Cir: Lodo Mondadori, causa per danni non patrimoniali


Milano, 11 dicembre 2013
– CIR SpA, in merito alle indiscrezioni di stampa odierne, conferma di avere avviato presso il Tribunale di Milano una causa civile contro Fininvest SpA per i danni non patrimoniali subiti nella vicenda del Lodo Mondadori. La causa è la naturale conseguenza del giudizio di Cassazione del settembre 2013 che, confermando quanto in precedenza già deciso sia dal Tribunale sia dalla Corte di Appello di Milano, ha accertato il diritto di CIR al risarcimento anche del danno non patrimoniale, e ne ha rinviato la liquidazione ad apposito nuovo giudizio civile. CIR ha quantificato il danno subito in circa 30 milioni di euro.

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Cir: S&P migliora outlook a positivo

CIR: S&P MIGLIORA OUTLOOK A POSITIVO

Confermato il rating a lungo termine BB


Milano, 12 novembre 2013 – L’agenzia di rating Standard & Poor’s, nell’ambito della revisione periodica del merito di credito, ha comunicato di aver confermato il rating a lungo termine di CIR a ‘BB’, migliorando l’outlook da stabile a positivo. Il rating ‘B’ di breve termine è stato confermato.

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Gruppo Cir: utile netto dei nove mesi a € 10,7 mln

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2013

GRUPPO CIR: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A € 10,7 MLN (PERDITA DI € 10 MLN NEL 2012)

Ricavi a € 3,5 miliardi (-2,1%), EBITDA ante componenti non ricorrenti a € 262,6 milioni (+3,8%).
Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 540 milioni

Per Sogefi e KOS risultato in leggero miglioramento. Espresso riporta un decremento dell’utile, mantenendo comunque un risultato positivo nonostante la grave crisi dell’editoria, mentre i risultati di Sorgenia restano critici e incorporano importanti svalutazioni

Componenti non ricorrenti: Lodo Mondadori

  Milano, 28 ottobre 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato i risultati del gruppo al 30 settembre 2013. Il gruppo CIR opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti non-core (private equity, partecipazioni di minoranza, altri investimenti).


Andamento della gestione

Nei primi nove mesi dell’esercizio il gruppo CIR ha registrato significativi risultati di natura non ricorrente. In primo luogo, in data 17 settembre 2013, la Corte di Cassazione ha definito il giudizio in merito al procedimento “Lodo Mondadori”, condannando in via definitiva la controparte Fininvest a un risarcimento a favore di CIR pari a € 491,3 milioni, che viene rilevato contabilmente a conto economico per un importo pari a € 319,3 milioni, al netto delle spese legali e delle imposte. In secondo luogo, in linea con quanto già avvenuto nel primo semestre, la controllata Sorgenia ha proceduto a un riaggiustamento del valore dei propri attivi adeguandoli al mutato scenario del mercato dell’energia, nonché al nuovo business plan in corso di preparazione. Come conseguenza, nel risultato dei primi nove mesi, sono state registrate svalutazioni per un importo di € 287,2 milioni al netto dei terzi.

Il gruppo CIR ha chiuso il periodo con un risultato netto positivo per € 10,7 milioni rispetto a una perdita di € 10 milioni nel corrispondente periodo del 2012. I ricavi del gruppo, superiori a € 3,5 miliardi, sono risultati in lieve calo (-2,1%) mentre l’EBITDA ante componenti non ricorrenti ha registrato una leggera crescita rispetto al 2012. La posizione finanziaria netta della capogruppo al 30 settembre 2013, a seguito del giudizio definitivo sul Lodo Mondadori, era positiva per € 540 milioni. Per quanto riguarda l’andamento delle principali società controllate, Sogefi e KOS hanno ottenuto un risultato in leggero miglioramento; Espresso ha riportato un decremento dell’utile, mantenendo comunque un risultato positivo nonostante la grave crisi del settore editoriale, mentre i risultati di Sorgenia restano critici e incorporano importanti svalutazioni.


Risultati consolidati

I ricavi del gruppo CIR al 30 settembre 2013 sono ammontati a 3.550,6 milioni, in lieve riduzione (-2,1%) rispetto a € 3.625,8 milioni nel corrispondente periodo del 2012.

