Gruppo CIR: risultati primo semestre 2011

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2011

GRUPPO CIR: RICAVI A 2,2 MILIARDI NEL SEMESTRE (-1,8%), MARGINI IN CRESCITA (EBITDA +16,8%)

Utile netto a 19,4 milioni di euro. Il risultato del primo semestre 2010, pari a 42,2 milioni di euro, beneficiava di una componente non ricorrente relativa a Sorgenia.
In aumento l’utile di Espresso, Sogefi e KOS

Cresce il contributo di tutte le principali società operative all’EBITDA di gruppo.
Eccedenza finanziaria netta a livello holding superiore a 100 milioni di euro, indebitamento netto consolidato in calo rispetto a fine marzo

R
isultati consolidati del primo semestre 2011

Ricavi: € 2.205,6 milioni (-1,8% da € 2.246,6 milioni in 1H 2010)
EBITDA: € 226,3 milioni (+16,8% da € 193,8 milioni in 1H 2010)
Utile netto: € 19,4 milioni (€ 42,2 milioni in 1H 2010)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 104 milioni (€ 112,6 milioni al 31/03/2011)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.184,3 milioni (€ 2.198 milioni al 31/03/2011)

Milano, 29 luglio 2011
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2011.

Il gruppo CIR opera in quattro principali settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS). 


Andamento della gestione

Il gruppo CIR, nonostante il difficile contesto economico che caratterizza i principali mercati nei quali opera, ha chiuso il primo semestre del 2011 con margini in crescita rispetto allo stesso periodo del 2010 grazie al miglioramento della redditività delle quattro principali controllate operative Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS. I ricavi hanno registrato una leggera flessione dovuta alla riduzione delle vendite di Sorgenia, parzialmente compensata dagli incrementi ottenuti da Espresso, Sogefi e KOS. 

L’utile netto di gruppo del semestre è stato di 19,4 milioni di euro rispetto a 42,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. La riduzione è attribuibile al minore risultato netto di Sorgenia, che nel primo semestre del 2010 aveva beneficiato di un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva. Le altre principali società operative del gruppo hanno registrato una crescita dell’utile netto. 


Risultati consolidati

I ricavi consolidati del gruppo CIR nel primo semestre 2011 sono ammontati a 2.205,6 milioni di euro, in leggera flessione (-1,8%) rispetto a 2.246,6 milioni di euro nei primi sei mesi del 2010. La variazione è riconducibile alla riduzione dei ricavi di Sorgenia, dovuta in particolare alle minori vendite di gas, parzialmente compensata dalla crescita registrata da Espresso, Sogefi e KOS.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a 226,3 milioni di euro (10,3% dei ricavi), rispetto a 193,8 milioni di euro (8,6% dei ricavi) nel primo semestre del 2010, con una crescita del 16,8%. Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a 128,6 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto a 108,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010. L’incremento dei risultati operativi è riconducibile al miglioramento della redditività delle quattro principali controllate (Sorgenia, Espresso, Sogefi e KOS).

Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 52,3 milioni di euro (negativo per 42,8 milioni di euro nel primo semestre 2010), è stato determinato da oneri finanziari netti per 62,4 milioni di euro, parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 7,7 milioni di euro e rettifiche di valore positive di attività finanziarie per 2,4 milioni di euro. 

L’utile netto consolidato del gruppo CIR nel primo semestre del 2011 è stato di 19,4 milioni di euro rispetto a 42,2 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La riduzione, nonostante l’incremento degli utili di Espresso, Sogefi e KOS, è legata al minore risultato netto di Sorgenia, che nel 2010 aveva beneficiato di una componente non ricorrente rappresentata da un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva.  

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 giugno 2011 ammontava a 2.184,3 milioni di euro, in calo rispetto 2.198 milioni di euro al 31 marzo 2011 (2.166,8 milioni di euro al 31 dicembre 2010). L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
– un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 104 milioni di euro (112,6 milioni di euro al 31 marzo 2011). La riduzione rispetto a 123,6 milioni di euro al 31 dicembre 2010 è attribuibile principalmente agli investimenti effettuati nel periodo e agli esborsi per costi di gestione e oneri finanziari;
– un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.288,3 milioni di euro (2.310,6 milioni di euro al 31 marzo 2011). La diminuzione rispetto a 2.290,4 milioni di euro al 31 dicembre 2010 deriva dal deconsolidamento da parte di Sorgenia e KOS di debiti finanziari correlati ad attività destinate alla dismissione per 121,8 milioni di euro, parzialmente compensata dagli investimenti in nuova capacità produttiva e dall’incremento del capitale circolante di Sorgenia, al netto dei flussi generati dalla gestione.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (77,3 milioni di euro al 30 giugno 2011). 

Il patrimonio netto consolidato totale al 30 giugno 2011 era pari a 2.544,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 2.522,9 milioni di euro al 31 dicembre 2010.
Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è aumentato a 1.493,9 milioni di euro da 1.487 milioni di euro al 31 dicembre 2010.

Al 30 giugno 2011 il gruppo CIR impiegava 13.257 dipendenti (12.910 al 31 dicembre 2010).


