Milano, 29 luglio 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR” o la “Società”), riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha deliberato di convocare per il 12 settembre 2022, ore 10:00 in unica convocazione, l’Assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti con il seguente ordine del giorno:
- Annullamento di n. 170.000.000 azioni proprie attualmente di titolarità dalla società senza corrispondente riduzione del capitale. Modifica dell’art. 4.1 dello Statuto. Delibere inerenti e conseguenti.
- Riduzione del capitale sociale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2445 c.c. mediante imputazione a riserve per l’importo di euro 218.603.657 e quindi dagli attuali euro 638.603.657 a 420.000.000, senza annullamento di azioni, al fine di dare più flessibilità alla struttura patrimoniale della società. Modifica dell’art. 4.1 dello Statuto. Delibere inerenti e conseguenti.
Parte Ordinaria
- Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie previa revoca della precedente e correlata autorizzazione a disporne.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato le relative relazioni illustrative ai sensi dell’art. 125-ter del D. lgs. N. 58 del 24 febbraio 1998, come successivamente modificato e integrato e dell’art. 72, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato.
Parte Straordinaria
Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti, si prone annullare n. 170.000.000 azioni proprie attualmente di titolarità dalla Società, rappresentative del 13,31% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. L’annullamento verrebbe operato senza alcuna riduzione del capitale sociale nominale, tenuto conto che le azioni rappresentative del capitale sociale della Società sono prive dell’indicazione del valore nominale.
Dal punto di vista contabile, se deliberato, l’annullamento delle azioni proprie non produrrebbe effetti sul risultato economico e non determinerebbe variazioni del valore complessivo del patrimonio netto, bensì l’aumento del valore patrimoniale implicito delle azioni non annullate. Invero, dal punto di vista contabile, si registrerebbe una riduzione del valore delle azioni proprie in portafoglio controbilanciato da una riduzione di pari importo della riserva azioni proprie.
A seguito dell’annullamento di n. 170.000.000 azioni proprie, sulla base delle azioni proprie possedute dalla Società al 28 luglio 2022, la Società disporrebbe di residue n. 20.164.977 di azioni proprie, rappresentative del 1,82% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il numero di azioni proprie residue risulterebbe sufficiente per adempiere gli obblighi derivanti dai programmi di assegnazione di azioni della Società ai dipendenti, ai membri degli organi di amministrazione di CIR e delle controllate, attualmente in essere, coerentemente con una delle finalità per le quali è stata concessa dall’Assemblea ordinaria degli azionisti del 29 aprile 2022 l’autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie.
In merito al razionale, l’operazione viene proposta in quanto il numero di azioni proprie possedute attualmente dalla società è prossimo al limite previsto dall’art. 2357, comma 3, del Codice Civile costituito dalla quinta parte del capitale sociale, e pertanto la flessibilità per la Società di acquistare ulteriori azioni proprie risulta ridotta rispetto al proprio patrimonio netto ed alle disponibilità liquide. Inoltre, allo stato non è previsto alcun impiego delle azioni proprie in questione in operazioni straordinarie.
Il compimento dell’operazione comporterebbe la modifica dell’articolo 4.1 dello Statuto per riflettere il nuovo numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale.
Si segnala infine che:
- l’efficacia della deliberazione proposta è subordinata alla relativa iscrizione nel Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2436, comma 5, del Codice Civile;
- la prospettata modifica statutaria non integra una delle fattispecie previste per l’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti ai sensi dell’art. 2437 del Codice Civile.
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Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti, l’operazione proposta consiste:
- nella riduzione del capitale sociale di Euro 218.603.657, da Euro 638.603.657 a Euro 420.000.000;
- nel contestuale aumento di pari importo, Euro 218.603.657, delle riserve disponibili, che considerando il loro valore al 30 giugno 2022, passerebbero da Euro 16.472.719 a Euro 235.076.376.
Pertanto, al momento della realizzazione di tale operazione l’ammontare del patrimonio netto non cambierebbe, modificandosi solo la sua composizione qualitativa. Inoltre, essendo le azioni della Società prive di indicazione del valore nominale, la riduzione di capitale proposta non comporta annullamento di azioni, né variazione del loro valore intrinseco patrimoniale.
In merito al razionale, l’operazione viene proposta in quanto l’attuale situazione rende impossibile proseguire la politica di distribuzione, via dividendi e/o buy back di azioni proprie, che la Società ha adottato nel passato, se non nei limiti degli utili d’esercizio della Società e quindi delle riserve distribuibili che dovessero generarsi nel futuro. L’operazione in questione ha quindi la finalità di ricostituire un certo ammontare di riserve disponibili in capo alla Società, tale da consentire in prospettiva una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel gruppo e non impiegate nella gestione operativa e/o al servizio delle partecipazioni operative. In particolare, per effetto dell’operazione, tali risorse potranno essere impiegate anche per deliberare eventuali distribuzioni di dividendi o operazioni di buy back. In assenza dell’operazione, al contrario, tali scelte potrebbero risultare non facilmente perseguibili proprio a motivo della composizione attuale del patrimonio netto, in cui le riserve distribuibili hanno raggiunto una dimensione estremamente esigua.
L’operazione non comporta l’immediata fuoriuscita di risorse dal patrimonio della Società.