L’EBITDA ante componenti non ricorrenti è stato pari a 262,6 milioni rispetto a € 253 milioni nei primi nove mesi del 2012 (+3,8%). Tale andamento è dovuto prevalentemente all’incremento dell’EBITDA ante svalutazioni di Sorgenia. L’EBITDA post componenti non ricorrenti è ammontato a – 47,1 milioni. Il margine è stato fortemente penalizzato dalle svalutazioni del gruppo Sorgenia per complessivi € 274,8 milioni.

Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo per € 87,3 milioni, a fronte di un onere di € 70,2 milioni nei primi nove mesi del 2012. In particolare, gli oneri finanziari netti sono ammontati a € 80,6 milioni (€ 91,3 milioni nel 2012), le rettifiche di valore negative di attività finanziarie a € 13,8 milioni (rettifiche positive per € 12,5 milioni nel 2012) e i proventi netti da negoziazione e valutazione titoli a € 7,1 milioni (€ 8,6 milioni nel 2012).

Il risultato netto del gruppo CIR è stato positivo per € 10,7 milioni a fronte di una perdita di € 10 milioni nei primi nove mesi del 2012. Tale risultato comprende da un lato l’effetto negativo delle componenti straordinarie di Sorgenia per -€ 287,2 milioni, dall’altro l’impatto positivo per complessivi € 319,3 milioni del definito giudizio sul Lodo Mondadori. Escludendo tali effetti, il risultato netto consolidato sarebbe stato negativo per € 16,2 milioni, importo sostanzialmente equivalente a quello dei primi nove mesi del 2012.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2013 ammontava a 1.830,8 milioni (rispetto a € 2.504,4 milioni al 31 dicembre 2012) e comprende una posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 542,1 milioni e un indebitamento finanziario netto delle controllate operative di € 2.372,9 milioni. Il miglioramento della posizione finanziaria deriva, oltre che dalla definizione del risarcimento sul Lodo Mondadori, anche dalla riduzione dell’indebitamento netto consolidato delle controllate operative per circa € 165 milioni. Si segnala, con riferimento al Lodo Mondadori, che la società dovrà effettuare nei prossimi dodici mesi esborsi al momento stimati in circa € 180 milioni per imposte e spese legali, tenuto conto dei quali l’indebitamento finanziario netto sarebbe di circa € 2 miliardi.

La società, allo stato, non prevede significativi impieghi della propria liquidità nel breve periodo. Eventuali futuri utilizzi delle risorse a disposizione saranno valutati nell’interesse dello sviluppo del gruppo e di tutti gli azionisti di CIR.

Il patrimonio netto di gruppo al 30 settembre 2013 era pari a € 1.387,6 milioni rispetto a € 1.363,3 milioni al 31 dicembre 2012.

Al 30 settembre 2013 il gruppo CIR impiegava 14.199 dipendenti (13.940 al 31 dicembre 2012).

Attività industriali

Energia: Sorgenia
Sorgenia è uno dei principali operatori nel settore dell’energia elettrica e del gas naturale in Italia con circa 500mila clienti e un parco di generazione di circa 5mila Megawatt. La società è controllata da CIR (52,9%) e partecipata dalla principale utility austriaca VERBUND.

I ricavi del gruppo Sorgenia nei nove mesi sono ammontati a € 1.734,2 milioni, in lieve riduzione (-1,4%) rispetto al dato del 2012 (€ 1.758,2 milioni). L’EBITDA ante svalutazioni è ammontato a € 116,2 milioni rispetto a € 49,6 milioni neI nove mesi del 2012. L’incremento è dovuto essenzialmente al parziale recupero di marginalità nel settore elettrico, limitato al primo semestre. L’EBITDA post svalutazioni, comprensivo delle rettifiche di valore di partecipazioni consolidate a patrimonio netto (in particolare Energia Italiana/Tirreno Power) e accantonamenti per crediti, è stato pari a -€ 196,9 milioni. La perdita netta dei nove mesi, pari a € 434,3 milioni (perdita di € 77,1 milioni nei nove mesi del 2012), è principalmente dovuta a svalutazioni di attività per complessivi € 396,6 milioni.
In dettaglio, Sorgenia ha svalutato le attività internazionali nell’E&P, l’avviamento (goodwill) nelle attività rinnovabili, oltre alle svalutazioni di Energia Italiana/Tirreno Power, delle altre partecipazioni a patrimonio netto e dei crediti. Proseguono le azioni avviate da Sorgenia negli scorsi trimestri per fare fronte alla recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale.
In particolare la società è impegnata su tre obiettivi prioritari: rifocalizzazione sul core business della generazione e vendita di energia, riduzione dell’indebitamento e recupero di marginalità.

