Gruppo Cir: ricavi a 5 mld (+11,9%), risultato netto dopo svalutazioni -33,1 mln

Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati dell’esercizio 2012

GRUPPO CIR: RICAVI A 5 MLD (+11,9%), RISULTATO NETTO DOPO SVALUTAZIONI -33,1 MLN

In un contesto di severa recessione  tre delle quattro principali controllate del gruppo (Espresso, Sogefi e KOS) chiudono in utile. La perdita è dovuta principalmente a svalutazioni effettuate da Sorgenia.

Cresce l’utile della capogruppo CIR SpA (7,9 milioni di euro)

Vendite di gruppo in aumento ma risultati operativi in calo per il minore contributo delle società più attive nel mercato domestico (Sorgenia ed Espresso). Prosegue la crescita globale nella componentistica auto (Sogefi). Positivo il contributo degli investimenti finanziari. Eccedenza finanziaria a livello holding a oltre 30 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea di non distribuire dividendi.

Inoltre, su iniziativa dell’amministratore delegato, proporrà di ridurre di oltre il 50% il valore del piano di incentivazione per top management e dirigenti


Risultati consolidati dell’esercizio 2012

Ricavi: € 5.063 milioni (+11,9% da € 4.522,7 milioni nel 2011)
EBITDA: € 308,1 milioni (-34,3% da € 468,6 milioni nel 2011)
Risultato netto: -€ 33,1 milioni (€ 9,7 milioni nel 2011)
Eccedenza finanziaria netta aggregata: € 33,2 milioni (€ 20,3 milioni al 30/09/2012)
Indebitamento finanziario netto consolidato: € 2.504,4 milioni (€ 2.593,6 milioni al 30/09/2012)

Milano, 11 marzo 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite SpA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato del gruppo per l’esercizio 2012. Il gruppo CIR opera in cinque settori: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (KOS) e investimenti non-core (private equity, partecipazioni di minoranza, venture capital).


Andamento della gestione

Il gruppo CIR, in uno scenario di rallentamento dell’economia globale e di profonda recessione in Italia, ha chiuso il 2012 con ricavi in crescita di quasi il 12% a oltre 5 miliardi di euro e un margine operativo lordo superiore ai 300 milioni di euro ma in contrazione rispetto al 2011 a causa del minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso. Il risultato netto, nonostante l’utile conseguito da tre delle quattro principali controllate operative del gruppo (Espresso, Sogefi e KOS) in un difficile contesto, è stato negativo per effetto della perdita riportata da Sorgenia, dovuta in particolare a svalutazioni di attività. Il contributo degli investimenti finanziari del gruppo è stato positivo. La società capogruppo CIR SpA ha ottenuto nel 2012 un utile netto di 7,9 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2011. 

Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di CIR, ha commentato: “Nel 2012 il nostro gruppo ha risentito delle conseguenze della recessione che ha colpito vari paesi europei, Italia inclusa, e delle difficoltà che vivono alcuni dei settori nei quali operiamo, in primo luogo l’energia e poi i media. Il risultato netto è stato condizionato da oneri non ricorrenti. Tutte le nostre aziende continuano comunque ad avere un buon posizionamento competitivo, in molti casi superiore rispetto a quello dei concorrenti, soprattutto Sogefi, che sta proseguendo l’espansione internazionale, ed Espresso, nonostante la grave crisi dell’editoria. Le nostre priorità strategiche per il 2013 saranno la focalizzazione sulle quattro attività principali del gruppo, con particolare attenzione all’energia e ai media, la disciplina finanziaria e il raggiungimento della massima efficienza, senza rinunciare alle azioni di sviluppo nelle aree di attività e nei mercati a più elevata crescita. Nonostante il difficile contesto attuale, continuiamo ad avere fiducia nella capacità del gruppo di poter generare valore nel medio-lungo periodo”.


Risultati consolidati

I ricavi del gruppo CIR nel 2012 sono ammontati a 5.063 milioni di euro, in crescita dell’11,9% rispetto a 4.522,7 milioni di euro nel 2011 grazie soprattutto alle maggiori vendite di Sorgenia, Sogefi e KOS.

