Gruppo CIR: Ricavi stabili a oltre 1,1 miliardi, EBITDA in crescita, utile netto a 3,3 milioni

L’aumento del margine operativo lordo è riconducibile principalmente alla crescita dei risultati di Espresso (media), Sogefi (componenti auto) e KOS (sanità), che hanno più che compensato la riduzione dei margini di Sorgenia (energia), in parte dovuta a fattori straordinari

Il risultato netto del primo trimestre del 2009, positivo per 19,5 milioni di euro, beneficiava di una plusvalenza per 16,3 milioni di euro. Al netto di tale effetto non ricorrente, l’utile del gruppo sarebbe sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno. Cresce il contributo delle società operative
   
Risultati consolidati del Q1 2010

  • – Ricavi: € 1.139,5 milioni (+0,1% da € 1.138,3 milioni nel Q1 2009)
  • – EBITDA: € 67,4 milioni (+13,7% da € 59,3 milioni nel Q1 2009)
  • – Utile netto: € 3,3 milioni (€ 19,5 milioni nel Q1 2009)
  • – Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 123 milioni (€ 121,6 milioni al 31/12/2009)
  • – Indebitamento  finanziario netto consolidato: € 2.057,1 milioni (€ 1.801,1 milioni al 31/12/2009)

    Torino, 30 aprile 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi a Torino sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 31 marzo 2010.

    Andamento della gestione

    CIR ha chiuso il primo trimestre del 2010 con ricavi consolidati superiori a 1,1 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2009, e un margine operativo lordo (EBITDA) in crescita del 13,7% grazie soprattutto al miglioramento dei risultati di Espresso (media), Sogefi (componenti auto) e KOS (sanità), che hanno più che compensato la riduzione dei margini di Sorgenia (energia), dovuta in parte a fattori straordinari che hanno caratterizzato il trimestre.

    L’utile netto del gruppo è stato di 3,3 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 19,5 milioni di euro, beneficiava di una plusvalenza per 16,3 milioni di euro ottenuta dal parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo. Pertanto, al netto di tale effetto non ricorrente, l’utile del gruppo sarebbe sostanzialmente invariato rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del trimestre risulta in miglioramento rispetto allo scorso anno.

    Risultati consolidati

    I ricavi consolidati del gruppo CIR nel primo trimestre sono ammontati a 1.139,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea (+0,1%) rispetto a 1.138,3 milioni di euro nei primi tre mesi del 2009.

    L’EBITDA consolidato è stato pari a 67,4 milioni di euro (5,9% dei ricavi), in crescita del 13,7% rispetto a 59,3 milioni di euro nel primo trimestre del 2009. La variazione rispetto al dato dello scorso anno è riconducibile soprattutto al significativo incremento del margine operativo lordo di Espresso, Sogefi e KOS, che ha più che compensato la riduzione del margine di Sorgenia. La crescita del risultato operativo (EBIT) consolidato è più contenuta (+1,1% a 27,6 milioni di euro, rispetto a 27,3 milioni di euro nel 2009), per effetto dei maggiori ammortamenti di Sorgenia.

    Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 14,2 milioni di euro (positivo per 6,9 milioni nel primo trimestre del 2009), è stato determinato da oneri finanziari netti per 24,4 milioni di euro, parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione titoli per 3,4 milioni di euro e da rettifiche positive del valore di attività finanziarie per 6,8 milioni di euro.

    L’utile netto consolidato del gruppo CIR nel primo trimestre del 2010 è stato di 3,3 milioni di euro. Il risultato netto dei primi tre mesi del 2009, positivo per 19,5 milioni di euro, beneficiava di plusvalenze per 16,3 milioni di euro ottenute dal parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo. Al netto di tale effetto non ricorrente, l’utile sarebbe sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno. Il risultato netto del primo trimestre del 2010, peraltro, beneficia della crescita del contributo delle società operative (1,9 milioni di euro contro 0,1 milioni di euro nel 2009), derivante principalmente dal ritorno all’utile di Espresso e Sogefi.

    L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 31 marzo 2010 ammontava a 2.057,1 milioni di euro (1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009), determinati da:
    – un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 123 milioni di euro, in lieve crescita rispetto al dato del 31 dicembre 2009 (121,6 milioni di euro);
    – un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.180,1 milioni di euro rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’incremento nel trimestre deriva principalmente dagli investimenti di Sorgenia in nuova capacità produttiva, in linea con i programmi.  
    La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (88,4 milioni di euro al 31 marzo 2010). Nei primi tre mesi del 2010 la performance di tale investimento è stata positiva (+1,3%).