Media: Espresso
Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera in tutti i settori della comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio, internet, televisione e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 55,9%, è quotato in Borsa.

I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2013, pari a € 524,4 milioni, hanno registrato un calo dell’11,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2012 (€ 594 milioni) come conseguenza della crisi che interessa l’intero settore. I ricavi diffusionali, pari a € 215,3 milioni, hanno mostrato una flessione del 6,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€ 231,2 milioni) in un mercato che continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani. Le performance delle testate del gruppo sono comunque positive rispetto al mercato. I ricavi pubblicitari, pari a € 288,6 milioni, hanno registrato una flessione del 15,7% sul 2012, in un mercato in calo del 15,8%. I ricavi diversi, pari a € 20,6 milioni, sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai primi nove mesi del 2012 (€ 20,5 milioni). I costi totali hanno registrato una riduzione del 7,8%; escludendo le attività di edizione digitale e televisione digitale terrestre, i cui costi sono in fase di incremento al fine di sostenerne lo sviluppo, si registra un calo del 12,2% grazie alle misure di razionalizzazione tuttora in atto, in particolare nelle aree industriali e amministrative. L’EBITDA è stato pari a € 47,5 milioni, rispetto a € 82,8 milioni dei nove mesi del 2012. Il risultato netto ha riportato un utile di € 4,5 milioni contro € 26,4 milioni nell’analogo periodo del 2012.

Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori della filtrazione, dei sistemi aria-motore e dei componenti per sospensioni con 43 stabilimenti in 21 paesi. La società è controllata da CIR (58,3%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi del 2013 sono stati pari a 1.010,6 milioni, in leggera crescita rispetto a € 1.005 milioni nel corrispondente periodo del 2012 (+0,6%; +4,5% a cambi stabili). Nei nove mesi la Business Unit Sistemi Motore ha registrato ricavi per € 619,7 milioni (+2,8% rispetto all’analogo periodo del 2012) e la Business Unit Componenti per sospensioni ricavi pari a € 392,5 milioni (-2,8%). La società prosegue la strategia di focalizzazione sui paesi extra-europei, che hanno raggiunto un’incidenza del 35,8% sui ricavi totali del gruppo, in crescita di 2,9 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2012. L’EBITDA è stato pari a € 108,4 milioni, in aumento del 9,8% rispetto al corrispondente periodo del 2012 (€ 98,7 milioni). L’utile netto è ammontato a € 23,8 milioni, in crescita del 9,4% rispetto all’analogo periodo del 2012 (€ 21,7 milioni).

Sanità: KOS
KOS è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (gestione di residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). Controllata da CIR (al 51,3%), KOS è partecipata dal gruppo Ardian (nuova denominazione di AXA Private Equity).

I ricavi di KOS nei primi nove mesi del 2013 sono ammontati a 276,8 milioni, in crescita del 4,3% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2012 (€ 265,3 milioni), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività, in particolare le residenze sanitarie assistenziali e i servizi ad alta tecnologia (gestioni ospedaliere). L’EBITDA è stato pari a 41,3 milioni, in crescita rispetto al dato dei primi nove mesi del 2012 (€ 37,9 milioni) principalmente a seguito della variazione del perimetro e di sviluppi di attività intraprese nel corso dell’ultimo anno. L’utile netto è ammontato a € 9,6 milioni rispetto a € 8 milioni nel corrispondente periodo del 2012. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2013 era pari a € 155,1 milioni rispetto a € 173,6 milioni al 30 giugno 2013. Il gruppo KOS gestisce a oggi 68 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di 5.971 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono circa 900 in fase di realizzazione. Nell’area dei servizi ad alta tecnologia proseguono le attività in India con la joint venture ClearMedi Healthcare LTD e in Regno Unito con la controllata Medipass Healthcare LTD.