L’EBITDA è stato pari a 308,1 milioni di euro (6,1% dei ricavi) rispetto a 468,6 milioni di euro (10,4% dei ricavi) nel 2011 (-34,3%). Il risultato operativo (EBIT) è ammontato a 60,3 milioni di euro rispetto a 255,2 milioni di euro nel 2011. La riduzione dei margini, nonostante l’incremento registrato da Sogefi e da KOS, è riconducibile soprattutto alla minore redditività di Sorgenia ed Espresso per effetto della negativa congiuntura economia italiana. I risultati operativi di Sorgenia, inoltre, sono stati penalizzati dalla svalutazione delle partecipazioni consolidate a patrimonio netto.

Il risultato netto della gestione finanziaria, negativo per 105,5 milioni di euro (negativo per 134,9 milioni di euro nel 2011), è stato determinato da oneri finanziari netti per 125,1 milioni di euro, parzialmente compensati da dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 10,7 milioni di euro e rettifiche di valore positive di attività finanziarie per 8,9 milioni di euro.

Il risultato netto del gruppo è stato negativo per 33,1 milioni di euro, rispetto a un utile di 9,7 milioni di euro nel 2011. La variazione rispetto allo scorso anno, nonostante la crescita dell’utile di Sogefi e di KOS, è attribuibile principalmente al minore contributo delle altre controllate operative e in particolare di Sorgenia, che ha chiuso l’anno con una perdita significativa (196,8 milioni di euro) dovuta essenzialmente alla svalutazione di attività (in particolare nelle rinnovabili e nel termoelettrico) e in misura minore alle difficoltà del mercato elettrico legate alla recessione. L’impatto della perdita di Sorgenia sul risultato di CIR è stato negativo per 70,3 milioni di euro e non include la svalutazione nell’attività rinnovabili in quanto il test di impairment effettuato sul valore complessivo di Sorgenia (come “cash generating unit”) nel consolidato di gruppo è stato positivo. Il risultato netto a livello holding beneficia del favorevole risultato della gestione dell’attivo finanziario (45,2 milioni di euro, a fronte di oneri finanziari per 31,5 milioni di euro) e di proventi dagli investimenti nel private equity (9,6 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto del gruppo CIR al 31 dicembre 2012 ammontava a 2.504,4 milioni di euro rispetto a 2.593,6 milioni di euro al 30 settembre 2012 e a 2.335,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da:

–          un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 33,2 milioni di euro (20,3 milioni di euro al 30 settembre 2012). L’incremento rispetto a 10,8 milioni di euro al 31 dicembre 2011 è attribuibile essenzialmente al positivo adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio;

–          un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.537,6 milioni di euro (2.613,9 milioni di euro al 30 settembre 2012). La variazione rispetto a 2.345,9 milioni di euro al 31 dicembre 2011 deriva principalmente dagli investimenti di Sogefi e Sorgenia e dall’aumento del capitale circolante di quest’ultima.

Il patrimonio netto consolidato totale al 31 dicembre 2012 era pari a 2.332 milioni di euro rispetto a 2.479 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è ammontato a 1.373 milioni di euro da 1.437,7 milioni di euro al 31 dicembre 2011. Al 31 dicembre 2012 il gruppo CIR impiegava 13.940 dipendenti (14.072 al 31 dicembre 2011).


Attività industriali

Energia: Sorgenia

Sorgenia è il principale operatore privato nel settore dell’energia elettrica in Italia con circa 500mila clienti e un parco di generazione di circa 5mila Megawatt. La società è controllata da CIR (52,9%) e partecipata dalla principale utility austriaca VERBUND.

I ricavi del gruppo Sorgenia nel 2012 sono ammontati a 2.572,3 milioni di euro, in crescita del 21,3% rispetto al 2011 (2.120,3 milioni di euro) grazie ai maggiori volumi di energia elettrica venduti. L’EBITDA ante svalutazioni dell’anno è ammontato a 101,4 milioni di euro, rispetto a 192,2 milioni di euro nel 2011 (-47,3%).

