Gedi (Gruppo CIR): nel 2017 ricavi a € 633,7 milioni (+8,2%), EBITDA a € 53,2 milioni

COMUNICATO STAMPA

Ai sensi della delibera Consob 11971/99 e successive modificazioni e integrazioni

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2017

FATTURATO: €633,7MN (+8,2% sul 2016)
EBITDA: €53,2MN significativamente maggiore rispetto al 2016 (€43,7MN) anche a perimetro equivalente (€46,1MN)
RISULTATO NETTO, ANTE ONERE FISCALE STRAORDINARIO, POSITIVO A €19,1MN
IMPATTO DELL’ONERE FISCALE PARI A €143,2MN
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO, DOPO L’ESBORSO FISCALE DI €140,2MN, A €115,1MN

Roma, 5 marzo 2018 – Si è riunito oggi a Milano, presieduto da Marco De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2017 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini.


Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI al 31 dicembre 2017

I risultati del 2017 recepiscono un onere fiscale di natura straordinaria ed importo significativo, in quanto la Società nel corso dell’esercizio ha ritenuto di procedere alla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione, che si riferiva, secondo quanto ampiamente indicato al mercato nelle diverse Relazioni Finanziarie della Società, a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991.
Il Consiglio di Amministrazione di GEDI Gruppo Editoriale SpA, pur ribadendo la propria convinzione quanto alla legittimità civilistico-tributaria dell’operazione oggetto di censura da parte dell’Amministrazione Finanziaria, ha deliberato, in data 29 settembre 2017, di avvalersi della facoltà prevista dall’art.11 del Dl n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di definire il contenzioso fiscale, oggetto della sentenza n. 64/9/2012 della Commissione Tributaria Regionale di Roma.
L’adesione comporta per la Società il pagamento di un importo pari a €175,3mn, di cui €140,2mn pagati nel 2017 ed i restanti €35,1mn da versare entro il 30 giugno 2018. L’eventuale esito sfavorevole per la Società del contenzioso pendente in Cassazione avrebbe comportato un onere, sulla base delle valutazioni al 30 giugno 2017, pari a €388,6mn.
La perdita netta derivante dalla definizione del contenzioso, nei termini sopra illustrati, è ammontata a €143,2mn e trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare il capitale sociale.
Nel considerare che la Società disponga dei requisiti e dei mezzi per rendere tale esborso finanziariamente ed economicamente sostenibile, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che tale definizione rispondesse all’interesse sociale in ragione dei vantaggi derivanti dalla rimozione di un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico-finanziarie di medio/lungo termine rilevanti e certamente di assai maggiore gravità rispetto alla scelta deliberata.


Risultati economico-finanziari del Gruppo
GEDI al 31 dicembre 2017, presentazione dei dati a perimetro equivalente

Il 27 giugno 2017 è stata perfezionata l’operazione di integrazione in GEDI del Gruppo ITEDI, editore dei quotidiani La Stampa ed il Secolo XIX, dando vita al principale gruppo editoriale del paese nel settore della stampa quotidiana. L’operazione è stata effettuata mediante un aumento del capitale sociale riservato in sottoscrizione a Fiat Chrysler Automobiles N.V. (“FCA”) e ad Ital Press Holding SpA (“IPH”), liberato da queste ultime mediante conferimento in natura di partecipazioni azionarie complessivamente rappresentative di tutto il capitale sociale di Italiana Editrice SpA.
Per effetto di tale operazione, GEDI ha acquisito il controllo del Gruppo ITEDI, entrato nel perimetro di consolidamento dal 30 giugno 2017; pertanto il conto economico del Gruppo GEDI relativo all’esercizio 2017 comprende il Gruppo ITEDI a partire dal 1° luglio.
Quale operazione propedeutica a tale integrazione, nel corso del quarto trimestre del 2016, al fine di rientrare nei limiti di concentrazione previsti dalla legislazione vigente per il settore dei quotidiani, il Gruppo aveva proceduto al deconsolidamento di 5 testate locali, mediante la vendita di 4 di esse (Alto Adige, Il Trentino, Il Centro e La Città di Salerno) e la cessione in affitto della restante (La Nuova Sardegna). Il conto economico del 2016 comprendeva ancora un contributo significativo delle testate cedute verso la fine dell’esercizio. Pertanto, il perimetro di attività dell’esercizio 2017 è significativamente diverso da quello del 2016.
In ordine a garantire la comparabilità dei dati, è stato quindi elaborato per il 2016 un conto economico a perimetro equivalente, ossia senza i risultati delle testate cedute e con i risultati del secondo semestre del Gruppo ITEDI.


