Sogefi: risultati del primo trimestre 2023

Ricavi in crescita del 13,2% a € 431,6 milioni

EBIT: +21,4% a € 25,7 milioni

Utile netto in aumento a € 13,2 milioni  (€ 10,7 milioni nel primo trimestre 2022)

Free Cash Flow positivo per € 39,6 milioni (€ 43,7 milioni nel primo trimestre 2022)

Riduzione dell’indebitamento ante IFRS 16 a € 186,9 milioni (€ 213,4 milioni a fine marzo 2022)

Milano, 21 aprile 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Sogefi S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Mondardini, ha approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 31 marzo 2023, presentato dall’amministratore delegato Frédéric Sipahi.

Sogefi, società del Gruppo CIR, è uno dei principali produttori globali di componenti per autoveicoli nei settori Aria e Raffreddamento, Filtrazione e Sospensioni.

ANDAMENTO DEL MERCATO

Nel primo trimestre 2023 la produzione mondiale di autoveicoli ha registrato una crescita del 5,7% rispetto a quella dell’equivalente periodo del 2022, con progressi in tutte le aree geografiche ad eccezione della Cina, che ha registrato un calo del 7,9%. La crescita è stata particolarmente sostenuta in Europa, +25,6%, e significativa anche in NAFTA (+9,8%), Mercosur (+14,2%) e India (+9,4%). 

Per il 2023, S&P Global (IHS), fonte comunemente utilizzata nel settore, prevede che la produzione mondiale possa crescere del 3,8% rispetto al 2022, con un incremento in tutte le principali aree geografiche.

SINTESI DELL’ANDAMENTO DI SOGEFI NEL PRIMO TRIMESTRE 2023

I ricavi consolidati del Gruppo hanno registrato una crescita a due cifre rispetto al primo trimestre 2022, +13,2%, sostenuta dall’aumento dei volumi di produzione (+7,3%) e dall’incremento dei prezzi di vendita (+5,4%).

I risultati sono stati positivi e in miglioramento:

  • l’EBITDA è aumentato del 7,4% rispetto al primo trimestre 2022, a € 53,7 milioni, grazie alla crescita dei volumi e alla tenuta del margine di contribuzione, malgrado l’incremento dei costi energetici;
  • l’EBIT è cresciuto del 21,4% a € 25,7 milioni e l’EBIT margin è passato al 6% del fatturato, rispetto al 5,6% del primo trimestre 2022;
  • l’attività ha generato un free cash flow di € 39,6 milioni (€ 43,7 milioni nel primo trimestre 2022);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS 16) è sceso a € 186,9 milioni al 31 marzo 2023, rispetto a € 224,3 milioni al 31 dicembre 2022.

L’attività commerciale è stata positiva, con la conclusione di nuovi contratti riguardanti anche piattaforme di E-mobility (31% del valore dei nuovi contratti del primo trimestre 2023):

  • la divisione Filtrazione si è aggiudicata contratti in Europa per la fornitura di filtri destinati al circuito dei freni per camion e in India per la fornitura di filtri aria;
  • la divisione Sospensioni ha siglato un contratto in India per barre stabilizzatrici con un player innovativo che aspira a diventare uno dei principali produttori nel mercato delle auto elettriche in India, e diversi contratti in Europa e Sudamerica per barre stabilizzatrici e molle a balestra;
  • la divisione Aria e Raffreddamento ha concluso contratti in Cina, con clienti nel settore E-mobility, in Nord America per la fornitura di prodotti di thermal management e condotti d’aria, e in Europa per collettori di aspirazione. Il 66% del valore dei nuovi contratti conclusi nel 2023 dalla divisione Aria e Raffreddamento riguarda piattaforme di E-mobility.

Gli investimenti in innovazione sono stati significativi:

  • è stato introdotto l’uso dei visori HoloLens Metaverse, per la realtà aumentata, che consentono di visitare virtualmente i siti produttivi, supportando la sicurezza sul lavoro a distanza e fornendo istruzioni in tempo reale: l’obiettivo è dotare di questa innovativa soluzione tutti gli stabilimenti del gruppo entro la fine del 2023;
  • l’ACMA, associazione che rappresenta i componentisti auto indiani, ha riconosciuto alla divisione Sospensioni tre premi per l’eccellenza in digitalizzazione, progettazione, sviluppo di nuovi prodotti e localizzazione, nonché la certificazione di Business sostenibile.

RISULTATI CONSOLIDATI NEL PRIMO TRIMESTRE 2023

I ricavi del primo trimestre 2023 sono ammontati a € 431,6 milioni, in crescita del 13,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+13,1% a cambi costanti).

I volumi venduti sono aumentati del 7,3% rispetto a quelli del corrispondente trimestre del 2022 e i prezzi di vendita mediamente del 5,4%, incremento articolato tra le differenti linee di prodotto in funzione anche dell’evoluzione dei costi delle materie prime e componenti impiegati.