Il sensibile calo dell’EBITDA rispetto all’anno precedente è riconducibile a vari fattori, tra i quali la riduzione dei margini di generazione termoelettrica, il risultato della partecipata Tirreno Power, la riduzione del contributo dell’attività rinnovabili e l’alto costo del gas del contratto libico. Nel corso del quarto trimestre, tuttavia, la società ha registrato un significativo recupero di marginalità grazie alla riduzione del prezzo del gas dal 1 ottobre, realizzando più del 50% dell’EBITDA ante svalutazioni dell’intero anno. L’EBITDA post svalutazioni, comprensivo della rettifica di valore di 44,3 milioni di euro a seguito di impairment test effettuata sulle partecipazioni consolidate a patrimonio netto ammonta a 57,1 milioni di euro.

Il risultato netto è stato negativo per 196,8 milioni di euro (positivo per 15,6 milioni di euro nel 2011). La perdita è dovuta soprattutto a svalutazioni di attività (134,3 milioni di euro), in linea con quanto fatto nel 2012 e in anni precedenti da molte importanti utility italiane ed europee, in particolare a causa della negativa congiuntura economica e dei mutati contesti regolatori. In dettaglio, a seguito di impairment test, Sorgenia ha effettuato svalutazioni di asset: nelle fonti rinnovabili, soprattutto per effetto della revisione degli incentivi nel settore eolico (64 milioni di euro); nell’esplorazione e produzione di idrocarburi (E&P) a causa di attività non andate a buon fine (16 milioni di euro); nelle attività di generazione convenzionali (44,3 milioni di euro, di cui 36,7 milioni di euro di pertinenza del gruppo); di altre attività (8,2 milioni di euro); di alcuni crediti fiscali (9,4 milioni di euro). Il risultato netto di fine anno risente anche della riduzione dell’EBITDA e dei maggiori ammortamenti. Nell’ultimo trimestre, al netto delle svalutazioni straordinarie e dei fair value, Sorgenia ha ottenuto un utile netto di 2 milioni di euro.

Proseguono le azioni avviate da Sorgenia negli scorsi mesi per fare fronte alla profonda recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale. In particolare la società è impegnata su due obiettivi prioritari: riduzione dell’indebitamento e recupero di marginalità. Per raggiungerli, la società proseguirà il percorso già intrapreso di dismissione di attività non strategiche, riduzione dei costi e rinegoziazione del contratto gas. Per quanto riguarda lo sviluppo commerciale, inoltre, Sorgenia punta a crescere ulteriormente nel settore residenziale.

Media: Espresso

Gruppo Editoriale L’Espresso è una delle più importanti aziende editoriali italiane. Opera in tutti i settori della comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio, internet, televisione e raccolta pubblicitaria. Il gruppo, controllato da CIR al 55,8%, è quotato in Borsa.

I ricavi del gruppo Espresso nel 2012, in un settore in profonda crisi e in un contesto fortemente recessivo, sono ammontati a 812,7 milioni di euro, in calo dell’8,7% rispetto al dato del 2011 (890,1 milioni di euro). I ricavi diffusionali sono stati pari a 261,5 milioni di euro, in riduzione del 3,7% rispetto al 2011 (271,4 milioni di euro) in un mercato nel quale la flessione complessiva di copie è stata dell’8,7%. La Repubblica ha confermato la sua posizione di primo quotidiano italiano di informazione sia per numero di copie vendute in edicola (ADS a dicembre 2012) che per numero di lettori medi giornalieri (Audipress). I prodotti digitali del quotidiano (Repubblica+ e Repubblica Mobile) a dicembre 2012 hanno superato i 66mila abbonati attivi. I ricavi pubblicitari, pari a 476,3 milioni di euro, hanno registrato una flessione del 10,9% rispetto al 2011 in un mercato in calo del 14,3%. La raccolta sui mezzi stampa del gruppo ha riportato un calo del 16,5% (-17,9% per il mercato), mentre è stata positiva l’evoluzione della raccolta su internet (+14%), malgrado il rallentamento della crescita del mercato di riferimento (+5,3%). Repubblica.it si è confermata come primo sito di informazione in lingua italiana con una media di 2 milioni di utenti unici giornalieri. I ricavi dei prodotti opzionali, pari a 49,4 milioni di euro, sono calati del 21,5% mentre i ricavi diversi (25,6 milioni di euro), sono aumentati del 21,3% rispetto al 2011 grazie alla crescita dell’attività di affitto a terzi di banda digitale terrestre televisiva.