    Il patrimonio netto consolidato totale al 31 marzo 2010 era pari a 2.358 milioni di euro rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 1.408,4 milioni di euro rispetto a 1.396,8 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

    Al 31 marzo 2010 il gruppo CIR impiegava 12.823 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2010).

    Settori di attività

    Energia (Sorgenia)
    I risultati di Sorgenia nel primo trimestre del 2010 hanno risentito della significativa riduzione dei margini gas, del persistere della tensione sui prezzi di vendita, in forte calo in particolare nel settore elettrico, e degli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale. A tali effetti si è aggiunto un evento straordinario rappresentato da un guasto alla centrale di Termoli (Campobasso), che ha ripreso a funzionare normalmente solo a fine marzo. Nel periodo Sorgenia ha proseguito la realizzazione del proprio piano industriale. In particolare, sono iniziate le prime prove di accensione della nuova centrale a ciclo combinato (CCGT-Combined Cycle Gas Turbine) di Bertonico-Turano (Lodi) da circa 800 MW. Nella generazione eolica, è prossimo all’operatività completa l’impianto di San Martino in Pensilis (Campobasso) da 12 MW, mentre in Francia è in corso la costruzione dell’impianto di Leffincourt da 32 MW. Nella generazione fotovoltaica, è iniziata la realizzazione dell’impianto di Ozieri (Sassari) da circa 3 MW.

    I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 sono ammontati a 635,9 milioni di euro, in riduzione del 6,8% rispetto al 2009 (682 milioni di euro). La crescita dei volumi di vendita, soprattutto nel settore elettrico, ha in parte compensato il forte calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’EBITDA si è attestato a 14,4 milioni di euro. L’entità del calo rispetto al risultato del primo trimestre del 2009 (35,8 milioni di euro) è riconducibile a vari fattori: il guasto alla centrale di Termoli, per il quale la società ha già avviato le procedure per ottenere il risarcimento dei danni diretti e indiretti; la contrazione dei margini di commercializzazione del gas naturale, principalmente determinata dai costi di approvvigionamento previsti dai contratti in essere, per i quali è comunque in corso la rinegoziazione a effetto retroattivo; i maggiori accantonamenti sui crediti vantati nei confronti dei clienti; la riduzione del contributo della partecipata Tirreno Power; il mancato contributo della nuova centrale di Modugno (Bari), ancora in fase di avviamento e penalizzata dalle elevate congestioni sulla rete elettrica.

    Il risultato netto è stato negativo per 12,2 milioni di euro rispetto a un utile di 12,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2009. La perdita, oltre che alla riduzione del margine operativo lordo, è dovuta all’incremento degli ammortamenti per l’avvio dei nuovi impianti di generazione e all’aumento degli oneri finanziari.

    Media (gruppo Espresso)
    Nei primi mesi del 2010, in un contesto economico che, seppur incerto, non ha registrato ulteriori deterioramenti, gli investimenti pubblicitari sono risultati in leggera ripresa. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Nielsen Media Research, gli investimenti pubblicitari nel loro complesso hanno registrato nel primo bimestre una crescita del 2,7% rispetto al corrispondente periodo del 2009 che, come noto, fu caratterizzato da un crollo del 19,5%. I mezzi più dinamici sono risultati la radio e le televisioni, con crescite dell’11% e del 4,9% rispettivamente: positiva, inoltre, è stata la crescita su Internet (+3,8%), mentre la stampa nel complesso ha mostrato nuovamente un calo (-4,3%). In particolare, i periodici hanno registrato un andamento fortemente negativo (-14,1%), mentre la raccolta sui quotidiani a pagamento è risultata in leggera ripresa (+1%).

    I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 sono ammontati a 213,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,7%) con il dato dello stesso periodo del 2009 (215 milioni di euro). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato registra una crescita del 6,5%. I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a 65,3 milioni di euro, in linea con il dato del primo trimestre del 2009 (65,8 milioni di euro). In particolare, sia la Repubblica che L’espresso hanno registrato leggeri incrementi delle vendite in edicola. I ricavi pubblicitari, pari a 121,6 milioni di euro, sono cresciuti dell’11,2% rispetto al primo trimestre del 2009. I costi operativi totali sono stati ridotti del 9,1% rispetto al primo trimestre del 2009, in linea con l’obiettivo del piano che prevede un taglio complessivo dei costi del 17% rispetto all’esercizio 2008. L’EBITDA è stato pari a 30,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel primo trimestre del 2009), grazie al miglioramento di tutte le divisioni del gruppo. Il risultato netto è positivo per 12,1 milioni di euro, rispetto a una perdita di 2,5 milioni nel primo trimestre del 2009.

