Gruppo CIR: risultati in crescita nel primo trimestre

Il Consiglio di Amministrazione esamina il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2011

GRUPPO CIR: RISULTATI IN CRESCITA NEL PRIMO TRIMESTRE

L’incremento di margini e utile netto rispetto al periodo gennaio-marzo 2010 è legato al buon andamento delle quattro principali controllate operative del gruppo Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS beneficiano di una migliore posizione competitiva grazie alle nuove iniziative di sviluppo delle attività e alle azioni di efficienza gestionale

Risultati consolidati del Q1 2011

Ricavi: € 1.115,5 milioni (+1% da € 1.104,9 milioni nel Q1 2010)

  • EBITDA: € 124,9 milioni (+85,3% da € 67,4 milioni nel Q1 2010)
  • Utile netto: € 14,4 milioni (€ 3,3 milioni nel Q1 2010)
  • Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 112,6 milioni (€ 123,6 milioni al 31/12/2010)
  • Indebitamento  finanziario netto consolidato: € 2.198 milioni (€ 2.166,8 milioni al 31/12/2010)

    Milano, 29 aprile 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 31 marzo 2011.

    Il gruppo CIR opera in quattro principali settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS).

    Andamento della gestione

    Il gruppo CIR ha chiuso il primo trimestre del 2011 con una crescita di tutti gli indicatori economici rispetto allo stesso periodo del 2010. Tale risultato è dovuto essenzialmente al buon andamento delle quattro maggiori controllate operative (Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS), soprattutto in termini di margini e utile netto. Le aziende del gruppo, nonostante l’incerto contesto macroeconomico, beneficiano di una migliore posizione competitiva nei rispettivi settori di appartenenza grazie alle nuove iniziative intraprese per lo sviluppo delle attività e al continuo impegno per l’efficienza gestionale.

    Risultati consolidati

    I ricavi del gruppo CIR nel primo trimestre sono ammontati a 1.115,5 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto a 1.104,9 milioni di euro nei primi tre mesi del 2010.

    Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 124,9 milioni di euro (11,2% dei ricavi), in crescita dell’85,3% da 67,4 milioni di euro nel primo trimestre del 2010. La variazione rispetto al dato dello scorso anno è riconducibile al miglioramento della redditività delle principali controllate operative e in particolare di Sorgenia, che a inizio 2010 era stata penalizzata da fattori straordinari mentre nel primo trimestre 2011 ha beneficiato dell’avvio della nuova centrale nell’area di Lodi.
Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 76,8 milioni di euro (6,9% dei ricavi), in forte crescita rispetto a 27,6 milioni (2,5% dei ricavi) nei primi tre mesi del 2010.

Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 22,4 milioni di euro (negativo per 14,2 milioni nel primo trimestre del 2010), è stato determinato da oneri finanziari netti per 32,3 milioni di euro, parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione titoli per 5,3 milioni di euro e da rettifiche positive del valore di attività finanziarie per 4,6 milioni di euro. 

L’utile netto del gruppo CIR nel primo trimestre del 2011 è stato di 14,4 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a 3,3 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. La variazione è riconducibile all’aumento del contributo delle controllate operative (14,8 milioni di euro rispetto a 1,9 milioni del primo trimestre 2010), in particolare di Sorgenia e KOS che hanno ottenuto un risultato positivo rispetto alla perdita del corrispondente periodo dello scorso anno.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 31 marzo 2011 ammontava a 2.198 milioni di euro (2.166,8 milioni di euro al 31 dicembre 2010), determinati da:
–          un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 112,6 milioni di euro (123,6 milioni di euro al 31 dicembre 2010);
–          un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.310,6 milioni di euro (2.290,4 milioni di euro al 31 dicembre 2010). La variazione nel trimestre deriva principalmente dagli investimenti di Sorgenia in nuova capacità produttiva, in linea con i programmi, e dall’aumento del capitale circolante al netto dei flussi generati dalla gestione.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (80,1 milioni di euro al 31 marzo 2011). Nei primi tre mesi del 2011 la performance di tale investimento è stata positiva (+0,6%).

