Gruppo CIR: risultati primo semestre 2019

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo semestre 2019

GRUPPO CIR: RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2019

RICAVI A € 1,36 MLD

EBITDA A € 161,3 MLN


Risultato netto normalizzato (ante svalutazioni Persidera, effetto IFRS 16 e costi sostenuti per il progetto di fusione) a € 13,5 milioni, malgrado andamenti non favorevoli dei mercati automotive ed editoria

Posizione finanziaria netta della capogruppo al 30/6 positiva per € 324,7 milioni


Milano, 29 luglio 2019
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale 2019 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.

Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale).

Premessa


La relazione finanziaria del primo semestre 2019 è stata formulata applicando il principio IFRS 16, che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione, con effetti significativi in particolare sulla rappresentazione dell’indebitamento finanziario netto e dell’EBITDA del Gruppo, che verranno segnalati nel prosieguo del comunicato.


Risultati consolidati

I risultati consolidati del gruppo CIR nel primo semestre 2019 sono stati influenzati dagli andamenti non favorevoli di due dei tre mercati nei quali opera: l’automotive e l’editoria. Il settore automotive, a livello mondiale, ha registrato un calo della produzione del 7%, mentre l’editoria in Italia ha risentito di un andamento recessivo degli investimenti pubblicitari, scesi complessivamente del 4%. Tali evoluzioni si sono riflesse sui ricavi e sui risultati delle controllate Sogefi e GEDI.

I ricavi del gruppo CIR sono ammontati a € 1.362,0 milioni, in riduzione del 3% rispetto al primo semestre del 2018 (€ 1.404,6 milioni); KOS ha registrato ricavi in crescita del 4,4%, Sogefi in flessione del 4,3% (-3% a cambi costanti, andamento migliore di quello del mercato di riferimento) e GEDI del 6,1%.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a € 161,3 milioni (11,8% dei ricavi), € 158,8 milioni (11,3% dei ricavi) nel primo semestre 2018; escludendo l’effetto del principio contabile IFRS 16, l’EBITDA del 2019 ammonterebbe a € 131,0 milioni (9,6% dei ricavi) e la flessione rispetto al primo semestre 2018 è dovuta alla riduzione dei margini registrata da Sogefi e GEDI.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a € 51,5 milioni (€ 76 milioni nel primo semestre 2018).

Il risultato della gestione dell’attivo finanziario di CIR e delle controllate non industriali è stato positivo con un rendimento annualizzato del 5% rispetto al 2,7% del primo semestre 2018. Tuttavia, non sono stati registrati proventi da realizzo sul portafoglio di partecipazioni non strategiche e sono stati rilevati minori risultati sul portafoglio di private equity.

L’utile netto consolidato è stato pari a € 2,0 milioni, € 13,5 milioni se si escludono l’impatto sul gruppo della svalutazione registrata da GEDI sulla partecipazione Persidera nella prospettiva della sua dismissione (€ -7,9 milioni), l’effetto dei nuovi principi contabili (€ -1,6 milioni) e gli oneri sostenuti dalla capogruppo per l’operazione di fusione per incorporazione di CIR in COFIDE. Nel primo semestre del 2018, il risultato netto ammontò a € 24,1 milioni e la flessione a € 13,5 milioni deriva da minori risultati delle controllate Sogefi e GEDI, per l’andamento sfavorevole dei rispettivi mercati di riferimento, e da minori proventi della gestione finanziaria della capogruppo e controllate non industriali.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2019, esclusi i debiti finanziari per diritti d’uso introdotti dal principio contabile IFRS 16, ammontava a € 357,4 milioni rispetto a € 297,1 milioni al 31 dicembre 2018 e a € 320,6 milioni al 30 giugno 2018.

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 30 giugno 2019, ante IFRS 16, era pari a € 682,7 (€ 622,6 milioni a fine dicembre 2018), con un incremento dell’indebitamento di GEDI per € 19,9 milioni, per effetto degli esborsi per ristrutturazioni aziendali e di KOS per € 33,3 milioni, per il pagamento di dividendi e gli investimenti in sviluppo realizzati nel corso del primo trimestre, a fronte di un flusso della gestione significativamente positivo.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 30 giugno 2019 era positiva per € 324,7 milioni, stabile rispetto a € 325,5 milioni a fine 2018 e a € 329,4 milioni al 30 giugno 2018. Nel primo semestre 2019 il flusso della gestione è stato positivo per € 28,0 milioni, sono stati distribuiti dividendi per € 25 milioni e sono state acquistate azioni proprie per € 3,2 milioni. L’applicazione del principio contabile IFRS 16 al 30 giugno 2019 comporta la registrazione di debiti finanziari per diritti d’uso per un importo di € 443,2 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto consolidato complessivo, post IFRS 16, ammonta a € 800,6 milioni. L’incremento legato all’IFRS 16 deriva principalmente dalla controllata KOS (€ 317 milioni), in ragione dell’attività svolta, che implica ampio utilizzo di strutture residenziali in buona parte in locazione.

