La politica di remunerazione adottata da CIR è volta a promuovere la creazione di valore sostenibile nel lungo periodo, in coerenza con la strategia della società e del gruppo, garantendo al contempo l’attrattività, la motivazione e la retention di risorse con competenze elevate e professionalità adeguata.
Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine e Remunerazione, definisce e aggiorna la politica per la remunerazione degli amministratori, dei componenti del Collegio sindacale e del top management. Tale politica è costruita in conformità con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e si ispira ai seguenti principi:
- Allineamento con il successo sostenibile: la politica di remunerazione è orientata a sostenere il perseguimento degli obiettivi strategici della società, con un bilanciamento tra componente fissa e variabile e un forte legame tra performance e remunerazione;
- Equità e trasparenza: i criteri adottati sono trasparenti e coerenti con il ruolo e le responsabilità attribuite, anche in un’ottica di confronto con le best practice di mercato;
- Meritocrazia e competitività: la struttura retributiva è pensata per attrarre figure chiave, premiando i risultati individuali e collettivi in modo misurabile e coerente con la performance di CIR e del gruppo.
Nel quadro della politica di remunerazione, il Consiglio:
- Definisce e approva annualmente la politica di remunerazione della società;
- Determina i compensi degli amministratori non esecutivi per la partecipazione ai comitati consiliari;
- Definisce la remunerazione degli amministratori con deleghe e del top management, incluse:
- La componente variabile (bonus annuali e/o piani pluriennali);
- Gli obiettivi di performance (predeterminati, misurabili, coerenti con gli obiettivi strategici);
- L’adozione di piani di incentivazione azionari, finalizzati all’allineamento con gli interessi degli azionisti nel lungo termine;
- Le condizioni economiche previste in caso di cessazione dell’incarico (con previsione di massimali e, ove previsto, meccanismi di claw-back e malus).
La remunerazione degli amministratori non esecutivi e dei membri del Collegio Sindacale è definita tenendo conto del ruolo ricoperto, della competenza e dell’impegno richiesti, in coerenza con le raccomandazioni di best practice e in un’ottica di trasparenza e adeguatezza.
La politica di remunerazione è sottoposta ogni anno all’approvazione del Consiglio di Amministrazione e al voto consultivo dell’Assemblea degli azionisti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.