Gruppo CIR: ricavi a oltre 2,3 miliardi, Ebitda a 193,8 milioni

Il Consiglio di Amministrazione approva la relazione al 30 giugno 2010

GRUPPO CIR: RICAVI A OLTRE 2,3 MILIARDI (+6,4%),
MARGINE OPERATIVO LORDO A 193,8 MILIONI (+30,8%)

Utile netto del semestre a 42,2 milioni di euro. Il risultato dei primi sei mesi del 2009, positivo per 120,8 milioni di euro, beneficiava di proventi non ricorrenti per 110 milioni di euro.
Al netto di tali proventi, l’utile del primo semestre 2010 risulta in crescita rispetto al 2009

Forte incremento del contributo delle società operative all’utile netto di gruppo Eccedenza finanziaria a livello holding superiore ai 100 milioni di euro


Risultati consolidati del primo semestre 2010

Ricavi: € 2.343,1 milioni (+6,4% da € 2.202,8 milioni in 1H 2009)
EBITDA: € 193,8 milioni (+30,8% da € 148,2 milioni in 1H 2009)
Utile netto: € 42,2 milioni (€ 120,8 milioni, di cui 110 milioni proventi non ricorrenti, in 1H 2009)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 101,8 milioni (€ 123 milioni al 31/03/2010)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.195,7 milioni (€ 2.057,1 milioni al 31/03/2010)


Milano, 30 luglio 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo al 30 giugno 2010.

Il gruppo CIR opera in cinque settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e servizi finanziari (Jupiter).


Andamento della gestione

Il gruppo ha chiuso il primo semestre del 2010 con ricavi e margine operativo lordo (EBITDA) in crescita rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento dei ricavi riflette l’incremento registrato nei settori energia, componenti auto e sanità, associato alla tenuta delle vendite nelle attività media. L’aumento dell’EBITDA è dovuto principalmente al significativo miglioramento della redditività nei settori media, componenti auto e sanità, che hanno più che compensato la riduzione dei margini nel settore energia.

L’utile netto di gruppo del semestre è stato di 42,2 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 120,8 milioni di euro, beneficiava di proventi non ricorrenti per circa 110 milioni di euro (derivanti per 76,7 milioni di euro dalla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Verbund in Sorgenia e per 33,4 milioni di euro dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo).

Pertanto, al netto degli effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo nel primo semestre del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del semestre registra un forte miglioramento rispetto allo scorso anno (50,4 milioni di euro contro 6,4 milioni di euro nel 2009).

“Il buon andamento dei risultati gestionali consolidati di CIR nel primo semestre – ha commentato l’amministratore delegato Rodolfo De Benedettiè particolarmente significativo in considerazione della situazione di incertezza che caratterizza l’economia internazionale e alcuni dei settori nei quali opera il gruppo. Questi dati confermano che il portafoglio bilanciato di attività, abbinato alla solidità patrimoniale e finanziaria, è uno dei punti di forza del gruppo CIR, specie in presenza di contesti economici non favorevoli”.


Risultati consolidati

I ricavi consolidati del gruppo CIR nel primo semestre 2010 sono ammontati a 2.343,1 milioni di euro, in crescita del 6,4% rispetto a 2.202,8 milioni di euro nei primi sei mesi del 2009. La variazione è riconducibile all’incremento delle vendite registrato da Sorgenia, Sogefi e KOS, associato alla sostanziale tenuta dei ricavi dell’Espresso.

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 193,8 milioni di euro (8,3% dei ricavi), rispetto a 148,2 milioni di euro (6,7% dei ricavi) nel primo semestre del 2009, con una crescita del 30,8%. Il risultato operativo (EBIT) consolidato è ammontato a 108,1 milioni di euro, in aumento del 32,8% rispetto a 81,4 milioni di euro nel 2009. Il significativo incremento dei risultati operativi è riconducibile soprattutto al miglioramento della redditività di Espresso, Sogefi e KOS, che ha più che compensato la riduzione dei margini di Sorgenia, dovuta in parte a fattori straordinari che hanno caratterizzato il primo trimestre. Nel secondo trimestre, peraltro, Sorgenia ha registrato un incremento dell’EBITDA rispetto allo stesso periodo del 2009.

Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 42,8 milioni di euro, è stato determinato da oneri finanziari netti per 52,4 milioni di euro, dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 10,7 milioni di euro e rettifiche di valore negative di attività finanziarie per 1,1 milioni di euro. La variazione rispetto al risultato positivo per 78,2 milioni di euro del primo semestre del 2009 è riconducibile prevalentemente ai proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio, per un totale di circa 110 milioni di euro.

L’utile netto consolidato del gruppo CIR nel primo semestre del 2010 è stato di 42,2 milioni di euro. Il risultato netto del corrispondente periodo del 2009, positivo per 120,8 milioni di euro, beneficiava di proventi non ricorrenti per circa 110 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale sottoscritto dal socio Verbund in Sorgenia (76,7 milioni di euro) e dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento delle quote di hedge funds detenute dal gruppo (33,4 milioni di euro). Al netto di tali effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo risulta in crescita rispetto al 2009.

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 30 giugno ammontava a 2.195,7 milioni di euro rispetto a 2.057,1 milioni di euro al 31 marzo 2010 e a 1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:
–          un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 101,8 milioni di euro (123 milioni di euro al 31 marzo 2010). La riduzione rispetto a 121,6 milioni di euro al 31 dicembre 2009 è attribuibile principalmente al negativo adeguamento a fair value di titoli in portafoglio e agli esborsi per costi della gestione e oneri finanziari;
–          un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.297,5 milioni di euro (2.180,1 milioni di euro al 31 marzo 2010). La variazione rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009 deriva principalmente dagli investimenti in nuova capacità produttiva di Sorgenia.

La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo CIR in quote di hedge funds (91,2 milioni di euro al 30 giugno 2010).

Il patrimonio netto consolidato totale al 30 giugno 2010 era pari a 2.450,5 milioni di euro, in crescita rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009.
Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è aumentato a 1.454,7 milioni di euro da 1.396,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Al 30 giugno 2010 il gruppo CIR impiegava 12.962 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2009).


Risultato della società capogruppo

La società capogruppo CIR SpA ha chiuso il primo semestre del 2010 con una perdita netta di 3,8 milioni di euro rispetto a un utile di 2,9 milioni di euro nel primo semestre del 2009. La variazione rispetto al risultato dello scorso anno è riconducibile principalmente a minori dividendi ricevuti. Il patrimonio netto al 30 giugno era pari a 977,3 milioni di euro (978,9 milioni di euro al 31 dicembre 2009).


Attività industriali

Energia: Sorgenia

I ricavi del gruppo Sorgenia nel primo semestre sono ammontati a 1.281,2 milioni di euro, in leggera crescita (+3%) rispetto al 2009 (1.244,2 milioni di euro). L’aumento dei volumi di vendita sia nel settore elettrico sia nel gas ha compensato la riduzione dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’EBITDA, pari a 65,3 milioni di euro (82,5 milioni di euro nel primo semestre 2009), nonostante il recupero registrato nel secondo trimestre (in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno), ha risentito nel semestre della forte riduzione dei margini gas, degli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale e di un evento straordinario rappresentato da un guasto alla centrale di Termoli (Campobasso), che ha ripreso a funzionare normalmente solo a fine marzo. In assenza di tali fenomeni, l’EBITDA sarebbe stato almeno in linea con quello del primo semestre dello scorso esercizio. L’utile netto è stato pari a 55,9 milioni di euro (26,5 milioni di euro nel primo semestre del 2009). L’incremento rispetto al dato dello scorso anno è dovuto essenzialmente a un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società.

Per quanto riguarda il piano industriale, è confermato per il secondo semestre l’avvio della nuova centrale a ciclo combinato di Bertonico-Turano (Lodi) da circa 800 MW, mentre prosegue il programma di sviluppo nella generazione da fonti rinnovabili in Italia e Francia, con impianti in costruzione per oltre 50 MW.

Media: Espresso

I ricavi del gruppo Espresso nel primo semestre 2010 sono ammontati a 445,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,9%) con il dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (449,3 milioni di euro). I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono stati pari a 130,9 milioni di euro contro 132,7 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’andamento del fatturato diffusionale, che non beneficia di alcun incremento di prezzo, riflette la buona tenuta delle vendite delle principali testate del gruppo. In particolare, sia la Repubblica che L’espresso hanno registrato vendite in edicola in leggero incremento. Nell’ultima indagine Audipress sulla lettura, la Repubblica si è confermata come il primo quotidiano italiano di informazione con oltre 3,2 milioni di lettori giornalieri. I ricavi pubblicitari, pari a 264,9 milioni di euro, sono aumentati del 7,6% rispetto al primo semestre del 2009. I ricavi dei prodotti opzionali sono ammontati a 40,3 milioni di euro, in calo del 34,1% rispetto al 2009, che era stato caratterizzato da una forte concentrazione di iniziative nel primo semestre.