Il patrimonio netto di gruppo al 30 giugno 2019 era pari a € 908,5 milioni rispetto a € 936,2 milioni al 31 dicembre 2018.

Al 30 giugno 2019 il gruppo CIR impiegava 16.709 dipendenti (16.365 al 31 dicembre 2018).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR


Sanità: KOS


KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 85 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.113 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

Nei primi sei mesi del 2019 KOS ha realizzato ricavi per € 281,3 milioni, in aumento del 4,4% rispetto al corrispondente periodo del 2018. L’area Long Term Care ha registrato un incremento grazie alla crescita organica e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2018; l’area Diagnostica, cure oncologiche e acuti è cresciuta per i nuovi service avviati nel 2018.

L’EBITDA è stato pari a € 65,9 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 48,8 milioni (17,3% dei ricavi) in linea con il primo semestre 2018 (€ 49,1 milioni).

L’EBIT è stato pari a € 31,6 milioni (€ 32,0 milioni nel 2018).

L’utile netto è stato di € 14,4 milioni (€ 16,5 milioni nel corrispondente periodo del 2018), con un impatto negativo dell’applicazione del principio IFRS 16 pari a € -1,1 milioni.

Al 30 giugno 2019, KOS presentava un indebitamento finanziario netto, ante IFRS 16, di € 292,7 milioni, in aumento di € 33,3 milioni rispetto a € 259,4 milioni al 31 dicembre 2018; a fronte di un significativo flusso positivo della gestione, nel periodo sono stati distribuiti dividendi per € 35,1 milioni e investiti € 21 milioni in sviluppo di greenfield, acquisizioni e nuovi progetti nell’area Diagnostica e cure oncologiche. L’applicazione del principio contabile IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 317,0 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto complessivo ammonta a € 609,8 milioni. Nel mese di marzo KOS ha acquisito la società Selemar che gestisce un laboratorio di analisi a Urbino (PU).


Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 42 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,8%) ed è quotata in Borsa.

Nel primo semestre 2019, la produzione mondiale di automobili ha registrato un calo del 6,7% (fonte IHS – luglio 2019), con l’Europa in diminuzione del 6,1%, l’Asia del 12,4%, il Nord America del 2,7% e il Sud America del 3,2% (-33% in Argentina). In tale contesto, i ricavi di Sogefi sono stati pari a € 777,8 milioni, in calo del 3% a cambi costanti e del 4,3% a cambi storici rispetto al corrispondente periodo del 2018, registrando comunque un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento grazie alla maggiore tenuta dell’attività in Europa. Per aree geografiche, i ricavi a cambi costanti sono scesi del 3,3% in Europa, del 3,7% in Nord America e del 14% in Asia, mentre in Sud America sono aumentati del 11%. Per settori di attività, a cambi costanti, le Sospensioni hanno registrato un calo dei ricavi del 4,3%, la Filtrazione dello 0,6% e l’Aria e Raffreddamento del 4,2%.

L’EBITDA è stato pari a € 86,4 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 80,3 milioni rispetto a € 95,3 milioni nel primo semestre 2018. La flessione riflette principalmente i minori volumi.

L’EBIT è stato pari a € 24,4 milioni rispetto a € 38,1 milioni nel primo semestre 2018. La redditività (EBIT/ricavi %) è stata del 3,1% rispetto al 4,7% nel primo semestre del 2018 e la flessione deriva sostanzialmente dalla riduzione dei volumi. L’andamento trimestrale indica un leggero recupero di redditività del secondo trimestre rispetto al primo (da 2,9% a 3,4%), nonché un tendenziale riallineamento sui valori del 2018 (3,8% nel secondo semestre).

L’utile netto è stato pari a € 6,9 milioni rispetto a € 14,8 milioni nel primo semestre 2018.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019, ante IFRS 16, era pari a € 267,3 milioni, in linea con l’indebitamento netto a giugno e dicembre 2018. Il nuovo principio IFRS 16 ha determinato l’scrizione di un debito ulteriore di € 64,8 milioni, dando luogo a un debito complessivo pari a € 332,1 milioni. Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 22 luglio 2019.


