GEDI: risultati economico-finanziari al 31 marzo 2019

FATTURATO A €145,6MN

EBITDA A €8,4MN

UTILE NETTO A €2 MN

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A €124,7MN (ante IFRS 16)
(include esborsi per piani di riorganizzazione e saldo annuale contratto di partnership)

Roma, 19 aprile 2019 – Si è riunito oggi a Roma, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2019 presentati dall’Amministratore Delegato Laura Cioli.


RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 MARZO 2019


ANDAMENTO DEL MERCATO

Nel primo bimestre 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 3,6% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). 

Tra i principali mezzi solo internet (esclusi Search e Social) ha mostrato un andamento positivo con una crescita del 2,6%; la raccolta della radio è stata sostanzialmente in linea con i valori del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+0,1%) mentre quella della televisione è risultata in flessione del 3,6%. La stampa è stato il mezzo più penalizzato registrando nuovamente un calo dell’11,3%, con i quotidiani al -13,6% (-15,3% la raccolta nazionale e -12,5% quella locale) ed i periodici al -6,9%. 

Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nel primo bimestre del 2019 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,1% (-5,4% i quotidiani nazionali e -8,5% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si attesta al -5,9%.


ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO GEDI NEL PRIMO TRIMESTRE 2019

I ricavi consolidati, pari a €145,6mn, hanno registrato una flessione del 6,5% rispetto al primo trimestre del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,4% del fatturato consolidato (17,5% sul brand Repubblica) ed i prodotti digitali delle diverse testate del Gruppo hanno raggiunto a fine marzo 2019 i 119 mila abbonati.

I ricavi diffusionali, pari a €67,1mn, sono diminuiti del 6,5% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato che, come sopra riportato, ha registrato una riduzione del 7,1% delle vendite dei quotidiani in edicola e abbonamento. 

I ricavi pubblicitari sono risultati in calo dell’8,0% rispetto ai primi tre mesi del 2018.

L’evoluzione della raccolta sui diversi mezzi del Gruppo riflette l’andamento dei rispettivi mercati di riferimento: la pubblicità su internet è cresciuta del 3,2%, quella sulle radio si è mantenuta pressoché in linea con i valori del corrispondente periodo del 2018 (-2,2%), mentre la raccolta su stampa ha registrato una flessione del 12,7%.

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono inferiori del 5,5% rispetto al primo trimestre del 2018; sono diminuiti sia i costi del personale (-4,8%) che gli altri costi (-6,1%). Va peraltro evidenziato che tali riduzioni non riflettono ancora in modo significativo gli effetti della ristrutturazione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente nel mese di marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile).

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a €8,4mn (€4,8mn al netto degli impatti dell’IFRS 16) rispetto a €11,4mn nel primo trimestre del 2018. 

Il risultato operativo consolidato è stato pari a €0,5mn (€0,3mn prima dell’applicazione dell’IFRS 16) rispetto a €6,6mn nel primo trimestre del 2018. 

Il risultato netto consolidato è ammontato a €2,0mn (€2,3mn escludendo gli effetti dell’IFRS 16) a fronte di un utile di €3,0mn nel primo trimestre del 2018. 

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 ammonta a €124,7mn, in aumento rispetto ai €103,2mn di fine 2018 per effetto della prima quota di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante, che risente di un esborso di €8,4mn relativo ad un contratto di partnership annuale. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 31 marzo 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a €62,8mn e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a €187,5mn. 

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a fine marzo 2019 a 2.295 dipendenti in riduzione di 64 unità rispetto al 31 dicembre 2018; l’organico medio del periodo è stato inferiore del 4,5% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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PRINCIPALI EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PRIMO TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

In data 8 aprile 2019 la Società ha interamente rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario convertibile del valore di €100mn, utilizzando in parte la linea di credito revolving sottoscritta nell’aprile del 2018. In merito alle prospettive dell’esercizio 2019, sulla base degli andamenti registrati nel corso dei primi tre mesi, non si intravedono evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno interessato il settore ormai da anni. Per contrastare tali andamenti il Gruppo ha continuato e continuerà ad impegnarsi nello sviluppo dei propri prodotti, nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’operazione di integrazione con il Gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali. Tra le attività i cui effetti saranno visibili nei prossimi mesi: il rilancio del quotidiano la Repubblica e gli effetti della ristrutturazione redazionale, la razionalizzazione conseguente alla chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa, la riorganizzazione di GEDI News Network e le conseguenti ulteriori opportunità di efficienze e sinergie, lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche con particolare riferimento a CRM e sistemi editoriali

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