I costi totali sono stati ridotti del 9,7% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. Considerati i risparmi già conseguiti nel primo semestre del 2009, l’andamento dei costi è in linea con l’obiettivo del piano di riorganizzazione aziendale che prevede un taglio complessivo del 17% rispetto all’esercizio 2008.

L’EBITDA è stato pari a 74,7 milioni di euro, in crescita dell’84,3% rispetto a 40,6 milioni di euro nel primo semestre 2009. Con l’eccezione dei periodici, tutte le divisioni del gruppo sono in miglioramento. L’utile netto è stato pari a 28,6 milioni di euro contro 0,1 milioni di euro nel primo semestre del 2009.

Componentistica per autoveicoli: Sogefi

I ricavi di Sogefi nel semestre si sono attestati a 457,6 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto a 374,5 milioni di euro dell’analogo periodo del 2009.

Tale risultato è legato a una ripresa della produzione di veicoli nei mercati maturi (Europa, Nafta e Giappone) e a una ulteriore crescita dei volumi nelle aree in fase di sviluppo come Brasile, Cina e India. A questi fattori si è aggiunto il favorevole andamento dei cambi a seguito della rivalutazione delle principali valute extraeuropee e della sterlina sull’euro.

L’aumento dei ricavi, associato a un’attenta gestione per il contenimento di tutti i fattori di costo, ha permesso di ottenere significativi incrementi dei margini del gruppo rispetto al primo semestre del 2009. L’EBITDA è stato pari a 45,3 milioni di euro, contro 14,2 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno. Il forte recupero di redditività registrato da Sogefi nel primo semestre dell’anno ha consentito alla società di tornare all’utile netto, pari a 9,9 milioni di euro, rispetto alla perdita di 10,6 milioni di euro nel primo semestre del 2009.

Sanità: KOS

I ricavi di KOS primo semestre del 2010 sono ammontati a 159 milioni di euro, in crescita del 17,9% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (134,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze per anziani non autosufficienti, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere) e alle acquisizioni effettuate nel periodo. Nel primo semestre la società ha sostenuto costi per circa 2,2 milioni di euro dovuti alla procedura di IPO (1,6 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’EBITDA prima dei costi per IPO e acquisizioni è ammontato a 22,4 milioni di euro. L’EBITDA dopo tali costi è stato pari a 20,2 milioni di euro, in crescita del 21,7% rispetto al primo semestre del 2009 (16,6 milioni di euro). L’utile netto del semestre prima dei costi per IPO e acquisizioni è stato pari a 4,2 milioni di euro. L’utile netto dopo tali costi è ammontato a 2,4 milioni di euro, contro un risultato di 1,2 milioni di euro nel primo semestre del 2009. Il gruppo KOS gestisce a oggi 59 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.500 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione.

Servizi finanziari (Jupiter) e altre attività

Nel settore finanziario, il gruppo CIR è presente con la società Jupiter Finance e altre attività. Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 30 giugno 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Tra le altre attività figurano anche il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 30 giugno 2010 pari a 14,5 milioni di dollari) e un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value pari a 77,3 milioni di euro).


Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso


Nella seconda parte dell’anno il gruppo CIR proseguirà le azioni di efficienza gestionale e i previsti programmi di investimento per lo sviluppo di tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che anche nell’intero 2010, come nel primo semestre, l’utile netto consolidato sarà in valore assoluto inferiore a quello del 2009, non essendo previsti i proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2010

La società, che ha un rating BB con outlook negativo rilasciato da Standard&Poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 giugno 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata CIR International SA e garantito da CIR SpA:
–          10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice ISIN XS0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.


Conference call

I risultati della gestione relativa al primo semestre del 2010 saranno illustrati oggi alle ore 16.30 CEST dall’amministratore delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, nel corso di una conference call. I giornalisti potranno seguire la presentazione al telefono, in modalità listen only, collegandosi al numero +39 028058827, o in webcast sul sito www.cirgroup.com.


Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto Piaser dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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