Gruppo CIR: risultati dei primi nove mesi del 2011

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2011

GRUPPO CIR: RICAVI DEI NOVE MESI A 3,3 MILIARDI (+1,1%), MARGINI IN CRESCITA (EBITDA +17,5%)

Utile netto a 15 milioni di euro. Il risultato dei nove mesi 2010, pari a 53,7 milioni di euro, beneficiava in modo significativo di una componente non ricorrente relativa a Sorgenia.
In aumento l’utile di Espresso, Sogefi e KOS

Cresce il contributo di tutte le principali società operative all’EBITDA del gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione nomina Gerardo Benuzzi nuovo direttore generale con decorrenza 21 novembre 2011

Risultati consolidati dei 9M 2011
Ricavi: € 3.300,9 milioni (+1,1% da € 3.263,8 milioni in 9M 2010)
EBITDA: € 340,3 milioni (+17,5% da € 289,7 milioni in 9M 2010)
Utile netto: € 15 milioni (€ 53,7 milioni in 9M 2010)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 38,7 milioni (€ 104 milioni al 30/06/2011)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.308,1 milioni (€ 2.184,3 milioni al 30/06/2011)

Milano, 27 ottobre 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2011.

Il gruppo CIR è attivo principalmente in quattro settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS).

Andamento della gestione

Il gruppo CIR, nonostante il difficile contesto economico che caratterizza i principali mercati nei quali opera, ha chiuso i primi nove mesi del 2011 con ricavi e margini in crescita rispetto allo stesso periodo del 2010. Il gruppo, in particolare, ha registrato un miglioramento della redditività delle quattro principali controllate operative Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS. L’utile netto di gruppo è stato di 15 milioni di euro rispetto a un risultato di 53,7 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010 che beneficiava in modo significativo di una componente non ricorrente di natura fiscale relativa a Sorgenia. Le altre principali società operative del gruppo hanno registrato una crescita dell’utile netto.

Risultati consolidati

I ricavi del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2011 sono ammontati a 3.300,9 milioni di euro, in leggera crescita (+1,1%) rispetto a 3.263,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. La variazione è riconducibile ai maggiori ricavi di Espresso, KOS e soprattutto di Sogefi, che hanno più che compensato la riduzione delle vendite di Sorgenia.

L’EBITDA è stato pari a 340,3 milioni di euro (10,3% dei ricavi), rispetto a 289,7 milioni di euro (8,9% dei ricavi) nei nove mesi del 2010, con una crescita del 17,5%.
L’EBIT è ammontato a 189,5 milioni di euro, in aumento del 18% rispetto a 160,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010. L’incremento dei risultati operativi è riconducibile al miglioramento della redditività di tutte e quattro le principali controllate (Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS).

Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 95 milioni di euro (negativo per 55,2 milioni di euro nei nove mesi del 2010), è stato determinato da oneri finanziari netti per 96 milioni di euro e da rettifiche di valore negative di attività finanziarie per 12,8 milioni di euro, parzialmente compensati da proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 13,8 milioni di euro.

L’utile netto del gruppo CIR nei primi nove mesi del 2011 è stato di 15 milioni di euro rispetto a 53,7 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La riduzione, nonostante l’incremento degli utili di Espresso, Sogefi e KOS, è legata prevalentemente al minore risultato netto di Sorgenia, che lo scorso anno aveva beneficiato in modo significativo di una componente non ricorrente rappresentata da un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva. L’utile del gruppo risente anche del negativo adeguamento a fair value nel terzo trimestre di titoli in portafoglio rispetto alle valutazioni rilevate al 30 giugno 2011.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 settembre 2011 ammontava a 2.308,1 milioni di euro, rispetto 2.184,3 milioni di euro al 30 giugno (2.166,8 milioni di euro al 31 dicembre 2010). L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
–     un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 38,7 milioni di euro (104 milioni di euro al 30 giugno 2011). La riduzione rispetto a 123,6 milioni di euro al 31 dicembre 2010 è attribuibile principalmente agli investimenti in nuove attività e in azioni proprie effettuati nel periodo, agli esborsi per costi di gestione e oneri finanziari e all’adeguamento negativo a fair value di titoli in portafoglio;
–     un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.346,8 milioni di euro (2.288,3 milioni di euro al 30 giugno 2011). La variazione rispetto a 2.290,4 milioni di euro al 31 dicembre 2010 deriva essenzialmente dall’incremento dell’indebitamento di Sogefi a seguito dell’acquisizione di Systèmes Moteurs per un enterprise value di circa 150 milioni di euro, parzialmente compensato dalla riduzione della posizione finanziaria netta di Sorgenia, Espresso e KOS.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (76,7 milioni di euro al 30 settembre 2011).

Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2011 era pari a 2.518,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto a 2.522,9 milioni di euro al 31 dicembre 2010. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo alla stessa data ammontava a 1.467,1 milioni di euro (1.487 milioni di euro al 31 dicembre 2010).

Al 30 settembre 2011 il gruppo CIR impiegava 15.102 dipendenti (12.910 al 31 dicembre 2010).

A seguito della sentenza della Corte d’Appello di Milano depositata in data 9 luglio 2011 che ha condannato Fininvest al risarcimento del danno causato da corruzione giudiziaria nella vicenda del Lodo Mondadori, CIR ha ricevuto da Fininvest, in data 26 luglio 2011, il pagamento di 564,2 milioni di euro, comprensivi di spese legali e interessi. Tale importo, secondo quanto previsto dai principi contabili internazionali (IAS 37), non ha avuto e non avrà impatti sul conto economico del gruppo fino all’ultimo grado di giudizio. La maggiore disponibilità finanziaria non comporta alcun mutamento nella strategia cui si ispira la gestione finanziaria del gruppo, improntata a criteri di prudenza e oculatezza, in una situazione dei mercati particolarmente complessa.

Attività industriali

Energia: Sorgenia
Nei primi nove mesi del 2011, nonostante le incertezze del contesto economico e le difficoltà del mercato, Sorgenia ha registrato una crescita dei margini rispetto allo stesso periodo del 2010.

L’avvio della marcia commerciale della centrale di Turano-Bertonico Lodigiano (Lodi) nel corso del primo trimestre e le iniziative nelle fonti rinnovabili, in particolare l’attività di sviluppo, realizzazione e vendita di impianti fotovoltaici di Sorgenia Solar, hanno consentito di compensare la sfavorevole congiuntura di mercato, caratterizzata in particolare dalla riduzione dei margini di generazione. Prosegue, intanto, l’avanzamento del Business Plan 2011-2016: l’entrata in esercizio della centrale di Aprilia (Latina), quarto e ultimo impianto a ciclo combinato nei piani di Sorgenia, è prevista nei primi mesi del prossimo anno. Sono state inoltre avviate le attività propedeutiche alla costruzione di due nuovi parchi eolici in Italia per complessivi 20 MW. Inoltre lo scorso 11 ottobre, la società ha annunciato l’avvio di nuove offerte per il mercato residenziale proponendo ai consumatori italiani un’opportunità di scelta in più a quattro anni dall’avvio della liberalizzazione anche per le famiglie. Sorgenia punta a raggiungere 1,5 milioni di nuovi clienti entro la fine del 2016, portando il numero dei propri clienti totali a circa 2 milioni.