Investimenti non-core
Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di private equity e partecipazioni di minoranza e altri investimenti per un valore complessivo al 30 settembre 2013 pari a € 187,7 milioni (€ 198,3 milioni al 31 dicembre 2012). Il gruppo CIR, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity (fair value al 30 settembre 2013 pari a € 67 milioni).
Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione di circa il 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality, che ha registrato nei nove mesi ricavi e margini in crescita. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 30 settembre 2013 ammontava a  € 78,3 milioni.


Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2013

L’andamento del gruppo CIR nell’ultima parte del 2013 sarà influenzato dall’evoluzione del contesto macroeconomico, in particolare dall’andamento dell’economia italiana, caratterizzata da una perdurante recessione. In questo contesto tutte le principali controllate operative del gruppo proseguiranno le azioni di efficienza gestionale senza tuttavia rinunciare alle iniziative di sviluppo delle attività.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2013

La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2013.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili 

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Gruppo Espresso: risultati dei primi nove mesi 2013


Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 30 settembre  2013


IL GRUPPO, IN UN CONTESTO CHE PERMANE FORTEMENTE RECESSIVO, CONFERMA UN RISULTATO POSITIVO: UTILE NETTO A €4,5 MN
L’INDEBITAMENTO DIMINUISCE A € 61,7 MN (€ 108,1 MN A DICEMBRE 2012)
I
RICAVI CONSOLIDATI SONO PARI A € 524,4 MN (-11,7%)



Roma, 23 ottobre 2013 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2013 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini.


Andamento del mercato

Nel corso del 2013 il perdurare della recessione economica ha avuto significativi riflessi sul settore editoriale, che ha registrato trend negativi sia per quanto concerne la raccolta pubblicitaria che le diffusioni di quotidiani e periodici.

Al progressivo ad agosto 2013 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato un calo del 15,8% rispetto al corrispondente periodo del 2012 (dati Nielsen Media Research). Tutti i mezzi tradizionali hanno riportato flessioni significative della raccolta: la stampa (-23,0%), la televisione (-14,6%) e la radio (-12,6%). Anche internet, dopo anni di crescita sostenuta, ha registrato una battuta d’arresto (-3,0%, esclusi i motori di ricerca in quanto non rilevati da Nielsen). Per quanto concerne in particolare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, quotidiani e periodici hanno riportato flessioni pressoché analoghe (-22,4% e -24,0% rispettivamente), mentre una significativa differenza si nota tra l’andamento della pubblicità nazionale, che scende del 27,5%, e quello della locale, che registra un calo meno accentuato, -15,8%.Quanto alle diffusioni, i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa, progressivo ad agosto) indicano una flessione delle vendite dei quotidiani del 9,4%.


Andamento della gestione del Gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2013

I ricavi netti consolidati del Gruppo, pari a €524,4mn, registrano un calo dell’11,7% rispetto ai primi nove mesi del 2012 (€594,0mn), come conseguenza della crisi che interessa l’intero settore. I ricavi diffusionali, pari a €215,3mn, mostrano una flessione del 6,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€231,2mn), in un mercato che, come sopra riportato, continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-9,4%). Le performance delle testate del Gruppo sono positive rispetto al mercato. Sulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine 2013/II) e ADS (Agosto 2013), la Repubblica si riconferma quale primo quotidiano per numero di lettori medi giornalieri (2,8 milioni) e per copie vendute (edicola, abbonamenti e altri canali di legge). Inoltre la testata ha raggiunto 71 mila abbonati ai servizi digitali (Repubblica+ e Repubblica Mobile), con una crescita del 36% rispetto a fine settembre 2012. Il network dei quotidiani locali, sempre secondo le ultime rilevazioni Audipress, registra 3,1 milioni di lettori medi giornalieri ed, infine, L’Espresso è al primo posto tra i newsmagazines con 2,1 milioni di lettori.

Complessivamente il Gruppo a fine settembre ha superato i 90 mila abbonati alle edizioni digitali di tutte le sue testate giornalistiche.

