Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2017
GRUPPO CIR: NEL 2017 RICAVI A € 2.796,7 MLN (+6,7%)
EBITDA IN CRESCITA A € 290,4 MLN (+12,2%)
RISULTATO NETTO, ANTE ONERE FISCALE STRAORDINARIO GEDI, POSITIVO A € 59,6 MLN (€ 33,8 MLN NEL 2016)
RISULTATO NETTO -€ 5,9 MLN
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA CAPOGRUPPO POSITIVA PER € 343 MLN
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PROPORRÀ ALL’ASSEMBLEA UN DIVIDENDO DI € 0,038 PER AZIONE
Milano, 12 marzo 2018 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2017 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini. Contestualmente, il Consiglio ha approvato la Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) consolidata relativa all’esercizio 2017, ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016. Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: componentistica per autoveicoli (Sogefi), media (GEDI Gruppo Editoriale) e sanità (KOS).
“Nel 2017 – dichiara l’amministratore delegato Monica Mondardini – abbiamo registrato andamenti positivi sia delle controllate industriali sia della gestione finanziaria. Sogefi e KOS hanno conseguito una significativa crescita dei risultati, GEDI ha completato il processo di integrazione di ITEDI nel gruppo e definito un contenzioso fiscale esistente da lungo tempo”.
Il presidente Rodolfo De Benedetti dichiara: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto nel 2017. Il gruppo CIR ha continuato il suo percorso di sviluppo nei tre settori in cui opera. Con la proposta di dividendo, anche quest’anno, vogliamo dare un segnale di fiducia a tutti i nostri azionisti, a testimonianza del nostro impegno alla creazione di valore”.
Risultati consolidati
I ricavi del gruppo CIR sono ammontati a € 2.796,7 milioni, con un incremento del 6,7% rispetto a € 2.620,7 milioni nel 2016, grazie all’evoluzione positiva di tutte le controllate.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a € 290,4 milioni (10,4% dei ricavi), in aumento del 12,2% rispetto a € 258,8 milioni (9,9% dei ricavi) nel 2016. La crescita è dovuta soprattutto al maggiore EBITDA di Sogefi.
Il risultato netto consolidato di gruppo è stato negativo per € 5,9 milioni a causa dell’onere fiscale di natura straordinaria sostenuto da GEDI, per la definizione di un contenzioso pendente in Cassazione per fatti risalenti al 1991, il cui impatto pro quota sul risultato netto consolidato del gruppo CIR è stato negativo per € 65,5 milioni. Escludendo tale onere straordinario, il risultato sarebbe stato positivo per € 59,6 milioni, in netta progressione rispetto al 2016 (€ 33,8 milioni).
Il contributo delle controllate industriali (Sogefi, GEDI e KOS) al risultato consolidato, prima del citato onere fiscale, è ammontato a € 41,5 milioni, in consistente aumento rispetto a € 25,1 milioni nel 2016.
Nel 2017 Sogefi ha conseguito una crescita del fatturato del 6,2% con un andamento migliore rispetto al mercato in Europa, Nord America e Asia. L’EBITDA è aumentato del 8,6% a € 165,8 milioni e l’utile netto è passato da € 9,3 milioni nel 2016 a € 26,6 milioni nel 2017. Tali risultati confermano l’efficacia delle azioni intraprese dalla società per migliorare la redditività e la generazione di cassa.
GEDI, in presenza di un contesto nuovamente difficile per il settore editoriale, ha registrato ricavi in crescita del 8,2%. L’EBITDA è ammontato a € 53,2 milioni, con un incremento del 21,8% rispetto all’esercizio precedente. Il risultato netto è stato negativo per € 123,3 milioni, a causa del citato onere fiscale di natura straordinaria (€ 143,2 milioni).
Infine, KOS ha registrato un aumento dei ricavi del 6,4%, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alle acquisizioni di cinque strutture perfezionate nel corso dell’esercizio. L’EBITDA è aumentato del 6,4% a € 87,9 milioni nel 2017 e l’utile netto da € 23,4 milioni a € 29 milioni.
Il contributo della capogruppo (incluse le controllate non industriali) è stato positivo per € 18,1 milioni rispetto a € 8,7 milioni nel 2016.
L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2017 è aumentato a € 272,5 milioni, rispetto a € 143,6 milioni al 31 dicembre 2016.
L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 31 dicembre 2017 era pari a € 615,5 milioni, in aumento rispetto a € 477,9 milioni nel 2016, a seguito degli esborsi per € 140,2 milioni sostenuti da GEDI per la definizione del contenzioso fiscale, dei significativi investimenti di KOS nello sviluppo (€ 42,9 milioni) e dei dividendi pagati (€ 13 milioni).