I ricavi dei nove mesi sono ammontati a 1.552,7 milioni di euro, in calo dell’8,5% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (1.697,3 milioni di euro). La variazione è dovuta in particolare a una diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale – principalmente per la minore disponibilità sui contratti di approvvigionamento in essere a causa della temporanea chiusura del gasdotto libico Greenstream – e a un differente mix di clienti. L’EBITDA adjusted è ammontato a 128,1 milioni di euro, in crescita del 18,7% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2010 (107,9 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 125,7 milioni di euro, in aumento del 16,8% rispetto a 107,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2010. L’utile netto di gruppo adjusted è stato pari a 18 milioni di euro (61 milioni di euro nel 2010). La differenza è stata determinata essenzialmente da una componente straordinaria rappresentata da un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società. L’utile netto di gruppo è ammontato a 13,5 milioni di euro rispetto a 57,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2010. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011 ammontava a 1.661,9 milioni di euro, in riduzione rispetto a 1.767,5 milioni di euro al 30 giugno grazie alla cessione di 19 MW di impianti fotovoltaici e del 50% della partecipazione di Sorgenia France, oggetto di una joint-venture paritetica con KKR.

Media: Espresso
La situazione di debole crescita dell’economia si è riflessa sull’andamento degli investimenti pubblicitari, che nei primi otto mesi del 2011 hanno registrato una flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (dati Nielsen Media Research). L’andamento negativo ha colpito tutti i mezzi tradizionali, dalla televisione (-4,7%) alla radio (-5,5%) e alla stampa (-6%). I quotidiani hanno registrato una contrazione dell’8,3% (-5,6% per i quotidiani a pagamento). In controtendenza solo Internet, che ha realizzato nuovamente un incremento molto sostenuto (+13,5%). Quanto alle diffusioni, i dati ADS (media mobile degli ultimi 12 mesi a giugno 2011, a perimetro omogeneo) mostrano una flessione delle vendite in edicola del 5,3% per i quotidiani, dell’1,9% per i settimanali e del 6% per i mensili. Malgrado tale contesto, l’andamento del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2011 è stato positivo, registrando sia una crescita del fatturato che dei risultati economici.

I ricavi sono ammontati a 653,7 milioni di euro, in aumento del 2,2% rispetto al dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (639,5 milioni di euro). I ricavi diffusionali, sono stati pari a 252,9 milioni di euro (-1,1% rispetto a 255,7 milioni di euro nei nove mesi del 2010). L’andamento del fatturato diffusionale, sensibilmente migliore rispetto alla media del mercato, riflette la relativa tenuta delle vendite delle pubblicazioni del gruppo. I ricavi pubblicitari, pari a 380,7 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 3,1% rispetto ai nove mesi del 2010 (+0,1% la raccolta sulla stampa in un mercato in flessione; +14,1% la raccolta su Internet; -3,8% la raccolta radio, con una riduzione minore rispetto al mercato). I ricavi diversi, pari a 20,1 milioni di euro, sono cresciuti del 38% rispetto ai nove mesi del 2010, grazie allo sviluppo dell’attività di affitto di banda digitale terrestre televisiva nonché ai primi positivi sviluppi della vendita di prodotti digitali. L’EBITDA è stato pari a 112 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto a 104 milioni di euro nei nove mesi del 2010. L’utile netto è ammontato a 41,4 milioni di euro contro 36,3 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010 (+14%). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011 era pari a 112,4 milioni di euro (150,7 milioni di euro al 30 giugno 2011).

Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Nei primi nove mesi del 2011 il gruppo Sogefi ha registrato un incremento a doppia cifra di tutti gli indicatori economici rispetto al 2010 grazie alla crescita dell’attività nei principali mercati e al contributo, nel bimestre agosto-settembre, delle nuove attività di Systèmes Moteurs. A partire dal 1 agosto 2011, infatti, Sogefi ha avviato il consolidamento integrale di Systèmes Moteurs, uno dei principali operatori mondiali di sistemi di gestione aria e raffreddamento motore, a seguito dell’acquisizione perfezionata lo scorso 29 luglio.

I ricavi nei nove mesi si sono attestati a 829,8 milioni di euro, in crescita del 20,8% rispetto a 687 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. Lo scenario è stato favorevole in tutti i mercati, con l’eccezione del ricambio in Europa. La crescita maggiore (+21,9%) è stata realizzata nella divisione Componenti per sospensioni con ricavi pari a 413,5 milioni di euro, mentre la nuova divisione Sistemi motore (che include la filtrazione e le nuove attività di Systèmes Moteurs) ha ottenuto vendite per 418,2 milioni di euro (+19,7%).