I ricavi pubblicitari, pari a €288,6mn, hanno registrato una flessione del 15,7% sui primi nove mesi del 2012, in un mercato in calo del 15,8%. Per settore, la stampa registra un decremento della raccolta pubblicitaria del 21,8% (-23,0% per il mercato), con una flessione più accentuata per i periodici e più contenuta per i quotidiani locali. Anche le radio subiscono un calo sensibile, -10,7%, anche se inferiore a quello registrato dall’intero comparto (-12,6%). Rimane positiva, invece, l’evoluzione della raccolta su internet, in crescita dell’1,8%, malgrado la dinamica non più favorevole del mercato (-3,0%). A questo proposito, si segnala l’ottimo andamento delle audience dei siti del Gruppo: essi hanno registrato una media di 3 milioni di unique browser giornalieri, con un incremento del 26% rispetto al valore medio del corrispondente periodo del 2012 (dati Nielsen Site Census e Webtrekk). In particolare Repubblica.it ha registrato un +19%, confermandosi come primo sito di news in lingua italiana, ed i siti dei quotidiani locali un +45%. Come è possibile constatare dai dati riportati, il Gruppo ha registrato in tutti i suoi mezzi andamenti della raccolta pubblicitaria leggermente migliori di quelli del mercato, confermando pertanto il progressivo incremento delle quote di mercato in atto da diversi esercizi.

I ricavi diversi, pari a €20,6mn, sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai primi nove mesi del 2012 (€20,5mn).

I costi totali registrano una riduzione del 7,8%; escludendo le attività di edizione digitale e televisione digitale terrestre, i cui costi sono in fase di incremento al fine di sostenerne lo sviluppo, si registra un calo del 12,2%, grazie alle misure di razionalizzazione tuttora in atto, in particolare nelle aree industriali ed amministrative.

Il margine operativo lordo consolidato è pari a €47,5mn rispetto ai €82,8mn del corrispondente periodo del 2012.

Tutte le aree di attività tradizionale registrano una flessione del margine operativo lordo a causa del generalizzato decremento dei ricavi pubblicitari; il calo risulta più consistente per la stampa nazionale (la Repubblica ed i periodici), che è il settore più penalizzato dalla crisi del mercato pubblicitario; i risultati dei quotidiani locali e delle radio mostrano una maggiore tenuta.

Il risultato operativo consolidato è pari a €24,0mn rispetto ai €54,3mn del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato riporta un utile di €4,5mn, contro €26,4mn nei primi nove mesi del 2012.

La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore miglioramento, passando dai -€108,1mn di fine 2012 ai -€61,7mn del 30 settembre 2013 con un avanzo finanziario di €46,4mn.
L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine settembre a 2.467 dipendenti. L’organico medio del periodo è inferiore del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2012.

L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre.

I ricavi netti consolidati sono diminuiti dell’11% con una raccolta pubblicitaria in flessione del 13,5%; i restanti ricavi mostrano evoluzioni in linea con il primo semestre.

Il risultato operativo consolidato è pari a €6,2mn a fronte dei €12,2mn del terzo trimestre del 2012; il risultato netto consolidato ammonta a €0,8mn.


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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


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Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione


Nel corso dell’ultimo quinquennio l’industria editoriale italiana ha registrato significativi decrementi dei ricavi a causa, principalmente, dell’andamento negativo degli investimenti pubblicitari, che hanno subito la prima drastica riduzione nel 2009 e poi nuovamente e con intensità equivalente nel 2012, periodi entrambi caratterizzati da un’economia in fase fortemente recessiva.

Per illustrare quanto precede è sufficiente considerare che, sulla base dei dati Nielsen, gli investimenti pubblicitari nel 2012 sono diminuiti, in termini nominali, del 24% rispetto a quelli del 2007 e gli investimenti sulla stampa hanno registrato, nello stesso periodo, una riduzione del 44%.

Alle difficoltà di cui sopra, si sono aggiunte quelle relative alle diffusioni di quotidiani e periodici, interessate non solo dalla generale crisi dei consumi ma anche dal processo di trasformazione digitale.


Il 2013 continua a riproporre un’evoluzione estremamente critica sia della raccolta pubblicitaria (-15,8% ad agosto) che delle diffusioni. Peraltro l’evoluzione mensile della raccolta, allo stato, non lascia intravedere alcuna ripresa significativa.