La delibera pone piuttosto le basi per poterlo fare tempo per tempo alla luce delle analisi di sostenibilità che verranno condotte di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione di CIR in carica pro-tempore sulla base delle informazioni aggiornate disponibili, il contesto oggi quanto mai imprevedibile economico e quindi dei mercati e dopo aver soppesato una serie di elementi – quali, ad esempio, la situazione del gruppo e delle società che lo compongono, il loro piano industriale, le opzioni strategiche disponibili – nel loro complesso utili a consentire che la eventuale ulteriore delibera risulti consapevolmente coerente con il quadro strategico e finanziario dell’azienda e dei mercati.
La scelta di ridurre il capitale sociale a favore di un incremento delle riserve disponibili risulta coerente con altre operazioni realizzate nel nostro Paese da varie società, nel corso degli ultimi anni, con motivazioni e razionali affini a quelli alla base dell’Operazione in oggetto.
Il compimento dell’operazione comporta la modifica dell’articolo 4.1 dello Statuto per riflettere il nuovo ammontare del capitale sociale, che risulterebbe, ad esito della esecuzione della riduzione di capitale volontaria, pari ad Euro 420.000.000. L’articolo 4.1 dello Statuto, pertanto, verrebbe riformulato in tal senso, ferma l’eventuale ulteriore modifica proposta al punto 1 all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti che – qualora effettivamente deliberata e successivamente iscritta nel registro delle imprese – modificherà l’art. 4.1 nella parte relativa al numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale.
Si segnala infine che:
- ancorché la riduzione del capitale non determini rimborso del capitale stesso ai soci, si ritiene applicabile, in conformità della prevalente dottrina e giurisprudenza, l’art, 2445 del Codice Civile, che prevede che la riduzione del capitale possa essere eseguita soltanto dopo 90 giorni dal giorno dell’iscrizione nel registro delle imprese, purché entro questo termine nessun creditore sociale anteriore all’iscrizione abbia fatto opposizione;
- la prospettata modifica statutaria non integra una delle fattispecie previste per l’esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti ai sensi dell’art. 2437 del Codice Civile.
Parte Ordinaria
Per quanto riguarda l’unico punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria degli azionisti, la proposta consiste nella revoca (per la parte non utilizzata) e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione, avendo presenti le disposizioni degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile, dell’art. 132 del D.Lgs. n. 58/98 (il “TUF”), dell’art. 144-bis della delibera CONSOB n. 11971/1999, del Regolamento (UE) 596/2014 (il “MAR”), del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052, nonché della Delibera Consob del 3 aprile 2019 n. 20876 e delle Linee Guida Consob di luglio 2019, per un periodo di 18 mesi a far data dall’eventuale delibera di approvazione della presente proposta da parte dell’Assemblea ordinaria degli azionisti per l’acquisto di massimo 220.000.000 di azioni ad un prezzo unitario che non dovrà discostarsi di più del 15%, in difetto o in eccesso, dal prezzo di riferimento registrato dalle azioni della Società nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di acquisto o precedente la data in cui viene fissato il prezzo in caso di acquisti secondo le modalità di cui ai punti (i), (iii) e (iv) del paragrafo che segue, e comunque, ove gli acquisti siano effettuati con ordini sul mercato regolamentato, il corrispettivo non dovrà essere superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato , in conformità a quanto previsto dall’art. 3 del Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.
L’acquisto dovrà avvenire sul mercato, in conformità a quanto prescritto dall’art. 132 del TUF e dalle disposizioni di legge o di regolamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente (i) per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio; (ii) sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita; (iii) mediante attribuzione proporzionale ai soci di opzioni di vendita da assegnarsi entro 15 mesi dalla data della delibera assembleare di autorizzazione ed esercitabili entro 18 mesi dalla stessa; (iv) mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati sui mercati regolamentati che prevedano la consegna fisica delle azioni sottostanti ottemperando alle ulteriori previsioni contenute nell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, nonché ai sensi degli artt. 5 e 13 del MAR.
Il numero massimo di azioni proprie di tempo in tempo di titolarità dalla Società per effetto delle operazioni sulle azioni proprie in portafoglio sarà in ogni caso pari al limite del 20% del numero di azioni che compongono il capitale sociale, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2357, comma 3, del Codice Civile.
Gli acquisti e gli atti di disposizione di azioni proprie dovranno essere eseguiti in conformità a quanto previsto dall’art. 5 del Regolamento e del Regolamento Delegato, ove applicabili.
Per quanto riguarda la disposizione (alienazione) delle azioni proprie, la delibera sottoposta prevede che il Consiglio di Amministrazione abbia la facoltà di stabilire di volta in volta, in conformità alla normativa applicabile e/o alle prassi di mercato di tempo in tempo riconosciute, i criteri per la determinazione del relativo corrispettivo, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente all’operazione ed al miglior interesse della Società.
Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: (a) adempiere gli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o delle controllate, nonché adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da eventuali strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; (b) disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della Società (c.d. “magazzino titoli”), il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; (c) svolgere attività di sostegno della liquidità del mercato, ottimizzare la struttura del capitale, remunerare gli azionisti in particolari situazioni di mercato, il tutto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente; (d) cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità in relazione all’andamento del mercato; (e) per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
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L’avviso di convocazione dell’Assemblea degli azionisti e le predette relazioni illustrative sui punti all’ordine del giorno, saranno messi a disposizione del pubblico con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari applicabili.