I ricavi hanno registrato una crescita a due cifre in tutte le aree geografiche, con la sola eccezione della Cina: +11,9% in Europa, +21,5% in Nord America (+19,2% a cambi costanti), +17,6% in Sud America (+8,8% a cambi costanti al netto dell’inflazione dell’Argentina) e +15,9% in India (+21,3% a cambi costanti); in Cina i ricavi sono risultati in calo del 3% e stabili a cambi costanti.

L’andamento dei ricavi di Sogefi è stato nettamente migliore di quello del mercato in NAFTA, India e Cina.

Sospensioni ha registrato ricavi in crescita del 18,4% (+17,4% a cambi costanti), con tassi di incremento significativi in tutte le aree geografiche in cui opera, ad eccezione della Cina, a causa dell’andamento del mercato locale.

Filtrazione ha riportato ricavi in aumento del 10,6% (+11,1% a cambi costanti), grazie al buon andamento delle attività in Nord America e India e del canale Aftermarket in Europa. 

Aria e Raffreddamento ha registrato ricavi in crescita del 10,7% (sia a cambi correnti che a cambi costanti), con incrementi particolarmente significativi in NAFTA.

L’EBITDA, pari a € 53,7 milioni, è aumentato del 7,4% rispetto a € 50,0 milioni del primo trimestre 2022.

Il margine di contribuzione è aumentato dell’11,3% rispetto al primo trimestre 2022, grazie all’aumento dei volumi venduti, e il rapporto % margine di contribuzione/fatturato è restato pressoché stabile al 27,5% (28% nello stesso periodo del 2022), assorbendo i sovraccosti generati dai prezzi dell’energia e in generale dall’inflazione.

L’incidenza dei costi fissi sui ricavi è scesa al 14,3%, dal 14,6% del primo trimestre 2022.

Gli altri oneri, che includono prevalentemente le differenze cambio, hanno contribuito negativamente all’EBITDA per € 2,7 milioni rispetto al contributo positivo di € 0,9 milioni del primo trimestre 2022.   

L’EBIT è ammontato a € 25,7 milioni, in crescita del 21,4% rispetto a € 21,2 milioni del primo trimestre 2022. L’incidenza sul fatturato è cresciuta dal 5,6% del primo trimestre 2022 al 6% del primo trimestre 2023. 

Gli oneri finanziari, pari a € 5,7 milioni, sono risultati superiori a quelli del primo trimestre 2022 (€ 4,5 milioni) a causa del rialzo dei tassi di interesse sulla componente di finanziamenti a tasso variabile.

Gli oneri fiscali sono sostanzialmente stabili a € 6,0 milioni (€ 5,9 milioni nello stesso periodo del 2022).

Il gruppo ha riportato un utile netto di € 13,2 milioni (€ 10,7 milioni nel primo trimestre 2022).

Il Free Cash Flow è stato positivo per € 39,6 milioni (€ 43,7 milioni del primo trimestre 2022), anche tenuto conto del ricorso al factoring.

Al 31 marzo 2023 il patrimonio netto, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a € 240,5 milioni, rispetto a € 230,7 milioni al 31 dicembre 2022.

L’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 marzo 2023 è pari a € 186,9 milioni, rispetto a € 224,3 milioni al 31 dicembre 2022 e € 213,4 milioni al 31 marzo 2022. Includendo i debiti finanziari per diritti d’uso, secondo il principio IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 era pari a € 255,9 milioni, rispetto a € 294,9 milioni al 31 dicembre 2022 e € 281,8 milioni al 31 marzo 2022. 

Al 31 marzo 2023 il Gruppo ha linee di credito committed in eccesso rispetto al fabbisogno per € 313,0 milioni.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI SUCCESSIVAMENTE AL 31 MARZO 2023

Successivamente alla chiusura del periodo, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economico, patrimoniali e finanziarie rappresentate.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

La visibilità sull’andamento del mercato automotive nel 2023 rimane ridotta a causa delle incertezze legate all’evoluzione macroeconomica, alla volatilità dei prezzi delle materie prime (seppure attenuata rispetto al 2022), in particolare dell’energia, all’andamento dell’inflazione e dei tassi di interesse.

Per il 2023, S&P Global (IHS) prevede una crescita della produzione mondiale di automobili del 3,8% rispetto al 2022, con l’Europa a +8,2%, NAFTA a +5,2% e il Sud America a +3,6%.

Per quanto concerne le materie prime e l’energia, nei primi mesi del 2023 la tendenza dei prezzi è decrescente, ma essi permangono molto elevati e volatili.   

In assenza di fattori di grave deterioramento dello scenario geopolitico e macroeconomico rispetto all’attuale, il Gruppo Sogefi per il 2023 prevede una crescita dei ricavi mid-single digit e una redditività, escludendo gli oneri non ricorrenti, almeno in linea con quella registrata nell’esercizio 2022.