- Ricavi consolidati a € 912,2 milioni, -1,7% vs il primo semestre 2024 e +1,4% a perimetro equivalente e tassi di cambio costanti
- Performance operativa delle controllate significativamente superiore a quella del primo semestre 2024, minori proventi dalla gestione del portafoglio di investimenti finanziari
- Utile netto consolidato delle attività in continuità pari a € 26,6 milioni (€ 27,7 milioni nel 2024); utile netto consolidato al netto della quota di terzi pari a € 14,2 milioni
- Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva ed in aumento di € 22,0 milioni a € 363,3 milioni
Milano, 1° Agosto 2025 – Il Consiglio di Amministrazione di CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (“CIR”, il “Gruppo” o la “Società”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025 presentata dall’amministratore delegato Monica Mondardini.
Risultati consolidati
I ricavi consolidati del primo semestre 2025 sono ammontati a € 912,2 milioni, in flessione dell’1,7% rispetto a quelli del 2024 (€ 928,2 milioni), ma in crescita dell’1,4% a perimetro equivalente e tassi di cambio costanti. KOS ha registrato ricavi stabili e in crescita del 5,1% a perimetro equivalente, mentre Sogefi ha registrato ricavi in flessione del 3,0% e dell’1,2% a tassi di cambio costanti, a causa dell’andamento del mercato in Europa.
Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato del primo semestre 2025 è ammontato a € 141,4 milioni (15,5% dei ricavi), rispetto a € 134,4 milioni nel corrispondente periodo del 2024 (14,5% dei ricavi). L’incremento dell’EBITDA è riconducibile al miglioramento della redditività operativa sia di KOS che di Sogefi.
Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 58,1 milioni, rispetto a € 49,5 milioni nel primo semestre 2024, in linea con l’evoluzione dell’EBITDA.
Il portafoglio di attivi finanziari della capogruppo ha registrato proventi finanziari netti positivi pari a € 3,2 milioni, con un rendimento dello 0,8%, a fronte di € 17,3 milioni nel primo semestre del 2024 e un rendimento del 4,6%; sul rendimento del 2025, e in particolare su quello del portafoglio di private equity, ha inciso negativamente la svalutazione del dollaro rispetto all’euro.
Il risultato netto delle attività operative in continuità è stato pari a € 26,6 milioni, a fronte di € 27,7 milioni nel 2024. Il risultato netto di Gruppo delle attività in continuità è ammontato a € 14,2 milioni (€19,8 milioni nel 2024).
Il risultato netto del Gruppo, incluse le attività cessate e al netto della quota dei terzi, è ammontato a € 14,5 milioni, a fronte di un utile di € 114,3 milioni nel primo semestre 2024, di cui € 94,5 milioni per attività cessate; si ricorda che nel corso del primo semestre 2024 fu ceduta la divisione Filtrazione di Sogefi, realizzando una significativa plusvalenza, e perfezionata la cessione del complesso immobiliare sito in via dell’Orso 8 a Milano, da parte di CIR S.p.A.
Nel corso del primo semestre 2025 è stato generato un free cash flow ante IFRS 16 delle attività operative in continuità di € 11,4 milioni; nonostante maggiori flussi di autofinanziamento, il FCF è stato inferiore a quello del 2024, pari a € 31,0 milioni, a causa del maggiore assorbimento di capitale circolante e dei maggiori investimenti netti in immobilizzazioni.
Al 30 giugno 2025, prima dell’applicazione del principio IFRS16, la posizione finanziaria netta consolidata ante IFRS 16 era positiva e pari a € 190,9 milioni (rispetto a + € 202,6 milioni al 31 dicembre 2024) ed era così articolata:
- un’eccedenza finanziaria di CIR e della controllata finanziaria CIR Investimenti di € 363,3 milioni, in aumento di €22,0 milioni rispetto a € 341,3 milioni al 31 dicembre 2024, grazie all’incasso di dividendi per € 23,0 milioni dalle controllate KOS e Sogefi;
- un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali pari a € 172,4 milioni, in aumento di € 33,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024 (€ 138,7 milioni), dopo aver distribuito dividendi per € 39,0 milioni nel corso del semestre e tenuto conto dell’incremento del capitale circolante ricorrente nel corso del primo semestre per entrambi le attività operative.
I debiti finanziari per diritti d’uso, in base al principio IFRS 16, al 30 giugno 2025 ammontavano a € 797,5 milioni e quindi l’indebitamento finanziario netto consolidato complessivo era pari a € 606,6 milioni (€ 615,0 milioni al 31 dicembre 2024).
Il patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2025 era pari a € 793,4 milioni, rispetto a € 791,2 milioni al 31 dicembre 2024, in aumento di € 2,2 milioni.
KOS
Nel primo semestre 2025 KOS ha registrato ricavi per € 403,6 milioni, in linea con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente e in crescita del 5,1% a perimetro equivalente (escludendo i ricavi nel primo semestre 2024 derivanti dalla gestione dell’ospedale di Suzzara, che si è conclusa a giugno 2024).
In Italia, le RSA hanno registrato una crescita dei ricavi del 5,8%, grazie all’aumento delle presenze nelle strutture già avviate (con un tasso di saturazione passato dal 92,9% del primo semestre del 2024 al 94,3%), ad un incremento sostenibile delle tariffe e al contributo delle strutture recentemente avviate. Riabilitazione, Psichiatria, Cure non residenziali e Acuti hanno complessivamente riportato un aumento dei ricavi dello 0,5%.
In Germania, i ricavi sono cresciuti del 9,0%, con un tasso di saturazione al 90,6%, in crescita di 1 p.p. rispetto all’anno precedente, e un sostenuto aumento delle tariffe concordato con gli enti preposti, in un contesto di persistente incremento del costo del lavoro del personale sanitario.