La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2017 era positiva per € 343 milioni, in miglioramento rispetto a € 334,3 milioni al 31 dicembre 2016. Il flusso della gestione è stato significativamente positivo (€ 47,8 milioni) e superiore agli esborsi per la distribuzione di dividendi (€ 25,1 milioni) e l’acquisto di azioni proprie (€ 14 milioni).
Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2017 era pari a € 967,3 milioni rispetto a € 1.052,3 milioni al 31 dicembre 2016. La diminuzione di € 85 milioni è sostanzialmente dovuta alla perdita del periodo, alla diluizione conseguente all’integrazione di ITEDI in GEDI, alla distribuzione di dividendi e all’acquisto di azioni proprie.
Al 31 dicembre 2017 il gruppo CIR impiegava 15.885 dipendenti (14.329 al 31 dicembre 2016).
Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR
Componentistica per autoveicoli: Sogefi
Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 41 stabilimenti in tre continenti. La società è controllata da CIR (56,7%) ed è quotata in Borsa.
I ricavi di Sogefi nel 2017 sono ammontati a € 1.672,4 milioni, in crescita del 6,2% rispetto a € 1.574,1 milioni nel 2016 (+7,3% a cambi costanti).
Per aree geografiche, in Europa i ricavi sono cresciuti del 4,3% con un andamento migliore del mercato di riferimento (+1,1%). Ancora in crescita le attività in Nord America (+2,1%), nonostante l’andamento negativo del mercato (-4%). In Asia e in Sud America i ricavi sono amentati del 20,9% e del 13,2% rispettivamente. Tutte le business unit del gruppo (Sospensioni, Filtrazione, Aria e Raffreddamento) hanno registrato un incremento dei ricavi.
L’EBITDA è ammontato a € 165,8 milioni, in crescita del 8,6% rispetto al dato del 2016 (€ 152,7 milioni). L’incremento è dovuto alla crescita del fatturato e al miglioramento della redditività, salita al 9,9% dal 9,7% del 2016. L’aumento della redditività è stato ottenuto nonostante l’impatto negativo (per € 13 milioni) dell’incremento del prezzo dell’acciaio. L’incidenza del costo del lavoro complessivo sui ricavi è scesa dal 21,4% nel 2016 al 20,8% nel 2017.
L’utile netto è ammontato a € 26,6 milioni rispetto a € 9,3 milioni nel 2016, dopo oneri fiscali per € 23 milioni, rispetto a € 32,6 milioni nel 2016. La riduzione degli oneri fiscali rispetto al 2016 è dovuta per € 6,7 milioni ad un onere fiscale di natura non ricorrente registrato nel precedente esercizio (in relazione ai claim della società Sogefi Air & Cooling S.A.S.).
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 era pari a € 264 milioni, in riduzione di € 35 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 (€ 299 milioni).
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 26 febbraio (goo.gl/5EiVdW).
Media: GEDI Gruppo Editoriale
GEDI Gruppo Editoriale (ex Gruppo Editoriale L’Espresso), dopo l’integrazione di ITEDI (editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX) avvenuta nel corso del 2017, è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,7%) ed è quotata in Borsa.
I ricavi di GEDI nel 2017 sono stati pari a € 633,7 milioni, in aumento del 8,2% rispetto al 2016 (-0,1% a perimetro equivalente).
I ricavi diffusionali, pari a € 201,7 milioni, sono in leggero aumento (+0,8%) rispetto a quelli del 2016 e in flessione del 7,1% a pari perimetro, in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8,8%).
I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7% rispetto al 2016; la crescita a perimetro equivalente è stata del 5,7%, con una flessione del 3,3% sui mezzi del gruppo e un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia, La Stampa e Il Secolo XIX, per la pubblicità nazionale.
I costi sono cresciuti del 1,4% e, a perimetro equivalente, sono scesi del 5,4%.
L’EBITDA è ammontato a € 53,2 milioni, in crescita significativa rispetto al 2016 (€ 43,7 milioni) anche a perimetro equivalente (€ 46,1 milioni).
Il risultato netto per effetto dell’onere fiscale è negativo per € 123,3 milioni, a fronte di un utile di € 10,4 milioni nel 2016. Il risultato netto, ante onere fiscale straordinario, sarebbe stato positivo per € 19,9 milioni.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 presentava un indebitamento di € 115,1 milioni, dopo l’esborso fiscale di € 140,2 milioni per la definizione del contenzioso.
Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 5 marzo (goo.gl/qiMtcp).
Sanità: KOS
KOS, controllata da CIR e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 81 strutture in Italia, prevalentemente nel centro e nel nord, per un totale di circa 7.750 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.