Il nostro Gruppo ha superato brillantemente la crisi del 2009, recuperando nel 2011 i livelli di redditività pre-crisi e conseguendo una forte riduzione dell’indebitamento, grazie al processo di profonda ristrutturazione realizzato nel biennio 2009-2010. A fronte della seconda ondata di crisi, manifestatasi nell’ultimo trimestre del 2011 e tuttora in corso, il Gruppo ha messo in atto piani per l’accelerazione dello sviluppo digitale da un lato e per ulteriori riduzioni dei costi dall’altro. Ciò ha consentito di attenuare gli impatti negativi della crisi, registrando nel 2012 risultati positivi in un settore altamente deficitario e conseguendo, anche nei primi nove mesi del 2013, un risultato leggermente positivo.

La prospettiva resta comunque molto incerta a causa del perdurare della fase recessiva, che comporta scarsa visibilità sull’evoluzione futura degli investimenti pubblicitari. Per il momento, sulla base dei dati Nielsen, l’andamento nel corso del 2013 sembrerebbe indicare una stabilizzazione degli investimenti pubblicitari ad un livello inferiore di circa il 25% a quelli registrati nel 2011 (il confronto con il 2012, che mette in evidenza una progressiva riduzione del gap, è scarsamente significativo tenuto conto del fatto che nel corso dell’esercizio si era registrata una continua contrazione degli investimenti).

Il mantenimento del successo nei prodotti tradizionali,  la riduzione dei costi ad essi riferiti,  lo sviluppo del digitale e la valorizzazione degli asset televisivi restano le linee guida della gestione del Gruppo.

Con riferimento ai costi, tenuto conto della situazione di mercato, il Gruppo ha intrapreso nuove e incisive azioni di riduzione. Con riferimento alla valorizzazione degli asset televisivi, si segnala che ad inizio ottobre il Gruppo ha siglato un accordo relativo ad una possibile integrazione tra le attività di operatore di rete della controllata Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom ltalia Media. L’operazione, grazie all’integrazione di cinque Mux con copertura nazionale (tre derivanti da TIMB e due da Rete A) su un’unica piattaforma tecnologica digitale, creerebbe 1’operatore di rete indipendente leader in Italia.

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Sogefi (gruppo Cir): risultati in crescita nei nove mesi


Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2013


SOGEFI (GRUPPO CIR): RISULTATI IN CRESCITA NEI NOVE MESI
RICAVI OLTRE QUOTA € 1 MLD (+0,6%; A CAMBI STABILI +4,5%)
EBIT A 65,8 MLN (+24%), UTILE NETTO A 23,8 MLN (+9,4%)


Prosegue la crescita del gruppo nei mercati extra-europei, il cui peso sui ricavi nei nove mesi è salito al 35,8% del totale (32,9% nel 2012), grazie soprattutto alle vendite in Nord America (+20,8% a € 138,8 milioni, pari al 13,7% del totale) e in Asia (+31,4%). Particolarmente positivo l’andamento dei ricavi nel terzo trimestre (+3,3%; a parità di cambi +9,6%)


Continua il processo di focalizzazione sulla redditività: margine EBIT nei nove mesi al 6,5%, migliorato di 1,2 punti percentuali. Nel terzo trimestre margine al 6,8% rispetto a 5,0% dello stesso periodo del 2012


Risultati consolidati dei primi 9 mesi del 2013


Ricavi: € 1.010,6 milioni (+0,6% da € 1.005,1 milioni in 9M 2012, +4,5% a cambi stabili)
Risultato operativo: € 79,7 milioni (+13% da € 70,6 milioni in 9M 2012
EBITDA: € 108,4 milioni (+9,8% da € 98,7 milioni in 9M 2012)
EBIT: € 65,8 milioni (+24% da € 53 milioni in 9M 2012)
Utile netto: € 23,8 milioni (+9,4% da € 21,7 milioni in 9M 2012
Indebitamento netto: € 339 milioni (€ 341,1 milioni al 30/6/2013)


Milano, 22 ottobre 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2013.


Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, è uno dei principali produttori mondiali nei sistemi motore e nei componenti per sospensioni con una presenza produttiva articolata in 43 stabilimenti in 21 paesi e 18 sedi commerciali.


