Gruppo CIR: ricavi 2018 2,82 mld (+5,2% a cambi costanti), utile € 12,9 mln (-€ 5,9 mln nel 2017)

GRUPPO CIR – RISULTATI 2018

RICAVI A € 2,82 MLD, +2,3% E +5,2% A CAMBI COSTANTI

UTILE A € 12,9 MLN (VS -€ 5,9 MLN NEL 2017)

Risultato netto consolidato, ante componenti non ricorrenti, pari a € 33,7 milioni

Significativo incremento dei ricavi (€ 544,9 milioni, +11,1%) e
dell’EBITDA (€ 101,8 milioni) per KOS

Posizione finanziaria netta della capogruppo positiva per € 325,5 milioni

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea un dividendo di € 0,039 per azione


Milano, 11 marzo 2019
– Il Consiglio di Amministrazione di CIR-Compagnie Industriali Riunite S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2018 presentati dall’amministratore delegato Monica Mondardini. Il Consiglio ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) relativa all’esercizio 2018, redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016. Il Consiglio, inoltre, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di € 0,039 per azione.
Il gruppo CIR opera principalmente in tre settori: sanità (KOS), componentistica per autoveicoli (Sogefi) e media (GEDI Gruppo Editoriale). 


Risultati consolidati

I ricavi consolidati sono ammontati a € 2.817,4 milioni, con un incremento del 2,3% rispetto all’esercizio precedente e del 5,2% a parità di cambi. Tutte le partecipate strategiche hanno riportato incrementi di fatturato: +11,1% per KOS, +5,3% per GEDI, grazie all’integrazione del gruppo ITEDI, e +3,2% a tassi di cambio costanti per SOGEFI (-1,5% a cambi correnti).

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è stato pari a € 306 milioni, in riduzione del 7,5% rispetto a € 330,9 milioni nel 2017. L’evoluzione sottintende un significativo incremento dell’EBITDA di KOS e una flessione di Sogefi, per l’effetto negativo dei cambi e dell’incremento dei prezzi delle materie prime, e di GEDI, a causa principalmente di maggiori oneri per ristrutturazione.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 101,7 milioni (3,6% dei ricavi), in diminuzione rispetto a € 154,2 milioni (5,6% dei ricavi) nel 2017, a causa della riduzione dell’EBITDA nonché delle svalutazioni dei valori delle testate di GEDI (€ 24 milioni).

Il risultato della gestione finanziaria della capogruppo è stato positivo, con un rendimento complessivo intorno al 2%, ma inferiore all’esercizio precedente, quando, grazie anche ad operazioni di smobilizzo, il rendimento globale era ammontato a circa il 7%.

Il risultato netto consolidato di gruppo è stato positivo per € 12,9 milioni rispetto a una perdita di € 5,9 milioni nel 2017. Così come accadde nel 2017, quando il risultato netto del gruppo risentì dell’onere straordinario sostenuto da GEDI per la definizione di un contenzioso fiscale per fatti risalenti al 1991, anche nel 2018, come in precedenza accennato, sono stati registrati oneri non ricorrenti nella partecipata GEDI, dovuti a ristrutturazioni organizzative e svalutazioni di avviamenti e partecipazioni a seguito di impairment test. Senza considerare tali partite, il risultato netto ammonterebbe a € 33,7 milioni.

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2018 ammontava a 297,1 milioni, in aumento di € 24,6 milioni rispetto a € 272,5 milioni al 31 dicembre 2017.

L’indebitamento finanziario netto complessivo delle controllate industriali al 31 dicembre 2018 era pari a € 622,6 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 615,5 milioni). Il cash flow derivante dalla gestione è stato altamente positivo (circa € 100 milioni) e parallelamente sono stati realizzati investimenti in acquisizioni da parte di KOS (€ 20,9 milioni) e Sogefi (€ 16,7 milioni), sono stati distribuiti dividendi per € 29,7 milioni ed è stata pagata l’ultima tranche dell’onere fiscale straordinario di GEDI, pari a € 35,1 milioni.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2018 era positiva per € 325,5 milioni, in diminuzione di € 17,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2017 (€ 343 milioni), per la distribuzione di dividendi (€ 24,8 milioni) e gli acquisti di azioni proprie (€ 12,7 milioni), a fronte di un flusso positivo della gestione di € 20 milioni.

Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2018 era pari a 936,2 milioni rispetto a € 961 milioni al 31 dicembre 2017, con una riduzione netta di € 24,8 milioni. La variazione è il risultato, in aumento, dell’utile netto e, in diminuzione, della distribuzione di dividendi e dell’acquisto di azioni proprie.

