Sogefi: emissione di un prestito obbligazionario di massimo €75 milioni destinato a investitori istituzionali

Milano, 13 novembre 2019 – Sogefi S.p.A. (la “Società”), società di componentistica per autoveicoli del Gruppo CIR, informa che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha approvato l’emissione e il collocamento presso investitori istituzionali di un prestito obbligazionario non convertibile per un ammontare complessivo massimo di Euro 75 milioni, da perfezionarsi entro il 31 dicembre 2019 (il “Prestito”). I titoli saranno destinati alla quotazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

L’emissione del Prestito si inserisce nel contesto dell’ordinaria gestione dell’esposizione debitoria della Società e del rifinanziamento delle linee di credito in essere ed è finalizzata al supporto delle attività della Società, ivi inclusi nuovi investimenti.

Il verbale del Consiglio di Amministrazione della Società relativo al Prestito sarà messo a disposizione del pubblico nei termini e secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

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Le obbligazioni sono offerte e saranno collocate solamente al di fuori degli Stati Uniti a investitori che non siano “U.S. persons” (così come definiti nel Regulation S dello U.S. Securities Act del 1933, come successivamente modificato (il “Securities Act”)). Né le obbligazioni né alcun altro titolo emesso dall’Emittente sono stati o saranno registrati ai sensi del Securities Act o di altre normative statunitensi sugli strumenti finanziari e non saranno offerti o venduti negli Stati Uniti senza opportuna registrazione o specifica esenzione dagli obblighi di registrazione. Questo comunicato non rappresenta un’offerta al pubblico di titoli in alcuna giurisdizione. Le obbligazioni non dovranno essere vendute, offerte o consegnate negli Stati Uniti, in Canada, Australia o Giappone, né in qualsiasi Stato o giurisdizione in cui tale offerta o vendita sarebbe considerata illegale. Nessuna azione è stata né sarà intrapresa al fine di permettere un’offerta pubblica delle obbligazioni in qualsiasi giurisdizione, inclusa l’Italia. Nessuna autorizzazione è stata richiesta alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), come previsto dalla normativa applicabile in materia di strumenti finanziari. Di conseguenza, le obbligazioni non sono state, né saranno offerte, vendute o collocate in Italia nell’ambito di un’offerta al pubblico di prodotti finanziari.
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