Andamento della gestione


Nei primi nove mesi dell’esercizio, Sogefi è riuscita a ottenere un leggero incremento dei ricavi (+0,6%; a cambi stabili +4,5%) e contemporaneamente a proseguire l’espansione dei margini già iniziata nel secondo trimestre registrando un significativo aumento della redditività. Tali risultati sono stati ottenuti grazie alla continua strategia di sviluppo nei paesi extra-europei, che hanno raggiunto un’incidenza del 35,8% sui ricavi totali del gruppo, in crescita di 2,9 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2012.


Per quanto riguarda l’andamento complessivo del mercato automobilistico nei primi nove mesi del 2013, l’incremento delle nuove immatricolazioni in Nord America (+5,7% rispetto ai primi nove mesi del 2012), in Mercosur (+2,6%) e in Cina (+13%) ha compensato la debolezza del mercato europeo (-4%).



Risultati consolidati


Nei primi nove mesi dell’esercizio il gruppo Sogefi ha realizzato ricavi consolidati per € 1.010,6 milioni, in leggera crescita rispetto ai primi nove mesi del 2012 (+0,6%).
Tale risultato è stato ottenuto malgrado l’impatto negativo dell’effetto cambi, al netto del quale i ricavi sarebbero cresciuti del +4,5% (+9,6% nel solo terzo trimestre). La Business Unit Sistemi Motore ha contribuito maggiormente alla crescita del gruppo nei nove mesi con ricavi per € 619,7 milioni (+2,8%), di cui € 203 milioni (+7%) nel solo terzo trimestre. La Business Unit Componenti per Sospensioni ha registrato ricavi pari a € 392,5 milioni (-2,8%), di cui € 126,3 milioni nel terzo trimestre 2013 (-2%), risentendo maggiormente del calo del mercato europeo.

Un dato significativo è rappresentato dal continuo processo di rafforzamento del gruppo nel Nord America, che con ricavi vicini a € 140 milioni nei primi nove mesi (+20,8%) rappresenta attualmente il 13,7% delle vendite totali del gruppo (+2,3 punti percentuali rispetto allo scorso anno). Particolarmente importante è anche la crescita in Asia, con ricavi in aumento del 31,4% rispetto ai primi nove mesi del 2012. Positivo, infine, l’andamento nell’area Mercosur, che ha registrato una crescita dei ricavi del +2,8%, superiore al mercato di riferimento, nonostante l’impatto negativo dell’effetto cambio. In Europa Sogefi ha registrato ricavi per € 648,5 milioni, in contrazione del 3,8% rispetto allo scorso anno ma con un andamento leggermente superiore al mercato.


Il risultato operativo consolidato nei primi nove mesi è stato di € 79,7 milioni in crescita del +13% rispetto ai primi nove mesi del 2012. Il dato è stato trainato dalla forte crescita (+31,8%) registrata nel terzo trimestre (€ 28,4 milioni rispetto a € 21,5 milioni), con un’incidenza sui ricavi cresciuta all’8,6% rispetto al 6,8%.

L’EBITDA (utile prima di ammortamenti, svalutazioni, oneri finanziari e imposte) consolidato dei primi nove mesi è ammontato a € 108,4 milioni, in crescita del 9,8% rispetto al corrispondente periodo del 2012 (€ 98,7 milioni). Nel terzo trimestre l’incremento è stato del 23,3% (€ 37,2 milioni), con un’incidenza sui ricavi dell’11,3% in linea con quella registrata nel secondo trimestre e migliore di 1,8 punti percentuali rispetto al dato del terzo trimestre del 2012 (€ 30,2 milioni).


L’EBIT nei primi nove mesi è stato di € 65,8 milioni, in crescita del 24% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (€ 53 milioni). Nel terzo trimestre la crescita è stata del 41,3% a € 22,5 milioni, con un’ incidenza del 6,8% dei ricavi, in miglioramento di 1,8 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2012 (€ 15,9 milioni con un’incidenza del 5%).