Al 31 dicembre 2018 il gruppo CIR impiegava 16.365 dipendenti (15.839 al 31 dicembre 2017).


Risultati delle controllate industriali del gruppo CIR

Sanità: KOS

KOS, controllata da CIR (59,5%) e partecipata da F2i Healthcare, è uno dei maggiori gruppi italiani nel settore
della sanità socio-assistenziale (long-term care, diagnostica e cure oncologiche, gestioni ospedaliere). Il gruppo gestisce 86 strutture, prevalentemente nel centro e nel nord Italia, per un totale di 8.150 posti letto, ed è attivo anche in India e nel Regno Unito.

KOS
ha registrato un incremento dei ricavi del 11,1% a € 544,9 milioni, dovuto alla crescita organica in tutte le aree di attività e alla contribuzione delle acquisizioni effettuate nel 2017 e nel 2018. 
L’EBITDA è aumentato del 15,9%, passando da € 87,8 milioni nel 2017 a € 101,8 milioni nel 2018.
L’utile netto è ammontato a € 35,2 milioni, in crescita del 21,4% rispetto a € 29 milioni nel 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 259,4 milioni rispetto a € 237,1 milioni al 31 dicembre 2017; nel corso dell’esercizio KOS ha distribuito dividendi per € 29,7 milioni e ha investito € 20,9 milioni in acquisizioni.
Nel 2018 è proseguito il percorso di crescita nel long-term care con l’acquisizione di Ideas S.r.l., struttura residenziale per anziani non autosufficienti nelle Marche, Casa di Cura S. Alessandro S.r.l., attiva nella riabilitazione psichiatrica, Ippofin S.r.l., con una comunità psichiatrica e una struttura socio-sanitaria assistenziale e residenziale, e Villa dei Pini s.r.l., struttura attiva nella riabilitazione psichiatrica a Firenze.

Componentistica per autoveicoli: Sogefi

Sogefi è uno dei principali produttori mondiali nei settori delle sospensioni, della filtrazione e dell’aria e raffreddamento per autoveicoli con 42 stabilimenti in quattro continenti. La società è controllata da CIR (56,8%) ed è quotata in Borsa.

Sogefi
, in un mercato mondiale che ha registrato una contrazione della produzione di autoveicoli del 1%, con il quarto trimestre a -5,4%, ha conseguito ricavi pari a € 1.623,8 milioni, in crescita del 3,2% a cambi costanti (-1,5% a cambi correnti), grazie in particolare ai mercati nord-americano (+5,7%), asiatico (+4,8%) e sudamericano (+28%). Sempre a cambi costanti, sono cresciuti i ricavi delle business unit Sospensioni (+4,5%) e Filtrazione (+4,1%) e sono rimasti sostanzialmente stabili quelli della business unit Aria e Raffreddamento.
L’EBITDA è ammontato a € 190 milioni, in flessione rispetto all’esercizio 2017 (€ 206,9 milioni), con una redditività (EBITDA/ricavi %) passata dal 12,6% al 11,7%. La riduzione dell’EBITDA riflette in particolare l’andamento della business unit Sospensioni, significativamente penalizzata dal prezzo degli acciai, nonché, per l’intero gruppo, l’effetto negativo dei tassi di cambio.
L’utile netto è stato pari a € 14 milioni rispetto a € 26,6 milioni nell’esercizio 2017.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 260,5 milioni, in riduzione rispetto a € 264 milioni di fine 2017. Nel corso dell’esercizio è stata acquisita una quota di minoranza della filiale indiana del gruppo operante nel settore della filtrazione, con un esborso di € 16,7 milioni.
Per maggiori informazioni sui risultati di Sogefi si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 25 febbraio (goo.gl/WCp6A7).

Media: GEDI Gruppo Editoriale

GEDI Gruppo Editoriale (ex Gruppo Editoriale L’Espresso), dopo l’integrazione di ITEDI (editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX) avvenuta nel corso del 2017, è leader nell’informazione quotidiana e multimediale in Italia, nonché una delle principali realtà in Europa. Opera, in particolare, nei seguenti settori: stampa quotidiana e periodica, radio, internet e raccolta pubblicitaria. La società è controllata da CIR (45,8%) ed è quotata in Borsa.