Nel 2017 KOS ha realizzato ricavi per € 490,6 milioni (in aumento del 6,4% rispetto al 2016). La crescita a parità di perimetro è stata del 2,5% e ha interessato tutte le aree di attività. A questa si è aggiunto il contributo di cinque strutture acquisite nel corso dell’esercizio.
L’EBITDA è ammontato a € 87,9 milioni, in aumento del 6,4% rispetto a € 82,6 milioni nel 2016.
L’utile netto è ammontato a € 29 milioni, rispetto a € 23,4 milioni nel 2016.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 era pari a € 237,1 milioni rispetto a € 213,6 milioni al 31 dicembre 2016; nel corso dell’esercizio KOS ha distribuito dividendi per € 13 milioni e ha investito € 42,9 milioni in acquisizioni.
Il 1° luglio, a seguito della fusione per incorporazione delle attività di Residenze Anni Azzurri nell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano, è stata costituita KOS Care, società che opera in otto regioni italiane attraverso i marchi Santo Stefano (riabilitazione), Anni Azzurri (residenze per anziani) e Neomesia (psichiatria).
Il 26 luglio KOS, tramite la propria controllata Medipass (cure oncologiche, diagnostica e gestioni ospedaliere), ha acquisito la società toscana Ecomedica, specializzata in diagnostica e radioterapia con ricavi annui di circa € 9 milioni.
Infine, il 5 dicembre, la controllata KOS Care ha acquisito Villa Margherita, attiva nella riabilitazione funzionale attraverso la gestione di due strutture in Veneto e Campania.
Investimenti non-core
Gli investimenti non-core del gruppo CIR sono rappresentati da iniziative di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore complessivo al 31 dicembre 2017 pari a € 74 milioni (€ 114,7 milioni al 31 dicembre 2016).
In particolare, il gruppo CIR detiene un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity. Il fair value al 31 dicembre 2017 era pari a € 53 milioni, in diminuzione di € 5,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 per effetto sostanzialmente di distribuzioni, che sono ammontate a € 14 milioni e hanno generato una plusvalenza di € 9,2 milioni.
Nel corso dell’esercizio CIR ha dismesso partecipazioni non strategiche realizzando plusvalenze per € 11,3 milioni. A seguito di tali dismissioni, al 31 dicembre 2017 CIR possedeva, direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 9,9 milioni.
Al 31 dicembre CIR deteneva un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 11,1 milioni, dopo la vendita, perfezionata il 20 ottobre 2017, ad una società specializzata nella gestione di NPL di una parte del portafoglio (€ 17 milioni a valore di bilancio) per un corrispettivo sostanzialmente in linea con il valore contabile.
Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.
La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2017 con una perdita netta di € 49 milioni rispetto ad un utile di € 14,2 milioni nel 2016, per effetto della svalutazione da impairment test della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., per un ammontare di € 61,6 milioni, dovuta principalmente all’onere fiscale straordinario.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 era pari a € 890,7 milioni, in riduzione di € 87,4 milioni rispetto a 978,1 milioni al 31 dicembre 2016.
Previsioni per il 2018
Per quanto riguarda l’andamento del gruppo CIR nel 2018, nel settore della componentistica si prevede di proseguire il percorso di sviluppo ed un risultato in aumento, nonostante l’ulteriore incremento del costo dell’acciaio; nel settore dei media le evidenze a oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2017. Il gruppo si impegnerà nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall’operazione di integrazione con ITEDI con azioni volte a preservare la redditività in un mercato difficile; nella sanità si prevede un incremento di fatturato e margini e proseguirà l’attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) sia interne (progetti di sviluppo greenfield).
Proposta di dividendo
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti un dividendo unitario di € 0,038, invariato rispetto allo scorso anno. Il dividendo sarà messo in pagamento il 23 maggio 2018 con stacco della cedola n. 24 in data 21 maggio e record date 22 maggio.
Assemblea degli Azionisti
L’Assemblea degli Azionisti è convocata per il prossimo 26 aprile in prima convocazione e per il 27 aprile in seconda. Il Consiglio nella riunione odierna ha deliberato:
di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 20 milioni di azioni proprie a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o di società da questa controllate e controllante; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock grant per il 2018 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società, di società controllate e della controllante per un massimo di n. 2.200.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato altresì di proporre all’Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, la modifica dell’art. 8 dello Statuto Sociale al fine di eliminare la clausola statutaria secondo la quale la lista depositata per l’elezione dei componenti dell’organo amministrativo da parte degli Azionisti che rappresentino meno del 20% del capitale sociale non possa contenere più di tre candidati.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
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