Il risultato prima delle imposte e della quota di azionisti terzi nei nove mesi è stato di € 45,4 milioni, in crescita del 16,2% rispetto all’anno precedente (€ 39 milioni). Il risultato nel terzo trimestre si è attestato a € 14,8 milioni, in crescita del 29,3% rispetto a € 11,4 milioni dello scorso esercizio. L’incremento è ancora più significativo se si considerano i maggiori oneri finanziari in seguito al processo di rifinanziamento del debito, effettuato tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, che ha portato alla sostituzione di linee di credito siglate prima del 2009 con nuovi finanziamenti definiti agli attuali prezzi di mercato.


Il risultato netto consolidato dei primi nove mesi è stato positivo per € 23,8 milioni, in crescita del 9,4% rispetto all’analogo periodo del 2012 (€ 21,7 milioni), con un’incidenza sui ricavi migliorata al 2,4% (rispetto al 2,2% dei nove mesi del 2012). L’utile netto del terzo trimestre è cresciuto del 23,6% a € 7,6 milioni con una marginalità del 2,3% sui ricavi, in miglioramento rispetto al 1,9% registrato nel terzo trimestre del 2012 (€ 6,1 milioni).

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2013 ammontava a € 339 milioni (€ 341,1 milioni al 30 giugno 2013 e € 295,8 milioni al 31 dicembre 2012). Il risultato del trimestre, nonostante i maggiori investimenti realizzati (€ 22,7 milioni, +12,3% rispetto al terzo trimestre 2012), è stato ottenuto grazie alla buona performance operativa e all’ottimizzazione del capitale circolante.


Al 30 settembre 2013 il patrimonio netto consolidato inclusa la quota degli azionisti terzi era pari a € 195,1 milioni (€ 200,2 milioni al 31 dicembre 2012).


I dipendenti del gruppo Sogefi alla fine dei primi nove mesi del 2013 erano 6.840 (6.735 al 31 dicembre 2012).


EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE


Per l’intero 2013 è confermata l’attesa di una leggera crescita del mercato automobilistico a livello globale, caratterizzato in particolare nel quarto trimestre da una stabilizzazione del mercato europeo agli attuali bassi livelli di produzione, da una persistente solidità dei mercati in Nord America e in Asia e un più moderato progresso in America Latina. In tale contesto Sogefi prevede di proseguire la propria strategia di sviluppo a medio termine attraverso le seguenti azioni:

–        continuare ad aumentare l’internazionalizzazione del gruppo;

–        proseguire il processo di integrazione del gruppo;

–        intensificare le iniziative di efficienza, che potranno determinare maggiori costi di ristrutturazione nell’ultima parte dell’anno.

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Cir: variazione capitale sociale e deposito Statuto Sociale aggiornato

Milano, 9 ottobre 2013 – CIR – Compagnie Industriali Riunite S.p.A. rende nota la nuova composizione del capitale sociale (interamente sottoscritto e versato) a seguito della emissione di n. 951.900 azioni (pari allo 0,12% del capitale sociale) al servizio dei seguenti piani di stock options, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 30 aprile 2009: piano 2009 I tranche (711.200 az.), piano 2009 straordinario IV tranche (240.700 az.) esercitate in data 30 settembre 2013.

L’attestazione del nuovo capitale sociale è stata depositata all’Ufficio del Registro delle Imprese in data 08/10/2013.


Lo Statuto Sociale aggiornato di CIR è a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet della Società all’indirizzo www.cirgroup.com.

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Gruppo Editoriale L’Espresso: siglato accordo non vincolante con Telecom Italia Media sull’integrazione dei multiplex digitali

Roma, 7 ottobre 2013 – Gruppo Editoriale L’Espresso comunica di aver siglato un Term Sheet non vincolante relativo a una possibile integrazione tra le attività di operatore di rete della controllata Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom Italia Media, e ciò nell’ottica di valorizzazione degli asset di entrambi anche attraverso la realizzazione di sinergie industriali.

La stipula dell’accordo preliminare è avvenuta a seguito del Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, che ha condiviso l’interesse a proseguire nel negoziato per la definizione di un accordo definitivo, da sottoporre a tempo debito all’approvazione consiliare. L’operazione, grazie all’integrazione di cinque Mux con copertura nazionale (tre derivanti da TIMB e due da Rete A) su un’unica piattaforma tecnologica digitale, creerebbe l’operatore di rete indipendente leader in Italia.

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