Risultato della società capogruppo

La società capogruppo CIR SpA ha chiuso il primo semestre del 2011 con un utile netto di 14,2 milioni di euro rispetto a una perdita di 3,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010 grazie al maggiore flusso di dividendi ricevuti dalle principali controllate operative. Il patrimonio netto al 30 giugno 2011 era pari a 967,3 milioni di euro (968,5 milioni di euro al 31 dicembre 2010). Le azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2011 erano 43.074.000 (pari al 5,43% del capitale), invariate rispetto al 31 dicembre 2010. 


Attività industriali

Energia: Sorgenia
Nel primo semestre del 2011, nonostante le incertezze del contesto economico e le difficoltà del mercato, Sorgenia ha registrato una significativa crescita dei margini rispetto allo stesso periodo del 2010. L’avvio della marcia commerciale della centrale di Turano-Bertonico Lodigiano (Lodi) ha consentito di compensare la sfavorevole congiuntura di mercato, caratterizzata in particolare dalla riduzione dei margini di generazione. Il risultato netto adjusted del semestre, leggermente positivo, risente dell’aumento degli ammortamenti e degli oneri finanziari registrato nel periodo, in considerazione del completamento in corso del piano di investimenti nelle centrali a ciclo combinato. Alla fine del semestre è stata costituita Sorgenia Green, la nuova società del gruppo interamente dedicata alle energie rinnovabili. Obiettivo dell’operazione è rafforzare ulteriormente la presenza del gruppo Sorgenia nelle fonti rinnovabili, concentrando in un’unica società controllata al 100% il personale, gli impianti e i progetti di sviluppo del gruppo nel settore.

I ricavi del primo semestre sono ammontati a 1.043,1 milioni di euro, in calo del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (1.184,7 milioni di euro). La variazione è dovuta principalmente a una diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale – anche a causa di temporanee riduzioni delle disponibilità sui contratti di approvvigionamento in essere – e a un differente mix di clienti. L’EBITDA adjusted è ammontato a 77,7 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2010 (59,8 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 76,3 milioni di euro, in aumento del 16,9% rispetto a 65,3 milioni di euro dei primi sei mesi del 2010. L’utile netto di gruppo adjusted è stato pari a 0,5 milioni di euro, mentre l’utile netto di gruppo è ammontato a 0,3 milioni di euro. I risultati del primo semestre del 2010 (52 milioni di euro l’utile netto adjusted e 55,9 milioni di euro l’utile netto) sono stati determinati essenzialmente da una componente straordinaria rappresentata da un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2011 ammontava a 1.767,5 milioni di euro, in riduzione rispetto a 1.791,5 milioni al 31 marzo 2011. 

Media: Espresso
La situazione di debole crescita dell’economia e di incertezza sulle prospettive si è riflessa sull’andamento degli investimenti pubblicitari, che nei primi cinque mesi del 2011 hanno registrato una flessione del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (dati Nielsen Media Research). L’andamento negativo ha colpito tutti i mezzi tradizionali, dalla televisione (-2,3%) alla radio (-8,4%) e alla stampa (-5%). I quotidiani a pagamento hanno registrato un calo del 4%, mentre i periodici hanno mostrato una migliore tenuta (-1,4%). In controtendenza solo Internet, che ha realizzato nuovamente un incremento molto sostenuto (+15,6%). Quanto alle diffusioni, i dati ADS (media mobile degli ultimi 12 mesi a marzo 2011, a perimetro omogeneo) mostrano una flessione delle vendite in edicola del 5,3% per i quotidiani, dell’1,5% per i settimanali e del 7,2% per i mensili. Malgrado tale contesto, l’andamento del gruppo Espresso nel primo semestre del 2011 è stato positivo, registrando sia una crescita del fatturato che dei risultati economici. 

I ricavi sono ammontati a 457,4 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto al dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (445,1 milioni di euro). I ricavi diffusionali, sono stati pari a 170 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 171,2 milioni di euro del primo semestre del 2010. L’andamento del fatturato diffusionale riflette la tenuta delle vendite de la Repubblica, dei periodici e dei prodotti opzionali. Le diffusioni dei quotidiani locali sono state più deboli, ma il fatturato ha beneficiato dell’aumento del prezzo effettuato a inizio d’anno su 7 delle 18 testate locali del gruppo. I ricavi pubblicitari, pari a 274,4 milioni di euro, hanno registrato una crescita del 3,6% rispetto al primo semestre del 2010. I ricavi diversi, pari a 13 milioni di euro, sono cresciuti del 45% rispetto al primo semestre del 2010, grazie allo sviluppo dell’attività di affitto di banda digitale terrestre televisiva a operatori terzi. L’EBITDA è stato pari a 81,5 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto a 74,7 milioni di euro nel primo semestre del 2010. L’utile netto è ammontato a 31,5 milioni di euro contro 28,6 milioni di euro nel primo semestre del 2010 (+10,1%). L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2011 era pari a 150,7 milioni di euro (108,4 milioni di euro al 31 marzo 2011). 

Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Nel primo semestre il gruppo Sogefi ha proseguito il trend di significativa crescita degli indicatori economici grazie al miglioramento dei livelli produttivi in tutti i più importanti mercati e per tutte le principali tipologie di veicoli. L’aumento dei prezzi di vendita e il controllo della dinamica dei costi di struttura hanno consentito di contenere l’effetto del rincaro delle materie prime in atto sul mercato. Nel periodo, inoltre, Sogefi ha firmato un accordo per acquistare il gruppo di componentistica auto Mark IV Systèmes Moteurs, uno dei principali produttori mondiali di sistemi di gestione aria e raffreddamento motore, cogliendo un’importante opportunità di sviluppo internazionale e integrazione tecnologica. 

I ricavi nel semestre si sono attestati a 526,6 milioni di euro, in crescita del 15,1% rispetto a 457,6 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. L’incremento maggiore si è registrato negli Stati Uniti (+72,8%), grazie all’entrata a regime delle produzioni avviate nel corso del 2010. I ricavi crescono a doppia cifra anche in Brasile (+13,9%), Cina (+18,4%), Europa (+13,2%) e India (+29,9%). L’EBITDA è stato pari a 52,8 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto a 45,3 milioni nel primo semestre del 2010. L’utile netto è ammontato a 15,3 milioni di euro, in aumento del 54,6% rispetto a 9,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2011 era pari a 167,6 milioni di euro (166,6 milioni di euro al 31 marzo 2011).

Sanità: KOS
Nel primo semestre del 2011 KOS ha ottenuto un significativo incremento dei principali indicatori economici rispetto allo stesso periodo del 2010 grazie allo sviluppo di tutte le società del gruppo e all’allargamento del perimetro di attività. Il gruppo KOS gestisce a oggi circa 60 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono oltre 900 in fase di realizzazione.

I ricavi sono ammontati a 176,9 milioni di euro, in crescita dell’11,2% rispetto al corrispondente periodo del 2010 (159 milioni di euro). L’EBITDA è stato pari a 27,5 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto al dato del primo semestre del 2010 (22,4 milioni di euro) prima dei costi non ricorrenti. Lo scorso anno, infatti, la società aveva sostenuto costi straordinari per circa 2,2 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO e alle acquisizioni effettuate. Includendo tali costi, l’EBITDA del primo semestre del 2010 era stato pari a 20,2 milioni di euro. L’utile netto dei primi sei mesi è ammontato a 6,2 milioni di euro, contro un risultato di 2 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2010 (3,8 milioni di euro prima dei costi non ricorrenti). 

L’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo KOS al 30 giugno 2011 ammontava a 159,8 milioni di euro (199,3 milioni al 31 marzo 2011). Il miglioramento è attribuibile al deconsolidamento di immobili destinati alla dismissione e alla sottoscrizione di un aumento di capitale per 20 milioni di euro effettuata nel mese di giugno da parte del socio AXA Private Equity, in linea con quanto previsto dall’accordo tra gli azionisti della società perfezionato nel dicembre del 2010. A seguito di tale aumento di capitale, l’azionariato di KOS è così composto: CIR detiene il 53,6%, AXA Private Equity il 44,2%, il management e gli altri soci il rimanente 2,2%.

Investimenti finanziari e altre attività                                                                                                                                          Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 30 giugno 2011 pari a 76,5 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 giugno pari a 15 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance opera nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 30 giugno 2011 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,3 miliardi di euro. Il valore dell’investimento di CIR in tale attività al 30 giugno 2011 ammontava a 65 milioni di euro.


Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso

Nella seconda parte dell’anno il gruppo CIR continuerà a focalizzarsi sullo sviluppo e sull’efficienza delle proprie attività principali, proseguendo le azioni attuate con successo negli ultimi due anni.


Eventi successivi alla fine del semestre: Lodo Mondadori

In data 9 luglio 2011 è stata depositata la sentenza della Corte d’Appello di Milano nella causa civile promossa da CIR, assistita dagli avvocati Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, contro Fininvest per il risarcimento del danno causato da corruzione giudiziaria nella vicenda del Lodo Mondadori. La sentenza condanna Fininvest a pagare in favore di CIR circa 540,1 milioni di euro, oltre agli interessi legali dal 3 ottobre 2009 e alle spese, quale risarcimento di danno immediato e diretto. Per effetto di tale sentenza, in data 26 luglio 2011, CIR ha ricevuto da Fininvest il pagamento di complessivi circa 564,2 milioni di euro, comprensivi di spese legali e interessi. Poiché il contenzioso non è concluso, avendo la controparte annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione, l’importo, secondo quanto prevedono i principi contabili internazionali (IAS 37), non avrà impatti sul conto economico del gruppo fino al termine dell’ultimo grado di giudizio.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2011

La società, che ha un rating BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2011.


Conference call

I risultati della gestione relativa al primo semestre del 2011 saranno illustrati oggi alle ore 14 CEST dall’amministratore delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, nel corso di una conference call. I giornalisti potranno seguire la presentazione al telefono, in modalità listen only, collegandosi al numero +39 028058827, o in webcast sul sito www.cirgroup.com.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. 

Scarica il comunicato