Media: GEDI Gruppo Editoriale

GEDI Gruppo Editoriale è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei settori della stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.

Per quanto riguarda il mercato, nei primi cinque mesi del 2019 gli investimenti pubblicitari sono risultati in decremento del 4% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita comunque moderata, del 2,2% e del 2% rispettivamente. La stampa è stato il mezzo più penalizzato, con un calo del 12,6%. Quanto alle diffusioni, nei primi cinque mesi del 2019 i quotidiani hanno registrato una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,7% (dati ADS-Accertamento Diffusione Stampa). In tale contesto, i ricavi di GEDI sono ammontati a € 302,9 milioni, in flessione del 6,1% rispetto al primo semestre del 2018. I ricavi diffusionali sono diminuiti del 5,2% rispetto a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e i ricavi pubblicitari del 7,4%, a causa dell’evoluzione del mercato.

L’EBITDA è stato pari a € 20,2 milioni; escludendo l’effetto IFRS 16, ammonterebbe a € 13,0 milioni (€ 22,1 milioni nel primo semestre 2018), dopo oneri per ristrutturazione pari a € 3,3 milioni.

L’EBIT è stato pari a € 4,3 milioni (€ 12,6 milioni nel primo semestre del 2018). L’andamento trimestrale indica un tendenziale riallineamento sui valori del 2018 con un risultato operativo del secondo trimestre, ante oneri straordinari, in linea con l’anno precedente.

Il risultato netto, ante attività destinate alla dismissione, è stato negativo per € 1,7 milioni. Tenuto conto della prevista cessione della partecipazione in Persidera, la società ne ha allineato il valore contabile al prezzo di vendita previsto, con un impatto negativo per € 16,9 milioni ed una perdita del periodo di € 19,1 milioni (€ +4,3 milioni nel primo semestre 2018). L’intesa sulla cessione della partecipazione in Persidera è stata raggiunta in data 5 giugno e prevede un corrispettivo per GEDI pari a € 74,5 milioni, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a € 4,3 milioni incassati nel mese di aprile) e a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1° agosto fino alla data del closing.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontava a € 123,1 milioni (€ 103,2 milioni al 31 dicembre 2018), dopo esborsi significativi derivanti dai piani di riorganizzazione in corso (€ 23 milioni). L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a € 61,2 milioni e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a € 184,4 milioni.

Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 26 luglio 2019.


Investimenti non-core

Al 30 giugno 2019, gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano a € 63,5 milioni (€ 72,5 milioni al 31 dicembre 2018) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, gestito da CIR International, il cui fair value, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, al 30 giugno 2019 era pari a € 42,8 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 10,7 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 10,0 milioni.


Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.

La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2019 con un utile netto di € 16,6 milioni (€ 18,2 milioni nel primo semestre 2018).
Il patrimonio netto, che include l’utile del periodo, è passato da € 869,1 milioni al 31 dicembre 2018 a € 858,5 milioni al 30 giugno 2019, in riduzione per la distribuzione di € 25 milioni di dividendi e l’acquisto per € 3,2 milioni di azioni proprie.


Prevedibile evoluzione della gestione


Per quanto riguarda KOS, si prevede la prosecuzione della crescita dei ricavi in linea con la strategia di sviluppo.
Per quanto riguarda Sogefi e GEDI, l’andamento nella parte restante dell’anno dipenderà dall’evoluzione del mercato automotive e di quello editoriale in Italia, entrambi caratterizzati, allo stato, da andamenti non favorevoli e da un quadro di sostanziale incertezza delle previsioni.
In particolare, per Sogefi, qualora l’evoluzione del mercato confermasse le attuali previsioni settoriali (calo della produzione di autoveicoli nel secondo semestre 2019 molto più contenuto di quello registrato nel primo semestre, -0,4%) le vendite potrebbero essere sostanzialmente in linea con il periodo precedente e l’EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al primo semestre.
Per GEDI, non si prevede variazione dei trend di mercato in atto; per effetto degli interventi adottati e sulla base del trend osservato sui risultati del secondo trimestre, si può comunque prevedere per la restante parte dell’anno un andamento della redditività in miglioramento rispetto al primo semestre.


Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2019

In data 19 luglio 2019, le Assemblee degli azionisti di CIR e COFIDE, in sede straordinaria, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di CIR nella controllante COFIDE. La fusione produrrà effetti civilistici e fiscali a partire dall’inizio di gennaio 2020, subordinatamente al completamento della relativa procedura societaria e alla stipula dell’atto di fusione.


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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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