L’EBIT è ammontato a € 31,1 milioni, pari al 7,7% dei ricavi, in crescita rispetto ad € 27,9 milioni, 6,9% dei ricavi, nel primo semestre 2024.
L’utile netto è stato pari a € 7,9 milioni, rispetto a € 5,0 milioni nel primo semestre 2024. Si ricorda che, a causa soprattutto della dinamica degli incrementi delle tariffe in Germania nel corso dell’esercizio, il secondo semestre registra un risultato più che proporzionale rispetto al primo.
Il free cash flow ante IFRS16 è stato equilibrato, registrandosi un aumento del capitale circolante per € 23,4 milioni riconducibile all’incremento dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, dovuto alla crescita dei ricavi e all’andamento infra-annuale ricorrente di tali crediti.
L’indebitamento netto ante IFRS16 a fine giugno 2025 ammontava a € 153,5 milioni, rispetto a € 129,6 milioni al 31 dicembre 2024, dopo investimenti in sviluppo per € 2,8 milioni e dividendi per € 21,1 milioni, di cui € 12,2 milioni pagati a CIR.
L’indebitamento netto inclusi i debiti per diritti d’uso, al 30 giugno 2025, ammontava a € 911,5 milioni, rispetto a € 902,2 al 31 dicembre 2024.
Sogefi
I ricavi consolidati del Gruppo Sogefi sono ammontati a € 508,6 milioni rispetto a € 524,1 milioni nel primo semestre 2024, registrando una flessione del 3,0%; a tassi di cambio costanti, i ricavi sono scesi dell’1,2%: -7,5% in Europa a causa della debolezza del mercato, +5,6% in Nord America, +8,3% in Sud America e +9,9% in Cina.
L’EBIT, pari a € 32,7 milioni, è cresciuto rispetto al primo semestre 2024 (€ 27,8 milioni), con un EBIT margin pari al 6,4% del fatturato, rispetto al 5,3% del primo semestre 2024.
L’utile netto delle attività operative in continuità è stato pari a € 19,8 milioni, a fronte di € 10,8 milioni nel primo semestre 2024 (l’utile netto incluse le attività cessate e al netto delle quote di terzi è stato pari a € 18,7 milioni, rispetto ad € 145,8 milioni nel primo semestre 2024, che recepiva l’utile della divisione Filtrazione nei primi cinque mesi dell’anno e la plusvalenza netta realizzata con la sua cessione).
Il free cash flow delle attività in continuità ante IFRS 16 è stato positivo per € 10,7 milioni, a fronte di € 21,9 milioni nel primo semestre 2024. Il minore FCF rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio è dovuto ai flussi non ricorrenti registrati nel 2024 per il saldo dei debiti intercompany da parte della divisione Filtrazione prima della cessione.
L’indebitamento netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2025 era pari a € 19,3 milioni, a fronte di un indebitamento netto di € 9,5 milioni al 31 dicembre 2024, dopo il pagamento di dividendi per complessivi € 17,9 milioni, di cui € 10,7 milioni a CIR.
L’indebitamento netto a fine giugno 2025 inclusi i debiti per diritti d’uso ammontava a € 59,3 milioni, rispetto ad un indebitamento netto al 31 dicembre 2024 pari a € 55,0 milioni.
Gestione finanziaria
Nel primo semestre del 2025 i mercati finanziari sono stati caratterizzati da elevata volatilità e da una pronunciata debolezza della valuta statunitense, che rispetto all’euro ha perso il 12,2% tra la fine del 2024 e il 30 giugno del 2025.
Il portafoglio di attivi finanziari della capogruppo, gestito prevalentemente dalla controllata CIR Investimenti, ha registrato proventi finanziari netti positivi pari a € 3,2 milioni, con un rendimento dello 0,8%, a fronte di € 17,3 milioni nel primo semestre del 2024 e un rendimento del 4,6%. In particolare, il rendimento degli attivi “prontamente liquidabili” (azioni, obbligazioni, hedge funds) è stato pari all’1,6%, mentre il portafoglio di Private Equity, in buona parte denominato in dollari, ha registrato una perdita di € 2,3 milioni, -3,9%, a causa dell’evoluzione del tasso di cambio dollaro/euro.
Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2025
Per quanto concerne sia la capogruppo, sia le sue controllate KOS e Sogefi, non si sono verificati fatti di rilievo che possano avere impatto sulle informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie rappresentate.
Prevedibile evoluzione della gestione
Per quanto concerne KOS, ci si attende un ulteriore consolidamento dei livelli di saturazione grazie al progressivo recupero delle regioni non ancora a pieno regime e alla crescita delle strutture in corso di avviamento. In assenza di fatti o circostanze allo stato non prevedibili, i risultati operativi di KOS per il 2025 dovrebbero registrare un significativo miglioramento rispetto a quelli del 2024.
Per quanto concerne Sogefi, la visibilità sull’andamento del mercato automotive nei prossimi mesi è fortemente penalizzata dalle difficoltà di prevedere gli effetti dei dazi.
Sulla base dell’ultima stima di S&P Global (IHS) sulla produzione mondiale di veicoli e assumendo una certa stabilità dei prezzi delle materie prime e dell’energia, Sogefi, per il 2025, conferma la previsione di un calo dei propri ricavi mid-single digit e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti allo stato non previsti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. Non si può escludere un più significativo abbassamento dei volumi a partire dai prossimi mesi rispetto a quello attualmente previsto, in funzione dei dazi.
Per quanto riguarda la gestione dell’attivo finanziario della holding, in considerazione delle persistenti incertezze legate al contesto geo-politico, macroeconomico e finanziario, ci si attende che i mercati possano essere soggetti ad alta volatilità.