    Componentistica per autoveicoli (Sogefi)
    Il primo trimestre del 2010 ha confermato il trend di progressivo recupero dei livelli produttivi dell’industria automobilistica nei mercati più colpiti dalla crisi iniziata nell’ultima parte del 2008 (Europa, Stati Uniti e Giappone). I mercati che avevano registrato aumenti di volumi nel 2009 (Brasile, India, Cina) hanno confermato l’evoluzione positiva anche nella prima parte dell’anno grazie alla crescente domanda interna. Per contro, l’andamento produttivo del settore veicoli industriali in Europa è rimasto particolarmente basso, mentre il mercato dei ricambi si è confermato sui livelli della seconda metà del 2009. La crescita complessiva dei livelli produttivi nel settore automotive e le azioni di drastico contenimento dei costi adottate dalla società nel corso del 2009 hanno consentito a Sogefi di ottenere nel primo trimestre del 2010 un significativo incremento di tutti i principali indicatori economici rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e un ritorno a un risultato netto positivo.

    I ricavi del gruppo nel primo trimestre del 2010 hanno beneficiato dell’evoluzione del mercato, registrando una crescita del 22,4% (214 milioni di euro rispetto a 174,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2009). Dopo il drastico ridimensionamento dei costi di struttura realizzato dalla società nel 2009, l’incremento dei ricavi ha permesso un significativo recupero di tutti i livelli di redditività rispetto ai primi tre mesi del precedente esercizio. L’EBITDA è stato pari a 20,6 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2009 era ammontato a 2,2 milioni di euro. L’utile netto è stato positivo per 3,8 milioni di euro dopo una perdita di 8,8 milioni di euro nel primo trimestre del 2009.

    Sanità (KOS)
    Nel primo trimestre del 2010 il gruppo KOS ha ottenuto un significativo incremento dei principali indicatori gestionali rispetto allo stesso periodo del 2009. Durante il trimestre, il gruppo ha proseguito la propria strategia di crescita nelle due attività principali (anziani e riabilitazione) attraverso l’acquisizione di una struttura nelle Marche e di una residenza per anziani in Lombardia.
    I ricavi del primo trimestre del 2010 sono ammontati a 76,1 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto al 2009 (66,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività e alle nuove acquisizioni effettuate nel periodo. Nel trimestre la società ha sostenuto costi non ricorrenti per circa 2 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO attualmente in corso (1,4 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’EBITDA prima dei costi non ricorrenti è ammontato a 10,2 milioni di euro, in crescita del 36,1% rispetto al primo trimestre del 2009 (7,5 milioni di euro). L’EBITDA dopo i costi non ricorrenti è stato pari a 8,2 milioni di euro, in crescita del 9,1%. Il risultato netto prima dei costi non ricorrenti è stato positivo per circa 1,2 milioni di euro, contro un risultato sostanzialmente in pareggio (0,1 milioni di euro) nel primo trimestre del 2009. Il risultato netto dopo i costi non ricorrenti è vicino al pareggio (-0,4 milioni di euro).

    Servizi finanziari e altre attività
    Il gruppo CIR opera anche nel settore finanziario, in particolare attraverso Jupiter Finance, e in altre attività minori. Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 31 marzo 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Nel settore finanziario opera anche KTP Finance (cessione del quinto dello stipendio e servicing per conto degli enti eroganti mutui): l’investimento di CIR in tale gruppo è pari a 4 milioni di euro. Tra le altre attività figurano anche il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 31 marzo 2010 pari a 14,5 milioni di dollari) e un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value al 31 marzo 2010 pari a 70,5 milioni di euro).

    Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso

    Nei prossimi trimestri CIR proseguirà le azioni di riduzione dei costi e gli investimenti finalizzati allo sviluppo in tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che per il 2010 non sono al momento previsti i proventi non ricorrenti che hanno caratterizzato gli ultimi due esercizi. L’utile netto consolidato dell’anno, pertanto, sarà inferiore a quello del 2009.

    Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2010
    La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 marzo 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata CIR International SA e garantito da CIR SpA:
    – 10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice ISIN XS0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.

    Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.  

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