ammontate a € 11 milioni, generando una plusvalenza di € 7 milioni.
Al 31 dicembre 2016 CIR possedeva, direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 18,3 milioni e un portafoglio di non performing loans per un valore complessivo di € 38,3 milioni.


Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.


La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile netto di € 14,2 milioni che si confronta con una perdita di € 8,4 milioni nel 2015. Il risultato del 2016 ha beneficiato dell’incasso di dividendi per € 23,2 milioni rispetto a € 9,9 milioni nell’esercizio 2015.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 era pari a € 978,1 milioni, in riduzione di € 30,1 milioni rispetto a 1.008,2 milioni al 31 dicembre 2015.


Previsioni per il 2017

Per quanto riguarda l’andamento del gruppo CIR nel 2017, nel settore della componentistica si prevede di proseguire il percorso di incremento della redditività; nel settore dei media le evidenze a oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2016; nella sanità proseguirà lo sviluppo dell’attività, in particolare sul territorio italiano.


Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti un dividendo unitario di € 0,038. Il dividendo sarà messo in pagamento il 24 maggio 2017 con stacco della cedola n. 23 in data 22 maggio e record date 23 maggio.


Assemblea degli Azionisti

L’Assemblea degli Azionisti è convocata per il prossimo 27 aprile in prima convocazione e per il 28 aprile in seconda. Il Consiglio nella riunione odierna ha deliberato:
–  di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 40 milioni di azioni proprie a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.

Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o di società da questa controllate e controllante; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
–   di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock grant per il 2017 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società, di società controllate e della controllante per un massimo di n. 2.000.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.
L’Assemblea degli Azionisti sarà inoltre chiamata a deliberare in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

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