L’EBITDA è stato pari a 76,5 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto a 64,5 milioni nei nove mesi del 2010. L’utile netto è ammontato a 18,8 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto a 13,5 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011, comprensivo dell’enterprise value di Systèmes Moteurs (circa 150 milioni di euro), era pari a 325,3 milioni di euro  (167,6 milioni di euro 30 giugno 2011).

Sanità: KOS
Nei primi nove mesi del 2011 KOS ha ottenuto un significativo incremento dei principali indicatori economici rispetto allo stesso periodo del 2010 grazie allo sviluppo di tutte le società del gruppo e all’allargamento del perimetro di attività. Il gruppo KOS gestisce a oggi circa 60 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 900 in fase di realizzazione.

I ricavi sono ammontati a 261,9 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (239 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 39,7 milioni di euro, in crescita del 30,6% rispetto al dato dei nove mesi del 2010 (30,4 milioni di euro). L’utile netto dei primi nove mesi è ammontato a 8,9 milioni di euro, contro un risultato di 4 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010. L’indebitamento finanziario netto del gruppo KOS al 30 settembre 2011 ammontava a 155,3 milioni di euro (159,8 milioni al 30 giugno 2011).

Investimenti finanziari e nuove iniziative
Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 30 settembre 2011 pari a 85,8 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 settembre pari a 15 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance opera nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Il valore dell’investimento di CIR in tale attività al 30 settembre 2011 ammontava a 63 milioni di euro.

Nel corso del terzo trimestre, il gruppo CIR ha acquistato una quota di circa il 20% della società SEG (Swiss Education Group), uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality (hotel, ristorazione, ecc.), per un importo di circa 27 milioni di euro. Il gruppo SEG, fondato nel 1982, dispone di cinque scuole di hospitality management e una scuola di lingue in Svizzera per un totale di circa 4.600 studenti provenienti da più di 70 paesi del mondo. Il giro d’affari annuo del gruppo SEG ammonta a circa 100 milioni di euro. L’operazione consente al gruppo CIR di investire su una delle scuole di hospitality management più prestigiose al mondo, con importanti prospettive di crescita, e di acquisire nuove competenze nel settore della formazione. Per maggiori informazioni: www.swisseducation.com.

Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso
Nell’ultima parte dell’anno CIR continuerà a perseguire la strategia di sviluppo delle proprie attività principali. Il gruppo, in particolare, proseguirà gli investimenti previsti nei vari settori e le iniziative di efficienza in tutti i business.

Nomina del nuovo direttore generale di CIR

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gerardo Benuzzi nuovo direttore generale di CIR nonché dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. La nomina ha effetto con decorrenza 21 novembre 2011. Benuzzi, 51 anni, proviene dal gruppo Prelios dove ricopre l’incarico di direttore generale finance e advisory. In precedenza ha lavorato oltre 23 anni nel gruppo Pirelli, sia in Italia che all’estero, prima nel settore pneumatici poi nell’immobiliare. Benuzzi sostituirà l’attuale direttore generale Alberto Piaser, 65 anni, che nel gennaio 2012 lascerà il gruppo e l’attività lavorativa. Il Consiglio di Amministrazione ha ringraziato il dottor Piaser per l’importante contributo dato allo sviluppo del gruppo in 25 anni di attività.

Azioni proprie

Nel corso del terzo trimestre, nell’ambito della delega approvata dall’Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile e in esecuzione di quanto reso noto lo scorso 2 agosto, CIR ha acquistato 6.145.000 azioni per un controvalore di 8,6 milioni di euro. Il numero totale di azioni proprie in portafoglio al 30 settembre 2011 era di 49.219.000 azioni per un controvalore complessivo di 107,3 milioni di euro.

Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2011

La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2011.



Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. 

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