Il patrimonio netto totale al 31 marzo 2011 era pari a 2.549,2 milioni di euro rispetto a 2.522,9 milioni di euro al 31 dicembre 2010. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 1.504,9 milioni di euro rispetto a 1.487 milioni di euro al 31 dicembre 2010.
Al 31 marzo 2011 il gruppo CIR impiegava 13.034 dipendenti (12.910 al 31 dicembre 2010).

Settori di attività

Energia (Sorgenia) Nel primo trimestre del 2011, nonostante le incertezze del contesto economico generale e le difficoltà del mercato, Sorgenia ha ottenuto un significativo incremento dei margini rispetto al primo trimestre del 2010. La crescita è dovuta principalmente ai migliori risultati dell’area Mercato dell’Energia (Energy Supply), che ha beneficiato in particolare dell’avvio della marcia commerciale della nuova centrale di Turano-Bertonico Lodigiano (Lodi). I margini del primo trimestre dello scorso anno, peraltro, erano stati penalizzati da un guasto alla centrale di Termoli (Campobasso). Sorgenia ha chiuso il trimestre con un risultato netto positivo rispetto alla perdita del corrispondente periodo del 2010.

I ricavi sono ammontati a 549,7 milioni di euro, in riduzione dell’8,6% rispetto al dato del primo trimestre del 2010 (601,3 milioni di euro). La variazione è dovuta principalmente a una diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale – anche a causa di temporanee riduzioni delle disponibilità sui contratti di approvvigionamento in essere – e a un differente mix di clienti. L’EBITDA adjusted, ovvero al netto della valutazione a fair value dei contratti di copertura, si è attestato a 45,5 milioni di euro, in forte crescita rispetto al dato del primo trimestre del 2010 (11,5 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 51,5 milioni di euro rispetto a 14,4 milioni di euro nel 2010.

L’utile netto consolidato adjusted è stato di 2,9 milioni di euro, rispetto a una perdita di 14,4 milioni nel primo trimestre del 2010. L’utile netto è ammontato a 6,8 milioni di euro, rispetto a una perdita di 12,2 milioni di euro nel primo trimestre del 2010.

Media (gruppo Espresso) La situazione di debole crescita dell’economia e di scarsa visibilità sulle prospettive macroeconomiche  che ha caratterizzato l’esercizio 2010 si sta protraendo anche nel 2011. Tale contesto si è riflesso sull’andamento degli investimenti pubblicitari, che nel primo bimestre hanno registrato una flessione del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (dati Nielsen Media Research). Internet è stato l’unico mezzo in netto incremento (+15,5%), mentre radio e televisione hanno sostanzialmente confermato i valori  del primo bimestre 2010 (+1% e -0,5%, rispettivamente). La stampa ha mostrato un calo (-7,4%): in particolare, la raccolta dei quotidiani ha registrato una flessione dell’8,7%, dovuta sia alla pubblicità nazionale (-12,8%) che alla pubblicità locale e rubricata (-4,5%); un calo più contenuto, ma comunque significativo, ha interessato i periodici (-4,3%).

In questo contesto i ricavi del gruppo Espresso sono ammontati a 222,2 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al primo trimestre del 2010 (213,6 milioni di euro). I ricavi diffusionali sono stati pari a 88,2 milioni di euro, in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+0,1%) grazie alla buona tenuta delle vendite de la Repubblica, dei periodici e dei prodotti opzionali. I ricavi pubblicitari, pari a 127,6 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 5% sul primo trimestre 2010, in controtendenza rispetto all’andamento critico del mercato. La stampa, sia quotidiana che periodica, ha mostrato una buona tenuta (+0,3%), grazie alla buona performance de la Repubblica e al riuscito rilancio de L’Espresso. Molto positiva l’evoluzione della raccolta su internet, che ha registrato un incremento del 15%, in linea con la dinamica settoriale. I ricavi diversi, pari a 6,3 milioni di euro, sono cresciuti di oltre il 50% rispetto al primo trimestre del 2010 grazie ai primi sviluppi dell’attività di affitto di banda digitale terrestre ad operatori terzi. L’EBITDA è stato pari a 36,8 milioni di euro, in aumento del 20,9% rispetto ai 30,4 milioni di euro del primo trimestre 2010. L’utile netto è stato pari a 13,1 milioni di euro, in crescita dell’8,1% rispetto a 12,1 milioni di euro nel primo trimestre del 2010.