I ricavi di GEDI nel 2018 sono stati pari a € 648,7 milioni, in crescita del 5,3% rispetto al 2017 (-5,9% a perimetro equivalente). I ricavi diffusionali, pari a € 284,6 milioni, sono aumentati del 8,3% rispetto a quelli del 2017 e risultano in flessione del 8,1% a pari perimetro, in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani. I ricavi pubblicitari, pari a € 318 milioni, sono cresciuti del 4,9% rispetto al 2017 e risultano in flessione del 2,9% a perimetro equivalente.
Con riferimento ai mezzi del gruppo, la raccolta pubblicitaria su radio è cresciuta del 5,5%, la raccolta su internet del 11% (+3,1% a perimetro equivalente) e quella su stampa del 3,2% (-8,1% a perimetro equivalente).
L’EBITDA è ammontato a € 33,1 milioni; escludendo gli oneri per ristrutturazione, l’EBITDA ammonterebbe a € 51,7 milioni (€ 57,4 milioni del 2017).
Il gruppo ha registrato una perdita di € 32,2 milioni, recependo complessivamente un saldo di oneri e proventi non ricorrenti negativo per € 45,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammontava a € 103,2 milioni, in riduzione rispetto a € 115,1 milioni di fine 2017, malgrado l’esborso di € 35 milioni quale ultima tranche dell’onere fiscale straordinario registrato nel 2017.
Per maggiori informazioni sui risultati di GEDI si rimanda al comunicato stampa diffuso dalla società il 1° marzo (goo.gl/DdnKgm).


Investimenti non-core

Gli investimenti non-core del gruppo CIR ammontavano al 31 dicembre 2018 a € 72,5 milioni (€ 74 milioni al 31 dicembre 2017) e si componevano di: un portafoglio diversificato di fondi nel settore del private equity, il cui fair value al 31 dicembre 2018 era pari a € 46 milioni, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 16,5 milioni e un portafoglio di non-performing loans per un valore complessivo di € 10 milioni.


Risultati della società capogruppo CIR S.p.A.

La società capogruppo CIR S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto di € 14,2 milioni rispetto a una perdita netta di € 49 milioni nel 2017 (per la svalutazione da impairment test della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., per un ammontare di € 61,6 milioni).
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2018 era pari a € 869,1 milioni, in riduzione di € 21,6 milioni rispetto a 890,7 milioni al 31 dicembre 2017.


Prevedibile evoluzione della gestione

L’andamento di CIR nel 2019 dipenderà principalmente da quello dei settori in cui operano le sue partecipazioni strategiche.
KOS prevede un marginale incremento dei ricavi e margini per quanto riguarda il perimetro attuale e proseguirà l’attività di sviluppo, in particolare sul territorio italiano, sia per linee esterne (acquisizioni) che interne (progetti di sviluppo green field).
Per quanto riguarda Sogefi, le fonti settoriali prevedono un mercato in linea con il 2018, con un calo della produzione nel primo semestre e una ripresa nella seconda metà. Va comunque sottolineata la scarsa visibilità, allo stato, sull’evoluzione nell’intero anno, nonché l’elevata volatilità dei mercati. Resta ugualmente incerta l’evoluzione dei prezzi delle materie prime. In tale contesto, Sogefi prevede ricavi in linea con l’andamento del mercato ed è impegnata nel recupero di redditività, in particolare nel settore delle Sospensioni.
Per quanto riguarda GEDI, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018. In tale contesto, il gruppo continuerà ad impegnarsi nella implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’integrazione con il gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.


Proposta di dividendo

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti un dividendo unitario di € 0,039. Il dividendo sarà messo in pagamento il 22 maggio 2019 con stacco della cedola n. 25 in data 20 maggio e record date 21 maggio.


Assemblea degli Azionisti
L’Assemblea degli Azionisti è convocata in unica convocazione per il prossimo 29 aprile. Il Consiglio nella riunione odierna ha deliberato:
–    di proporre all’Assemblea degli Azionisti la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 5,75 milioni di azioni proprie e comunque fino a concorrenza del 20% del capitale sociale a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere agli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di CIR o di società da questa controllate e controllante; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità, in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.
–    di proporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti un piano di stock grant per il 2019 destinato ad amministratori e/o dirigenti della società, di società controllate e della controllante per un massimo di n. 2.200.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione CIR. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie della società.
–    di proporre la nomina di Francesca Pasinelli cooptata dal Consiglio di Amministrazione in data 4 giugno 2018.
–    di proporre, in sede straordinaria, il rinnovo delle deleghe al Consiglio di Amministrazione per aumenti di capitale fino a un importo massimo di € 500 milioni, per aumenti di capitale sociale a favore di amministratori e dipendenti della società, di controllate e della controllante, per un importo massimo di € 11 milioni, e per emettere, anche con esclusione del diritto di opzione, e in tal caso a favore di investitori istituzionali, obbligazioni convertibili o con warrant.

***
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Gianoglio dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
***

Scarica il comunicato