L’EBITDA è stato pari a 102,4 milioni di euro, in diminuzione del 35,9% rispetto a 159,8 milioni di euro nel 2011. Tutte le attività tradizionali risultano in flessione a causa del generalizzato decremento dei ricavi; tuttavia, le attività che registrano evoluzioni particolarmente critiche sono il quotidiano la Repubblica, i periodici e i prodotti opzionali, mentre i quotidiani locali e le radio mostrano una maggiore tenuta.

L’utile netto è stato pari a 21,8 milioni di euro contro 60,6 milioni di euro nel 2011 (-64%). La società ha accantonato nell’esercizio in corso 11,9 milioni di euro in relazione al contenzioso fiscale in essere.

Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori della filtrazione, dei sistemi aria-motore e dei componenti per sospensioni con 44 stabilimenti in 16 paesi. La società è controllata da CIR (58,3%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di Sogefi nel 2012 si sono attestati a 1.319,2 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto a 1.158,4 milioni di euro nell’esercizio 2011, raggiungendo il livello più alto della storia trentennale del gruppo.

L’incremento rispetto all’anno precedente è riconducibile alla crescita del gruppo nei mercati extra-europei e al contributo delle attività di Systèmes Moteurs, che nel 2011 erano entrate nel perimetro solo negli ultimi cinque mesi dell’anno.

I ricavi ottenuti da Sogefi fuori dall’Europa sono aumentati nel 2012 al 33,5% del totale rispetto al 30,5% del 2011. Tale incremento è stato determinato dai forti progressi ottenuti in Nord America (+107,6%) e Asia (+35,4%), che hanno più che compensato la lieve flessione registrata nel Mercosur (-3,8%) a causa del rallentamento del mercato brasiliano nella parte centrale dell’anno. Per quanto riguarda i principali clienti, si registra un miglioramento delle attività con i costruttori tedeschi e americani. Ford, in particolare è diventata il secondo cliente del gruppo in termini di ricavi.

L’EBITDA è stato pari a 126 milioni di euro, in aumento del 12,7% rispetto a 111,9 milioni di euro del 2011. L’utile netto è ammontato a 29,3 milioni di euro, con una crescita del 22% rispetto al dato dell’esercizio precedente (24 milioni di euro).

Sanità: KOS

KOS è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore della sanità socio-assistenziale (gestione di residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). Controllata da CIR (al 51,3%), KOS è partecipata dal gruppo AXA Private Equity.

I ricavi di KOS nell’esercizio 2012 sono ammontati a 355,4 milioni di euro, in crescita dell’1,7% rispetto al dato dell’esercizio 2011 (349,6 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze sanitarie assistenziali, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere). L’EBITDA è stato pari a 53,4 milioni di euro, in aumento del 2,3% rispetto al dato del 2011 (52,2 milioni di euro) anche a seguito della variazione di perimetro e sviluppi di attività avvenuti nel 2012 per circa  1 milione di euro. L’utile netto è ammontato a 12,1 milioni di euro rispetto a 8,9 milioni di euro nell’esercizio precedente e include una componente non ricorrente (4 milioni circa) dovuta al recupero IRES per effetto della maggior deducibilità IRAP per il periodo 2007-2011 (ex DL n.201/2011). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2012 era pari a 163,4 milioni di euro rispetto a 152,8 milioni di euro al 30 settembre 2012 (165,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011).