Andamento del mercato

Dopo la leggera ripresa del 2016, nel 2017 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato una flessione del 2,1% rispetto all’esercizio precedente (dati Nielsen Media Research).Hanno registrato andamenti positivi solo la radio, che ha mostrato un incremento del 5,4% confermando il trend positivo in atto dal 2015, ed internet che, esclusi Search e Social, ha conseguito una raccolta in leggera crescita (+1,7%); la televisione ha registrato una flessione dell’1,6% e la stampa ha subito un calo del 7,1%, con i quotidiani al -7,7% (-9,0% la raccolta nazionale e -6,7% quella locale) ed i periodici al -6,2%.Quanto alla diffusione dei quotidiani nel 2017, secondo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento dell’8,8%, dato sostanzialmente in linea con il precedente esercizio. Andamento della gestione del Gruppo GEDI nell’esercizio 2017I ricavi consolidati, pari a €633,7mn, sono aumentati dell’8,2% rispetto al 2016 e si sono mantenuti sostanzialmente stabili a perimetro equivalente (-0,1%).I ricavi diffusionali, pari a €201,7mn, sono in leggero aumento (+0,8%) rispetto a quelli dell’esercizio precedente e risultano in flessione del 7,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-8,8%).I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7% rispetto al 2016; la crescita a perimetro equivalente è stata del 5,7%, con una flessione del 3,3% sui mezzi del Gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX (la cui raccolta di pubblicità nazionale è passata al Gruppo dall’inizio del 2017 e per il primo semestre dell’esercizio è stata classificata quale raccolta per terzi, posto che l’integrazione è avvenuta a metà anno).Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,0%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita del 9,9% (+2,3% a perimetro equivalente), con un andamento migliore di quello del mercato.
Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 4,8% (-7,3% a perimetro equivalente, in linea con l’andamento generale della raccolta dei quotidiani).
I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono cresciuti dell’1,4% e sono scesi del 5,4% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-12,8%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di logistica e distribuzione (-11,0%), per la razionalizzazione operata sui trasporti, i costi redazionali ed i costi di gestione e amministrazione (complessivamente -3,3%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali.
Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a €53,2mn, importo significativamente maggiore rispetto al dato del 2016 (€43,7mn), anche a perimetro equivalente (€46,1mn).
Il risultato operativo consolidato è stato pari a €28,7mn, in crescita rispetto al risultato del 2016 (€22,4mn), anche a perimetro equivalente (€22,5mn).
Gli oneri fiscali sono ammontati a €150,5mn a causa del costo sostenuto per la definizione del contenzioso sopra illustrato, pari a €143,2mn.
Il risultato delle attività cessate e destinate alla dismissione include €8,2mn a titolo di corrispettivo differito per la cessione di All Music a Discovery, avvenuta a gennaio 2015.
Il risultato netto consolidato, per effetto dell’onere fiscale sopra menzionato, è negativo per €123,3mn, a fronte di un utile di €10,4mn nel 2016.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 ammonta a €115,1mn, dopo l’esborso fiscale di €140,2mn per la definizione del contenzioso.
L’organico del Gruppo a fine 2017, inclusi i contratti a termine, è di 2.445 dipendenti, di cui 523 provenienti dal Gruppo ITEDI.

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Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


Il bilancio 2017 della capogruppo

Il fatturato della Capogruppo è stato pari a €237,1mn (€263,3mn nel 2016). Il risultato operativo è stato negativo per €5,0mn (-€6,5mn nel 2016). Il risultato netto registra una perdita di €116,6mn (utile di €17,4mn nel 2016).


Proposte all’assemblea dei soci

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci, convocata per il giorno 26 aprile 2018,  di coprire interamente la perdita d’esercizio, pari a €116.571.802,69, mediante l’utilizzo delle riserve disponibili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2017.
All’Assemblea degli Azionisti verrà inoltre proposta la revoca e il rinnovo della delega al Consiglio di Amministrazione stesso per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di massimo 20 milioni di azioni proprie a un prezzo unitario che non dovrà essere superiore al 10% e inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione di acquisto o la data in cui viene fissato il prezzo e comunque, ove gli acquisti siano effettuati sul mercato regolamentato, per un corrispettivo non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta d’acquisto indipendente corrente più elevata sul medesimo mercato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento Delegato UE n. 2016/1052.
Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: adempiere gli obblighi derivanti da eventuali programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni della Società ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo di GEDI o di società da questa controllate; adempiere alle obbligazioni eventualmente derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti azionari; disporre di un portafoglio azioni proprie da utilizzare come corrispettivo in eventuali operazioni straordinarie, anche di scambio di partecipazioni, con altri soggetti nell’ambito di operazioni di interesse della Società (c.d. “magazzino titoli”); svolgere attività di sostegno della liquidità del titolo sul mercato; cogliere opportunità di creazione di valore, nonché di efficiente impiego della liquidità in relazione all’andamento del mercato; per ogni altra finalità che le competenti Autorità dovessero qualificare come prassi di mercato ammesse ai sensi della applicabile disciplina europea e domestica, e con le modalità ivi stabilite.


Verifica dell’esistenza dei requisiti d’indipendenza dei consiglieri e dei sindaci

Il Consiglio di amministrazione ha verificato l’esistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri, confermando con tale qualifica il prof. Massimo Belcredi, la prof.ssa Agar Brugiavini, la dott.ssa Elena Ciallie, il prof. Alberto Clò, la Dott.ssa Silvia Merlo, l’ing. Elisabetta Oliveri, il dott. Luca Paravicini Crespi ed il dott. Michael Zaoui, nonché i requisiti di indipendenza ed onorabilità dei componenti del collegio sindacale.


Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Per quanto riguarda l’andamento dei primi mesi del 2018, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2017. In tale contesto, il Gruppo si impegnerà nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall’operazione di integrazione con ITEDI, nello sviluppo delle attività digitali e nella permanente implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile. Successivamente alla chiusura dell’esercizio, la Società ha ricevuto un’offerta vincolante per l’acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. L’offerta non è stata considerata in linea con le aspettative e pertanto è stata rifiutata. Sono attualmente in corso contatti con altri investitori, le cui eventuali offerte saranno valutate dalla Società.

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