Componentistica per autoveicoli (Sogefi) Nel primo trimestre del 2011 il gruppo Sogefi ha proseguito il trend di significativa crescita dei risultati iniziato a partire dalla seconda metà del 2009, grazie alle continue azioni di efficienza messe in atto dalla società e alla ripresa dei livelli di produzione di veicoli in tutti i principali mercati mondiali. I ricavi sono ammontati a 255,8 milioni di euro, in progresso del 19,6% rispetto al dato del 2010 (214 milioni di euro). Nel mercato europeo i ricavi del gruppo Sogefi sono aumentati del 15,8%, attestandosi a 184,5 milioni di euro. Negli Stati Uniti il gruppo ha beneficiato dell’entrata a regime delle nuove piattaforme produttive lanciate nello scorso esercizio (ricavi a +145,3% sull’analogo trimestre 2010), mentre nel Mercosur la crescita è stata del 22,9% con ricavi a 55,9 milioni di euro. Continua in modo significativo la crescita delle vendite in Cina (+27,3%) e India (+44,2%). Nel settore veicoli industriali il gruppo ha registrato ricavi in aumento del 43% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Pur in presenza di un generalizzato incremento dei prezzi delle materie prime e dei componenti, per ora solo parzialmente trasferito sui prezzi di vendita, la redditività del gruppo è migliorata grazie alle maggiori attività, ai benefici delle riorganizzazioni realizzate nel precedente esercizio e all’efficienza recuperata nel trimestre con ulteriori azioni mirate alla riduzione degli organici, in particolare nella Divisione Filtrazione e su alcuni mercati europei. L’EBITDA, in presenza di oneri per ristrutturazioni pari a 0,6 milioni di euro, è ammontato a 25 milioni di euro, in crescita del 21,1% rispetto ai 20,6 milioni del primo trimestre del 2010. Il risultato netto consolidato del trimestre è stato pari a 6,7 milioni di euro, in aumento del 76,6% rispetto a 3,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010.
Sanità (KOS)
Nel primo trimestre del 2011 KOS ha ottenuto un significativo incremento dei principali indicatori economici rispetto allo stesso periodo del 2010 grazie allo sviluppo di tutte le società del gruppo e all’allargamento del perimetro di attività. Il gruppo KOS gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 900 in fase di realizzazione.

I ricavi sono ammontati a 87 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (76,1 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 12,1 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto al dato del primo trimestre del 2010 (10,2 milioni di euro) prima dei costi non ricorrenti. Lo scorso anno, infatti, la società aveva sostenuto costi straordinari per circa 2 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO e alle acquisizioni effettuate. Includendo tali costi, l’EBITDA del primo trimestre 2010 era stato pari a 8,2 milioni di euro. L’utile netto del gruppo dei primi tre mesi è ammontato a 2,8 milioni di euro, contro un risultato negativo per 0,4 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010 (positivo per 1,2 milioni di euro prima dei costi non ricorrenti).

Servizi finanziari e altre attività Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 31 marzo 2011 pari a 72,6 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 31 marzo pari a 15 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance opera nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 31 marzo 2011 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,3 miliardi di euro. Il valore dell’investimento di CIR in tale attività al 31 marzo 2011 ammontava a 58,4 milioni di euro.

Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso
Nei prossimi trimestri il gruppo CIR si focalizzerà sullo sviluppo delle proprie attività principali e sul raggiungimento della massima efficienza, proseguendo le azioni attuate con successo negli ultimi due anni nonostante l’incertezza del quadro economico generale.

Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2011
La società, che ha un rating BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2011.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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