Il gruppo KOS gestisce a oggi 64 strutture, prevalentemente nel centro nord Italia, per un totale di circa 5.950 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono circa 900 in fase di realizzazione. Proseguono, inoltre, le attività in fase di start up in India dove, nella seconda metà del 2011, il gruppo KOS ha costituito la joint venture ClearMedi Healthcare LTD. Controllata al 51% dal gruppo KOS e al 49% da un operatore locale, la società è attiva nel settore della fornitura in outsourcing di tecnologie diagnostiche e terapeutiche a ospedali indiani.


Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo sono rappresentati dalle iniziative di private equity e partecipazioni di minoranza, venture capital e altri investimenti. CIR, in particolare, detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie dirette nel settore del private equity (fair value al 31 dicembre 2012 pari a 97 milioni di euro) e il fondo di venture capital CIR Ventures (fair value al 31 dicembre pari a 13,4 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti si segnala la partecipazione di circa il 20% della società Swiss Education Group, uno dei leader mondiali nella formazione di figure manageriali nel settore dell’hospitality. Il gruppo CIR, infine, detiene un portafoglio di crediti problematici (non performing loans): il valore netto dell’investimento in tale attività al 31 dicembre 2012 ammontava a 63,8 milioni di euro.


Risultati della capogruppo CIR SpA

La società capogruppo CIR SpA nell’esercizio 2012 ha ottenuto un utile netto di 7,9 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a un risultato di 0,3 milioni di euro nel 2011.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 era di 938,8 milioni di euro, rispetto a 946 milioni di euro al 31 dicembre 2011.


Evoluzione prevedibile dell’esercizio 2013

L’andamento del gruppo CIR nel 2013 sarà influenzato dall’evoluzione del contesto macroeconomico, in particolare dall’andamento dell’economia italiana, caratterizzata da una perdurante recessione la cui intensità non è al momento prevedibile. In questo contesto tutte le principali controllate operative del gruppo proseguiranno le azioni di efficienza gestionale senza tuttavia rinunciare alle iniziative di sviluppo delle attività.


Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire dividendi per l’esercizio 2012 al fine di preservare la solidità patrimoniale della società. L’Assemblea è convocata per il prossimo 26 aprile in prima convocazione e per il 29 aprile in seconda convocazione. Il Consiglio ha deliberato:

di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio stesso, per un periodo di 18 mesi, per l’acquisto di massime n. 30 milioni di azioni proprie, con un limite massimo di spesa di 50 milioni di euro, a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione.
Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono, da un lato, la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda, dall’altro la possibilità di ridurre il costo medio del capitale. A oggi, CIR ha in portafoglio n. 49.989.000 azioni ordinarie, corrispondenti al 6,3% del capitale sociale.

di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock grant per il 2013 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società, di società controllate e della controllante per un massimo di n. 4.800.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Il valore economico potenziale del piano incentivazione, su proposta dell’amministratore delegato, è stato più che dimezzato rispetto al 2012 e condizionato al futuro andamento dell’azione CIR, in considerazione del risultato negativo riportato dal gruppo. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.

di proporre all’Assemblea degli Azionisti la rideterminazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e la nomina (con voto di lista) della dottoressa Monica Mondardini.

di proporre la nomina di un sindaco supplente.

Il Consiglio di Amministrazione, in aggiunta alla “Relazione annuale sulla Corporate Governance” del 2012, ha approvato il “Codice di Autodisciplina CIR SpA”, che contiene la descrizione dei principali compiti e funzioni degli organi sociali, dell’assetto di controllo interno e di gestione dei rischi della Società. Il documento sarà reso disponibile sul sito internet www.cirgroup.com.


Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 dicembre 2012

La società, che ha un rating BB con outlook stabile rilasciato da Standard&Poor’s, non ha obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 31 dicembre 2012.


Conference call

I risultati della gestione relativa all’esercizio 2012 saranno illustrati oggi alle ore 18.30 CET dall’amministratore delegato di CIR, Rodolfo De Benedetti, nel corso di una conference call.

I giornalisti potranno seguire la presentazione al telefono, in modalità listen only, collegandosi al numero +39 02 805 88 27, o in webcast sul sito www.cirgroup.com.



Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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